ASFODELO, LA PIANTA DEGLI INFERI
“Da una casa si sente un gramolare;
Asphodelus Γ¨ un genere di piante, che conta un centinaio di specie, con foglie basali a rosetta dal cui centro emerge uno stelo nudo, alto circa un metro, che culmina con una spiga di fiori, quasi sempre biancastri con una striscia centrale piΓΉ scura.
Per questo le antiche Herbane (Streghe delle Erbe) credevano fosse una pianta benefica per eccellenza e le sue radici venivano usate per tisane da somministrare alle donne in attesa di un figlio.
La droga Γ¨ data dai tubercoli che si raccolgono in estate, quando le foglie sono secche e si mettono a seccare all’ombra, tagliati in fettine sottili.
Un uso particolare delle foglie di Asfodelo si ha nella produzione di formaggi tipici di Rignano (Fi).
Il Tartaro, a sua volta, era quindi diviso in tre sottosezioni: i Campi Elisi, le Praterie degli Asfodeli e il Tartaro.
La prateria era caratterizzata da un tedio senza fine, dove solo l’ombra del cacciatore Orione, inseguendo eternamente dei daini, sembrava godere del conforto di avere qualcosa da fare.
Nell’antica Grecia, l’Asfodelo era anche coltivato sulle tombe, forse per la credenza che i morti se ne cibassero.
Infatti, da sempre le Streghe, durante i loro bagni, massaggiano le punte dei capelli con una crema ottenuta dalle ceneri di questa pianta incorporata all`uovo e alla birra, l`impiastro farebbe ottenere riflessi brillanti.
Inoltre, nelle zone rurali, nel giorno delle nozze, le spose portavano un mazzo di Asfodeli, a significare: ‘oblio per il passato e promessa per il futuro‘.
PIANETA: Plutone
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