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AMĀVÁSYĀ, LA NOTTE SENZA LUNA

Scritto da MadameBlatt

 

∞Amāvásyā è un giorno in cui si può diventare facilmente consapevoli di
“Cosa sono io e cosa non sono io”
e da lì in poi inizia il viaggio dalla falsità alla verità∞

 

La Luna fa il giro della Terra una volta ogni 29,5 giorni.
Non può brillare da sola e riflette solo i raggi del Sole, che cadono su di essa.
Durante le sue varie posizioni intorno alla Terra, è esposta a una quantità variabile di raggi solari, mentre la Terra si trova nel mezzo.
Pertanto la Luna sembra crescere e ridursi nelle sue dimensioni.
Quando la Terra blocca completamente la superficie lunare dal Sole, è Amāvásyā (Luna Nuova) e quando la Luna è completamente esposta al Sole, è Pūrṇimā (Luna Piena).
Quindi, Amāvásyā è il giorno in cui la Luna non è visibile durante la notte, ecco perché è anche conosciuto come il ‘Giorno senza Luna’.
Ha un grande significato nella fede indù, poiché è considerato un momento perfetto per ricordare gli antenati e le anime defunte della famiglia, adorandoli.

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Si crede che, il giorno di Amāvásyā, quando la luce lunare è assente, i defunti possano essere raggiunti dalla luce del Sole, che li aiuta a scendere sulla Terra, per visitare i loro figli e discendenti.
Pertanto, molti devoti fanno offerte ai loro antenati morti, in questo giorno.
In realtà, ci sono due scuole di pensiero, che considerano questo giorno di ‘buon auspicio’ o ‘infausto’.
Amāvásyā, o ‘no moon day’, è considerato infausto da molti, poiché si crede che sia la notte in cui gli spiriti maligni siano i più forti, in cui la Magia nera abbia un effetto piuttosto evidente.
Questo è il motivo per cui la Dea Kali e il Signore Shiva sono adorati in questo giorno, in quanto distruttori degli spiriti maligni o dell’ombra del male.

Kali and Shiva – Ph. arjuna-vallabha on tumblr

Alcune persone osservano anche il digiuno in questo giorno, con la convinzione che i loro desideri si avvereranno e, compiendo questo sacrificio, verranno assolti anche da tutti i loro peccati, ma anche per evitare la vedovanza o assicurarsi la prole.
Nel giorno più buio del mese, nessuna attività di buon auspicio viene svolta questa notte.
Infatti, si ritiene che, se si inizia qualcosa di nuovo in questo giorno, potrebbe non avere mai successo e alcune persone si astengono persino dal pianificare un viaggio o un evento.
Amāvásyā è considerata una notte in cui tutte le attività legate alla Magia nera o agli spiriti maligni sono più importanti.

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Alcune persone evitano persino di uscire di casa questa notte, osservano persino un rigido digiuno in questo giorno, per tenere a bada tutti questi spiriti maligni che vagano nell’oscurità.
Gli spiriti demoniaci e gli effetti negativi della Magia nera sono molto potenti durante Amāvásyā, sia secondo la prospettiva astrologica che in quella spirituale.
Poiché sappiamo come la Luna influenzi la mente umana, per chi considera Amāvásyā infausto, i suoi effetti negativi sono chiaramente visibili anche nella vita umana.
Esso ha un impatto negativo sul corpo, sulla natura e sul comportamento umani.
Le conseguenze si possono vedere anche sui neonati.
Per conoscere l’impatto della Luna nella notte di Amāvásyā, è necessario comprendere le sue fasi e come influenzano la nostra energia, mente e comportamento.
Si vede spesso che ad Amāvásyā è il nostro subconscio o mente ad essere vulnerabile e, nella notte di Luna Nuova, i nostri sentimenti e comportamenti vengono influenzati.
Il nostro stato mentale e fisico diventa leggermente squilibrato questa notte.
Tutti i nostri sentimenti ed emozioni sono intensificati, alcune persone perdono persino il controllo dei propri sensi e si comportano in modo strano.
In casi estremi, le persone impazziscono, perché c’è una sfumatura di distruzione, in Amāvásyā.

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Generalmente, in questa notte vaga un’energia molto femminile che è disturbata, perché spaventata dalle energie negative.
Luna e Sole si uniscono nello stesso Zodiaco e congiunzione agli stessi gradi, cosicché la Luna riflette la Mente ed il Sole riflette l’Anima e, la stretta vicinanza di entrambi in uno Zodiaco, crea la situazione di ‘Samādhi’ (unione del meditante con l’oggetto della meditazione), che porta a sensazioni insolite, sia nel fisico che nella mente.
Così come ogni moneta ha due facce, Amāvásyā è considerato, positivamente, come momento molto utile per offrire “Śrāddha” (qualsiasi cosa o qualsiasi atto che viene eseguito con tutta sincerità e fede assoluta in esso, in onore dei propri defunti) agli antenati e liberarli dalle energie negative.


E’ un giorno propizio per pregare per loro, proprio perché, ogni volta che qualcosa o qualcuno diventa assente, attraverso quell’assenza, la sua presenza diventa sempre più potente.
Se si aveva una persona cara, con la quale si viveva o che si vedeva quotidianamente, non si sentiva mai veramente la sua presenza.
Ma nel momento in cui scompare, si inizia a sentire tantissimo la mancanza della sua presenza, anche a livello emotivo.
E’ vero, finché si ha qualcuno sempre vicino, si dà per scontata la sua presenza, per rendersi poi conto, quando se ne va, della sua importanza, del vuoto che ha lasciato, che è più potente della sua stessa presenza.
Allo stesso modo con la Luna Nuova e la sua oscurità, l’assenza del proprio caro è più presente che mai.
In qualsiasi altro giorno la Luna è lì, ma ad Amāvásyā la sua presenza si sente ancora più forte, perché non si vede.
Durante questo giorno, le persone attraggono energie per combattere il male, poiché i pianeti rilasciano più energia e la radiazione umana la percepisce.

Chandra Deva

Amāvásyā, quindi, è il giorno più propizio per eseguire tutti i rituali in onore dei propri defunti e gli Indù adorano Chandra Deva (Dio Luna), per cercare le sue benedizioni, per il successo e la fortuna.
Ciò è spiegato in una bellissima storia:
« Chandra Deva, il Dio Luna, era un uomo giovane, giusto e bello, che impugnava un’ampolla (o spada) ed un fior di loto.
Egli  era sposato con le 27 figlie del re Daksha Prajapati, le Nakshatra, ossia le costellazioni.
Tra le sue mogli, preferiva Rohini, perché era la più bella e trascorreva molto tempo con lei, trascurando le altre mogli.
Queste donne si lamentarono con il padre per questa ingiustizia e Daksha, arrabbiato per questa situazione, maledisse la Luna, facendole lentamente perdere la sua bellezza e splendore.
Ma il pianeta, così, diventò troppo scuro senza una Luna splendente e, di conseguenza, colpì anche il Dio Luna, appunto Chandra.
Quindi egli chiese umilmente al Dio Shiva di liberarlo dalla maledizione.
Valutando la sua penitenza, il Dio Shiva fu estremamente felice e lo liberò dalla maledizione delle tenebre, ma non completamente. »


E questa è la causa, fino ad oggi, del periodico ‘crescere’ e ‘calare’ della Luna e, una volta al mese, del suo diventare completamente buia, il giorno di Amāvásyā…
Per quanto riguarda le tradizioni di Amāvásyā, considerato di buon auspicio per il culto degli antenati, ogni mese si fanno i  Pūjā (o Pooja), ovvero offerte amorevoli di luce, fiori e acqua o cibo al divino, che sono i rituali essenziali dell’Induismo.
Le persone religiose non dovrebbero viaggiare o lavorare, e invece dovrebbero stare a casa, per concentrarsi sui riti di Amāvásyā nel pomeriggio.
Nei tempi moderni, viene eseguita una versione breve di 20 minuti della cerimonia Śrāddha, offrendo sesamo nero e acqua come oblazione alle anime dei defunti.

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Questo obolo viene offerto a padre, nonno, bisnonno, madre, nonna e bisnonna.
Se una di queste persone è ancora in vita, il suo nome viene saltato e viene offerta l’oblazione alla corrispondente persona della generazione precedente.
Quindi un’ultima offerta viene fatta a quelle anime anonime, che sono morte e non hanno nessuno nella loro stirpe che offra l’oblazione.
Si ritiene che, facendo questi oboli, le donne possano dare alla luce bambini buoni, senza problemi mentali o fisici.
Ogni mese arriva Amāvásyā, la notte di grande significato per i tantrici e i guaritori, per i maghi e le fattucchiere, che lavorano con i ‘Regni oscuri’, per portare a compimento i loro incantesimi magici.
Essi usano la notte “senza Luna”, come portale per connettersi con anime e spiriti, che li aiuteranno nella guarigione o nella distruzione di determinate imprese.

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Evitate di uscire di casa questa notte, se potete….

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“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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