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Gennaio 2022
Il termine ‘Anice’ raggruppa una grande varietà di piante che, in realtà, non hanno parentele botaniche, ma sono accomunate dall’aroma identico dei loro frutti o semi.
L’Anice comune, o Anice verde (Pimpinella anisum), è una pianta erbacea annuale spontanea, di origine asiatica e diffusa nel bacino del Mediterraneo.
Presenta un fusto cavo tondeggiante, che si ramifica all’estremità e può raggiungere i 60 cm di altezza, e piccoli fiori biancastri disposti ad ombrella.
Il nome Pimpinella anisum deriva dal greco ‘anisos’ = ‘non uguale’, e veniva usato perché la pianta è simile alla pianta velenosa della Cicuta.
Teofrasto diceva, che tenere dei semi di Anice accanto al letto, era foriero di dolci sogni.
L’Anice si è talmente diffuso nella nostra Penisola, da potersi considerare una pianta spontanea.
Questa pianta possiede una sostanza oleosa, l’anetolo e viene usata in confetteria, liquoreria, farmacia.
Entra nella composizione di numerosi dolci e pani aromatici, nonché di caramelle e di varie bevande alcoliche, tra cui l’Anisette e l’Assenzio.
Il masticare, a fine pasto, dei semi di Anice leggermente tostati funge da digestivo e profuma l’alito.
L’Anice è usata per disturbi di stomaco, gas intestinali, ‘naso che cola’ e come espettorante (per aumentare la tosse produttiva), come diuretico, per aumentare il flusso di urina e come stimolante dell’appetito.
Le donne possono usare l’Anice per aumentare il flusso di latte durante l’allattamento, mitigare i disturbi delle mestruazioni, trattare il disagio o il dolore mestruale, facilitare il parto e aumentare il desiderio sessuale.
Gli uomini, invece possono usarla, per trattare i sintomi della “menopausa maschile”.
Altri usi includono il trattamento di convulsioni, dipendenza da nicotina, insonnia, asma e costipazione.
Attenzione alle dosi però perché, assunta in forti dosi, l’essenza di Anice è tossica, soprattutto se è stata esposta alla luce e all’aria.
I Romani, già in epoca precristiana, l’aggiungevano all’acqua e al vino e perfezionarono il “vinum hippocraticum” aggiungendovi dell’Anice.
L’Anice, inoltre, era uno dei 36 ingredienti del “Mithridatium”, bevanda medicamentosa formulata da Crateva, medico di Mitridate.
Il consumo di Anice, negli alimenti dell’antica Roma, è testimoniato da scoperte fatte nei collettori del Colosseo e di alcune ville.
È una delle spezie più antiche, diffusa tra gli Egiziani, i Greci e soprattutto i Romani, che la usavano anche per insaporire piatti a base di pollo, maiale, verdure e piccoli dolcetti speziati, che venivano servirti come digestivo.
Carlo Magno fece inserire la pianta nel suo Capitulare e la fece coltivare negli orti.
Conosciuta in Inghilterra fin dal XIV sec., era utilizzata nella preparazione di torte, pane e dolciumi, tra i quali il famoso Pan di zenzero, venduto nelle fiere di paese fin dall’epoca elisabettiana.
Tra i liquori ricordiamo anche il Mistrà, il Pernod, il Raki, l’Ouzo e molti altri ancora.
In Oriente si usa nelle minestre, nelle carni e nel pane.
In India si usa l’acqua d’Anice come profumo.
L’Anice era uno degli ingredienti del ‘mustaceus’, un dolce speciale a base di erbe digestive, che anticamente veniva servito come piatto finale per le feste e che potrebbe essere l’origine della torta nuziale moderna.
Nel 1305, il re Edoardo I dichiarò l’Anice una droga tassabile e le entrate, guadagnate attraverso la sua importazione, aiutarono a riparare i danni al London Bridge.
I Nativi americani chiamavano l’Anice “Tut-te See-hua“, che significa “espelle il vento“.
L’Anice migliore viene coltivato in Spagna, ma si trovano ottime coltivazioni anche in Turchia ed Egitto.
L’olio di Anice è un insetticida naturale, mentre gli animali, invece, sembrano amarlo.
Sembra che l’olio, aggiunto all’esca per catturare pesci, ratti, topi o qualsiasi altra cosa, aumenterà le tue possibilità.
Anche ai cani piace l’Anice e talvolta viene aggiunto al loro cibo, mentre gli attivisti contro la caccia, lo usano per confondere i cani dall’odore della selvaggina.
Nella pratica magica, l’Anice aumenta le abilità psichiche e protegge dal malocchio.
Come incantesimo apotropaico (= per allontanare il malocchio e gli influssi maligni), prendi un pizzico di semi di Anice, avvolgilo in un fazzoletto bianco e portalo in tasca.
Puoi frantumare e preparare i semi di Anice in acqua da bere come un tè, prima di iniziare le pratiche spirituali, o aggiungerli a incensi di resina come la Mirra o il Sangue di drago e bruciarli mentre fai invocazioni.
L’Anice si usa nei rituali di contatto con livelli superiori di coscienza, divinazione, amore, passione, prevenzione degli incubi, protezione, sviluppo psichico, protezione psichica, purificazione, chiaroveggenza, consacrazione, fertilità, guadagno, buona fortuna, felicità, denaro, matrimoni.
Appendi una testa di semi di Anice al tuo letto, per ripristinare la giovinezza perduta, mentre messi in una bustina in tasca, allontanano il malocchio.
Usa l’Anice nei ‘cuscini dei sogni’ (prossimo articolo), per tenere lontani gli incubi e assicurarti un sonno ristoratore.
Foglie di Anice fresca o semi, usati in un pot-pourri, proteggeranno una stanza dagli spiriti maligni e dalle malevole intenzioni.
Può essere utilizzato nelle acque sante, per benedizioni ed esorcismi.
Si dice che il profumo dell’Anice susciti la lussuria.
L’Anice è usata anche come offerta durante le divinazioni, per invogliare gli spiriti ad aiutare nelle operazioni magiche.
PIANETA: Mercurio/Giove
ELEMENTO: Aria
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Gemelli
CHAKRA: 6, Ajna (C. del Terzo occhio)
Il Lupo, anche detto Lupo grigio, o Lupo comune (Canis lupus), è il più grande canide lupino della sua famiglia, presente nel Nord America ed Eurasia.
Di colore prevalentemente grigio variegato, con alcuni esemplari che presentano anche mantelli bianchi, rossi, bruni o neri, è
la specie dei Canis più abile nella caccia grossa cooperativa, vista la sua natura gregaria.
Sugli altipiani dell’Etiopia vive il Lupo etiope o abissino (Canis simensis) il quale, fino a poco tempo fa, era considerato uno Sciacallo.
In passato, il Lupo è stato uno dei mammiferi più diffusi al Mondo, prima che la persecuzione da parte dell’uomo provocasse la sua estinzione, in gran parte dell’Europa occidentale, degli USA e del Messico.
Oggi troviamo il Lupo soprattutto in Canada, Alaska, Stati Uniti, Europa ed Asia settentrionali.
In Italia, nelle Alpi orientali è presente il ‘Canis lupus lupus’, mentre in Sicilia anticamente era presente il Lupo siciliano (Canis lupus cristaldii), purtroppo estinto nel XX secolo.
Le prime società umane, che cercavano la sopravvivenza, ammiravano il Lupo e cercavano di imitarne le abitudini, ma negli ultimi secoli, questo animale è stato ampiamente considerato una creatura malvagia, un pericolo per l’uomo (soprattutto in Eurasia), un concorrente per la selvaggina di grossa taglia e una minaccia per il bestiame.
La depredazione del bestiame è stata la giustificazione principale per sradicare il Lupo praticamente da tutti gli Stati Uniti, dal Messico e dalla maggior parte dell’Europa.
Negli anni ’70, in Italia si è proceduto alla ricolonizzazione dei Lupi grigi, mentre negli USA alla reintroduzione artificiale, in zone in cui erano estinti.
Ma, nonostante ciò, il Lupo è ancora nella Lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), a rischio minimo d’estinzione.
Il Lupo è stato addomesticato per la prima volta nell’Eurasia settentrionale tra 14.000 e 29.000 anni fa e l’allevamento selettivo produsse i cani (Canis lupus familiaris).
Sebbene sia spesso considerato animale selvatico, il Lupo può vivere e prospera vicino alle persone, quando non è eccessivamente perseguitato ed il cibo è disponibile.
Solitamente il Lupo vive in gruppi, fino a due dozzine di individui, ma è più comune trovare gruppi di 6-10.
Un branco è fondamentalmente un gruppo familiare, costituito da una coppia riproduttiva adulta (maschio alfa e femmina alfa) e la loro progenie di varie età.
Ogni individuo ha la sua personalità distinta, all’interno del branco viene stabilita una gerarchia di dominanza, che aiuta a mantenere l’ordine.
Il maschio alfa e la femmina si affermano continuamente sui loro subordinati e guidano le attività del gruppo.
La femmina predomina in ruoli come la cura e la difesa dei cuccioli, mentre il maschio predomina nel foraggiamento e nella fornitura di cibo e nei viaggi associati a tali attività.
Entrambi i sessi sono molto attivi nell’attaccare e uccidere le prede, ma durante l’estate le cacce sono spesso condotte in solitaria.
I Nativi americani forse avevano la più grande considerazione per i Lupi.
Si sono modellati su questo animale nei metodi di caccia, nella cooperazione e nell’efficienza, valutandoli come orgogliosi cacciatori, amici leali ed insegnanti intelligenti.
Pensavano anche al Lupo come a un esploratore spirituale, che simboleggiava l’intelligenza e la leadership, oltre a credere che questo animale avesse un legame speciale con i nostri percorsi di vita.
I Nativi avevano anche una ‘danza del Lupo’, un indicatore di cultura e fede, una danza sacra che consentiva a gruppi di persone di connettersi in diversi modi.
In questa danza, i giovani visitavano le case vicine, smontavano dai cavalli e ballavano intorno a una particolare casa, ululando come Lupi.
Secondo una delle leggende più famose dell’antica Roma, Romolo e Remo, i due fratelli fondatori della città, furono allevati e allattati da una Lupa.
Nella mitologia egizia, il Lupo Wepwawet era originariamente una divinità della guerra, raffigurato come un Lupo in piedi a prua di una barca solare, e il cui nome significa ‘apri le vie’.
I Mongoli, invece, credevano di essere i discendenti dei Lupi ed una leggenda narra, che nel nord della Cina, un piccolo villaggio turco fu razziato dai soldati cinesi, che abbandonarono lì un bambino piccolo.
Una vecchia lupa di nome Asena trovò il bambino e lo allattò, dando in seguito alla luce cuccioli per metà lupo e per metà umani, da cui nacquero i Turchi.
In Asia, il Lupo è il guardiano dell’ingresso ai Regni celesti e si dice anche, che il Lupo sia tra gli antenati di Gengis Khan.
Nelle tradizioni buddiste e indù, il Lupo è il veicolo delle divinità, e in particolare degli Dei tibetani.
Per gli Indù, il Signore Krishna creò centinaia di Lupi dai suoi capelli, per spaventare la gente di Vraja e farla migrare a Vrindavana.
Le tribù Inuit cacciavano i Lupi, piazzando trappole ed insidie per catturarli.
Molti di questi metodi di cattura erano raccapriccianti e crudeli.
In seguito, i cacciatori pregavano sul cadavere del Lupo, chiedendo allo spirito di questo animale di perdonarlo.
Per i Celti, il Lupo era visto come il simbolo di un valoroso guerriero.
Il simbolo della testa di Lupo era un’immagine familiare nella poesia eroica e nella saga, nonché una base per fornire nomi personali.
Il Lupo simboleggiava anche un fuorilegge, che depredava la società, ma anche come un guerriero, che si nascondeva nella foresta, in attesa di un’opportunità per compiere atti di vendetta.
Il celebre eroe celtico Sigmund e suo figlio Sinfjotli si nascosero entrambi nelle foreste, sotto la pelle di Lupo, usando la voce di questi animali, che si preparavano a vendicare i parenti uccisi da re Siggeir.
Nella mitologia norrena, due lupi Geri e Freki, sono legati a Odino, a simboleggiare l’avidità e la fame famelica.
Alcune antiche leggende narrano della Licantropia, ovvero la metamorfosi, nelle notti di plenilunio, degli esseri umani in Lupi.
Nella Grecia antica esisteva una città, Licopodi, nella quale erano condotti i licantropi e qui ingabbiati, nella convinzione che potessero recare danno alla comunità.
Nella Bibbia, c’è un esempio famoso, ‘la follia del lupo’ che prese anche il re Nabucodonosor.
Infatti, ancora oggi in medicina, per Licantropia s’intende una forma di pazzia spesso furiosa, per cui il malato diventa preda di un desiderio irrefrenabile di urlare, di mordere, di rifugiarsi in luoghi solitari, secondo il comportamento naturale del Lupo.
L’esistenza di queste figure mostruose ha ossessionato l’umanità per tutto il Medioevo, e si cominciò a dubitare di essi solo nel XVIII secolo.
In tanti Paesi sorse una vastissima letteratura sui “Lupi mannari” o sul ’Uomo versipelle’, un personaggio demoniaco provvisto sottopelle di pelo di Lupo, che poteva fargli assumere l’aspetto di un enorme animale.
Nelle società cristiane, ancora oggi, il Lupo è la raffigurazione del male, poiché esso è il più grande cacciatore e nemico dell’agnello, che rappresenta la bontà e la sottomissione.
Anche molti popoli barbarici scelsero il Lupo come loro emblema e, durante le loro invasioni, si identificavano con questo predatore, seminando morte e distruzione in suo nome.
In Spagna, il Lupo è la cavalcatura dello stregone, mentre le streghe, per recarsi al Sabba, portavano dei lacci di pelle di Lupo.
Sempre nella tradizione popolare medioevale, al Lupo appartiene la voracità, l’ingordigia, mentre la Lupa è il simbolo della lussuria e della passionalità sfrenata.
La parola romana ‘lupanaro’ proviene appunto dalle Lupe, ovvero le prostitute.
Per precisione, quindi, il simbolismo e il significato del Lupo includono lealtà, famiglia e amicizia, lavoro di squadra, protezione, natura selvaggia, libertà, istinti, giocosità e altri tratti nobili.
Ma, nello stesso tempo, la loro tradizione e leggenda sono piene di storie di terrore: mostri, predatori elusivi, quasi spettrali, che cacciano in branchi assetati di sangue.
Spiritualmente, quando il Lupo appare nella tua vita, potrebbe essere il momento di dare un’occhiata da vicino a una persona, o situazione, che potrebbe essere un “lupo travestito da agnello“.
La fiducia è qualcosa che le persone devono guadagnare, non darla liberamente e presta molta attenzione a ciò che il tuo istinto ti dice.
Anche se questo simbolismo del Lupo sembra negativo, considera che è un presagio di qualcosa che non stai vedendo.
Le persone hanno osservato i Lupi in natura, scoprendo che hanno un “terzo occhio” o “sesto senso” altamente sviluppato.
Il Lupo è anche molto intelligente, ama l’autonomia e ha un forte carattere sociale.
Quindi, scoprirai che la tua natura intuitiva sboccia insieme a un sano senso di fiducia in te stesso.
Infatti, sappi che la tua anima ricorda ancora come ci si sente ad essere selvaggi e liberi: fidarsi dei propri sentimenti e delle proprie scelte; o guardare il Mondo ordinario in modo straordinario.
Spesso, il Lupo appare, quando affronti sfide per le quali non ti senti preparato, e ti ricorda che hai tutti gli strumenti nel tuo scrigno del tesoro spirituale per gestirlo in modo efficace.
Quindi, fai un passo indietro e guarda con occhi nuovi.
Come animale spirituale, il Lupo viene a sostenerti ed insegnarti questioni di potere personale, equilibrio, autocontrollo e i tuoi istinti animali.
E, nonostante il Lupo sia additato come animale aggressivo a prescindere, in realtà fa di tutto per evitare i combattimenti. Tuttavia, quando vuole essere ascoltato, quando vuole allontanarsi o dissuadere un aggressore, manterrà la sua posizione.
Il Lupo, così, fa sapere ai predatori che può combattere fino alla morte ed è pronto a farlo, ma raramente inizia il combattimento.
Se il tuo animale totem è un Lupo, molto probabilmente sei bravo a esprimerti verbalmente e fisicamente.
Spesso capita che le persone con lo spirito animale di questo animale siano naturalmente eloquenti nel parlare, o siano brave nella scrittura creativa.
Il senso di lealtà del Lupo può essere visto in vari modi.
E’ uno dei pochi animali a mantenere solo relazioni monogame, infatti, la maggior parte dei Lupi si accoppia per tutta la vita e non prenderà un altro partner, se il proprio muore.
I membri del branco mantengono anche profondi legami emotivi, salutandosi con entusiasmo, dopo che sono stati separati per lunghi periodi di tempo.
Lo spirito animale del Lupo può anche essere il modo in cui la tua mente inconscia ti fa sapere che si sente vulnerabile, che forse potresti aver rivelato troppo a qualcuno su te stesso, ed ora il tuo senso di libertà si sente limitato dalla sfiducia predatoria di quella persona.
Può anche significare, che le persone con cui stai cercando di entrare in contatto, in questo momento ti stiano facendo avere paura.
La sfiducia non ha sempre a che fare con le altre persone, a volte la nostra sfiducia e mancanza di lealtà sono dirette verso noi stessi; quindi il Lupo ti avvisa, che forse non ti stai comportando in modo leale ed amorevole verso te stesso.
Inoltre, se un Lupo ti appare in un certo periodo della tua vita, quando dubiti dei cambiamenti che stanno avvenendo, può rassicurarti che la strada, che stai prendendo, è quella giusta e che sei fedele al tuo istinto.
Allo stesso modo, se il Lupo si presenta in un momento della vita in cui ti senti bloccato, potrebbe ricordarti che sei uno ‘spirito libero’, che puoi deviare da qualsiasi percorso tu stia percorrendo attualmente, e diventare un ‘Lupo solitario’, se necessario, per inseguire i tuoi sogni.
Le persone con il totem Lupo possono creare attaccamenti emotivi immediati ed irremovibili, in quanto sanno come fidarsi delle loro intuizioni.
Essi preferiscono la diplomazia e la ritirata, rispetto all’aperta ostilità, o alle lotte, ma non deve essere visto come un atto di codardia, perché è dovuto alla loro saggezza innata.
Chi possiede questo spirito animale manterrà spesso una rete di amici e familiari leali, soprattutto negli eventi negativi della vita.
Le persone con il totem Lupo sono competitive e si arrabbieranno quando disturberai l’ordine sociale, soprattutto se ciò accadrà nella loro casa.
Essi ricercano prima di prendere una decisione informata, ma non devono esitare troppo a lungo, per scegliere cosa fare e, il più delle volte, la loro ricerca li porterà alla stessa conclusione, che la loro intuizione animale ha fatto in primo luogo.
Il tatuaggio del Lupo simboleggia il lato oscuro della natura, i poteri intuitivi e gli aspetti spirituali della luce nell’oscurità, la conoscenza interiore ed anche l’interconnessione con il tuo branco e la tua comunità.
E’ anche il simbolo di un viaggio spirituale, di trasformazione o di superamento di ostacoli, e anche della tua forza e potenza interiori.
Se di recente hai sentito uno squilibrio dovuto a determinate forze, energie o elementi negativi, tatuarsi un Lupo può fornirti la sicurezza e il supporto di cui hai bisogno, per superarli.
Hai trovato la tua strada e il Lupo ti ricorda di fidarti sempre del tuo istinto.
I significati onirici associati al Lupo indicano potenti istinti o abitudini, che dagli altri potrebbero essere vissuti come aggressivi o dominanti.
Il Lupo nei sogni trasmette l’impronta energetica di una forte energia sessuale, o comportamenti di dipendenza di diverso tipo, che trarrebbero vantaggio dall’essere tenuti sotto controllo.
Se una donna sogna un Lupo in un incubo o in un sogno ansioso, potrebbe provare ansia in relazione ad un partner maschio, che potrebbe spingere i suoi desideri sessuali in modo molto forte, o superare i limiti.
L’intensità della relazione può causare paura ed essere vissuta come una minaccia, che il Lupo simboleggia nel sogno.
Se il sogno ha un tono o un esito positivo, il Lupo potrebbe essere interpretato come un simbolo guida, per fidarsi di più del proprio istinto, o esprimerlo in modo più equilibrato.
Questo genere di sogno dovrebbe farti chiedere, se ti senti a tuo agio e sostenuto dai tuoi istinti, in particolare dalla tua sessualità, o dall’espressione sessuale di un partner, o da altri tipi di “voglie” nella tua vita.
Sognare un Lupo bianco significa coraggio e vittoria.
Quando l’animale è nero, rappresenta la tua ombra, ci sono caratteristiche di questo animale, che ti rifiuti di riconoscere o incorporare in te stesso.
Sognare di uccidere questa creatura indica un tradimento e ci sono segreti da svelare.
Se il Lupo ti sta inseguendo in un sogno, significa che non sei disposto ad affrontare un problema, che ha avuto un impatto negativo sulla tua vita: stai scappando da esso.
Sentire un Lupo ululare nel tuo sogno, rappresenta un grido di aiuto da parte di qualcuno nella tua vita da sveglio.
Sognare un Lupo come animale domestico, esprime la lealtà nella tua vita.
Se il Lupo è in gabbia, indica che ti senti spiritualmente o fisicamente intrappolato o in una situazione stagnante.
Sognare cuccioli di Lupo, esprime nuove opportunità e un nuovo livello di crescita spirituale.
PIANETA: Sole
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Toro-Pesci
La Marcasite (o Marcassite) è un solfuro di ferro simile alla Pirite, di colore giallo pallido quasi bianco e con lucentezza brillante e metallica.
Formato solitamente da cristalli sottili, piatti e tabulari, se questi si presentano aggregati, è detto “a cresta di gallo”.
Il nome prende origine dal latino medievale ‘marcasita’ che, a sua volta, deriva dalla parola araba ‘markaschatsa’ = ‘pietra di fuoco’ o, come dicono alcuni, da un’antica provincia nella Persia nord orientale (oggi Iran), ‘Marqashith’.
Giacimenti importanti di questo minerale si trovano in Perù, Bolivia, Messico, Romania, Svezia, Spagna, Cina, Francia, Russia e Stati Uniti.
La lucentezza metallica della Marcasite è stata apprezzata da numerose civiltà, sin dall’antichità.
Infatti, il termine ‘pietra di fuoco’ non si riferisce alla bella lucentezza metallica della Marcasite, ma piuttosto al fatto che può effettivamente scintillare, se colpita con ferro o selce.
Gli antichi Incas, i Greci e gli Egizi apprezzavano molto la Marcasite.
Non era raro vedere la stessa Cleopatra adornata con pietre preziose di questo minerale.
La Marcasite era particolarmente popolare nei secoli XVIII e XIX, ai tempi della gioielleria edoardiana, quando era più comunemente tagliata in piccole pietre e incastonata in argento sterling.
Nel periodo dell’Art Nouveau e l’Età dell’oro, si creavano spesso gioielli con minuscole gemme di Marcasite insieme con perle, diamanti o altre gemme dai colori vivaci.
Una rinascita di interesse, per i gioielli vintage, ha portato la Marcasite ad aumentare di nuovo la popolarità negli anni ’90 e oltre.
La Marcasite ispira chiarezza, concentrazione, riflessione, rilassamento e sviluppo spirituale.
Risveglia antichi ricordi ed incoraggia il ricordo di vite passate, oltre ad essere benefica per l’energia yang, la concentrazione e la memoria.
Questa pietra è considerata la ‘Pietra d’Attrazione dell’Anima’, in quanto aiuta a risvegliare i bisogni e le attrazioni dell’anima, facendo emergere una nuova dimensione nella vita.
Riunisce anime simili per bisogni, sogni, speranze e percorsi. Espande le capacità metafisiche, in particolare quelle di consapevolezza spirituale e chiaroveggenza.
Fornisce uno scudo psichico, che si radica nel mondo di tutti i giorni, aiutando anche con l’ego, l’impazienza e la personalità.
La Marcasite è composta dall’effetto calmante, che attrae la ricchezza e ispira la creatività degli Esseri.
Dopo aver indossato questo ciondolo, ti liberi dai tuoi sentimenti di eccessiva sensibilità, disperazione e ti aiuta a ricalibrare, reincarnarti, rilasciare, riprogettare e riaccedere.
Dimostra di essere gentile con chi lo indossa e ti rende equilibrato e con i piedi per terra.
In Esoterismo, la Marcasite è un talismano glorioso, emblema di espressività, saggezza, coraggio ed equità.
Permette al proprietario di entrare nella mente cosciente e, semplicemente rafforzando il potere personale di chi lo indossa, questa gemma dona attrazione per la vita familiare felice ed aiuta anche a costruire l’anima armonizzata.
Molte persone credono che la Marcasite protegga il proprietario dal controllo continuo.
Tradizionalmente si dice anche, che offra il potere di bilanciare ed evitare il potere di alterazione, senza che il portatore di Marcasite provi o provochi rabbia.
La Marcasite è ben nota per fortificare l’aura circostante, ispira la creatività nell’architettura e nelle arti ed aiuta anche la persona a superare la fatica intellettuale, che si verifica a causa della letargia del sistema nervoso.
Quindi, simulando il flusso di sangue al cervello, la Marcasite è una pietra affascinante adatta per gli studenti, in quanto aumenta la chiarezza mentale e stimola i tratti di diligenza, dedizione ed ambizione.
Questa gemma motiva le qualità di leadership dell’individuo, migliora i poteri assertivi del maschio, aumenta l’autostima delle donne e consente loro di non lasciarsi sopraffare dai sentimenti di schiavitù ed inferiorità.
Potresti tenere la Marcasite sulla tua scrivania (o sul banco di lavoro), in quanto ti aiuta a superare l’inattività ed i sentimenti di inadeguatezza, energizzando anche lo spazio in cui si trova.
Tenuta sul comodino in camera da letto, la Marcasite coadiuva a superare la fatica e la letargia, migliora l’apporto di ossigeno nel sangue di chi la indossa e rafforza il suo sistema circolatorio.
Fa bene anche ai polmoni e riduce i problemi di asma e bronchite.
Un consiglio, che vale per tutte le pietre, non solo per la Marcasite, visto che, ogni volta che utilizziamo una pietra di energia, gestiamo il potere stesso di Madre Terra, è quello di pulirla a fondo, per eliminare ogni energia negativa incamerata, anche appena comprata o ricevuta.
È logico pensare che questa pietra abbia fatto molta strada ed abbia attraversato molte mani, prima di arrivare a noi.
Durante questo periodo ha raccolto energie di ogni tipo, che possono rivelarsi dannose per noi e per il nostro ambiente.
Un modo molto semplice per purificare la Marcasite è quello di prenderla tra le mani e metterla sotto il getto delicato dell’acqua fredda, per 3 minuti.
In quel momento, concentra tutta la tua immaginazione su un lago dalle acque cristalline e un gradevole profumo di pini.
Trascorso questo tempo, asciuga la tua Marcasite con un panno morbidissimo e ponila in un contenitore di vetro, in frigo per una notte.
Il freddo ha un potente effetto purificante e, in questo modo, assicuri l’eliminazione di ogni energia indesiderata, che la pietra potrebbe avere quando arriva nelle tue mani.
Non conservare mai la tua Marcasite in un contenitore di legno, in quanto questo materiale potrebbe contenere sostanze, che lascerebbero cicatrici sulla tua pietra.
CURIOSITA’:
♣ La Marcasite è consigliata a coloro che esercitano delle professioni di estremo, pericolo di vita.
Quindi parlo di militari, rappresentanti di forze dell’ordine, marinai, piloti, pompieri, ricercatori, atleti, ecc.
Infatti, le sue proprietà magiche proteggono la persona dal pericolo, da minacce di morte violenta ed incidenti.
♣ La Marcasite attiva il massimo suo potere nel 21° giorno di ogni mese.
PIANETA: Sole
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete,Leone
CHAKRA: 1, Mūlādhāra (C. della Radice) – 3, Manipura (C. del Plesso solare) -7, Sahasrara (C. della Corona)
TROVA IL TUO NOME!
TEA: VEDI DOROTEA
TECLA: dal germanico ‘lucente’
Caratteristiche della personalità: stravagante, intrigante
Segno corrispondente: Vergine
Numero fortunato: 8
Colore: Verde
Pietra: Smeraldo
Metallo: Platino
Onomastico: 23 settembre
Varianti: Tekla, Thècle, Thekla
TELEMACO: dal greco ‘colui che combatte da lontano’
Caratteristiche della personalità: modesto, ampie vedute
Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 7
Colore: Arancione
Pietra: Ambra
Metallo: Rame
Onomastico: 1 gennaio
Varianti: Telèmac, Télémaque, Telemachus, Telemah
TEMISTOCLE: dal greco ‘glorioso della legge’
Caratteristiche della personalità: colto, umile
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 3
Colore: Marrone
Pietra: Occhio di tigre
Metallo: Pirite
Onomastico: 21 dicembre
Varianti: Temisto
TEOBALDO: dal greco ‘forte capitano’
Caratteristiche della personalità: leggero, irrequieto
Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 8
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Mercurio
Onomastico: 16 maggio
Varianti: Thibaut, Thibaud, Thiébaud, Theobald, Tybalt, Tebald, Tibald, Teobald
TEODATA/TEODATO/TEODOTO: dal latino ‘donato da Dio’
Caratteristiche della personalità: riflessiva, fedele
Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 9
Colore: Arancione
Pietra: Tormalina
Metallo: Piombo
Onomastico: 17 luglio
Varianti: Teodot, Théodote
TEODOLINDA: dal germanico ‘benefica verso il popolo’
Caratteristiche della personalità: perfezionista, stabile
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 1
Colore: Verde
Pietra: Peridoto
Metallo: Titanio
Onomastico: 22 gennaio
Varianti: Théodelinde, Teodelinda, Dietlinde, Theudelinde
TEODORA/TEODORO: dal greco ‘dono di Dio’
Caratteristiche della personalità: imprevedibile, lunatico
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 9
Colore: Russo
Pietra: Rubino
Metallo: Oro
Onomastico: 28 novembre (Teodosia) – 9 novembre (Teodosio)
Varianti: Fedora, Dora, Theodor, Teodor, Théodore, Ted, Teddy, Tódor, Tivadar, Fëdor, Toše
TEODOSIA/TEODOSIO: dal greco ‘dono di Dio’
Caratteristiche della personalità: altruista, passionale
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 8
Colore: Azzurro
Pietra: Celestite
Metallo: Argento
Onomastico: 2 aprile (Teodosia)-11 gennaio (Teodosio)
Varianti: Feodosi, Théodose, Teodozja, Dosja, Feodosija, Teodozij, Teodóz
TERENZIO: dal latino ‘delicato’
Caratteristiche della personalità: duttile, fedele
Segno corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 2
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Platino
Onomastico: 15 luglio
Varianti: Terence, Terenza, Terenzia, Terencije, Terenc, Terents, Terencio, Terêncio
TERESA: dal greco ‘cacciatrice’
Caratteristiche della personalità: seducente, avventurosa
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 7
Colore: Arancio
Pietra: Tormalina
Metallo: Rame
Onomastico: 15 ottobre-1 ottobre
Varianti: Teresia, Teresiana, Teresio, Tareisa, Theresa, Therese, Treasa, Terézia, Tessa
TERZO: dal latino ‘terzo figlio’
Caratteristiche della personalità: ambizioso, astuto
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 8
Colore: Verde
Pietra: Olivina
Metallo: Argento
Onomastico: 6 dicembre
Varianti: Terzio, Terziano, Terzilio, Tersiglio, Terzia, Tertia
TESEO: dal greco ‘disponibile
Caratteristiche della personalità: affidabile, generoso
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 7
Colore: Giallo
Pietra: Quarzo citrino
Metallo: Ferro
TESSA: VEDI TERESA
L’Antennaria è un genere di piante di origine indoeuropea, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, comprendente una cinquantina di specie, conosciute come ‘Sempiterni di montagna’, ‘Bambagia selvatica’ e ‘Semprevivi di montagna’.
Il nome deriva da “antenna”, a causa dell’aspetto a piumetto setaceo dei peli del pappo (appendice piumosa e leggera di alcuni frutti, avente la funzione di favorire la dispersione dei semi per l’azione del vento), molto simili alle antenne di alcune farfalle.
Dalla rosetta basale di foglie grigio verdi, inferiormente lanose, emergono i brevi fusti recanti infiorescenze di colore bianco (maschile) o rosato (femminile) a seconda del sesso.
E’ anche comunemente chiamata ‘Zampa di gatto’, a causa dei suoi morbidi cuscinetti formati dai capolini.
L’Antennaria è una piccola pianta delle brughiere alpine, che vive di preferenza nei substrati silicei ed asciutti.
Le piante di Antennaria sono state introdotte in Italia nella seconda metà del secolo XVIII, soprattutto come piante ornamentali, adatte a tappezzare i giardini rocciosi.
I fiori riuniti in mazzetti possono essere essiccati e utilizzati per composizioni fiorali secche, oppure per scopi fitoterapici.
I fiori di questa pianta sono ricchi di proprietà benefiche, con buone proprietà medicamentose contro i disturbi del fegato e della cistifellea e può essere valida anche contro la diarrea.
Nella medicina popolare viene usata anche come gargarismo nelle tonsilliti, per le sue proprietà anti-infiammatorie ed emollienti.
Tra le varie specie, l’Antennaria dioica indica che esistono fiori maschili e fiori femminili su individui separati.
E’ una pianta presente nelle zone temperato-fredde dell’Eurasia e dell’America del nord.
In Italia è presente nelle zone alpine ed in maniera minore sull’Appennino, mentre risulta assente al Sud e nelle isole.
L’ Antennaria carpathica (Antennaria dei Carpazi) cresce sui pascoli alpini e subalpini fino a 3000 metri, e in Italia è segnalata in prevalenza sulle Alpi e in minor misura nell’Appennino Settentrionale.
Potrebbe essere confusa con l’Antennaria dioica, che però presenta foglie spatolate, rizoma strisciante e colorazione più rosata nei capolini femminili e manca delle squame nerastre peculiari nell’Antennaria carpatica.
L’Antennaria plantaginifolia (Tabacco di donna) è originaria del Canada e America del nord, e vive ai margini dei boschi e delle colline brulle.
Bollita nel latte, è utilizzata nella medicina popolare, contro la dissenteria e la diarrea, oltre ad essere reputata efficace contro i morsi dei rettili velenosi.
In Esoterismo, grazie alla sua forma e quindi al nome comune ‘Zampa di gatto’, si pensa che l’Antennaria contenga il potere delle nove vite del gatto.
Inoltre, in molte culture l’anima assume la forma di una farfalla, oltre al fatto che, in alcuni luoghi, le parole ‘farfalla’ e ‘anima’ sono intercambiabili’.
Entrambe queste associazioni rendono l’Antennaria una buona pianta, non solo per aumentare la propria longevità, ma anche per cercare connessioni con il mondo degli spiriti.
Anche per la forma del fiore, l’Antennaria sarebbe ottima da utilizzare, se si desidera adottare le abitudini furtive del gatto o tentare di trasformare la propria forma.
PIANETA: Sole
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Leone
CHAKRA: 3, Manipura (C. del plesso solare)
Aokigahara è una fitta foresta, che si trova a nord ovest, ai piedi del Monte Fuji, in Giappone.
A causa della sua alta densità di alberi, Aokigahara è anche conosciuta come Jukai, che significa semplicemente “Mare di alberi“.
La copertura degli alberi è così fitta che, anche a mezzogiorno, difficilmente si trova un punto luminoso nella foresta.
Questa foresta di 35 kmq è fredda, rocciosa e contiene circa 200 grotte, di cui alcune, come la ‘Grotta del Ghiaccio‘ e la ‘Grotta del Vento‘, sono molto popolari tra i turisti.
A causa della zona rocciosa e degli alberi fitti, i dintorni di Aokigahara sono quasi identici, il che la rende il viaggio perfetto, per coloro che vogliono fare un viaggio di sola andata.
Infatti, i trekker e gli escursionisti spesso portano con sé del nastro di plastica, per contrassegnare la loro strada, in modo che possano ritrovare la via d’uscita.
Aokigahara è soprattutto tristemente conosciuta come la ‘Foresta dei Demoni del Giappone‘, la ‘Foresta dei Suicidi‘ e il ‘Posto perfetto per morire‘.
Ciò in quanto questa foresta unica, molto tranquilla con pochissima fauna selvatica, si è trasformata in un luogo comune tra i Giapponesi per porre fine alla loro vita.
E a causa del silenzio, in cui a malapena si riesce a sentire il cinguettio degli uccelli, molti Giapponesi credono che la foresta sia infestata dagli spiriti dei suicidi e non osano avvicinarsi.
Tutto nasce, innanzitutto, dalla mitologia giapponese, secondo la quale Aokigahara è infestata dai demoni, motivo per cui tanti Giapponesi hanno paura di entrare, in quanto credono che, chi entra nella foresta, non tornerà mai più.
Questi demoni sono gli Yurei, ovvero anime piene di odio, tristezza e desiderio di vendetta.
Secondo la leggenda le persone, durante la carestia, portavano i loro familiari nella foresta e li lasciavano morire lì, al fine di salvare il cibo per gli altri membri della famiglia.
Gli abbandonati nella foresta morivano lentamente di fame, trasformandosi in Yurei .
Nelle credenze popolari giapponesi, se una persona muore in un profondo senso di odio, rabbia, tristezza o desiderio di vendetta, la sua anima non può lasciare questo mondo e continua a vagare, apparendo alle persone colpite dall’incantesimo, o a coloro che attraversano il suo cammino.
Per far riposare in pace un Yurei, bisognerebbe che la sua maledizione venisse rimossa o che si risolvessero i conflitti, che ne hanno causato l’abbandono.
Ancora oggi, c’è chi crede agli Yurei infatti, quando un corpo viene trovato ad Aokigahara, i guardiani della foresta lo collocano in una stanza nelle sue vicinanze, prima di portarlo alle autorità.
Ciò in quanto, se il corpo viene lasciato solo nella stanza, il suo Yurei si muove urlando nella stanza.
Quindi, le guardie forestali giocheranno a ‘sasso-carta-forbici’, per determinare chi è lo sfortunato, che farà compagnia al corpo, prima che le autorità lo prelevino.
Poi, un’altra motivazione, che rende Aokigahara così misteriosa, è che essa fosse un luogo in cui una volta le persone praticavano l’ubasute, portando un parente anziano o malato in un’area remota e lasciandolo morire.
‘Tower of Wave’s‘, un romanzo degli anni ’60 di Seichō Matsumoto, presenta una bellissima eroina dilaniata dall’amore, che si suicida a Aokigahara.
‘Il manuale completo del suicidio‘, di Wataru Tsurumi, ha definito la foresta un luogo perfetto in cui morire.
Questo è un posto molto facile dove perdersi ed i visitatori sono fortemente incoraggiati a rimanere sui sentieri.
In effetti, questa escursione può essere pericolosa poiché, anche al giorno d’oggi, molti escursionisti possono facilmente perdersi in questa fitta foresta, anche a causa del ferro magnetico presente nella vicina area del suolo vulcanico, che interferisce spesso con il funzionamento di bussole o telefoni cellulari.
Ma ci sono anche delle persone, che entrano appositamente nella foresta con l’intenzione di non uscirne.
Pertanto, all’ingresso di Aokigahara, le autorità locali hanno affisso cartelli per la prevenzione del suicidio.
I cartelli recitano: “La tua vita è qualcosa di prezioso che ti è stato dato dai tuoi genitori” e “Pensa ancora una volta ai tuoi genitori, fratelli e figli. Non essere turbato da solo”.
I segnali terminano con un numero di telefono di assistenza, sperando che le anime perse, che cercano di morire, chiedano aiuto.
La Suicide Forest, come viene anche chiamata Aokigahara, è chiaramente un luogo che cattura il lato oscuro dell’immaginazione.
Dopo che, nel 2004, è stato segnalato un numero elevato di suicidi (per un totale di 108), i funzionari hanno smesso di pubblicizzare i decessi, per paura di glorificare la pratica.
Quindi, la prefettura di Yamanashi, dove si trova la foresta, ha iniziato ad assumere persone nel 2009, per pattugliarla e avvicinarsi a chiunque potrebbe non sembrare il turista medio durante un’escursione.
Ma, sebbene in alcuni casi ciò abbia contribuito a scoraggiare il suicidio, ci sono notizie in corso sulla continua scoperta di corpi.
Gli spiritualisti giapponesi credono, che i suicidi commessi nella foresta abbiano permeato gli alberi di Aokigahara, generando attività paranormali ed impedendo a molti che vi entrano, di fuggire dalle profondità della foresta.
A complicare ulteriormente le cose è l’esperienza comune, che le bussole siano rese inutili dai ricchi depositi di ferro magnetico nel suolo vulcanico della zona, come ho scritto pocanzi.
Nel gennaio 2018, la foresta ha attirato l’attenzione internazionale, dopo che uno YouTuber ha filmato e trasmesso il corpo di una vittima suicida sul suo popolare canale.
E’ invece doveroso ricordare che, se visiti la foresta, devi essere assolutamente rispettoso, se incontri vittime di suicidio.
Contatta le autorità locali, in modo che possano gestire adeguatamente la situazione.
È un posto cupo, in cui la gravità delle circostanze non dovrebbe essere presa alla leggera.
Comunque, è bene rammentare anche, che Aokigahara è una delle destinazioni più belle del Mondo, piena di magica atmosfera e di natura.
Chiunque rispetti la destinazione, sarà quasi sicuramente arricchito da ciò che il ‘Mare degli Alberi‘ ha da offrire.
Per esempio:
–Fugaku, Grotta del vento. È localizzata a poco più di 2 km a sud del Lago Sai, con pareti strette e soffitti bassi, con una temperatura interna, che si aggira sui 3 gradi centigradi. Si possono osservare stalattiti anche d’estate.
–Narusawa, Grotta del ghiaccio. Si è formata oltre 1150 anni fa, da rocce vulcaniche ed è lunga circa 153 metri. La lava incandescente discese fino a formare questa grotta.
–Grotta Ryugu. Si trova a est della Fugaku di cui ha fattezze simili, con due corridoi interni percorribili.
–Koumori-ana, Caverna dei pipistrelli. E’ la più vicina al Lago Sai ed è lunga più di 350 metri.
Il fumo sacro, creato dalla combustione di piante medicinali o sacre, è un aspetto di molte culture e religioni in tutto il Mondo.
In Nord America, è una pratica comune ai popoli indigeni ed è chiamata ‘Smudging’ (Sbavatura- Fumigazione).
Molte culture, non solo indigene, hanno molteplici credenze associate al fumo, con cerimonie e protocolli diversi.
Tradizionalmente, lo Smudging è una cerimonia per purificare l’anima dalle energie negative di una persona o di un luogo.
Per far ciò, in generale, si ha bisogno evocare i 4 Elementi naturali:
–ACQUA, con un contenitore, solitamente una conchiglia, meglio di abalone
–TERRA, con le 4 piante sacre, solitamente Cedro, Tabacco, Salvia ed Erba del bisonte ( Hierochloe odorata)
–FUOCO, prodotto dall’accensione delle piante sacre
–ARIA, prodotto dal fumo derivato dal fuoco.
Le erbe sacre vengono legate insieme con uno spago, formando dei bastoncini.
Esse sono appositamente selezionate per le loro proprietà specifiche.
Molto utilizzate sono anche Salvia bianca, Lavanda o Yerba Santa oppure come nel Feng Shui, si usano anche bucce d’Arancia essiccate dal profumo piuttosto intenso, chiamate “chen pi”.
Durante lo Smudging i bastoncini di foglie e/o di steli delle piante vengono posti nel contenitore e accesi (preferibilmente con un fiammifero di legno).
Le fiamme vengono, quindi, spente delicatamente e il fumo, che cura la mente, il cuore e il corpo, viene alitato sulla persona, a mano o con una piuma d’aquila.
La persona ‘da sbavare (destinataria) tira il fumo verso di sé e lo inala delicatamente .
Le ceneri, che hanno assorbito tutti i pensieri ed i sentimenti negativi, tradizionalmente vengono restituite alla Madre Terra, disponendole all’esterno su terreno nudo.
Una persona può purificare se stessa, oppure qualcuno può indirizzare una sbavatura, tenendo il contenitore e dirigendo il fumo sugli altri.
E’ importante, durante tutte queste operazioni, avere vicino a sè un contenitore ignifugo, come una piccola ciotola d’argilla, da tenere sotto il bastoncino per sbavatura, per raccogliere eventuali ceneri o braci, però da utilizzare solo per le cerimonie di Smudging.
E’ d’obbligo, anche una ciotola di sabbia, per estinguere correttamente il bastoncino di sbavatura in sicurezza, dopo il completamento del rituale.
Queste cerimonie, spesso sono eseguite da un anziano o da un leader spirituale, come uno Sciamano, sebbene chiunque potrebbe eseguire le proprie cerimonie di sbavatura, quando ne sente l’urgenza, e specialmente durante i momenti di preghiera.
Un esempio su come si può svolgere lo Smudging:
Inizia dalla porta di casa ed accendi il tuo bastoncino per sbavature.
Quindi, inizia a muoverti per casa, consapevolmente e con cautela, percorrendo in senso orario tutto il perimetro dell’abitazione.
Assicurati che il fumo penetri anche negli spazi nascosti, come all’interno di armadi, scantinati e angoli bui.
Se ci sono scale, salile o scendile, continua a muoverti in senso orario, finché non le incontri di nuovo.
Muoversi in uno spazio come questo si chiama “circumambulazione”, ed è una pratica eseguita da secoli nelle culture antiche, per rendere uno spazio più sacro.
E, se ne hai voglia, è utile cantare un mantra o una preghiera a cui sei connesso.
Potresti usare il mantra buddista tibetano “Om mani padme hum”, il mantra della compassione.
Questo è un modo per riempire lo spazio con più vibrazioni di pulizia.
Quando torni alla porta principale, canta il tuo ultimo mantra o preghiera e visualizza l’intera casa piena di luce solare bianca brillante.
Quindi pronuncia la tua intenzione un’ultima volta, per chiudere la cerimonia di Smudging.
I rituali di Smudging sono un’ottima tecnica per ‘liberare’ uno spazio.
Questo può essere fatto ogni anno, ma anche più spesso.
Per esempio, è particolarmente efficace eseguire una pulizia dello spazio, quando ci si trasferisce per la prima volta in una casa, o durante il capodanno lunare.
Lo Smudging connette le persone al Creatore e fornisce alle persone un modo per ottenere protezione e benedizioni spirituali, nonché per migliorare la salute spirituale.
Si pensa, che il fumo creato dalla combustione delle erbe sacre purifichi il corpo e l’anima e porti chiarezza alla mente. In questo modo, le Sbavature vengono utilizzate anche per pulire i luoghi, che si dice contengano energia negativa.
Di conseguenza, lo Smudging veniva (ed è tuttora) eseguito durante i periodi di crisi, cattiva salute e morte.
Le Sbavature vengono praticate anche per ripristinare il sé fisico.
Infatti, associate a parti mirate del corpo, come testa, piedi, schiena e organi sensoriali, esse forniscono a tutto il corpo un rinnovato senso di sé.
Secondo alcuni insegnamenti degli Ojibway, una tribù di Nativi americani appartenente al gruppo linguistico degli Algonchini, un tempo stanziata nell’odierno stato del Michigan, sbavare la schiena consente di liberare i problemi che ci appesantiscono.
Sbavare le orecchie, gli occhi e la bocca fornisce un migliore udito, abilità visive e linguistiche e una comprensione più chiara dell’ambiente circostante e del posto su questa Terra. Il rispetto per se stessi e per gli altri, inclusa la Terra, è centrale in vari insegnamenti spirituali indigeni e, di conseguenza, costituisce la base per lo Smudging.
Nonostante si possano usare svariate erbe per confezionare i bastoncini per Smudging, i diversi tipi di salvia sono i più utilizzati.
Innanzitutto, la Salvia in genere ha proprietà antimicrobiche. Ciò significa che tiene a bada batteri, virus e funghi infettivi.
La Salvia bianca della prateria ( Artemisia ludoviciana) è sia antimicrobica che antibatterica.
Anche la Salvia bianca (Salvia apiana) è antimicrobica.
Ed entrambe hanno dimostrato di respingere gli insetti.
Sebbene scientificamente non provato, si pensa che la Salvia bruciata rilasci ioni negativi, aiutando a neutralizzare gli ioni positivi.
Gli ioni positivi comuni sono allergeni come:
· peli di animali domestici
· inquinamento
· polvere
· muffa
In questo caso, bruciare la salvia può essere una benedizione per chi soffre di asma, allergie, brochite ed altre condizioni respiratorie.
Ma fai attenzione, in quanto inalare il fumo durante lo Smudging può aggravare qualsiasi condizione respiratoria.
Quindi, aspetta che il fumo si diradi, prima di entrare nella stanza.
Lo Smudging è stato a lungo utilizzato, per connettersi al regno spirituale o migliorare l’intuizione.
Per guaritori e laici nelle culture tradizionali, la Salvia ardente viene utilizzata per raggiungere uno stato di guarigione, o per risolvere o riflettere su dilemmi spirituali.
Anche questo potrebbe avere una base scientifica, in quanto alcuni tipi di salvia, tra quella comune e la Salvia bianca della prateria contengono tujone.
Il tujone è un terpene contenuto in diverse piante tra cui, in quantità differenti, tutte le artemisie e le salvie (inclusa la Salvia officinalis comunemente utilizzata in cucina) ed è leggermente psicoattivo, quindi adatto per migliorare l’intuizione.
Lo Smudging può anche essere utilizzato come strumento rituale per liberare te stesso, o il tuo spazio, dalla negatività.
Ciò include traumi passati, brutte esperienze o energie negative degli altri.
Questo può aiutarti a creare un ambiente positivo per la meditazione o un altro rituale.
La scelta di sederti e lasciar andare i pensieri negativi in un rituale come questo, imposta la tua intenzione e dedizione al miglioramento personale.
Così come la decisione di impegnarsi nel rituale può essere l’inizio del tuo cambiamento di mentalità.
La Salvia bruciata può anche sbavare oggetti specifici.
Ciò può essere utile con nuovi acquisti, regali o oggetti di seconda mano.
Se hai qualche preoccupazione con la storia negativa o l’energia collegata a un oggetto nuovo o sconosciuto, le sbavature possono aiutarti a portare pace mentale e rendere l’oggetto più sacro per te.
La tradizione suggerisce che le sbavature possano anche letteralmente sollevare il morale, per bandire la negatività.
Alcuni studi hanno documentato che la Salvia bianca della prateria (Artemisia ludoviciana) è un rimedio tradizionale per il trattamento di ansia, depressione e disturbi dell’umore in alcune culture, quindi può essere un’ottima alleata contro lo stress.
Altri studi, invece, hanno stabilito che la Salvia bianca ( Salvia apiana) sia ricca di composti, che attivano alcuni recettori nel cervello, responsabili dell’aumento dei livelli di umore, della riduzione dello stress e persino dell’alleviamento del dolore.
Lo Smudging è anche tradizionalmente utilizzato, per proteggersi dalla negatività che potrebbe interferire con il sonno.
Infatti alcune ricerche dicono che, tra i vari composti della Salvia comune (Salvia officinalis), ci sono anche quelli che potrebbero aiutare ad alleviare l’insonnia e lenire l’ansia.
Ecco alcuni suggerimenti per la scelta dei bastoncini per Smudging.
SALVIA BIANCA (Salvia apiana): Conosciuta anche come ‘Sacred Sage’, ‘Bee Sage’ o ‘California Sage’, i bastoncini di Salvia bianca sono quelli più utilizzati. Molte persone lo considerano il “Santo Graal” delle sbavature e non considerano nessun altro bastoncino di erbe. Le sbavature di Salvia bianca emanano un aroma dolce, erbaceo e leggermente astringente, quando bruciate. Molto versatili ed estremamente efficaci, queste sbavature sono utilizzate per una varietà di scopi tra cui meditazione, protezione, pulizia e purificazione del corpo, allontanamento degli spiriti maligni e protezione dalle infezioni.
YERBA SANTA (Eriodictyon californicum): conosciuta anche come “Erba Sacra”, ha preso il nome dai monaci spagnoli, che rimasero colpiti dalle potenti proprietà curative della pianta. È anche conosciuta come ‘Bear Weed’, ‘Mountain Balm’ o ‘Consumptive’s Weed’. Le sbavature di Yerba Santa hanno un aroma decisamente edificante, che stimola il tuo coraggio interiore. Aumentano anche i poteri psichici e facilitano la guarigione e la protezione. L’erba è anche usata come rimedio tradizionale per la tosse e molti altri disturbi.
SALVIA BLU (Salvia farinacea): conosciuta anche come ‘Salvia del deserto’, ‘Salvia del New Mexico’ o ‘Salvia della nonna’, lo Smudge di Salvia blu ha un aroma leggero e paradisiaco, è ottimo per purificare l’energia della tua casa e indurre calma e relax. Il suo profumo calmante rende il bastoncino di Salvia blu un’ottima scelta da bruciare durante la meditazione, o semplicemente per divertirsi. È anche l’alternativa perfetta, se trovi il forte aroma della Salvia bianca troppo prepotente.
SALVIA NERA (Salvia mellifera): si pensa che l’aroma forte e pesante della Salvia nera abbia il potere di attirare la tua energia e coscienza in altri regni. Questa è un’erba di introspezione e guarigione interiore. Conosciuta anche come ‘Erba dei sogni’, ‘Salvia magica’, ‘Artemisia“, il bastoncino di Salvia nera viene spesso bruciato prima di coricarsi, per favorire un sonno riposante e sogni tranquilli. Si pensa che offra protezione durante il viaggio astrale ed è lo Smudge scelto dagli Sciamani, durante il loro viaggio sciamanico.
CEDRO: albero secolare e uno dei più antichi esseri viventi sulla Terra, il Cedro ricorda antiche foreste ed invoca la loro saggezza e protezione. L’odore fresco e legnoso di uno Smudge di Cedro in fiamme funziona meravigliosamente, per purificare una nuova casa dalle sue vecchie energie e spiriti indesiderati, mentre invita le vibrazioni fresche ed energiche e protegge il nuovo occupante da influenze indesiderabili.
SALVIA ALLA LAVANDA: ricca di proprietà terapeutiche, la Salvia alla Lavanda viene spesso definita “la pianta madre” dai guaritori tradizionali. Questo Smudge è formato da Salvia bianca e Lavanda (Lavendula angustifolia), molto somiglianti per la profusione di fiori viola in entrambe le specie. Bruciato, elimina i pensieri e le energie negative, armonizza la mente, migliora l’intuizione e ispira sentimenti d’amore. I suoi effetti pacifici, calmanti e sedativi rendono ‘Lavender Sage’ lo Smudge preferito da bruciare prima di coricarsi.
SALVIA DEL DESERTO (Artemisia tridentata): con il suo aroma caldo, erbaceo e pepato, il bastoncino di Salvia del deserto è eccellente per pulire, purificare e aumentare la forza interiore. Si pensa che l’inalazione dell’aroma di ‘’Desert Sage’ allevi il mal di testa, allevi l’ansia e invochi pensieri piacevoli, mentre si pensa che il fumo pulisca, guarisca e benedica le persone, così come l’ambiente circostante. È anche conosciuto come ‘Desert Magic’, ‘Sagebrush Smudge’, ‘’ o ‘Grey Sage’.
PALO SANTO (Bursera graveolens): il Palo Santo o ‘Holy Wood‘ ha un profumo morbido, aromatico e speziato, che ricorda vagamente il pane allo zenzero. La sua sacra reputazione risale agli Incas, che lo bruciavano nelle loro cerimonie di guarigione e purificazione. Bruciare uno Smudge di Palo Santo può aiutare a eliminare le energie negative, infondere calma e relax e riempire la tua casa di gioia e armonia. Gli Spagnoli bruciano spesso le macchie del Palo Santo nei giorni festivi e nelle processioni cattoliche.
Personalmente, amo eseguire periodicamente lo Smudging, un’ottima abitudine, per liberare il corpo, gli oggetti e gli spazi dalle cattive energie, ed accogliere energie nuove, più fresche e più positive.
Capsicum è un genere di piante originario delle Americhe, e coltivato in tutto il Mondo.
Esso comprende il peperone ed i peperoncini, sia piccanti che dolci.
Il suo nome deriva dal latino ‘capsa’ = ‘scatola’, per la particolare forma del frutto, che ricorda una scatola con dentro i semi.
Ma potrebbe anche derivare dal greco ‘kapto’ = ‘mordo’, per la piccantezza che ‘morde’ la lingua.
Esistono molte centinaia di varietà ibride di Peperone e Peperoncino in varie forme, colori, dimensioni e gradi di calore.
Peperoncino è il nome dato alle varietà piccanti (e/o ornamentali), utilizzato prevalentemente come condimento.
Si differenzia dal peperone, in quanto contiene la ‘capsaicina’ (composto chimico che stimola i recettori del caldo VR1 situati anche sulla lingua, che provocano la sensazione di ‘bruciore’), sostanza presente in diverse concentrazioni, a seconda della varietà, che dona la piccantezza alla bacca.
Tale caratteristica si misura utilizzando la ‘Scala di Scoville’ (SHU), la quale indica la diversa quantità di capsaicina, tenendo presente che un peperone dolce, che non la contiene, ha un valore zero sulla scala mentre, per esempio, l’Habanero, uno dei peperoncini più piccanti, misura un valore superiore a 300.000 (la capsaicina pura misura 16.000.000).
Il Peperoncino fa parte della dieta umana dal 7.500 a.C. circa ed è una delle colture più antiche delle Americhe, poiché le origini della sua coltivazione vengono fatte risalire al Messico centro-orientale circa 6.000 anni fa, oltre ad essere una delle prime colture autoimpollinanti.
Quando Cristoforo Colombo con le sue navi raggiunse i Caraibi, trovò questa pianta, che chiamò ‘Peperone’, paragonandola al genere Piper (pepe nero) con il suo sapore piccante, che era già conosciuta in Europa.
In Asia, invece, il Peperoncino si diffuse verso la fine del XV secolo, grazie ai commercianti portoghesi che, consapevoli del suo valore commerciale e della somiglianza con la piccantezza del pepe nero, ne promossero la vendita nelle rotte commerciali delle spezie asiatiche.
Esistono 5 specie domestiche di Peperoncino.
–Capsicum annuum comprende molte varietà comuni come i Peperoni, Peperoni di cera gialla, Pepe di Cayenna, Jalapeño, Thai, Peperoncino calabrese, Serrano, Chiltepin e tutti i tipi di Chili New Messico.
–Capsicum frutescens comprende Malagueta, Tabasco, Piri Piri e Kambuzi malawiano.
–Capsicum chinense comprende i Peperoncini più piccanti, come Naga, Habanero, Datil, Carolina reaper, Bhut jolokia e Scotch bonnet.
–Capsicum pubescens comprende Rocoto sudamericano.
–Capsicum baccatum comprende Aji Amarillo e Lemon Drop, sudamericani.
Sebbene ci siano solo poche specie comunemente usate, ci sono molte cultivar e metodi di preparazione del Peperoncino, che prendono nomi diversi nell’uso culinario.
Per esempio, i Peperoni verdi e rossi sono la stessa cultivar di Capsicum annuum, solo che i verdi sono quelli rossi ma immaturi.
Così come il Poblano che, una volta essiccato, si chiama Ancho, o lo Jalapeño diventa Chipotle.
Una volta importato in Europa, divenne consuetudine essiccare e macinare il Peperoncino, per usarlo come condimento e colore nei diversi tipi di preparazione culinarie e salsicce.
Nacque così la Paprica, una spezia che, contenendo tracce di capsaicina e buone quantità di fruttosio, si distingue per il sapore delicato, dolciastro e vagamente piccante (a volte amarognolo).
Sia la sua dolcezza che la piccantezza variano in base alla materia prima di utilizzo, ovvero in base alla varietà del frutto (o dell’eventuale miscela) e alle manipolazioni su di esso esercitate.
Tuttavia, la specie di Peperoncino prediletta nella produzione della Paprica è il Capsicum annuum.
Gli Spagnoli la chiamano ‘pimentón’, e può essere dolce o piccante; negli USA, in America latina, in Germania e Olanda si usa la parola ungherese ‘paprika’, in francese ‘piments doux’.
Nella cucina ungherese, la Paprika, soprattutto quella piccante ottenuta dal peperoncino, è ampiamente utilizzata per aromatizzare gulasch e salsicce ed è considerata la spezia nazionale.
L’uso, sia dolce che piccante, è molto diffuso in Spagna, per la preparazione di alcuni insaccati tradizionali, come il chorizo, o nelle minestre.
È anche un condimento molto diffuso nel Maghreb (area geografia a ovest del Nord Africa), in particolare una purea di peperoncino rosso essiccato chiamata ‘harissa’ (che adoro!) molto utilizzata con il cuscus, piatto tradizionale tipico della cucina di questa regione.
In generale, i Peperoncini freschi possono essere utilizzati per preparare zuppe, stufati, curry, peperoncini, bevande speziate, salse, chutney e sottaceti.
Il Peperoncino in polvere è solitamente una miscela di diversi tipi di peperoncini e può essere aggiunto a piatti di carne o verdure, pasta e uova, ma anche nei dolci.
Questa pianta aiuta a stimolare la saliva, ed è importante per la digestione e per prevenire l’alitosi.
Gli Incas chiamavano i Peperoncini ‘Uchu’ e li veneravano come una divinità, in pratica uno dei quattro fratelli di un mito della creazione e fratello del primo re Inca.
Nella ‘Narrativa degli Incas’ (Suma y narración de los Incas), lo spagnolo Juan de Betanzos include la storia dei quattro fratelli Ayar, Uchu, Manco, Cachi e Auca, che con le loro quattro sorelle-mogli vivevano in una grotta di montagna chiamata “Magazzino dell’alba”.
Questa grotta aveva tre finestre, una delle quali si affacciava sul cielo, una sul mondo sotterraneo e una sul mondo dei vivi.
I fratelli e le sorelle lasciarono la grotta in cerca di un luogo adatto dove stabilirsi.
Cachi (‘Sale’) era così potente, che poteva rompere le montagne, quindi i fratelli si spaventarono e lo rimandarono alla grotta, dove fu murato.
I restanti tre fratelli viaggiarono attraverso le Ande ed Uchu (‘Peperoncino’) piantava semi ovunque si fermassero.
Quando furono ai piedi della montagna Quirir-Manta, Uchu divenne un santuario di pietra sulla cima della montagna, dove i giovani Incas si recavano, per essere trasformati in adulti.
Il Peperoncino ha un ruolo di protagonista nei rituali dei viaggi sciamanici.
Le tribù precolombiane di Panama lo usavano in combinazione con il cacao ed altre piante, per entrare in trance allucinatoria, viaggiando nel ‘mondo di sopra’ o nel ‘mondo di sotto’, per negoziare con gli spiriti per conto dell’umanità.
In Amazzonia, il Peperoncino viene talvolta aggiunto alle medicine allucinogene, che gli Sciamani usano per i rituali di guarigione e le ricerche visive.
Gli Aztechi amavano anche bere il ‘Chilote’, un liquore a base di polpa di agave fermentata, peperoncino ed erbe aromatiche; questo liquore è la base della Tequila e del Mezcal di oggi.
Il Peperoncino gode, fin dai tempi antichi, della reputazione di spezia afrodisiaca, in quanto si pensava che la sua natura infuocata accendesse la fiamma della passione.
Gli Aztechi erano noti per utilizzare il Peperoncino per questo scopo, mescolandolo spesso con altre piante afrodisiache come il cacao e la vaniglia.
I Maya sfregavano Peperoncino negli occhi delle fanciulle, che civettavano in pubblico.
Gli Indios Popolocàn punivano i bambini disobbedienti, facendo andare il fumo di Peperoncino nei loro occhi.
I contadini messicani, discendenti degli Aztechi, coltivavano i Peperoncini e i pomodori in campi nettamente separati da quelli dei fagioli e del mais.
Le loro mogli incinte non potevano mangiare il Peperoncino altrimenti i folletti della pioggia le avrebbero picchiare, portato via il cibo e messo grandi quantità di acqua nel loro utero.
Si proteggevano i neonati, con un pezzo di pianta e frutto del Peperoncino, sotto forma di croce, messo sotto la stuoia dove la puerpera dormiva col bambino.
E se, nonostante questa protezione, il bimbo si ammalava (e quindi colpito dal malocchio), i genitori si procuravano 4 Peperoncini (da 4 venditori diversi) che venivano disposti a forma di croce, per dare inizio al rito scaramantico, compreso un trattamento con saliva, uova, erbe ed altri Peperoncini.
In Italia, dove la Calabria è il principale produttore e consumatore, il Peperoncino viene consumato fresco o macinato e aggiunto anche a salumi e formaggi particolari, oppure viene conservato sott’olio per ottenere una versione piccante.
Chi non ha mai mangiato la famosa ‘pasta aglio olio e peperoncino’?
Ovunque si vedono fili di Peperoncini freschi, in casa, alla porta o sul balcone, in auto, o magari si porta un “corno” di plastica, che sembra un Peperoncino, in tasca come portafortuna, o si creano gioielli.
Però attenzione, affinché funzioni contro la iella e porti fortuna, la tradizione vuole che i Peperoncini siano freschi, non secchi.
Quindi non ho idea di come sarebbe, indossare un pendente di Peperoncino fresco…
Il Peperoncino è un concentrato di benefici medicinali, che sono stati utilizzati con successo per millenni, per trattare condizioni di salute comuni, dal mal di testa ai dolori articolari e ai muscoli indolenziti.
Infatti, oltre alle sue molte virtù anestetiche, sono note anche quelle ipocolesterolemiche, gastriche, nelle perdite di peso corporeo, antiossidanti e vasodilatatorie, dovute alla capsaicina.
Il Peperoncino è considerato sicuro da ingerire, tuttavia, le persone sensibili potrebbero avvertire naso che cola, fastidio allo stomaco, sudorazione e arrossamento della pelle.
Quindi, come tutte le cose, va utilizzato con moderazione.
Nel nostro corpo fisico, il Peperoncino migliora la circolazione, aiutando in molti problemi fisiologici; allo stesso modo, migliora la nostra circolazione di energia spirituale, rilasciando blocchi e spostando l’energia stagnante.
Queste proprietà lo rendono un modo eccellente, per aggiungere calore ed energia a rituali e incantesimi, ed è anche per questo che molti anziani consigliano cautela nel suo utilizzo.
Come per ogni cosa, c’è un tempo e un luogo per agire.
Puoi scuotere un Peperoncino essiccato con i suoi semi intatti al suo interno, per riscaldare il tuo incantesimo o rituale, ed invocare al meglio le sue energie.
Non dovrebbe sorprendere, quindi, che sia spesso usato in modo negativo nelle maledizioni o, al contrario, in contro-magia per proteggere e difendere.
Il Peperoncino può essere usato da solo, o aggiunto ad altre erbe tritate in polvere e cosparso in uno spazio, come misura di protezione.
Infatti, nell’America centrale e meridionale (così come da noi in Italia) i Peperoncini erano tradizionalmente usati per contrastare la magia nera, per effettuare i rituali di protezione e per scacciare gli spiriti maligni.
Sparsi per la casa, allontanavano demoni e vampiri malvagi, mentre bruciati insieme ad aglio e altre spezie pungenti, aveva lo scopo di fumigare e purificare la casa.
Fili di Peperoncino vengono tuttora usati, per la decorazione o indossati come collana protettiva.
Appendi un filo di peperoncini secchi nella tua cucina come amuleto protettivo, o metti una corona di peperoncini e fette di limone secco sulla tua porta d’ingresso.
Aggiungi la polvere di Peperoncino agli incensi di protezione e di esilio, oppure agli incensi di Mar e bruciali, per aumentarne la potenza.
Alcune streghe preferiscono alternare sale e Peperoncino in polvere, nel formare il cerchio di protezione.
Due Peperoncini rossi venivano legati con un filo rosso e posti sotto il letto, per favorire la passione ed il concepimento.
Puoi preparare una borsa magica, per far ripartire un po’ d’amore: in una sciarpa di seta rossa, incastona 3 petali di rosa rossa e lavanda.
Aggiungi il Peperoncino tritato o in polvere, e poi chiudi con un nastro rosso o dorato.
Caricalo energicamente e lascialo sotto il materasso.
Come sempre nell’incantesimo, le intenzioni e la concentrazione sono importanti nella preparazione.
Già prima del Medioevo, ghirlande di Peperoncino venivano appese anche nelle stalle, perché si credeva che proteggessero il bestiame da invidia e rituali di magia nera, che facevano ammalare e morire gli animali.
E, come tutte le piante e le erbe aromatiche, il Peperoncino era utilizzato in rituali di magia nera o bianca, per attirare amore o separazione e protezione.
Se si veniva maledetti, si spargeva del Peperoncino per casa, per spezzare l’incantesimo.
Per viaggiare senza problemi, si portava sempre con sé 7 Peperoncini piccanti, secchi.
Se si voleva, invece, recuperare il denaro dato in prestito, bisognava avvicinarsi a una pianta di Peperoncino e recitare tre volte ‘Ewè, est mi Kalù’.
Poi, si doveva strappare 7 foglie e sfregarle sotto la pianta dei piedi, prima di andare dal debitore a chiedere i soldi.
Chissà se le agenzie di recupero crediti fanno così…
Il Peperoncino è, ancora oggi, usato negli incantesimi per promuovere fedeltà e amore.
Usalo per “ravvivare” o “scaldare” una relazione.
Se ritieni che il tuo compagno stia cercando pascoli più verdi, compra due grandi peperoncini secchi.
Incrociali e legali insieme con un nastro rosso o rosa.
Mettili sotto il cuscino e questo dovrebbe aiutare a mantenere la fedeltà nel tuo matrimonio.
Oppure usalo nelle polveri d’amore, per infiammare l’amato, o per assicurarti di trovare un amore piccante.
Ma potresti anche fare come si fa in Brasile: per assicurarti la fedeltà di tuo marito (o di tua moglie) preparagli una bistecca con sale, cipolla e Peperoncino.
Conserva gli avanzi e sotterrali sotto la porta della cucina.
Ricorda: è un rituale che funziona a patto che il marito non mangi tutta la bistecca!
CURIOSITA’: Ogni anno si tiene, o meglio si teneva…, a Changsha (provincia cinese di Hunan) una competizione particolare, durante la quale centinaia di spettatori assistono alla lotta di persone che anelano ad essere incoronati campioni, per aver mangiato il maggior numero di Peperoncini nel tempo di 1 minuto.
Cinesi temerari si tuffano in vasche colme di acqua e Peperoncini, per riuscire a mangiare quanto più cibo infuocato possibile, in quel poco tempo a disposizione.
La maggior parte dei partecipanti abbandona il concorso, a causa del bruciore insopportabile addentando i Peperoncini.
Altri vengono visti gettare la spugna e bagnarsi rapidamente con bottiglie di acqua fredda.
Tuttavia, un recente rapporto sul Journal of Emergency Medicine evidenzia che un concorrente si è provocato un buco in gola, partecipando a questa strana challenge.
Il record attuale è di 15 peperoncini crudi in 60 secondi.
PIANETA: Giove
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete
CHAKRA: 1, Mulhadara (C. della radice)
Probabilmente, sai già che la tua casa ha una storia.
Puoi letteralmente vederlo, quando togli tanti anni di vernice da un vecchio muro, oppure se leggi l’anno della sua costruzione.
Ma lo sai, che anche la tua casa ha una personalità e un carattere innati?
Fondamentalmente, i numerologi credono che ci sia una connessione mistica tra numeri ed eventi, e che si possano studiare i numeri associati a una determinata persona, luogo o idea, come, o, ebbene sì, un indirizzo!
La Numerologia è una pratica secolare, che risale all’antico matematico e filosofo greco Pitagora, ma è ancora qualcosa in cui molte persone credono e praticano oggi.
E se stai cercando un modo divertente e fresco di pensare alla tua abitazione, potrebbe essere proprio questo.
Iniziamo, conoscendo il numero civico della tua casa, una singola cifra compresa tra 1 e 9, e poi scoprendo ciò che quel numero significa in termini di energia e di carattere della tua casa.
Esempio n.1– se vivi in Via Taldeitali al n.571:
5 + 7 + 1 = 13
1 + 3 = 4
Il numero corrispondente alla tua casa è 4
Esempio n.2– se abiti in un appartamento tipo ‘Via Taldeitali n.571 appartamento 32, prendi solo il numero più univoco per la tua casa, ovvero:
3 + 2 = 5
Il numero corrispondente alla tua casa è 5
Esempio n.3– Se il tuo numero civico o di appartamento contiene una lettera, come “850-A” o “8C”, ti consiglio di aggiungere la lettera insieme ai numeri, utilizzando l’equivalente numerico di quella lettera (che si ottiene assegnandola un numero in base alla sua posizione nell’alfabeto):
1 – LA, J, S
2 – SI, K, T
3 – C, L, U
4 – RE, M, V
5 – MI, N, W
6 – FA, O, X
7 – G, P, Y
8 – H, Q, Z
9 – I, R
Quindi, se abiti in Via Taldeitali n.8C, oppure Via Taldeitali 53 appartamento 8C:
C = 3
8 + 3 = 11
1 + 1 = 2
Il numero corrispondente alla tua casa è 2
Tutto chiaro?
Ora che hai il numero personale della tua casa, scopriamone la personalità.
1: Indipendenza, Innovazione, Forza
La casa governata dal numero 1 ha un’energia molto positiva, perché questo numero attira potere e realizzazione.
La cosa più probabile è, che all’interno della casa ci sia molta indipendenza e che i suoi abitanti siano persone con una grande capacità di azione.
Molte persone visitano le case governate dal numero 1, perché ha una grande attrazione.
La casa numero 1 è un buon spazio per lavoratori autonomi o single, poiché l’energia della casa ti incoraggia a mantenere la tua indipendenza, autonomia e libertà personale.
In effetti, ha esattamente l’energia giusta per qualcuno che avvia un’impresa, lavora da casa, o semplicemente cerca di scoprire di più su se stesso.
Vivere nella casa numero 1 può sicuramente rafforzare la tua determinazione e fiducia ma, se stai cercando un ambiente familiare ‘morbido e sfocato’, questo non è il posto che fa per te.
Le case numero 1 hanno un aspetto migliore se è minimalista.
Per aggiungere un tocco di personalità, molti proprietari di queste case scelgono di includere tocchi di colore in tutta la casa.
Dal momento che probabilmente utilizzerai questa casa per perseguire i tuoi sforzi creativi, lo spazio aperto è d’obbligo.
2: NUTRIENTE, ACCOGLIENTE, SENSIBILE
La casa associata al numero 2 è legata all’armonia, all’ordine e alla tranquillità.
Le case governate da questo numero sono generalmente molto accoglienti, in quanto un’energia positiva fluisce al suo interno, la quale fa sentire a proprio agio chiunque entri.
Non sono case in cui di solito si verificano litigi o argomenti forti e, in generale, le cose sono organizzate.
La grande sfida per coloro che vivono nelle case governate dal numero 2 è superare le incertezze e le paure, ed incoraggiarsi a crescere.
La casa numero 2 è l’esatto opposto di una casa numero 1.
È una casa costruita per l’appartenenza e la sua energia promuove relazioni amorose, devozione al gruppo nel suo insieme ed è un luogo armonioso in cui vivere.
È una buona casa per partner romantici, giovani famiglie e coinquilini che sono buoni amici, poiché le persone qui si sentono nutrite e a proprio agio.
Per quanto riguarda il design, le case numero 2 hanno un aspetto migliore con pareti color pastello e molti spazi confortevoli.
Pensa a divani lussuosi, sedie comode e forse anche folti tappeti, se questo è il tuo genere, e desideri che tutto in casa irradi calore e felicità.
3: DIVERTENTE, CREATIVA, OTTIMISTA
Se il numero della tua casa è 3, ha a che fare con la comunicazione, l’espressione e le relazioni umane.
Pertanto, le case governate da questo numero sono molto aperte, sono il rifugio per la famiglia e gli amici, che necessitino di un po’ di spazio.
Nella casa numero 2 circolano buone vibrazioni ma a volte, il fatto che siano così aperte, può cambiare le sue energie.
I suoi abitanti dovrebbero fare un’energica pulita ogni tanto, per continuare a godersi le loro visite senza preoccuparsi.
La casa numero 3 ha vibrazioni creative, quindi è un buon posto per artisti, o chiunque sia in un campo creativo.
Ma è anche un ottimo ambiente per incontri sociali, intrattenimenti a casa e, in generale, per vivere la vita al massimo, oltre ad essere perfetta per ospitare feste e incontrare persone affascinanti.
Inoltre, se vuoi creare una famiglia o un’impresa artistica, la casa numero tre sarebbe un posto fantastico, ma la stessa energia potrebbe essere dispersa, o far spendere troppi soldi.
Quando stai progettando la tua casa, non aver paura di optare per un look eclettico.
Mescola tutti gli stili, i mobili o le opere d’arte che ti parlano, epoche diverse, anche se di solito non “si abbinano”.
Sii audace e creativo e lascia che la tua creatività parli da sola.
4: PRATICA, PROTETTA, COLLEGATA CON LA TERRA
La casa con il numero 4, ha a che fare con la durezza, la rigidità.
Le case governate da questo numero sono solitamente molto solide, anche se un po’ impermeabili.
Nella casa legata al numero 4 c’è una forte energia di lealtà e impegno, e sicuramente chi vive in essa otterrà grandi cose in base ai suoi valori solidi.
Il numero 4 ha una vibrazione molto seria e radicata quindi ne consegue, che la casa numero 4 supporti disciplina, struttura e responsabilità.
È un ottimo posto per espandere un’attività, far crescere la tua famiglia o prendere il controllo delle tue finanze, poiché supporta la disciplina, la struttura e la responsabilità.
Se desideri la stabilità piuttosto che il cambiamento, o almeno vuoi che la tua casa sia convenzionale, anche se il resto della tua vita è avventuroso, questo è il luogo meraviglioso.
Ma non devi essere tutto lavoro e niente relax, soprattutto visto che, generalmente, queste case legate alla terra beneficiano di un bel giardino o ambienti che si adattano bene alle piante, anche all’interno della casa.
Solitamente un neo, associato alle case numero 4, è che sono molto noiose.
Non c’è arredamento, arte o stile, esiste pulizia ed organizzazione, ma non c’è spontaneità.
Dovresti fare uno sforzo per aggiungere un po’ di glamour, aggiungere delle decorazioni, alla lunga ne varrà la pena.
5: ATTIVA, SOCIALE, DINAMICA
La casa col numero 5 è caratterizzata da dinamismo.
È probabile, che le case governate da questo numero trascorrano lunghe stagioni vuote, in quanto i loro proprietari amano molto viaggiare.
È una casa molto aperta, sempre in movimento.
Ci saranno cambiamenti in essa abbastanza spesso, e i loro proprietari dovranno iniziare ad abituarsi a quest’idea e imparare a goderne.
La casa numero 5 è una casa per feste, mantiene un’energia vibrante ed è un luogo ideale, per le persone che amano avere persone e intrattenere gli ospiti.
Ma poiché il numero 5, come detto prima, promuove varietà e cambiamento, potresti scoprire di non abitarci a lungo, soprattutto se stai cercando tranquillità, riflessione o stabilità, che qui non troverai.
Nonostante ciò, il tuo tempo nella casa 5 ti impartirà sicuramente lezioni per tutta la vita, poiché sarai incoraggiato al massimo, ad
affrontare i problemi con abbandono senza paura.
Vivere nella casa numero 5 può insegnarti lezioni sull’accettazione, l’uso mirato della libertà, il cambiamento dinamico e ad affrontare le tue paure.
Dal punto di vista dello stile, le case numero 5 sono spesso luminose e invitanti, includendo caratteristiche interessanti, come pareti in roccia, vasche idromassaggio, sale giochi e altro ancora.
Queste case tendono ad essere eclettiche e sono piene di ricordi dei tuoi numerosi viaggi. Non è consigliabile tenere piante o animali domestici in casa, in modo che sia facile per te andartene quando vuoi.
6: AMORE, ARMONIA, FAMIGLIA
La casa con il numero 6 è quella dei buoni padroni di casa, in quanto ospiteranno grandi eventi, banchetti e feste varie.
Sarà sempre piena di gruppi e amici.
Forse devi stare attento con la posizione delle lancette degli orologi, perché possono incoraggiare l’impazienza e l’ansia, che questo numero porta.
Quindi la cosa migliore, per chi vive in una casa governata dal 6, è concentrarsi sul proprio relax.
Questa è la casa ideale per le famiglie, è un santuario dove tutti si sentono i benvenuti.
I bambini e gli animali qui prosperano e, in realtà tutti, ospiti compresi, si sentiranno “a casa”, visto che il numero 6, tra l’altro è il più domestico della numerologia.
Gli abitanti di una casa numero 6 abbracciano l’energia nutritiva, decorandola con mobili confortevoli e molte piante.
Però, visto che la ‘responsabilità’ è la pietra angolare per l’energia del 6, potresti sentirti impantanato con troppa responsabilità in questa casa, magari anche sentirti come se volessi stare sempre nel tuo piccolo bozzolo e non avventurarti e impegnarti con il mondo.
Quando si progetta una casa numero 6, è necessario concentrarsi sul comfort.
Tutti i tuoi mobili dovrebbero essere morbidi e accoglienti e, inoltre, si consiglia di dipingere le pareti con colori chiari, poiché questo aprirà lo spazio e lo farà sentire più invitante.
Molte case numero 6 includono anche molti angoli accoglienti, come un angolo colazione, un angolo lettura e altro ancora.
7: RIFLESSIVA, INTROSPETTIVA, SPIRITUALE
La casa con il numero 7, è associata al numero magico per eccellenza.
Porta in sé il mistero e il misticismo, e non sorprende, quindi, che cose strane accadano nelle case governate da questo numero.
Coincidenze impreviste, grandi rivelazioni, le migliori idee, è tutto ciò che può accadere in una casa governata dal numero 7. Potrebbero anche insorgere problemi soprannaturali, quindi sii attento e non spaventarti.
Il numero 7 mantiene una vibrazione privata, alquanto riservata. Quindi qualsiasi casa con questo numero ispirerà pensieri e riflessioni profondi, rendendola una buona casa per gli introversi, o per chiunque ami tornare a casa, per avere un posto tranquillo dove riflettere.
Per far ciò, è importante eliminare qualsiasi disordine nel tuo ambiente, così come i tuoi pensieri, per armonizzarti con l’energia della tua casa.
La casa numero 7 è un luogo incoraggiante, per chiunque lavori in un determinato settore, come uno scrittore, uno scienziato o un professore, poiché è il posto adatto in cui davvero prendersi il proprio tempo, per conoscere te stesso in modo profondo.
Essendo la tua casa molto riservata e privata, dovrai approntare una sezione di essa, che sarà dedicata all’intrattenimento degli altri.
Prova ad aggiungere qualche sedia in più, dei mobili comodi e altri oggetti accoglienti in questa parte della tua casa.
Anche se avere questi oggetti può andare contro la tua natura minimalista, possederli sarà meglio per te a lungo termine, poiché ti permetteranno di trascorrere del tempo con altre persone.
8: PROSPERITA’, ABBONDANZA, AMBIZIONE
La casa con il numero 8, rappresenta equilibrio, forza, potenza, prosperità, vittoria, buona gestione del denaro.
Le case governate da questo numero tendono ad essere prospere e tranquille.
È comune che le case si espandano e che i loro membri migliorino rapidamente, da quando vivono in essa, perché l’energia che circola è fondamentalmente quella del successo.
Ovviamente, come sempre, bisogna saperlo come gestire, in modo che non ci trascini nell’orgoglio e nell’intolleranza.
Una casa con il numero 8 supporta la crescita e l’ambizione, rendendola un ottimo spazio per imprenditori e persone orientate alla carriera, soprattutto se si gestisce un’attività da casa.
Se vuoi espandere il tuo status nel mondo, posizione nella vita, ricchezza finanziaria o dimensioni della tua famiglia, questa è la casa adatta.
Ma non lo è, per chi vuole che la sua casa sia un ambiente rilassante.
Infatti, addirittura essa potrebbe rendere le persone che ci abitano, dei maniaci del lavoro.
Oppure scoprire di avere la tendenza a diventare un ‘accumulatore’ in questa casa, volendo sempre più cose.
Però, se utilizzi questa casa numero 8 a ‘scopi di spettacolo’, essa può davvero diventare un pozzo di soldi.
Se i tuoi progetti funzionano, potresti provare un senso di insoddisfazione per la tua casa, mentre la tua attività diventa più importante.
Potresti sentire il bisogno di acquistare ogni cosa nuova che esce sul mercato, per dimostrare materialmente il tuo successo. Tuttavia, questa non è una grande idea, poiché l’acquisto di tutte queste cose farà sembrare una casa numero 8 caotica, invece di darle l’aspetto elevato che desideri.
9: COMPASSIONE, ACCETTAZIONE, COMUNITA’
La casa con il numero 9 rappresenta l’equilibrio tra potere e sforzo, tra il terreno e il divino.
Nelle case governate da questo numero circola un’energia strettamente legata all’arte, all’espressione e, soprattutto, alla tolleranza e alla generosità.
Esse sono una specie di rifugio per i poveri e i senzatetto, lo spazio dell’umanitarismo.
Ma, anche così, possono essere case molto solitarie e depersonalizzate, dato che i loro abitanti sono più fuori, piuttosto che nelle loro case.
Nello stesso tempo, tutti sono attratti dall’atmosfera della casa numero 9, con la sua energia amorevole, che attira contatti e visite da tutti, da tutto il mondo, visto che il 9 è un numero ‘internazionale’ in numerologia.
Vivendo in questa casa, imparerai molto su te stesso e sugli altri.
Essendo un luogo di umanitarismo, si parlerà di donazioni di beneficenza e la sua energia promuoverà la creatività, la spiritualità, l’altruismo e il perdono.
La personalità di questa casa ti supporta nel cambiare il mondo, per renderlo un posto migliore.
Le case con il numero 9 hanno un aspetto migliore, quando sono decorate in uno stile stravagante.
Prova ad aggiungere bellissime decorazioni ed ornamenti delicati in tutta la casa, per darle un aspetto grazioso e invitante.
Grandi finestre e piante sono ottime aggiunte al numero 9, perché accentuano la sensazione di calore della casa.
Forza, mettiti al lavoro!
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