La ‘Sfera delle Streghe‘ (Witch ball) è una palla di vetro che, anticamente, veniva appesa alle finestre dei cottage nell’Inghilterra del XVII-XVIII secolo, per allontanare gli spiriti maligni, l’energie negative, le streghe, gli incantesimi e la sfortuna.
Quest’oggetto è ampiamente usato ancora oggi, soprattutto per allontanare gli spiriti maligni.
L’uso della Sfera delle Streghe è stato importato nelle Colonie britanniche d’oltremare, divulgandosi poi nelle regioni costiere, fino al Continente.
Per oltre 3 secoli, sfere di vetro vuote sono state appese alle finestre o sotto i porticati, in quanto si pensava che appenderle avrebbe allontanato gli spiriti maligni, che avevano intenzione di minacciare la tranquillità di una casa.
Spesso, queste sfere venivano benedette o incantate dalla strega o stregone locale, prima di essere collocate ala finestra della propria dimora, per prevenire qualsiasi energia o spirito negativo, che potesse causare rancore o malattia.
Lo spirito ribelle rimaneva ipnotizzato dalla bellezza riflessiva o dai colori della palla e, se l’avesse toccata, sarebbe stato assorbito e intrappolato nei fili simili a ragnatele del vetro, all’interno della Sfera.
Esistono altre varianti relative allo scopo delle Sfere delle Streghe.
Secondo i racconti popolari, queste o gli specchi sferici, impedivano ad una strega di essere in una stanza, perché le streghe presumibilmente non avevano un riflesso, o non potevano sopportare di vedere il proprio.
Un’altra variante ancora sostiene che le Sfere delle Streghe fossero usate per scongiurare il Malocchio , attirando lo sguardo dell’occhio e prevenendo danni alla casa ed ai suoi abitanti.
Nel XVII secolo, le Sfere delle Streghe venivano riempite con acqua santa o sale.
Queste palle contenenti sale venivano appese al camino, per mantenere il sale asciutto ed essendo questo un bene prezioso, rompere la sfera era considerato porta sfortuna.
Solitamente, le Sfere delle Streghe misuravano fino a una ventina di centimetri e, quasi sempre, erano di vetro di colore verde o blu.
Qualche volta venivano realizzate di legno, erba o ramoscelli, invece del vetro.
Alcune sfere erano decorate con volute e strisce brillanti di vari colori, in quanto i colori della palla attiravano gli spiriti maligni, che a volte non erano così intelligenti; quindi rimanendone incantati, si avvicinavano, restando intrappolati nelle strisce colorate incapsulate all’interno.
Una volta racchiuso all’interno della palla, lo spirito era considerato innocuo e sarebbe stato dissipato dal sole mattutino.
Le Sfere delle Streghe, normalmente, avevano un foro nella parte superiore dove era possibile inserire un piolo, al quale veniva attaccata la corda per appenderla sopra a un camino o una finestra.
Ma le prime Witch Ball avevano spesso un collo corto sigillato da un tappo.
Un altro tipo di Palla delle Streghe era fatta di capelli neri, che venivano arrotolati con cera d’api, formando una pallina dura e rotonda delle dimensioni di una biglia, che veniva usata nelle maledizioni.
Infatti, una strega che voleva uccidere qualcuno, doveva prendere questa Sfera-gomitolo di pelo e lanciarlo alla vittima designata.
Per questo si diceva che, quando qualcuno veniva ucciso dalla maledizione di una strega, questa Sfera dura veniva trovata vicino al corpo.
Altre leggende dei Nativi americani narrano, che le Sfere delle Streghe fossero fatte arrotolando peli di mucca o cavallo in una pallina.
Una strega disegnava un’immagine della vittima designata, quindi lanciava la palla verso la parte della vittima che desiderava ferire.
Una variante della Sfera delle Streghe riguarda il dispositivo utilizzato per la divinazione.
Una sfera di cristallo, spesso piena d’acqua, veniva osservata dalla strega che, in base alle profondità riflessive, ai movimenti dell’acqua ed altro, poteva trovare risposte a domande urgenti, prevedere eventi futuri, o vedere luoghi lontani.
Nei villaggi marittimi irlandesi, le streghe usavano i globi di vetro, che i pescatori usavano per tenere a galla le reti.
Queste sfere erano solitamente fatte di vetro blu scuro o verde ed apparivano piuttosto innocue.
Si diceva, anche che la validità di questo oggetto, fosse dato dal fatto che la strega, vedendo il riflesso della sua vittima designata nella Sfera, ed essendo naturalmente attratta dalla sua superficie lucida, malediceva il riflesso piuttosto che la vittima designata, e quindi se stessa, disinnescando il sortilegio.
Si pensava anche che gli influssi maligni si accumulassero sotto forma di polvere sulla palla, e quindi fosse necessaria una pulizia regolare.
Inoltre, se la Witch Ball diventava torbida o opaca, prediceva una morte.
Altri sostengono che le Sfere delle Streghe anticamente fossero, invece, una forma primitiva di allarme antifurto e che il loro nome fosse ‘Watch Ball‘ (Sfera dello Sguardo), in seguito corrotto in Witch Ball, ampliandone il significato.
Esse erano un’allusione al loro uso nel riflettere un panorama esteso, oltre la normale linea di vista, che aiutava le persone, in sostanza, a guardarsi dietro gli angoli.
Questo le rendeva particolarmente utili per i negozianti, per individuare i ladri; posizionate vicino a una staccionata, riflettevano chiunque stesse camminando lungo il sentiero del giardino, per cui erano utili per i padroni di casa, per vedere chi stava salendo lungo il sentiero del giardino.
Alcuni genitori, inoltre, le appendevano negli asili nido o sopra le culle.
Questi usi prosaici hanno sbloccato il loro potenziale valore rituale: da oggetti di vigilanza ed osservazione, le “Sfere dello Sguardo” sono diventate “Sfere delle Streghe” e si sono sviluppate in oggetti di protezione magica.
Certamente, le sfere di vetro erano ovunque ornamenti decorativi popolari, come in Germania dove erano simboli di ospitalità e, successivamente, durante il XIX e XX secolo anche in America.
Erano anche ornamenti popolari nelle case dei soffiatori di vetro inglesi.
Nel tempo, le Witch Ball sono state realizzate nella maggior parte delle fabbriche di vetro in tutta Europa, come oggetti “stravaganti”, o pezzi da esposizione dei soffiatori di vetro, e poi vendute come oggetti decorativi.
Inizialmente nell’Europa continentale, la Sfera delle Streghe fu, quindi, un oggetto decorativo.
I suoi primi antecedenti erano larghe lastre di vetro colorato rotondo, collocate intorno ai giardini dei primi gentiluomini e donne moderni “su cui il sole poteva giocare”.
Le versioni tedesca ed austriaca (dove spesso le Sfere erano chiamate semplicemente ‘Kugel‘) furono commercialmente soffiate dal 1840 in poi, e poste su pali di filo metallico, conficcate in aiuole o poste in cima a muri e recinzioni.
In alcune parti della Gran Bretagna, queste importazioni sono ancora visibili.
In America, le Witch Ball, nella metà del diciannovesimo secolo, venivano poste su vasi dai bordi svasati, come brocche ed otri, per tenere lontani gli insetti.
Le Sfere delle Streghe divennero immensamente popolari negli anni ’30, quando erano vendute nei negozi lussuosi ed erano una decorazione comune nelle riviste femminili.
Per molti erano un antidoto alla modernità ed evocavano un “gentile vittoriano”.
La rivista ‘Sphere‘ raccomandava “coprisedie di chintz sbiadite e una Witch Ball“, per conferire un certo “fascino” alla propria casa in riva al mare.
Alcune persone piantavano le loro Sfere delle Streghe, per creare terrari, altri le riempivano di rocce, perline di vetro ed acqua, per creare effetti di luce scintillante.
Quest’ultima moda fu commercializzata come “Wizard Bowl“, sotto ogni aspetto uguale alla Witch Ball, ma con un’apertura più ampia nella parte superiore.
Iniziò anche a circolare la voce, che le autentiche Sfere delle Streghe potevano essere ottenute solo da spiritualisti e nomadi.
Quindi, per una particolare classe di consumatori benestanti dell’epoca, questi oggetti erano l’espressione materiale delle loro emozionanti transazioni, con coloro che si trovavano ai margini “occulti” della società.
Edward Lovett, un banchiere, collezionista e folclorista dell’inizio del XX secolo, riferì che le Sfere delle Streghe erano una caratteristica comune in Italia, Francia e Costantinopoli, dove erano appese “grandi come palloni da calcio“, fuori dai negozi dei farmacisti.
Dal 1898 al 1946 circa, una Witch Ball era appesa ad un lampadario, davanti all’iconostasi della Cappella dei Dodici Apostoli, nella Chiesa del Santo Sepolcro, a Gerusalemme.
E così anche in diverse chiese in Cornovaglia, dove si diceva che le sfere fossero lì solo per un gusto estetico, mentre si sussurrava che, in realtà, stessero lì per respingere le forze demoniache, a protezione dei santi Sacramenti.
Alcune fonti affermano che le moderne palline ornamentali natalizie discendano dalle Sfere delle Streghe.
L’ornamento sarebbe stato originariamente posizionato sull’albero, per dissipare l’invidia di un visitatore, per i regali lasciati sotto di esso.