Archivio mensile
Giugno 2022
NUMERO: 0
ELEMENTO: ARIA
PIANETA: Urano
SEGNO ZODIACALE: Gemelli, Bilancia, Acquario
GIORNO DELLA SETTIMANA: Martedì
STAGIONE: Autunno, Novembre
PROFUMO: Galbano (Ferula gummosa)
COLORE: Azzurro cielo
FIORE: Verbena
PIETRA: Topazio azzurro
ANIMALE: Aquila
PARTE DEL CORPO: Il pene, i testicoli, l’utero e la vagina. Organi della respirazione
SIMBOLO: Ventaglio-Pugnale
DROGA VEGETALE: Menta piperita
METALLO: Ferro
Il posto di questa carta, dagli antichi chiamata “Il Nulla”, e da qui il numero 0, è molto discusso.
A volte essa era collocata al n.21, mettendo il Mondo al n.22, ma così ne variava il significato, in quanto il Mondo è la carta finale del Trionfo.
Altri nomi dati a questo arcano sono: Il Folle, Il Follo, Il Misero, Il Vagabondo, Il Fatuo, Le Mat, Le Fou, Le Fol, The Fool, The Foolish Man, Der Narr.
Anticamente si assegnava al Matto la funzione di annullare i cattivi presagi portati dalle carte ad esso vicine e, quando compariva nella stesa, si astenevano dal continuare la lettura.
Il Matto raffigura un giovane che cammina con gioia nel mondo, muovendo i primi passi, ed è esuberante, gioioso, emozionato.
Non porta nulla con sé, tranne un piccolo fagotto, senza curarsi dei possibili pericoli che si trovano sul suo cammino. Infatti, presto incontrerà il primo di questi possibili pericoli, perché se fa solo un passo in più, cadrà dalla scogliera che sta raggiungendo.
Ma non sembra preoccupato per questo, e non si capisce bene se sia così in quanto lui è ingenuo, o semplicemente inconsapevole.
Il cane alle calcagna gli abbaia in segno di avvertimento e, se non si renderà presto conto di ciò che lo circonda, potrebbe non vedere mai tutte le avventure che sogna di incontrare.
Il Matto è considerata una carta potente: rappresenta un nuovo inizio, oltre che un mezzo per la fine di qualcosa di vecchio, rappresentando il cambiamento ed il rischio.
CARTA AL DIRITTO
Generalmente, il Matto indica che sei sull’orlo di una nuova avventura inaspettata ed eccitante, e che ciò potrebbe richiedere un cieco atto di fede.
Ci sarà un’esperienza gratificante che contribuirà alla tua crescita come essere umano.
La nuova avventura potrebbe essere intesa letteralmente e potrebbe comportare il viaggio in una nuova terra, o territori che non hai mai visitato prima.
Quindi la carta indica l’inizio di un nuovo viaggio, in cui sarai pieno di ottimismo e libertà dai soliti vincoli della vita.
Quando la incontri, vuol dire che si avvicina ogni giorno come un’avventura, in modo quasi infantile.
Ed indica che tutto può succedere nella vita e ci sono molte opportunità che giacciono là fuori, nel mondo, in attesa di essere esplorate e sviluppate.
Il Matto conduce una vita semplice, senza preoccupazioni, e non sembra turbato dal fatto di non poter dire cosa incontrerà in futuro.
Quindi, la carta ti ispira ad aprire nuove aree della tua vita, facendo entrare nella tua mente un misto di anticipazione, meraviglia, stupore e curiosità.
CARTA AL ROVESCIO
Al contrario, il Matto rappresenta l’essere sconsiderato ed il comportamento da principiante, quando si intraprende una nuova impresa.
Indica che inizi molto, ma non finisci nulla e che ti stai letteralmente comportando come un pazzo, ignorando le ripercussioni delle tue azioni.
Puoi trovare scusanti con te stesso, dicendoti che questo è un viaggio per “ritrovare te stesso”.
Tuttavia, potresti essere molto deluso da dove ti ritroverai alla fine, se non riuscirai a smettere di agire in maniera insensata.
La carta ti avverte, che ora non è il momento della spontaneità e della libertà.
Devi finire ciò che hai iniziato ed affrontare le tue responsabilità, prima di poter andare avanti in sicurezza.
Assicurati di non perderti nei tuoi pensieri: tutti abbiamo idee, ma è solo attraverso l’azione che queste idee si materializzano e hanno valore.
IL MATTO E L’AMORE
Diritto: preparati a intraprendere una nuova avventura, dovrai sperimentare cose nuove, per trovare la storia d’amore che desideri.
Devi essere disposto a correre dei rischi, ad essere audace e ad allargare la tua visione del mondo, trovando alla fine l’amore nei posti più improbabili.
La carta, come indicatore di nuovi viaggi, può significare nuove relazioni.
Come in ogni nuova relazione, potresti temere il rifiuto, ma la carta suggerisce che ciò non deve trattenerti, quando ti apri al mondo, anche di fronte all’imbarazzo o al rifiuto, potresti trovare quello che stai cercando.
Nell’amore e nelle relazioni, il Matto al diritto ti dice che dovresti essere fiducioso ed avere fede, che tutte le cose funzioneranno bene.
Ti dice che, invece di arrenderti, devi continuare a provare sempre.
Rovescio: segnala che la tua natura fiduciosa potrebbe aver bisogno di essere temperata con una dose di cautela. Soprattutto quando fai nuove conoscenze, assicurati che tutto sia come sembra.
Ora potresti guardare l’amore con gli occhiali rosa e non essere in grado di vedere un’immagine chiara della relazione ed i trabocchetti che può contenere.
Il Matto al contrario può anche indicare, che tu o il tuo amante potreste essere un po’ troppo immaturi in questo momento, per gestire una relazione veramente amorosa.
IL MATTO E LA CARRIERA
Diritto: nuovi inizi stanno arrivando, nella tua carriera. Se stai cercando di iniziare un nuovo percorso professionale, cambiare lavoro, ottenere una promozione o anche avviare la tua impresa, il Matto può essere una carta di benvenuto, per iniziare il tuo nuovo viaggio.
Anche se non sono in arrivo o pianificati nuovi cambiamenti drastici, questa carta può sembrare una boccata d’aria fresca nei vecchi progetti.
Ti sentirai pieno di nuova energia e nuove idee innovative adesso possono essere messe in atto.
Ciò che è importante è essere molto consapevoli delle opportunità che ci sono ed avere il coraggio di coglierle quando si presentano.
Rovescio: potresti avere tutta l’energia del mondo ed il desiderio di usare quell’energia, e tuttavia non avere l’intuizione per farlo senza conseguenze.
Cerca di essere più consapevole di come le tue azioni influiscono sui tuoi colleghi in questo momento e pensa prima di agire.
Oppure, il Matto al contrario può segnalare che il tuo attuale lavoro sembra stantio e noioso e che potresti sentire che è ora di cambiare.
A volte, questo indica che potresti sentirti bloccato dal farlo effettivamente, o che devi considerare questi piani con molta attenzione, prima di fare quella scelta.
Può darsi che ci siano più pericoli di quelli che vedi in questo momento.
IL MATTO ED IL DENARO
Diritto: quando si tratta di finanze, potresti trovarti in un periodo in cui ti senti spontaneo ed idealista.
Tutte le spese ora possono essere finalizzate all’avventura ed all’esplorazione, come un viaggio, o imparare una nuova abilità.
Adesso può essere facile per te finanziare questi acquisti.
Potresti avere la sensazione che avrai tutto ciò di cui hai bisogno, quindi non c’è bisogno di preoccuparsi per le bollette e cerca di mettere più enfasi sul sentirti espansivo e curioso.
Rovescio: il Matto al contrario può suggerire opportunità finanziarie, ma fai attenzione all’incoscienza.
Ciò significa, che dovrai fare le tue ricerche prima di spendere il tuo denaro e che potrebbero esserci conseguenze di cui non sei ancora a conoscenza.
Questo periodo può anche significare essere negligenti riguardo alle tue decisioni finanziarie; tutti i tuoi acquisti d’impulso ammontano a più di quanto puoi effettivamente permetterti, quindi dovrai dare un’occhiata più da vicino e più realistica al tuo conto bancario.
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Asarum è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Aristolochiaceae, che comprende circa 85 specie.
Il nome deriva dal latino e significa ‘altare’ o ‘santuario’.
Altre fonti sostengono invece, che derivi dal greco ‘áse’= ‘nausea’ e dal nome del genere Arum, cioè ‘Arum che provoca la nausea o il vomito’, in quanto pare che venisse utilizzato per far espellere il vino bevuto in eccesso.
Originario dell’Asia, presenta foglie a forma di rene, che crescono da rizomi striscianti, e portano piccoli fiori ascellari, marroni o rossastri.
L’Asarum è chiamato anche Baccaro o ‘Zenzero selvatico’, perché il rizoma ha un sapore ed un odore simile alla radice di zenzero, anche se i due non sono particolarmente correlati.
ATTENZIONE: il genere Asarum è nefrotossico e contiene il potente acido aristolochico cancerogeno, tipico della famiglia delle Aristolochiaceae.
I Nativi americani preparavano decotti ed infusi del rizoma di Zenzero selvatico, per provocare le mestruazioni e regolare il battito cardiaco irregolare.
Il popolo Meskwaki (Fox) metteva in infusione i rizomi schiacciati e ne versava il liquido nell’orecchio, per alleviare il mal d’orecchi.
I primi coloni europei senza dubbio impararono molti usi medicinali dai Nativi americani.
Forse anche la loro polvere per denti, fatta dalla corteccia polverizzata di Ontano nero, Alloro e Quercia nera, mescolata con rizoma di Zenzero selvatico in polvere, era un rimedio indiano.
Un’altra influenza del Vecchio Mondo era la “Dottrina delle segnature” , secondo la quale le foglie a forma di rene dello Zenzero selvatico erano un segno, che la pianta doveva essere usata per curare i disturbi renali.
Altri usi popolari dello Zenzero selvatico includevano alleviare le febbri inducendo la sudorazione e curando il morso di serpente, da cui un nome, Canadian snakeroot.
Il rizoma si raccoglie in autunno ed ha un sapore pungente e terroso, con uno sgradevole aroma di Canfora .
I primi coloni essiccavano e grattugiavano la radice come sostituto dello Zenzero.
Lo Zenzero selvatico cinese (Asarum splendens) occupa, da tempo, un posto nella medicina tradizionale di quel Paese ed in Giappone veniva appeso sotto le grondaie degli edifici, per proteggerlo da terremoti e tempeste.
Anticamente si pensava lo Zenzero selvatico eliminasse il pericolo di avvelenamento, quando si mangiava un animale morto per cause sconosciute.
Ma questa potrebbe essere un’affermazione valida, in quanto le sue radici contengono agenti antibatterici, attivi contro un ampio spettro di batteri e funghi.
Questa caratteristica fu riconosciuta dai primi Indiani americani e canadesi, che usavano la pianta per condire e curare il cibo.
Quindi veniva usato come condimento per rendere il cibo, solitamente carne appena uccisa o avariata, sicuro per il consumo.
Nelle arti magiche, lo Zenzero selvatico era usato dalle persone con mani e piedi freddi, che sembravano anche un po’ chiuse rispetto a ciò che la vita o la connessione con gli altri individui aveva da offrire, forse temendo di diventare vulnerabili.
Questa pianta scioglieva il ghiaccio e lasciava emergere l’amore e l’apertura, che c’erano da sempre, e manifestare la loro piena espressione.
Infatti, mi sembra che ci sia qualcosa di evocativo nel dover cercare i fiori ,che si nascondono sotto le sue foglie.
L’Asarum cresce nelle zone temperate dell’Emisfero settentrionale, con la maggior parte delle specie in Asia orientale (Cina, Giappone e Vietnam) e Nord America, ed una sola in Europa.
Parlando proprio di quest’ultima, Asarum europaeum, chiamato volgarmente Baccaro, Nardo selvatico, Renella, Zenzero selvatico europeo, Asarabacca, è una pianta perenne erbacea, alta fino a 20 cm, presente su tutta la penisola ad esclusione della Val d’Aosta e Puglia, diffusa a grandi macchie nei boschi.
Ha foglie grandi, reniformi e di color verde scuro, e fiori solitari porpora o verdognoli.
Il seme del Baccaro è rivestito da una sostanza spugnosa molto ricercata dalle formiche, che facilitano così la disseminazione della pianta.
Un tempo molto apprezzato, oggi in disuso per le proprietà molto tossiche dell’olio essenziale.
Le foglie essiccate e polverizzate venivano usate come tabacco da fiuto, per provocare lo starnuto ed allentare la tipica pesantezza al capo, conseguente alle forti infreddature o ai colpi d’aria.
PIANETA: Luna
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Cancro
CHAKRA: 1, Mulhadara (C. della Radice) – 4, Anahata (C. del Cuore) – 5, Vishudda (C. della Gola)
Il Diopside è un minerale appartenente al gruppo dei Pirosseni, a forma di cristalli prismatici allungati, di colore verde, giallo, azzurro, bruno e biancastro.
Il suo nome deriva dal greco e significa ‘doppio aspetto’, a causa di una sua caratteristica intrinseca, chiamata ‘pleocroismo’, che è la capacità di apparire in colori diversi, quando cambia il punto dal quale la si osserva.
I giacimenti più importanti di Diopside si trovano in Russia, Africa, Pakistan, Brasile, Sri Lanka, Australia, Canada, Germania, Svezia, Kenya, Madagascar, Cina, Finlandia.
In Italia, ci sono dei giacimenti in alcune zone del Piemonte e della Campania.
Il Diopside esiste da molto tempo, come dalla descrizione risalente al 1800 di José Bonifácio de Andrada e Silva (patriota e statista brasiliano), ma è stato scoperto ufficialmente solo nel 1988.
Originariamente, questa pietra (chiamata anche Cromo Diopside, Vertelite, Serbelite, Diopside russa, Diopside imperiale) proveniva quasi esclusivamente dalla Siberia orientale, ma oggi uno dei più importanti fornitori è considerato il Pakistan.
Il Diopside è diventato sempre più popolare nella gioielleria, grazie alla sua convenienza ed alla sorprendente somiglianza con gemme più costose, come lo Smeraldo ed il Granato tsavorite.
Visto il significato del suo nome, ‘doppio aspetto’ inteso come ‘doppia visione’, non sorprende che, dai popoli antichi, il Diopside fosse visto come una pietra di visualizzazione e, talvolta, fosse posta sulla fronte per incoraggiare i bei sogni.
Alcune culture credevano che il Diopside verde provenisse dall’albero della vita e molte persone seppellivano i loro morti con questa pietra preziosa, per garantire il rinnovamento della loro vita.
Il Diopside è anche conosciuto come la “Gemma delle Lacrime“, probabilmente a causa della sua presunta capacità di curare i traumi, innescando lacrime purificatrici.
Il Diopside stellato, oggi chiamato ‘Black Star’ proviene prevalentemente dal Rajasthan, India.
E’ molto ricercato e deve la sua fama al gioco di luce che crea nei tagli cabochon, un effetto ottico a stella.
La sua tonalità di colore varia dal verde scuro al nero (in prevalenza) ed era già lavorato nell’antichità come pietra preziosa, in quanto ispirava l’immaginazione delle persone.
Per esempio, gli antichi Greci credevano che i Diopsidi stellati fossero piccole stelle luminose, che si trasformarono in pietra durante la caduta sulla Terra.
Infatti, alla luce delle stelle della gemma, chi lo possiede ritrova le stelle e il cielo.
Altre varietà di Diopside sono:
• Bailkalite: colore scuro.
• Fedorovite
• Cromo Diopside o Diopside cromomerico: colore verde, il più comune.
• Tashmarine, una varietà originaria della Cina il cui colore verde è molto più chiaro, a causa della debole presenza di cromo.
• Lavrovite: colore verde mela.
• Schefferite: colore marrone, ricca di manganese.
• Traversellite
• Violano: colore porpora tendente al celeste, solo proveniente dall’Italia.
Il Diopside è una pietra creativa e stimolante per l’intelletto, ottimo assistente per l’apprendimento, soprattutto se si tratta di qualcosa di nuovo.
E’ un meraviglioso guaritore per coloro che hanno trattenuto le lacrime per troppo tempo, aiutandoli a piangere e liberare i propri sentimenti.
Fornisce un senso di responsabilizzazione ed aiuta a riconoscere la forza dentro di sé.
Il Diopside espande l’amore a tutti i livelli, promuovendo il benessere emotivo e la capacità di amare se stessi e gli altri, nonché di ricevere amore.
È una pietra potenziante, particolarmente utile per far emergere e bilanciare il lato femminile, ma anche per i sintomi della menopausa.
Può essere utilizzato per il trattamento di traumi fisici e per aiutare nella rigenerazione, dopo l’intervento chirurgico.
E’ una pietra particolarmente utile per la guarigione di disturbi cardiaci, polmonari, circolatori, dolori muscolari e nei disturbi psicologici.
Il Diopside è un minerale molto potente, perfetto per chiunque abbia una forte passione per la cura del benessere del pianeta, soprattutto quello verde, in quanto trasporta raggi verdi e ti aiuta a formare una connessione basata sul cuore con le energie nell’ambiente.
Se creare una connessione con Madre Gaia è il tuo desiderio, il Diopside ti aiuterà a raggiungerlo e ad armonizzare le tue energie, sostenendoti nella connessione con la Terra, specialmente quando stai vivendo così tanti cambiamenti intorno a te.
Ti ispirerà ad essere più ricettivo verso idee diverse ed uniche, che ti aiuteranno a cambiare la tua vita ed influenzeranno positivamente la tua visione.
Il Diopside ha un’energia solidale e gentile, che ti renderà più consapevole dei tuoi doni e talenti che non sei nemmeno sicuro di avere.
Ti darà sfide ed opportunità, che ti aiuteranno a scoprire in quali aspetti eccelli e su quali aspetti devi lavorare.
Svilupperà anche apprezzamento e gratitudine per tutto ciò con cui sei stato benedetto e ti incoraggerà ad agire, quando la situazione lo richiede e ti darà il coraggio di difendere ciò in cui credi.
Ha anche una forte risonanza con il Chakra sacrale e le sue vibrazioni ti aiuteranno a potenziare la tua creatività.
Il Diopside ti insegna il valore della fiducia e del perdono, ti aiuterà a riconciliarti con chiunque o qualsiasi cosa che ti abbia ferito in passato, spingendoti delicatamente verso la mossa iniziale.
Se hai sempre sentito che ti mancava qualcosa, ma non eri necessariamente sicuro di cosa fosse, questa pietra ti aiuta delicatamente a lasciar andare il bisogno ed essere consapevole dei tuoi doni.
Se ti senti sovraccaricato o sopraffatto dai problemi della vita, ti insegna come vivere la vita con apprezzamento e gioia.
Il Diopside promuove e migliora la tua capacità di sentire ed onorare i tuoi veri pensieri, emozioni e sentimenti.
Questa pietra apre il cuore e la mente agli altri, promuovendo la compassione per la sofferenza degli altri e di te stesso,
E’ utile come calmante soprattutto per animali domestici, bambini piccoli e anziani.
Il Diopside è benefico per coloro che non possono mostrare dolore, in quanto ti mostra che non c’è niente di sbagliato nell’esprimere i tuoi sentimenti e nel lasciarti andare.
Calma le emozioni, aiutandoti a sentirti più centrato ed allineato con il Divino.
È eccellente per rilassarsi, alleviare lo stress e trovare il proprio centro emotivo, portando il rinnovamento dell’inconscio ed aiutandoti a mettere i tuoi problemi in prospettiva.
Il Diopside verde è da alcuni considerato il “rabdomante della conoscenza“, in quanto aiuta a localizzare le informazioni di cui hai bisogno e ad assimilarle.
Ciò lo rende piuttosto prezioso, quando usato in una missione o si è alla ricerca di informazioni specifiche.
Per esempio, se stai cercando informazioni in una biblioteca, porta il Diopside verde; oppure, un pendolo della gemma può aiutare nelle letture della lavagna spirituale e nella ricerca di informazioni all’interno della propria raccolta di conoscenze.
Inoltre, il Diopside può aiutare a stabilire il giusto collegamento con le guide spirituali, gli insegnanti ed i mentori “giusti”.
Le gemme Blue-Green Diopside sono note, in particolare, per la loro capacità di aiutare da entrare in contatto con il Regno delle Fate.
Il Diopside può essere trasformato in bellissimi gioielli ed è ottimo da indossare sul petto come ciondolo per renderlo più efficace.
Oppure, tieni un pezzo in tasca, o mettilo sotto il cuscino quando dormi.
Il Diopside deve essere indossato con una certa cautela, quindi è bene rimuovere i gioielli con questa pietra, prima di un’attività faticosa o sportiva e conservarli separatamente da altre gemme e gioielli.
Per una pulizia sicura, lavarlo in una soluzione sapone neutro delicato ed acqua tiepida, strofinando con una spazzola morbida solo dietro la pietra dove può accumularsi la polvere.
Come tutti i gioielli di alta qualità, questa gemma dovrebbe essere rimossa prima di dormire.
PIANETA: Terra
ELEMENTO: Acqua, Aria, Fuoco, Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Vergine
CHAKRA: 2, Svadhisthana (C. Sacrale) – 4, Anahata (C. del Cuore)
NON POSSO FERMARMI ORA
Non posso fermarmi ora.
Ho viaggiato per molto tempo,
Tra mal di cuore e dolore
Ed una vita solitaria,
Come se avessi il mondo sulle mie spalle.
Ho bisogno di calore,
Intanto che la vita si fa più fredda.
Voglio tempo per pensare meglio,
Per cambiare i miei giorni,
E ricordare, quando sarò vecchia.
Voglio vedere di nuovo l’amore,
Senza aver un posto dove nascondermi.
Voglio quell’amore che sento dentro di me.
Voglio quell’amore che puoi mostrarmi solo te.
Vento, fiamme, respiro e passione.
Non posso fermarmi ora.
Sono in viaggio dopo tanto tempo,
Tra speranza e dolore,
Per cambiare questa vita solitaria,
E reggere tutto il mondo sulle mie spalle.
-MadameBlatt-
Boswellia è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Burseracee, che comprende una quindicina di specie, originaria del Corno d’Africa, India ed Arabia.
Il nome è in onore del briologo scozzese John Boswell (1710-1780), membro del Royal College of Physicians di Edimburgo.
Le specie di Boswellia, che forniscono l’incenso sono arbusti o piccoli alberi il cui fusto, ricoperto di una corteccia color cenere, che si sfalda man mano che la pianta cresce, presenta numerosi canali da cui sono secreti materiali resinosi.
Le specie più conosciute sono Boswellia frereana (o carterii), Boswellia sacra (o thurifera), Boswellia serrata e Boswellia papirifera.
Le foglie sono composite, di dimensioni variabili e forma ovata.
I fiori, raccolti in racemi ascellari, sono bianchi e resinosi.
Queste sono le piante dalla cui resina si estrae il famoso incenso detto Frankincense (Franchincenso), il cui nome deriva dal francese antico, ‘franc encens’ = ‘incenso vero, franco’, ma è anche conosciuto come ‘Olibano‘ ed ‘Incenso indiano‘.
Altri nomi: Boswellin, Indian frankincense.
Sono alberi che possono raggiungere anche i 12-15 metri d’altezza, con il tronco ramificato, la cui corteccia nello strato superficiale papiraceo, si desquama con facilità e può essere facilmente rimosso in sottili strisce pellicolari.
La gommoresina si estrae praticando tagli nel tronco.
Queste piante sono a crescita lenta e vivono allo stato spontaneo, ma possono essere coltivate in particolari condizioni, sia per fini industriali che ornamentali.
L’incenso Frankincense è impiegato in diverse funzioni religiose o nel mondo magico-esoterico.
La Boswellia ha una lunga storia come uso medicinale in India, soprattutto come utilizzo nell’Ayurveda, fin da oltre 2000 anni fa.
La resina contiene sostanze che possono ridurre stati infiammatori.
Dalla pianta si ottiene, inoltre, una gomma commestibile.
La ricerca moderna ha dimostrato la presenza di una gomma, una resina ed un olio essenziale.
Queste sostanze vengono utilizzate nel trattamento di malattie polmonari, dissenteria, malattie polmonari, malattie ginecologiche, malattie veneree, disturbi epatici, ulcere, gonfiori, malattie della pelle.
Dalla corteccia si estrae una fibra per fabbricare cordami.
Il legno è utilizzato per produrre carta e combustibile.
In tutto il Mondo, la resina di Olibano è la più utilizzata per la purificazione, la protezione, la consacrazione e la guarigione.
Dal caratteristico profumo di agrumi, speziato e balsamico, viene spesso utilizzato nelle miscele orientali, ed è famoso per le sue straordinarie proprietà fissative.
L’Olibano era usato generosamente nei riti religiosi e la fragranza legnosa e speziata dell’incenso bruciato è ancora oggi sinonimo di cerimonia religiosa in tutto il Mondo, oltre ad essere comunemente usata nella pratica della meditazione.
I Babilonesi, gli Assiri e gli antichi Greci e Romani erano noti per bruciare incenso durante i rituali religiosi e spirituali, mentre gli antichi Egizi lo bruciavano all’alba, per onorare il dio del Sole, Ra.
Era anche macinato ed usato come eyeliner, “fluido” per imbalsamazione e per trattare una grande varietà di disturbi diversi, tra cui alitosi, avvelenamento da cicuta, ferite e per respingere gli insetti.
Poiché la resina era difficile da ottenere e molto ricercata, era vista come un simbolo di ricchezza e quindi era ben vista dai reali.
Questo spiega perché fu donato a Gesù, il figlio di Dio, e perché l’intero tempio della regina Hatshepsut è adornato con sacchi di incenso.
Tuttavia, una volta che il Cristianesimo prese piede, il Frankincense fu infine proibito per la sua associazione con il culto pagano.
Successivamente la resina fu riaccolta dalla Chiesa cattolica, che ne incorporò l’uso in riti specifici.
La resina dell’incenso Frankincense ispira la purificazione ed il centraggio della mente, del corpo e dello spirito.
Cinquemila anni fa, una “scia dell’incenso” segnava la rotta dove il prezioso incenso veniva spedito dall’Oman, attraverso lo Yemen e in Giordania.
I documenti storici indicano, che dalle 3.000 alle 4.000 tonnellate di resina venivano spedite ogni anno dalla Giordania alla Grecia ed a Roma, dove veniva bruciata nelle chiese per cerimonie religiose.
L’Olibano ha proprietà riequilibranti e purificanti, utili anche per le persone che affrontano problemi psicologici e fisici.
Quest’incenso è una delle più antiche resine magiche documentate: è stata scambiata nell’Africa settentrionale e in parti del mondo arabo per quasi cinquemila anni.
I praticanti ayurvedici lo usano da molto tempo, lo chiamano con il suo nome sanscrito, ‘Dhoop‘, e lo incorporano nelle cerimonie generali di guarigione e purificazione.
In magia, è sempre stato utilizzato per consacrazioni, purificazioni, esorcismi, propiziazioni, incantesimi, facoltà psichiche, rituali religiosi, meditazione, visioni, divinazioni, pulizia dell’aura, spiritualità e fortuna.
Per usarlo come purificatore di uno spazio sacro, bisogna bruciare la resina o usare l’olio essenziale.
Poiché si ritiene che le energie vibrazionali dell’incenso siano particolarmente potenti, molte persone mescolano l’incenso con altre erbe, per dare una spinta magica.
Molti trovano che sia un incenso perfetto, da usare durante la meditazione, il lavoro energetico o gli esercizi sui Chakra.
L’incenso frankincense è associato alla fortuna negli affari: porta qualche pezzetto di resina in tasca, quando vai ad una riunione di lavoro o a un colloquio.
In alcune pratiche Hoodoo, quest’incenso è usato per ungere le petizioni, in quanto ‘gli dà una spinta’.
L’Olibano ha un’incessante insistenza sull’indipendenza, la tolleranza per le avversità ed incoraggia la libertà di espressione e la chiarezza.
Inoltre, contiene una sostanza afrodisiaca simile agli ormoni sessuali, quindi è ottimo nei rituali su questo argomento.
L’Olibano viene spesso bruciato come offerta al Sole, a Yule, poiché rinasce al Solstizio d’inverno e continuerà a crescere in forza con il passare dell’anno.
Bruciare Frankincense all’interno della casa, purifica l’atmosfera, scaccia le malattie ed incoraggia la buona salute.
La resina di Olibano è utile per fumigare lo spazio sacro, in preparazione di qualsiasi rituale, poiché brucia la negatività ed aumenta l’energia dello spazio.
E’ l’incenso più potente ed utile per questo scopo ed è usato anche negli esorcismi.
Infatti, essendo più potente della Salvia, è usato durante un esorcismo, per rimuovere gli spiriti indesiderati da una persona, un luogo o una cosa.
Brucia semplicemente la resina ed usa il fumo nello stesso modo in cui useresti la Salvia.
L’olio essenziale di Olibano può essere utilizzato in modo simile.
Per protezione, diluisci l’olio essenziale di incenso in un olio vettore e ungiti, o disegna, simboli di protezione sopra o su finestre e porte.
Può anche essere inserito in bustine protettive, o utilizzato in incantesimi di protezione
L’olio essenziale di Frankincense è aggiunto all’olio dell’unzione usato nei riti di passaggio, in particolare per i bambini.
A causa della sua lunga storia come offerta, il Frankincense è il regalo perfetto per gli spiriti, o per l’uso durante il lavoro degli spiriti.
Questo incenso ti aiuta a ricevere le benedizioni, attrae anche abbondanza ed amore.
Per preparare un portafortuna, metti sette lacrime di Frankincense in un sacchetto di stoffa gialla o dorata.
Tienilo tra le mani, immaginando che si riempia di una luce dorata calda e scintillante.
Quando hai finito, portalo con te per attirarti cose buone.
La resina di Olibano può essere bruciata sui carboni ardenti in un braciere.
Viene spesso frantumato e mescolato con altre resine, in particolare la mirra.
La sua aggiunta a qualsiasi miscela di incenso aumenterà l’azione degli altri legni, erbe e resine nella miscela.
Per usare l’incenso per la fumigazione, una volta che il braciere sta fumando bene, usa una piuma, un ventaglio o la tua mano, per dirigere il fumo intorno allo spazio, alla persona o all’oggetto che desideri fumigare, o passa un oggetto da pulire attraverso il fumo mentre sale.
Fai attenzione a non inalare troppo fumo, poiché ogni fumo è pericoloso, oltre al fatto che quello dell’Olibano ha un effetto leggermente psicoattivo.
Come offerta, l’incenso può essere bruciato in un braciere sopra carboni, o messo direttamente nel fuoco rituale, dopo che è stato benedetto e dedicato.
PIANETA: Sole
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Leone
CHAKRA: 6, Ajna (C. del Terzo occhio)
Esiste una lunga storia di esseri umani, che guardano le Stelle per pianificare le proprie vite.
Gli agricoltori usavano i cieli come calendario, fin dagli antichi Egizi, quando il sorgere di Sirio, la stella canina, intorno a metà luglio, era visto come un indicatore dell’imminente inondazione annuale del Nilo.
I viaggiatori usavano i cieli come una bussola, seguendo le stelle per sapere dove andare.
E molte persone usavano i cieli anche come fonte di direzione mistica.
Quante volte ci siamo chiesti, chi è stato per primo ad alzare gli occhi al cielo per dare un senso a ciò che stava accadendo sulla Terra…
Non sappiamo esattamente chi abbia inventato questo modo di pensare e quando, ma storici ed astronomi possono darci qualche indicazione in proposito.
Una qualche forma di astrologia si manifesta in vari sistemi di credenze nelle culture antiche.
Nell’antica Cina, i nobili consideravano le Eclissi o le macchie solari, come presagi di tempi buoni o cattivi per il loro imperatore, anche se erano segni con una minore applicazione nella vita dei ceti inferiori, in quanto avevano meno controllo sulla propria vita e, quindi, la divinazione era pressoché inutile.
I Sumeri ed i Babilonesi, intorno alla metà del II millennio a.C., sembrava che avessero molte pratiche di divinazione.
Per esempio, osservavano i punti sul fegato e le viscere degli animali (leggi articolo: https://www.madameblatt.it/2020/08/27/esoterismo-il-fegato-di-piacenza/), e pensavano che, guardare pianeti e stelle, fosse un modo per tenere traccia di dove si trovavano gli Dei nel cielo, usando la ‘Tavoletta di Venere’ di Ammisaduqa.
Questa tavoletta, datata al primo millennio a.C. e che traccia il movimento di Venere, è uno dei primi frammenti di quelli che sono stati chiamati ‘presagi planetari babilonesi’.
Gli antichi Egizi contribuirono sostenendo, che i modelli di Stelle costituissero Costellazioni, attraverso le quali il Sole sembrava “muoversi” in momenti specifici dell’anno.
Infatti, già nel XIV secolo a.C., un elenco completo dei 36 Decani egizi (gruppi di piccole Costellazioni usati nell’antica Astronomia egizia, per dividere convenientemente i 360 gradi eclittica in 36 parti di 10 gradi ciascuna, sia per scopi orologieri teurgici, che eliaci) era collocato tra i geroglifici, che adornavano la tomba di Seti I.
Li ritroviamo anche nel tempio di Ramses II, dove caratterizzano ogni monumento astrologico egizio, così come nel famoso Zodiaco di Dendera.
I cataloghi stellari babilonesi entrarono nell’Astronomia greca nel IV sec. a.C., tramite Eudosso di Cnido (matematico ed astronomo).
Nel mondo ellenistico, Babilonia o Caldea (regione meridionale della Mesopotamia), venne così identificata con l’astrologia, che il termine “saggezza caldea” divenne tra Romani e Greci sinonimo di ‘divinazione’ attraverso i Pianeti e le Stelle.
Quindi, l’Astrologia ellenistica deriva in parte dall’Astrologia babilonese ed egiziana.
L’Astrologia oroscopica apparve per la prima volta nell’Egitto tolemaico (305 a.C.–30 a.C.).
E’ di Claudio Tolomeo, o Tolemeo (astronomo, astrologo e geografo greco, autore di importanti opere scientifiche, tra cui il trattato astronomico noto come ‘Almagesto’), l’idea che ci fossero 12 segni lungo lo Zodiaco larghi 30° e che il Sole si muovesse regolarmente attraverso questi segni durante l’anno, teoria che codificò con il termine Zodiaco, la “creatura animata“.
Infatti, la parola Zodiaco deriva dal greco, e significa “figura scolpita di animale”, perché la maggior parte delle costellazioni, attraverso le quali passa l’eclittica, rappresentano animali.
Fu durante questo periodo dell’antica Grecia, che i 12 Segni zodiacali con cui oggi abbiamo familiarità, furono coniati: Ariete (all’incirca 21 marzo-19 aprile), Toro (20 aprile-20 maggio), Gemelli (21 maggio-20 giugno), Cancro (21 giugno-22 luglio), Leone (23 luglio-22 agosto), Vergine (23 agosto-22 settembre), Bilancia (23 settembre-22 ottobre), Scorpione (23 ottobre-novembre) 21), Sagittario (22 novembre-21 dicembre), Capricorno (22 dicembre-19 gennaio), Acquario (20 gennaio-18 febbraio) e Pesci (19 febbraio-20 marzo).
Questi Segni zodiacali occidentali, o tropicali, hanno preso il nome da costellazioni e sono stati abbinati a date, in base all’apparente relazione tra la loro posizione nel Cielo ed il Sole.
Ricordiamo, però, che i Babilonesi avevano già diviso lo Zodiaco in 12 segni uguali nel 1500 a.C., i quali vantavano nomi di costellazioni simili, come ‘I Grandi Gemelli’, ‘Il Leone’, ‘La Bilancia’, che furono successivamente incorporati nella divinazione greca.
E Tolomeo scrisse il ‘Tetrabiblos’, che divenne un libro fondamentale nella storia dell’astrologia occidentale, contribuendo a rendere popolari questi 12 Segni.
Il matematico-storico francese del ‘700 Jean-Étienne Montucla asseriva, che lo Zodiaco indù era stato adottato dallo Zodiaco greco, attraverso le comunicazioni tra l’antica India e l’Impero greco della Battriana, ai tempi di Alessandro Magno.
Questo Zodiaco utilizzava il sistema di coordinate siderale, che fa riferimento alle Stelle fisse.
Lo Zodiaco indù, essendo siderale, non mantiene questo allineamento stagionale, ma ci sono ancora delle somiglianze tra i due sistemi.
I Segni zodiacali indù ed i corrispondenti Segni greci hanno nomi molto diversi, essendo rispettivamente in sanscrito e greco, ma i loro simboli sono quasi identici: per esempio, ‘Dhanu’ significa “arco” e corrisponde al Sagittario; ‘Kumbha’ significa “brocca d’acqua” e corrisponde all’Acquario.
Durante l’Era abbaside (estromissione del califfato Omayyade, 661-750, da parte della dinastia degli Abbasidi), i libri di consultazione greci furono tradotti in arabo, e così gli astronomi islamici fecero le proprie osservazioni, modificando l’Almagesto di Tolomeo.
Il più famoso dei libri è forse il ‘Libro delle costellazioni e delle stelle fisse’ dell’astronomo persiano Abd al-Rahmān al-Sūfi, diviso in tre sezioni ed avente rappresentazioni pittoriche di 48 costellazioni.
Quando questo libro fu tradotto nell’XI secolo, c’erano degli errori nelle traduzioni e, di conseguenza, alcune stelle finirono con i nomi della costellazione a cui appartenevano come, per esempio, Hamal, che divenne Ariete (leggi articolo: https://www.madameblatt.it/2022/04/03/ariete-e-la-sua-fiamma/).
L’alto Medioevo vide una rinascita dell’interesse per la Magia greco-romana, prima nel Cabalismo e poi nella Magia rinascimentale.
Ciò includeva gli usi magici dello Zodiaco, come si trova, ad esempio, nel ‘Sefer Raziel HaMalakh’ (Libro di Raziel,l’Angelo), un grimorio medievale di Cabala pratica, inizialmente scritto in ebraico ed aramaico, e poi tradotto in latino nel XIII secolo, con il titolo ‘Liber Razielis Archangeli’.
L’arte è piena di simbolismi o rappresentazioni dello Zodiaco.
Molto bello è lo Zodiaco che si trova nelle vetrate medievali, come nella Cattedrale di San Maurizio ad Angers (Loira) in cui il maestro vetraio, André Robin, realizzò le rosette decorate per i transetti nord e sud, dopo l’incendio del 1451.
Il Gran Mogol Mughal Jahangir, intorno al ‘600, emise un’interessante serie di monete in oro e argento, raffiguranti i dodici Segni dello zodiaco.
Nel Mondo occidentale, oggi lo Zodiaco è una regione del cielo a forma di cintura, che si estende per circa 8° a nord o a sud (misurata in latitudine celeste) dell’eclittica (il percorso apparente del Sole attraverso la Sfera celeste, nel corso dell’anno).
I percorsi della Luna e dei pianeti visibili sono all’interno della cintura dello Zodiaco.
Lo Zodiaco è diviso in 12 Segni, ciascuno dei quali occupa 30° di longitudine celeste e corrisponde approssimativamente alle Costellazioni stellari : Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci.
Questi Segni astrologici, a loro volta, formano un ‘sistema di coordinate celesti’ (o meglio un ‘sistema di coordinate eclittiche‘), il quale prende l’eclittica come origine della latitudine, e la posizione del Sole durante l’Equinozio di primavera come origine della longitudine.
Lo Zodiaco inizia con l’Ariete, definito come il momento dell’Equinozio di primavera, e tutte le altre date cambiano di conseguenza.
Infatti, i tempi e le date gregoriani precisi variano leggermente di anno in anno, poiché il Calendario gregoriano si sposta rispetto all’anno tropicale.
Queste variazioni rimangono entro meno di due giorni di differenza nel recente passato e nel prossimo futuro.
Per esempio, l’Equinozio di primavera in UT o UT1 (Tempo Universale, uno standard temporale basato sulla rotazione terrestre) cade sempre il 20 o il 21 marzo, nel periodo dal 1797 al 2043, cadendo il 19 marzo nel 1796 l’ultima volta, e nel 2044 sarà la volta successiva.
L’UT1 è lo stesso in tutta la Terra.
Dobbiamo fare anche una distinzione tra Zodiaco siderale e Zodiaco tropicale.
Guardando la volta celeste, possiamo vedere che ci sono due tipi di corpi celesti: i ‘fissi’, ovvero Stelle, che mantengono la stessa distanza tra di loro ed i ‘mobili’, come Sole, Luna, pianeti, si muovono.
Le Stelle fisse formano la Sfera celeste, ovvero una sfera immaginaria con un raggio arbitrario, in quanto la distanza tra gli astri varia da stella a stella, sulla cui superficie sono proiettati tutti gli astri.
Naturalmente, il centro della Sfera celeste è la Terra, in quanto noi osserviamo dalla Terra.
Su questa Sfera celeste si muovono Luna, Sole ed i pianeti, il cui movimento è osservabile lungo una parte della sfera, lo Zodiaco.
Quindi lo Zodiaco è la porzione della Sfera celeste lungo la quale è possibile tracciare la posizione ed il movimento di Sole, Luna e pianeti.
Su questa fascia ci sono delle Costellazioni e l’Astrologia suddivide una porzione di essa, di 360°, che ne contenga 12: quindi avremo un Segno/Costellazione ogni 30°.
E questo è lo Zodiaco siderale, che ha come riferimento le stelle e le costellazioni, punti fissi nella Volta celeste.
Invece, lo Zodiaco tropicale non utilizza e non considera le Stelle e le Costellazioni zodiacali, ma ha come punti di riferimento solo gli elementi mobili ovvero, Sole, Luna e pianeti.
Lo Zodiaco tropicale utilizza i punti in cui si trova il Sole al momento degli Equinozi e quindi dei Solstizi e, in particolare, la posizione del Sole sulla volta celeste all’Equinozio di primavera, che quindi va a coincidere con l’Ariete, il primo Segno.
Lo Zodiaco tropicale (di origine mesopotamica) è diviso dalle intersezioni dell’eclittica e dell’Equatore, che si sposta rispetto al fondale di stelle fisse ad una velocità di 1° ogni 72 anni, creando il fenomeno noto come ‘Precessione degli Equinozi’ (movimento della Terra, che fa cambiare in modo lento ma continuo l’orientamento del suo asse di rotazione rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse).
Pertanto ricapitolando, lo Zodiaco siderale, come riferimento, ha le Stelle e la Galassia; quello tropicale ha il Sole.
Un’ultima precisazione, che vorrei fare, riguarda il fatto che, se osservassimo con un telescopio, in quale Costellazione è il Sole durante l’Equinozio, potremo constatare che si trova in Pesci, non in Ariete, come corrispondeva invece circa 2000 anni fa.
Quindi, in teoria, oggi il primo Segno dell’anno astrologico dovrebbe essere Pesci.
In realtà, questo punto continua a spostarsi anno dopo anno, e tale spostamento e’ dovuto ad un particolare movimento conosciuto, come scrivevo prima, “Precessione degli Equinozi”.
Il Benzoino, o Resina di Stirace, è la goccia resinosa di un arbusto originario del Sud-Est asiatico: lo “Styrax”, genere che appartiene alla famiglia delle Styracaceae, comprendente un centinaio di specie.
Solitamente presente fiori profumati ad ombrelle e frutti a drupa.
In Italia, nel Mediterraneo nord-orientale, cresce lo Styrax officinalis.
La parola Benzoino deriva dall’arabo, col significato di “Incenso di Giava”, in quanto proveniva dall’Indonesia.
Ne esistono due qualità diverse:
–Benzoino del Siam (Styrax tonkinensis): è la varietà più preziosa; di colore giallastro con sfumature più ambrate ed odore finissimo.
–Benzoino di Sumatra (Styrax benzoin): più grigiastro e dall’aspetto zuccheroso è considerato di minor valore rispetto al precedente ed il suo aroma, infatti, è meno pungente e penetrante.
La resina viene raccolta come gomma dall’albero, facendo un piccolo taglio nella corteccia, in modo che il taglio “pianga”.
Il Benzoino è un’essenza deliziosa, di cui Baudelaire diceva che “canta il trasporto dello spirito e dei sensi”.
Ha un odore caldo, dolce e leggermente vanigliato, usato talvolta appunto in sostituzione della costosissima essenza di vaniglia.
L’origine del Benzoino è indonesiana, e non è esattamente un olio essenziale ma una resina essiccata, che viene utilizzata anche come incenso e bruciata.
E’ chiamato anche: Storace, Belzolino, Benzoe, Asa odorata, Incenso di Giava, Gum benzoin, Gum benjamin, Siam benzoin, Sumatra benzoin, Benjoeiro, Benjoim.
Le aree di produzione più conosciute della resina sono quelle del Siam, del Laos, Vietnam, della Cambogia, Cina, Tailandia di Sumatra e di Giava.
L’utilizzo principale del Benzoino è comunque nella profumeria.
E’ considerato leggermente tossico, però viene normalmente impiegato per la cura di dermatiti da contatto.
E’ anche utilizzato come aromatizzante, antiossidante, antiustione, antisettico disinfettante generale, balsamico respiratori, ecc.
Poiché l’olio di resina di Benzoino ha anche proprietà antinfiammatorie, viene utilizzato nelle medicine tradizionali per trattare l’artrite, la bronchite, la tosse, la laringite e lo stress.
Deve essere usato localmente, non internamente, ed anche diluito per evitare irritazioni alla pelle.
La tintura di Benzoino è usata come protezione della pelle, per le labbra screpolate e sulle piaghe da decubito.
I preparati di tintura di Benzoino di grado medico vengono utilizzati, per aumentare la viscosità delle bende adesive per la cura delle ferite.
La resina di Benzoino è ideale per i punti rossi e pruriginosi, nonché per la guarigione profonda della pelle, come sui talloni screpolati.
Per bruciare una resina come il Benzoino, hai bisogno di un bruciaincenso in resina.
Quindi, accendi una tavoletta di carbone realizzata appositamente per bruciare le resine, falla scaldare un po’ e mettila sul fuoco, aiutandoti con una pinza.
Il carbone è ciò che fornisce il calore costante, rilasciando il profumo dalla resina.
Metti delicatamente circa tre pezzi di resina sulla tavoletta di carbone riscaldata.
Fai attenzione, in quanto le resine possono avere un profumo piuttosto forte ed emettere fumo, quindi brucia le resine solo in uno spazio ben ventilato.
In Esoterismo, il Benzoino è utilizzato per purificazione, benedizioni, prosperità, guarigione, fonte di energia, come stimolante.
Questa resina viene bruciata per la proiezione astrale, cancellare l’energia negativa, per l’equilibrio emotivo, alleviare la tristezza, la depressione, la stanchezza, il dolore, la rabbia, l’ansia e per attirare prosperità.
Quando viene bruciato, il Benzoino ha un bel sottotono vanigliato con note di balsamo terroso, ed è un incenso usato comunemente nei luoghi di culto, per i suoi potenti effetti.
Il Benzoino è usato al meglio per fornire concentrazione e per migliorarla.
È un’erba desiderabile per coloro che cercano un viaggio nel mondo astrale.
Promuove la generosità e può aprire uno spirito chiuso che soffre di egoismo.
E’ anche energizzante, edificante, stimolante, “scioglie” i blocchi e scaccia gli spiriti maligni.
Durante i Sabbat Wicca, si utilizza molto il Benzoino soprattutto nei rituali dedicati all’Equinozio d’autunno e la Ruota dell’anno.
La resina di Benzoino può essere utile per liberare energia e portare salute, migliorando anche l’umore.
Il fumo prodotto, quando bruci il Benzoino, fornisce un ambiente perfetto, in cui potrebbero manifestarsi diversi spiriti.
Il suo profumo dolce prodotto è perfetto per la Magia dell’amore, in quanto stimola perfettamente la percezione sensuale ed apre il Chakra del Cuore.
È una resina perfetta per pozioni e miscele afrodisiache.
Se stai vivendo delle emozioni dolorose, questa straordinaria resina ti aiuterà a lasciarle andare, e sarai anche in grado di lasciar andare il risentimento e le lamentele passate.
Bruciare la resina aiuta anche ad adattare il Chakra del Cuore alle vibrazioni dell’amore, che ti danno un equilibrio tra il dare e il prendere.
Gli Sciamani usano questa resina anche per cambiare forma, in modo che possano assumere le forme dei corpi degli animali dei loro alleati spirituali.
È anche noto, che il benzoino è perfetto per esorcismo, protezione, esilio, fortuna e rituali di compensazione.
Tutto quello che dovresti fare, è cospargerlo in giro per casa.
Dopo aver cosparso la resina di Benzoino intorno alla tua casa, sarai in grado di attrarre il bene e mantenere l’energia negativa lontana da essa.
Puoi anche cospargerlo in un ingresso, per tenere lontani qualsiasi mali, energia negativa o persone indesiderate.
Puoi scegliere di utilizzare questa resina, bruciandola durante i lavori rituali e divinatori, che coinvolgano la proiezione astrale, i lavori onirici e la consapevolezza psichica.
La resina di Benzoino è bruciata durante i rituali sacri, per invocare gli spiriti.
Il Benzoino è lenitivo e rilassante, sradica tutti i pensieri tristi e la depressione e, con il suo profumo sensuale, che ricorda quello della Vaniglia, è ottimo per rilasciare le paure ed i blocchi emotivi, specialmente quelli sessuali.
Mescola un incenso di Benzoino, Cannella e Basilico, da bruciare in un luogo di lavoro, per attirare clienti o per prosperità.
Può anche essere usato negli incensi per la Magia dell’amore con la sua energia lussuriosa.
PIANETA: Sole
ELEMENTO: Aria
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Capricorno
CHAKRA: 4, Anahata (C. del Cuore)
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