MAGIA APOTROPAICA
La “Magia apotropaica” (dal greco =”allontanare”), o “Magia protettiva” Γ¨ un tipo di magia inteso a respingere il male o le influenze del male, oltre al danno delle energie maligne, deviando la sfortuna o scongiurando il Malocchio (leggi articolo: https://www.madameblatt.it/2022/01/05/il-malocchio/).
Nellβantica Grecia, per queste credenze superstiziose, si usava il termine βDeisidaimoniaβ, che si fondava sulla convinzione che le persone, sia vive che morte, avessero la capacitΓ di inviare sfortuna ed energia negativa ad altre persone.
Tradizionalmente trovati incisi o bruciati nelle aree di ingresso, in particolare finestre, caminetti e porte, i simboli apotropaici sono apparentemente comuni negli edifici antichi, con abitanti che temevano gli spiriti maligni.
Si credeva, che la sua linea unica e continua fosse seguita da spiriti maligni e fosse usata per confonderli ed intrappolarli.
Infatti, si credeva che i cinque punti su questa stella rappresentassero le cinque ferite di Cristo, ed il Pentacolo era spesso indossato come amuleto protettivo, non era inciso negli edifici.
Nei villaggi medioevali, gli abitanti attribuivano malattie, raccolti infruttuosi e una serie di disgrazie al male degli spiriti maligni, come streghe, demoni, il diavolo, ecc.
In Irlanda, nel giorno dedicato a Santa Brigida (1 febbraio), era consuetudine tessere una βCroce di Brigidaβ (Cross Bride) di giunco, che veniva appesa a porte e finestre, per proteggere la casa da fuoco, fulmini, malattie e spiriti maligni.
Chiunque le guardasse direttamente negli occhi, rimaneva pietrificato.
Successivamente, su chiese e castelli iniziarono ad apparire Gargoyle o altri volti e figure grotteschi, come Sheela na Gig (una serie di sculture medievali rappresentanti donne nude che mostrano una vulva ingigantita) e Hunky punk (incisioni grottesche sui lati degli edifici, in particolare delle chiese tardo gotiche, simile nell’aspetto a un Gargoyle), per spaventare streghe ed altre influenze maligne.
Allo stesso modo, le facce grottesche scolpite nelle Zucche ad Halloween, avevano lo scopo di scongiurare il male, tra lβaltro nella stagione di Samhain, il capodanno celtico.
I piΓΉ notevoli di questi sono i monumenti urbani trovati sull’isola di Delo.
Rappresentazioni falliche, per scongiurare il malocchio si trovano ed usano ancora nel Bhutan moderno, associate al monaco buddista, missionario e poeta della tradizione tibetana Mahamudra, Drukpa Kunley.
Nell’antico Egitto, questi rituali eseguiti nelle case, erano personificati dalla divinitΓ associata alla magia stessa, Heka (o Hike).
In alcune culture dei Nativi americani, un Acchiappasogni, fatto di filo come una ragnatela, veniva posizionato sopra un letto o una zona notte, per proteggere i bambini addormentati dagli incubi.
Per esempio, le “Sfere delle streghe” (Witch’s balls) sono ornamenti in vetro soffiato, simili a palline di Natale, che venivano appese alle finestre.
Nella cultura occidentale, il Ferro di cavallo era spesso inchiodato sopra o vicino alle porte.
Sembra che questa usanza fosse quella di evitare la sfortuna, in particolare quando si partiva per un viaggio.
Infatti, anticamente si riteneva che, vestirsi di nero, mostrasse rispetto per il defunto e la sua famiglia, mentre indossare colori vivaci avrebbe insultato il defunto, in quanto sarebbe stato simbolo della luce della vita, di cui il trapassato non poteva piΓΉ goderne.
I miei inseparabili sono gli specchietti (che restituiscono al mittente l’energia negativa) ed i tintinnii (che tengono lontani gli spiriti malvagi).
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