Archivio mensile
Luglio 2021
“La tua convinzione contribuirà a creare il fatto”
-William James-
Nei fenomeni medianici, tra i più appariscenti, vi è quello della produzione di “Ectoplasma”.
L’ Ectoplasma, (dal greco antico “ektòs” = ”fuori” e “plasma” = “ciò che ha forma”) è un termine adottato per la prima volta da Ernst H. Hãckel nel 1873, per indicare genericamente una sostanza plasmata che fuoriesce dal medium, durante la fase di materializzazione necessaria per la ricomposizione visiva fantomatica di spiriti o di cose.
A volte tale materia si presenta leggera e luminosa altre, invece, bianchissima o luminescente; comunque è sempre fluida, ha una struttura a rete simile a una garza e si disgrega alla luce.
E’ interessante notare che, se si nuoce al medium, l’Ectoplasma ne risente e viceversa.
Solo in un secondo momento, si è avanzata l’ipotesi che ci si potesse riferire ad uno strato esterno e più denso di citoplasma cellulare; un’ipotesi che è rimasta tale.
Di fatto, con tale termine si indica una sostanza di natura ancora ignota, che fuoriesce dal corpo di alcuni medium in stato di trance e che spesso si materializza in figure visibili.
L’Ectoplasma non rappresenta necessariamente l’intervento di entità disincarnate (spiriti che hanno lasciato il corpo), è un fenomeno derivante dalla capacità paranormale dei medium.
Le entità disincarnate possono stimolare il fenomeno ed usarlo per le loro finalità, ma non produrlo.
La sostanza di cui è composto l’Ectoplasma viene generalmente descritta come viscida, morbida o solida, fluida o vaporosa, fredda ma asciutta al tatto.
E’, in ogni caso, una sostanza assai mobile, che scivola lungo il corpo del medium, a volte anche sotto i suoi abiti, e generalmente si sottrae al tentativo di contatto da parte dei presenti.
L’Ectoplasma è intollerante nei confronti della luce intensa e improvvisa, e tende a ritrarsi in modo talmente repentino da ferire il medium, creando in taluni casi delle lacerazioni, provocando malori, traumi psichici e stati di coma.
Dopo un primo momento in cui è spesso invisibile o semplicemente trasparente, compare assumendo una colorazione biancastra, a volte con sfumature verdognole e fosforescenti.
Ha inoltre un odore peculiare, associabile all’ozono, cosa comune in certe sedute medianiche, durante certi fenomeni concomitanti.
Successivamente arriva ad assumere consistenza, plasmandosi in diverse forme, tra cui figure umane totali o parziali.
Arrivano così a formarsi arti, volti o perfino interi corpi, in grado di assumere movenze “intelligenti”.
Questa sostanza conserva un legame di intima sensibilità col medium, che prova delle sensazioni quando l’Ectoplasma viene toccato.
In genere, dopo la produzione di un Ectoplasma, il medium prova una forte spossatezza fisica e una perdita di peso.
Al termine del fenomeno, l’Ectoplasma può lasciare dei residui in forma di filamenti.
Durante lo stato di trance, l’Ectoplasma fuoriesce dal sensitivo, oltre che dalla bocca, da qualsiasi orifizio del corpo, compresi orecchie, naso, occhi, ombelico, capezzoli e organi sessuali, ma anche dalla punta delle dita, dal palmo delle mani, dalla sommità del capo, dalle ascelle e dall’ombelico.
In genere rimane attaccato al corpo per tutta la durata del fenomeno, per poi essere riassorbito alla fine della seduta.
A tal riguardo, tuttavia, si registrano diverse eccezioni.
Proprio questo aspetto, relativo alla fuoriuscita dell’Ectoplasma dagli orifizi corporei, ha fatto sempre pensare ad una origine del tutto naturale e spesso fraudolenta del fenomeno.
In molti casi è stata effettivamente dimostrata la falsità del fenomeno: la sostanza era, in realtà null’altro che un insieme di materiali, inorganici e/o derivanti da interiora di animali, inseriti nel corpo del medium, prima della seduta e da essa estratti o lasciati uscire al momento opportuno, nel corso della “trance”.
Si è tentato di analizzare in laboratorio un residuo di Ectoplasma ritenuto autentico, ottenendo alcune conferme scientifiche, risultando avere una composizione organica fatta di globuli rossi in disfacimento, cellule epiteliali, cristalli di acidi grassi e sali, tracce di saliva e muco, residui di polvere e filamenti di tessuto.
Se da un lato è ipotizzabile che si tratti di sostanze appartenenti alla disponibilità immediata dei medium, è altresì plausibile che si tratti di materiale, che l’Ectoplasma ha portato con sé dal corpo o dagli abiti del medium, ma non di Ectoplasma stesso, che è stato riassorbito dal sensitivo.
Esistono diverse teorie, che cercano di spiegare questo fenomeno.
Secondo alcuni, l’Ectoplasma sarebbe una sostanza biologica amorfa, fisiologicamente proveniente dal soma del medium stesso; secondo altri l’Ectoplasma sarebbe la controparte spirituale del protoplasma (materia vivente, cioè la sostanza fondamentale, che costituisce le cellule di tutti gli organismi).
L’Ectoplasma sarebbe la sostanza astrale, attraverso la quale un’entità disincarnata o la volontà del medium possono manifestarsi.
Un’equipe di studiosi francesi ha affermato, che gli Ectoplasmi potrebbero essere prodotti proprio dal corpo umano, come gas rilasciati con potenza dai medium in trance.
Charles Richet (medico premio Nobel, spiritista e parapsicologo) riferisce che, durante una seduta del 1904, vide un Ectoplasma sorgere dal pavimento e che:
“…dapprima fu solo una macchia bianca, opaca, della grandezza di un fazzoletto, che poi assunse rapidamente la forma di una testa umana al livello del pavimento. Poco dopo, poi, si alzò assumendo le sembianze di un uomo basso avvolto in un burnus bianco, che fece pochi passi in avanti e poi affondò nel pavimento scomparendo come inghiottito da una botola. Ma non vi erano botole…”.
In epoca vittoriana le sedute spiritiche erano di gran moda.
Nel 1848, in America le sorelle Fox (Kate, Leah e Margaret) divennero famose, perché sembravano in grado di comunicare con i defunti, dando origine al movimento inarrestabile dello Spiritismo, che presto si diffuse anche in Europa, investendo tutte le classi sociali.
Subito dopo l’invenzione della fotografia, nel XIX secolo, le macchine fotografiche iniziarono a catturare i fantasmi.
Manifestandosi accanto a persone in posa nei ritratti, queste apparizioni traslucide erano presumibilmente membri della famiglia morti o amici perduti.
Questa pratica, coincidendo con l’ascesa dello Spiritismo, prese una piega curiosa.
Improvvisamente, i medium venivano fotografati alle prese con strani materiali fibrosi, che emergevano dalle loro bocche, nasi e orecchie, o attorcigliati dagli angoli come tentacoli che si contorcevano.
Le fotografie iniziarono a trasformarsi in spettacoli “horror” in miniatura, raffigurando medium in trance che si agitavano, crollavano, sputavano Ectoplasma.
Nel 1735, il Parlamento della Gran Bretagna aveva approvato una legge, Witchcraft Act, che depenalizzava a sanzione, ciò che in precedenza era considerato crimine, ovvero affermare di possedere poteri magici o di praticare la Stregoneria, o essere puniti per queste accuse fatte da altre persone.
Con questo, la legge aveva abolito la caccia e le esecuzioni delle streghe in Gran Bretagna, dando come pena massima prevista dalla legge, un anno di reclusione.
Nel 1944, Helen Duncan divenne l’ultima donna condannata ed imprigionata in Gran Bretagna, ai sensi del Witchcraft Act del 1735…
La sua condanna fu a seguito di una seduta spiritica, in cui avrebbe avuto contatti con un marinaio morto, prima che la perdita della sua nave fosse di dominio pubblico.
Questa presunta chiaroveggenza fu percepita come una violazione della sicurezza in tempo di guerra e poi, ulteriori indagini portarono a un processo per stregoneria fraudolenta.
Comunque, rimangono alla storia le sue foto, che mostrano lunghi tratti di Ectoplasma che le cadono dalla bocca, o che si collegano a figure inquietanti, simili a bambole che si librano nelle vicinanze.
Si pensa che Helen Duncan emettesse Ectoplasma, che probabilmente era una garza mista ad altri pezzi di carta, rigurgitandolo, il che era piuttosto sorprendente in una stanza buia, durante una seduta spiritica.
Secondo i credenti invece, l’Ectoplasma era reale e sopravviveva solo brevemente, disintegrandosi quando esposto alla luce.
La legge sulla stregoneria fu abrogata definitivamente nel 1951.
Ma Helen Duncan, morta nel 1956, deve ancora essere scagionata.
Interessante è anche la storia di Thomas Glendenning Hamilton, per tutti TG, medico e politico canadese, in seguito ricercatore spiritista.
Sposato e padre di 4 figli, nel 1910 aprì uno studio medico privato in una casa, in seguito conosciuta come Hamilton House, situata sull’attuale Henderson Highway a Elmwood, un sobborgo di Winnipeg.
Nel 1918 WT Allison, un suo collega e amico intimo, tornò da una visita alla medium americana Pearl Curran, raccontando entusiasticamente a TG il suo interesse e la sua curiosità, per la comunicazione spirituale.
Un anno dopo, uno dei figli gemelli di TG, Arthur, morì all’età di tre anni, vittima dell’influenza spagnola.
La figlia di TG, Margaret, in seguito attribuì a questo evento, la ricerca della vita dopo la morte da parte della famiglia.
Il dolore di suo padre era profondo e sua madre, avendo letto il libro di Frederic William Henry Myers “La personalità umana e la sua sopravvivenza alla morte corporale”, incoraggiò il marito a indagare sul fenomeno.
TG iniziò con l’uso della tavola Ouija (leggi articolo: https://www.madameblatt.it/2021/06/04/ouija-la-tavola-meravigliosa/) e sperimentando la telepatia mentale, con il suo ministro della Chiesa Unita, il reverendo Daniel Normal McLachlan.
La prima medium della famiglia fu la loro tata scozzese, Elizabeth Poole, che iniziò usando la tavola Ouija, ma passando nel 1920 al metodo del “ribaltamento del tavolo”, che consisteva nell’interruzione dei movimenti violenti del tavolo, quando la lettera “corretta” veniva pronunciata ad alta voce, metodo in qualche modo simile alla tavola Ouija.
Ormai TG aveva organizzato una stanza separata al 2° piano della casa, che doveva essere tenuta chiusa a chiave in ogni momento quando non era in uso.
Egli voleva investigare fenomeni paranormali come rapping, psicocinesi, ectoplasmi e materializzazioni in condizioni scientifiche, che riducessero al minimo ogni possibilità di errore.
Una lampadina rossa al centro della stanza forniva luce, una dozzina di macchine fotografiche era puntata sul lato della stanza dove si sarebbe svolta l’attività, con le persiane aperte, in attesa che Hamilton attivasse un flash, per consentire a tutti di scattare foto contemporaneamente.
La famiglia invitava amici e membri della comunità a partecipare alle loro sedute spiritiche e molte delle persone, che frequentavano il circolo familiare, erano anche medici e uomini d’affari.
Sia i medium che gli ospiti venivano perquisiti prima di entrare, per evitare che fossero introdotti oggetti che avrebbero potuto invalidare gli incontri e veniva chiesto di firmare una dichiarazione di testimonianza di ciò che era avvenuto, prima di andar via.
Inoltre, sua moglie, Lillian, portava al collo la chiave della stanza.
Le sedute iniziarono come un’angosciata missione, per parlare con il loro figlio, Arthur, morto di influenza spagnola a soli tre anni.
Ma quando i loro “circoli domestici” iniziarono a guadagnare successo e fama internazionale, l’obiettivo del progetto si spostò, diventando molto più ampio e composito.
All’inizio le indagini della famiglia Hamilton sul paranormale si svolsero in segreto, ma TG rese tutto pubblico nel 1926, tenendo una conferenza sulla sua ricerca sulla telecinesi alla Winnipeg Medical Society.
Gli esperimenti inizialmente si concentrarono sulla telecinesi, oggetti in movimento a distanza.
Pochi anni dopo, si espansero ai circoli domestici, chiamati anche “sedute spiritiche”, e aggiunsero altri due medium: Mary Marshall e sua cognata Susan Marshall, anche chiamate Dawn e Mercedes.
Fu allora che, secondo i rapporti di Hamilton, iniziarono a vedere l’Ectoplasma, masse bianche spettrali, presumibilmente la manifestazione fisica degli spiriti, che emergevano dagli orifizi sui volti dei medium e visibili solo nelle fotografie.
Da quel momento fino alla sua morte, TG tenne 86 conferenze e scrisse numerosi articoli pubblicati in Canada e all’estero, diffondendo la sua fama e l’opera della sua famiglia nel Regno Unito, in Europa e negli Stati Uniti.
Ministri canadesi, medium americani, il famoso Sir Arthur Conan Doyle (autore della serie Sherlock Holmes) e tantissime altre persone, famose e non di tutto il mondo, si recarono a Winnipeg, per partecipare alle sedute spiritiche degli Hamilton.
Anche dopo la sua morte, gli Hamilton cercarono di contattare Conan Doyle tramite medianità.
Per tutta la vita, Hamilton e la sua famiglia lavorarono per dimostrare, scientificamente, che i fantasmi sono reali e che possiamo parlare con loro.
Shelley Sweeney, capo archivista presso gli archivi dell’Università di Manitoba, affermò che Hamilton stesso e altri come lui, fossero veri credenti.
“Penso che le persone credessero che ci fosse una vita dopo la morte e che se solo avessero potuto aprire la porta di una fessura, avrebbero potuto scoprire come stava la persona amata”.
Nel 1935, TG Hamilton morì improvvisamente per un attacco di cuore, e sua moglie Lillian e sua figlia Margaret continuarono il suo lavoro, scrivendo articoli, libri, divenuti famosi in tutto il Mondo.
Insomma…l’Ectoplasma è una finzione?
Ne sono sicura, Esiste!
“So, so you think you can tell
Heaven from Hell?”
-Pink Floyd-
L’Ailanto (Ailanthus altissima), “Albero del paradiso”, è stato introdotto in Italia dalla Cina nel 1760.
Si è naturalizzato in tutto il nostro Paese e viene usato a volte per il rivestimento di pendici detritiche, dato che si propaga rapidamente su terreni di scarico o abbandonati.
Ciò è dovuto alla sua abbondante produzione di polloni, alcuni dei quali spuntano a distanze ragguardevoli dall’albero di origine.
È una specie assai rustica e resistente alla siccità.
Per queste sue caratteristiche è da utilizzare con prudenza, in quanto può diventare una pericolosa pianta infestante in luoghi dove la sua presenza non è desiderata.
Nella riserva naturale del’Isola di Montecristo, per esempio, una delle minacce più gravi della conservazione della vegetazione naturale è costituita dall’Ailanto.
La sua introduzione è dovuta al tentativo di iniziare l’allevamento di un lepidottero chiamato “Sfinge dell’Ailanto” (Atteva aurea), in sostituzione del baco da seta, la cui sopravvivenza in quel periodo era minacciata da un’epidemia.
Il legno dell’Ailanto è bianco e assomiglia a quello dei frassini.
Può produrre una cellulosa di buona qualità, ma non viene utilizzato industrialmente.
In Ticino, l’Ailanto è stato introdotto già nel 1800.
Fra le aree di prima introduzione figura la zona di Biasca, dove gli scalpellini italiani lo hanno impiantato per ombreggiare le cave, data la sua crescita veloce anche in condizioni estreme.
Secondo l’ingegnere forestale Arnoldo Bettelini, alla fine del XIX secolo la specie era coltivata anche nei giardini della regione Sottoceneri, nel Canton Ticino, per l’eleganza delle sue fronde.
Però le foglie, se stropicciate, emanano un forte e sgradevole odore.
In Cina, l’Ailanto è simbolo dell’elevazione spirituale.
In Europa, forse per lo stesso motivo, queste piante erano un tempo particolarmente diffuse nei piazzali antistanti i conventi e nei giardini delle canoniche.
Il pittore naif Henri Rousseau, detto “Le Douanier” (1844-1910), era solito raffigurare tra gli Ailanti, le sue tigri e la fauna esotica dei suoi sogni, in isole lontane.
Il nome Ailanto ha due probabili origini; la prima dal francese “ail = aglio” e dal greco “anthòs = fiore”, in riferimento allo sgradevole odore agliaceo emanato dalle foglie, quando vengono stropicciate; la seconda dal vocabolo cinese “Ailanto” che significa “Albero del cielo”, o “Albero del paradiso”.
Nella medicina popolare, l’Ailanto è utile per arginare disturbi legati alla perdita di memoria, incapacità di concentrazione, difficoltà nell’apprendimento e nel ricordare le cose.
È adatto anche in caso di confusione e temerarietà, ovvero eseguire azioni, senza cautela, per contrastare disturbi come forti mal di testa accompagnati da capogiri, vertigini o nausea.
Utile anche nel controllo del grado di ansia ed affaticamento, è in grado di risolvere il problema dell’insonnia.
È utile nel frenare i problemi relativi agli occhi come la congiuntivite, la sensazione di bruciore agli occhi, che causa dolore e visione offuscata a causa di secrezione purulenta; efficace nel trattamento di disturbi nasali come secchezza del naso, congestione nelle narici, starnuti e perdita dell’olfatto.
L’Ailanto è usato anche per disturbi della pelle, dello stomaco, per rimuovere vermi intestinali e tantissimi altri problemi.
Nonostante siano tante e preziosissime le sue proprietà benefiche, bisogna ricordare che comunque l’Ailanto è tossico per uomini ed animali, quindi bisogna maneggiarlo con estrema attenzione ed esperienza.
Il suo legno è flessibile e si adatta bene alla produzione di teglie da cucina, importanti nella cucina cinese per la cottura di mantou, pasticcini e riso.
Con un nome come ‘Albero del Paradiso’, sarete curiosi di vedere quali pratiche spirituali circondano l’Ailanto.
Questo albero svolge un importante ruolo simbolico in molte, se non tutte, tradizioni religiose e mistiche, così come importanti rituali di guarigione.
Chiamato anche ‘Albero della Vita’ è un simbolo diffuso nel Cristianesimo, nel Giudaismo, nell’Islam, un simbolo della ricerca della conoscenza.
I rami simboleggiano una connessione con il cielo e le radici con gli inferi (per questo motivo in alcune zone è chiamato “Albero dell’Inferno”), formando insieme l’intero simbolo della conoscenza.
Proprio come la religione e la spiritualità nella cultura umana, spesso nate da condizioni estreme, così l’Albero del Cielo serve come metafora della resilienza dello spirito, dell’incessante sete di vita e dell’incredibile inventiva della natura, per fiorire anche negli ambienti più estremi.
“Così, così pensi di poter distinguere
il paradiso dall’inferno?”
-Pink Floyd-
Olmo – La Mente nobile
“Osservazione e realismo”
dal 12 al 24 gennaio – dal 15 al 25 luglio
Buon Compleanno ♥
Secondo l’Oroscopo celtico, appartieni al segno dell’Olmo, che ti conferisce perspicacia e altruismo.
Sei spesso disposto a prenderti importanti responsabilità sul lavoro, meno volentieri nel caso di progetti a lunga scadenza.
Conformista in modo quasi disarmante, crei simpatia ed ammirazione in chi ti è vicino.
Il tuo moralismo ti impedisce, però, di approfittare fino in fondo dei favori che la tua simpatia si guadagna.
Hai una grande fiducia nella natura umana, sei sempre alla ricerca della giustizia, e rimani deluso troppo spesso dalle brutte esperienze.
In questo caso, nella maturità, potrai rischiare di perdere le tue belle qualità sognatrici, sotto il peso di questo lato negativo della vita.
Credi nella gentilezza delle persone, ti preoccupi dei fallimenti più degli altri.
Nei tuoi sentimenti sei appassionato, sei un grande seduttore: brillante ed estroverso riesci ad affascinare facilmente la tua preda, ma non ami i rapporti con troppi impegni o costrizioni.
Però, se fai una scelta mirata, crei le condizioni per l’amore, per vivere un “matrimonio brillante” (anniversario dei 60 anni di matrimonio).
L’Uomo Olmo è caratterizzato da qualità come la schiettezza, la perseveranza e il desiderio di insistere sulle proprie convinzioni.
Ha eccellenti talenti organizzativi e pratici.
Solitamente è attratto da partner in grado di soddisfare le loro numerose esigenze, pronte a svilupparsi e migliorarsi.
La Donna Olmo si distingue per apertura e franchezza, responsabilità, senso del dovere sviluppato. Si fida delle persone, tende a vedere solo il lato migliore della loro natura, è molto premurosa e generosa nei confronti dei propri cari.
E’ quasi sempre fiduciosa nel riconoscimento pubblico e nel suo successo, quindi, in caso di un possibile fallimento, reagisce in modo molto doloroso.
I bambini nati sotto il segno dell’Olmo soffrono della “Sindrome dell’aiutante”, ovvero sono sempre felici di aiutare con consigli e sostegno.
Sfortunatamente, questa disponibilità è spesso sfruttata dagli altri. Hanno un alto senso di giustizia per il quale si battono anche oltre i loro confini.
Fanno parte di quelle persone caritatevoli e socievoli, per le quali ostilità e aggressioni sono una parola straniera.
Di conseguenza, possono gestire molto male queste caratteristiche con altre persone.
Dove c’è luce, c’è anche ombra e così è con i nati dell’Olmo, che amano essere decisi e prepotenti, dando l’impressione di avere spesso un atteggiamento da “so-tutto-io”.
Tuttavia, si fanno facilmente perdonare, poiché il loro comportamento non è mai inteso con cattiveria, e rimane molto nobile.
Il punto debole, delle persone nate sotto il segno celtico dell’Olmo, consiste nella mancanza di obiettività nell’analisi di alcune situazioni: se qualcosa non va come dovrebbe, preferiscono far finta che tutto vada comunque bene.
COLORE: Blu
PIANTA: Agrifoglio
SEGNI CELTICI AFFINI: Pioppo, Salice, Castagno
SEGNI ZODIACALI CORRISPONDENTI: Capricorno, Acquario, Cancro, Leone
ERBE AROMATICHE BENEFICHE: Ginepro, Camomilla, Rosmarino
PARTI FISICHE PIU’ VULNERABILI: Pressione, Occhi, Cuore
PROFESSIONI ADATTE: le tue professioni ideali sono quelle che prevedano il gioco di squadra, in ogni sua forma.
PERSONAGGI FAMOSI: Cary Grant, Moliere, Camilla Cederna, Stendhal, Ferruccio Amendola, Edgar Allan Poe, Albert Schweitzer, Federico Fellini, Robin Williams, Margherita Buy, Beppe Grillo, Nelson Mandela, Enrico Mentana, Milva, Franca Rame.
Il termine Delfino si indica comunemente un gruppo di mammiferi marini, appartenenti all’ordine dei Cetacei, e deriva dal greco “delphus” = “utero”.
Esistono una quarantina di specie di Delfini, raggruppati in 17 generi.
I delfini più piccoli riescono spesso a “cavalcare le onde”, per diversi motivi.
Per esempio, quando viaggiano, saltare può far loro risparmiare energia, poiché c’è meno attrito mentre si è in aria.
Oppure lo fanno per l’orientamento, le manifestazioni sociali, i combattimenti, la comunicazione non verbale, l’intrattenimento e il tentativo di rimuovere i parassiti.
I Delfini sono in grado di emettere una vasta gamma di suoni, usando sacchi aerifari nasali, situati appena sotto lo sfiatatoio.
Questi mammiferi sono animali molto sociali, e vivono spesso in branchi fino a una dozzina di individui, anche se le dimensioni e le strutture dei gruppi variano notevolmente tra specie e luogo.
Infatti, in luoghi con un’alta abbondanza di cibo, i gruppi possono fondersi temporaneamente, formando dei super branchi: tali raggruppamenti possono superare i 1.000 delfini, anche se lo scambio è comune.
I Delfini possono tuttavia stabilire forti legami sociali.
I marinai credono da tempo, che i Delfini siano di buon auspicio, anche perché sono noti per aiutare le persone che stanno annegando, e per scacciare gli squali che le attaccano nell’acqua.
E’ noto il racconto di un branco di balene, che era stato spiaggiato in Nuova Zelanda.
La gente stava lottando per tenerle in vita, ma le balene erano disorientate, finché un vicino branco di Delfini si è avvicinato e ha riportato le balene in mare, salvando loro la vita.
A causa di questa tendenza, i Delfini hanno una meritata reputazione come protettori, insegnandoci non solo a salvare noi stessi, ma a proteggere gli altri bisognosi.
I nativi americani raccontano, che questi animali un tempo erano umani e si sono trasformati in Delfini per agire come guardiani della tribù.
Per questo motivo in queste regioni è vietato mangiarli, mentre in altre si crede che ai Delfini si debbano fare offerte di cibo.
Una leggenda dei Chumash (nativi americani della California centrale) narra che la Madre Terra Hutash aveva creato un ponte arcobaleno sull’Oceano, che le persone dovevano attraversare. Poiché alcuni di loro guardarono in basso durante il viaggio, ebbero le vertigini e caddero in mare.
Addolorandosi per ciò che era successo e non volendo che annegassero, la Madre Terra trasformò le persone che erano cadute in Delfini.
Ecco perché le tribù Chumash considerano i Delfini i loro fratelli e sorelle.
In Sud America, la definizione di Delfino è di un mago, che si trasforma in questi mammiferi ed è temuto, rispettato e ammirato.
I Cinesi vedono il simbolo del Delfino, come un salvatore per coloro che viaggiano negli oceani sulle navi.
Essi proteggono la gente e, in segno di onore e ammirazione, sulle navi ci sono illustrazioni di questi mammiferi.
Una storia narra di una ragazza portata dal suo patrigno al fiume Yangtze, il quale voleva venderla al mercato.
Lungo il percorso sulla barca, l’uomo cercò di approfittare della ragazza, ma lei saltò in acqua e una tempesta fece affondare la nave e annegare l’uomo.
Quando la tempesta si calmò, la gente sulla riva vide un bellissimo delfino e concluse che si trattasse della reincarnazione della ragazza.
Da allora, è conosciuta come la dea Yangtze ed è un simbolo di prosperità e pace.
Per i Cristiani, i Delfini illustrati su alcune tombe, sono simbolo di Cristo che accompagna il defunto nell’aldilà.
Inoltre, questo mammifero è spesso raffigurato su un tridente o una croce, come emblema della crocifissione di Cristo.
Si racconta, anche, che i Delfini accompagnassero i pescatori e i marinai nei loro viaggi, e li avvertissero delle tempeste in arrivo, riconoscendo ognuno dei membri dell’equipaggio.
Per i Celti, la figura del Delfino era strettamente correlata a quella delle Sirene, perché le persone venivano spesso salvate da loro e venivano viste come dotate di poteri magici, simili agli Dei.
Essi erano attenti ad ogni aspetto e suono che il mammifero emetteva come un segno, un messaggio o un avvertimento, per rimanere a casa e non viaggiare per i mari quel giorno, perché ci sarebbe stata una tempesta.
Spiritualmente, il Delfino rappresenta l’armonia e l’equilibrio, è simbolo di protezione e di resurrezione.
La sua natura giocosa ricorda che tutti hanno bisogno di affrontare la vita con umorismo e gioia.
Le persone che si identificano con il Totem Delfino sono generalmente pacifiche e gentili, ma con una profonda forza interiore.
Essi bilanciano la loro natura animale con un’intelligenza superiore, si fidano del loro istinto e della loro intuizione, piuttosto che pensare troppo alle cose.
Vivono pacificamente con altre specie, compresi gli umani (che invece hanno tanta difficoltà nel farlo…).
I Delfini usano l’ecolocalizzazione, per “vedere” nelle acque scure.
È come un sesto senso, che guida la loro direzione, li aiuta a trovare cibo e li avverte del pericolo. Questo ci ricorda di fidarci della nostra intuizione e guida interiore, per aiutarci nel nostro percorso di vita.
Ci rammenta di onorare sempre quella conoscenza più profonda dentro di noi, perché ignorarla ci porta fuori equilibrio e allineamento con il flusso autentico delle nostre vite.
Questi mammiferi emettono una frequenza sonora, che rimbalza sugli oggetti, ricevendo una chiara “immagine”, che interpretano come una sensazione vibrazionale di qualunque oggetto fisico si trovi nel loro campo di azione.
Da questo, creano una mappa, in modo che sappiano di quale oggetto si tratta e dove possono trovarlo.
Molte persone sensibili sentiranno già vibrazioni energetiche, emozioni e sentimenti intorno a loro, captandoli usando la loro “antenna” interiore, quindi lo spirito del Delfino può ispirarci a perfezionare questo “dono”.
I nati con un totem Delfino hanno un talento naturale per divertirsi.
La loro felicità è contagiosa e il loro amore non conosce limiti.
I Delfini proteggono le loro famiglie, in particolare i giovani, malati o feriti, comprendendo che la “comunità” è importante e ci rende più forti di quanto saremmo da soli.
Il totem Delfino rappresenta una persona davvero a suo agio nel proprio ambiente e nella propria pelle, che si rivolge naturalmente agli altri con assistenza o guarigione, provando empatia per chi è nel bisogno.
I simboli dei Delfini nei sogni possono rappresentare una guida lungo il tuo viaggio e protezione, mentre ti addentri in acque inesplorate.
Quando un Delfino appare nei tuoi sogni, può anche presagire amore o sfide, che ti porteranno a trasformarti in qualche modo potente.
Sognare i Delfini rappresenta il sé emotivo, a volte in guerra con il proprio intelletto.
Devi governare quei sentimenti e mantenerli in equilibrio con logica e pensiero chiaro.
Il Delfino è considerato un simbolo protettivo e può mettere in guardia su ciò che ci aspetta, o sulle cose a cui dobbiamo prepararci.
Presta attenzione anche all’ambientazione nel tuo sogno.
–Sognare un Delfino in generale: senza ricordare altri dettagli specifici del tuo sogno, significa che puoi aspettarti una sorta di piacere ed eccitazione in futuro. La fortuna ti seguirà ed è anche possibile che incontrerai qualcuno di molto importante nella tua vita.
–Delfino morto: può rappresentare un’occasione persa, o la paura di perdere qualcuno.
–Delfino che sta morendo: indica che si è persa una connessione, o che qualcuno, a cui eri stato precedentemente vicino, si sta ritirando o si allontana.
–Perdere di vista un Delfino: mostra che potresti ricordare qualcuno, a cui una volta eri molto vicino, ma che hai perso o dal quale ti sei allontanato.
–Delfino in acqua: è di buon auspicio. Questo sogno indica che la tua comunicazione con altre persone sarà molto buona nel prossimo futuro. Se hai fatto questo tipo di sogno, allora è il momento ideale per incontrare nuove persone e uscire di più.
–Giocare con un Delfino: se nei tuoi sogni giocavi con un Delfino, significa che stai cercando di fuggire da un lavoro, che ti sta causando molto stress. È anche possibile che tu sia in una relazione che ti porta stress e altre emozioni negative. Ecco perché dovresti pensare bene, se vuoi rimanere in tale relazione o lavoro. Forse sarebbe meglio cercare qualcosa che ti porti più calma e gioia.
–Inseguire un Delfino: significa che stai cercando un lavoro, che ti porterà molta gioia e divertimento. Inoltre, questo sogno può essere interpretato in un altro modo. Può significare che stai cercando di socializzare di più e di avere una migliore comunicazione con le persone intorno a te.
–Salvare un Delfino: significa che la tua relazione è a rischio in questo momento. Non provi più eccitazione in quella relazione e tutto sembra essere come una routine per te. In questo caso ti consiglio di provare a cambiare qualcosa nel tuo rapporto. Forse puoi fare qualcosa di carino per il tuo partner e sorprenderlo.
–Cavalcare un Delfino: vorresti migliorare la tua situazione e andare avanti. Sei pronto a usare tutti i tuoi talenti nascosti e le tue abilità naturali, per avere successo.
–Toccare un Delfino: significa che sei emotivamente attratto da qualcuno nella tua vita reale. C’è qualcuno che ti piace fisicamente, ma non hai il coraggio di ammetterlo. Lo stesso significato avrà un sogno in cui hai stabilito un contatto visivo con un Delfino.
–Parlare con un Delfino: se nei tuoi sogni stavi parlando con un Delfino, è importante ricordare di cosa stavi parlando. Questo messaggio potrebbe essere molto importante, perché potrebbe aiutarti a capire la connessione tra la tua mente conscia e quella subconscia.
–Dare da mangiare a un Delfino: ha un simbolismo sempre positivo. Significa che dovresti usare tutte le tue abilità e talenti nel prossimo futuro. Ti aiuterà ad avere successo e anche le altre persone saranno impressionate da tutto ciò che puoi fare.
–Delfino che ti trasporta: è un buon segno. Questo sogno significa che qualcuno ti aiuterà in futuro, anche se non te lo aspetti. Probabilmente sarà qualcuno che non conosci molto bene e rimarrai sorpreso da questo atto altruistico.
–Delfino che salta in acqua: è un segno della tua buona salute e vitalità.
I Delfini non dormono mai veramente; tengono un occhio aperto e una parte del loro cervello in allerta, alternandosi ad altre sfere.
In questo modo, possono salire in superficie per prendere aria senza annegare.
Quindi, un tatuaggio del Delfino può anche ricordarti, che devi esistere su più di un piano contemporaneamente.
Potresti aver bisogno di equilibrio e armonia, alternando la tua attenzione tra gli aspetti logici ed emotivi della tua natura.
Il tatuaggio del Delfino può rappresentare l’importanza dell’equilibrio, dell’armonia e della comunicazione.
Questi mammiferi sono spesso raffigurati in coppia nei tatuaggi, in quanto rappresenta anche amore, impegno e collaborazione.
Spesso un simbolo usato nei matrimoni o in altre ambientazioni romantiche, la lealtà, la giocosità e la capacità del Delfino di attraversare le barriere e connettersi con gli umani e altre specie, rappresenta il potere dell’amore per superare qualsiasi ostacolo.
Occorrente:
Un foglio di carta pergamena
Un pennarello nero
Un sacchettino di seta bianca
Tre foglie di Alloro secche
Tre foglie di Iperico secche
Curcuma in polvere
Sette chicchi di riso
Sale grosso
Un mortaio
Procedimento:
Scrivi sul foglio di carta pergamena queste parole magiche:
“Proteggimi dal male. Per il potere di questo magico sale. Proteggimi dal male.”
Metti nel mortaio tutti gli ingredienti e pestali fino a ridurli in polvere.
Piega il foglio di carta pergamena e mettilo insieme alla polvere che hai ottenuto dentro il sacchettino di seta bianca.
Conserva il sacchettino di seta in un cassetto, o portalo sempre con te.
Quando percepisci il bisogno del suo potere, stringilo tra le mani e ripeti per sette volte la formula magica, che hai scritto sul foglio di carta pergamena:
“Proteggimi dal male. Per il potere di questo magico sale. Proteggimi dal male.”
IO CAMMINO AL TUO FIANCO
Ovunque tu sia,
qualsiasi cosa ci voglia,
non importa quanto lontano.
Attraverso tutto ciò che può capitare
e tutto ciò che ancora non è.
Io cammino al tuo fianco.
Nelle profondità della mia bocca,
suonerà il mio richiamo
per te, alimentando il fuoco dei sensi.
Afferra la mia mano,
stringiti a me.
Io cammino al tuo fianco.
La luna accende la notte,
io arrivo quando mi chiami.
Febbre la notte, febbre al mattino,
febbre quando mi baci,
febbre quando mi tieni stretta.
Io cammino al tuo fianco.
Voglio fare l’ amore con te ogni notte,
quando le stelle riempiono il cielo.
Correrò nelle tue braccia,
al sicuro, mai più soli.
Era destino che fossimo Noi.
Io cammino al tuo fianco.
-MadameBlatt-
-dedicated to Zack-
TROVA IL TUO NOME!
SABA: dall’ebraico “convertito”
Caratteristiche della personalità: superbo, curioso
Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 7
Colore: Giallo
Pietra: Berillo
Metallo: Argento
Onomastico: 12 Aprile
SABATINA/SABATINO: dall’ebraico “nato di sabato”
Caratteristiche della personalità: spensierato, carpe diem
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 2
Colore: Verde
Pietra: Peridoto
Metallo: Oro
Onomastico: 2 Febbraio
Varianti: Sabadino, Sabata, Sabbazia
SABINA/SABINO: dal latino “proveniente dalla Sabina”
Caratteristiche della personalità: onesto, rispettoso
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 10
Colore: Blu
Pietra: Lapislazzulo
Metallo: Argento
Onomastico: 29 Agosto
Varianti: Savino, Savina, Sabin, Sabine, Sabien, Szabin
SABRINA: dal celtico “pungente”
Caratteristiche della personalità: apparentemente scontrosa, premurosa
Segno corrispondente: Ariete
Numero fortunato: 1
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Ferro
Onomastico: 29 Gennaio
Varianti: Sabryna, Bree
SACHA: nome maschile dal greco “protettore degli uomini”, usato in Italia in forma femminile
Caratteristiche della personalità: affascinante, ironico
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 2
Colore: Rosso
Pietra: Rubino
Metallo: Argento
Varianti: Sasha, Sascha
SAFFO: dal greco “zaffiro”
Caratteristiche della personalità: pacifica, amorevole
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 4
Colore: Azzurro
Pietra: Acquamarina
Metallo: Stagno
SAFIRIA: dal greco “come uno zaffiro”
Caratteristiche della personalità: affidabile, leale
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 8
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Argento
SALOME’: dall’aramaico “felice”
Caratteristiche della personalità: sensuale, intelligente
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 2
Colore: Rosa
Pietra: Rodonite
Metallo: Magnesio
Onomastico: 22 Ottobre
SALOMONE: dall’ebraico “pacifico”
Caratteristiche della personalità: attivo, artistico
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 7
Colore: Rosso
Pietra: Diaspro
Metallo: Rame
Onomastico: 13 Marzo
Varianti: Salomon, Süleyman
SALVATORE/SALVATRICE: dal greco “Dio è salvezza”
Caratteristiche della personalità: devoto alla famiglia e al lavoro
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 8
Colore: Rosso
Pietra: Granato
Metallo: Ferro
Onomastico: 18 marzo-6 agosto-22 novembre
Varianti: Salvatorico, Salvador, Sotiris, Xalba, Szalvátor
SALVO: dal latino ”portato alla salvezza”
Caratteristiche della personalità: devoto alla famiglia e al lavoro
Segno corrispondente: Vergine
Numero fortunato: 1
Colore: Arancione
Pietra: Diaspro
Metallo: Argento
Onomastico: 10 Settembre
Varianti: Salvino, Salvina
SAMANTHA: dall’ebraico e poi nordamericano “fanciulla sacra”
Caratteristiche della personalità: perspicace, allegra
Segno corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 8
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Ferro
Varianti: Samanta
SAMIA: dall’arabo-turco “nobile”
Caratteristiche della personalità: emotiva, riservata
Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 3
Colore: Verde
Pietra: Giada
Metallo: Rame
Variante: Sami
SAMUEL: dall’ebraico “il suo nome è Dio”
Caratteristiche della personalità: deciso, protettivo
Segno corrispondente: Ariete
Numero fortunato: 8
Colore: Rosso
Pietra: Rubino
Metallo: Oro
Onomastico: 16 Febbraio, 20 Agosto
Varianti: Samuele, Samuela
SANDRA/SANDRO/SANDY: (VEDI ALESSANDRA/ALESSANDRO)
SANSONE: dall’ebraico “pieno di sole”
Caratteristiche della personalità: ottimista, timido
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 6
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Argento
Onomastico: 27 Giugno
Varianti: Samzun, Samsó, Simson, Sanson, Samson, Sansão
SANTA/SANTE/SANTO: dal latino ”sacro”
Caratteristiche della personalità: devoto, consolante
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 6
Colore: Arancio
Pietra: Tormalina
Metallo: Stagno
Onomastico: 14 Settembre (Santa)-28 Marzo, 2 Giugno, 2 Luglio (Sante, Santo)
Varianti: Santi, Santolo, Santino, Santina, Santella, Sant, Sanctus
SANTIAGO: VEDI GIACOMO
SAPIENTE: dal latino “sapiente”
Caratteristiche della personalità: modesto, razionale
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 9
Colore: Bianco
Pietra: Opale
Metallo: Platino
SARA: dall’ebraico “principessa”
Caratteristiche della personalità: riservata, diligente
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 2
Colore: Rosso
Pietra: Rubino
Metallo: Rame
Onomastico: 20 Aprile-19 Agosto
Varianti: Sarah, Saro
SASHA: VEDI ALESSANDRA/ALESSANDRO
SATURNO: dal latino “seminatore”
Caratteristiche della personalità: pigro, lunatico
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 5
Colore: Rosso
Pietra: Ametista
Metallo: Argento
Onomastico: 6 marzo
Varianti: Saturnino, Sadorn, Saturne, Saturn, Saturna
SAUL: dall’ebraico “implorato da Dio”
Caratteristiche della personalità: raffinato, riservato
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 9
Colore: Rosso
Pietra: Diaspro
Metallo: Rame
Onomastico: 25 Gennaio
Varianti: Saulle, Saula
SAVERIA/SAVERIO: dallo spagnolo “casa nuova”
Caratteristiche della personalità: semplice, ansioso
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 7
Colore: Blu
Pietra: Lapislazzulo
Metallo: Platino
Onomastico: 31 Gennaio
Varianti: Javiel, Xabier, Xabi, Xavier, Xavior, Xavia, Zavia, Xaveria, Xaver
SCARLET: dal latino o dal persiano “tipo di lavorazione dei tessuti”, non necessariamente scarlatto
Caratteristiche della personalità: romantica, simpatica
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 8
Colore: Giallo
Pietra: Topazio
Metallo: Argento
SCIPIONE: dal latino “scettro”
Caratteristiche della personalità: intelligente, coraggioso
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 6
Colore: Viola
Pietra: Quarzo rosa
Metallo: Stagno
Onomastico: 4 Settembre
Varianti: Scipion, Scipio
Il Peridoto, chiamato anche Crisolito o Olivina, è un minerale appartenente al gruppo dei Silicati, dal colore giallo-verde, o verde oliva, o verde scuro.
Il nome deriva dall’antica parola araba “Faridat” (gemma), anche se un’altra tradizione lo fa derivare dall’antico termine inglese “Peridote” (punto luminoso).
Il Peridoto è l’unica gemma, insieme col Diamante, che non si è formato nella crosta terrestre, bensì nella roccia fusa del mantello superiore e portato in superficie dalle tremende forze di terremoti e vulcani.
Oltre a questo minerale, nato dalla Terra, altri cristalli di Peridoto hanno origini extraterrestri, trovati in rari meteoriti di Pallasite (solo 61 conosciuti fino ad oggi), formatisi circa 4,5 miliardi di anni fa, alla nascita del nostro Sistema Solare.
Il Peridoto nella sua forma base Olivina (meno trasparente), è stato trovato anche nella polvere di cometa, riportata dalla sonda spaziale robotica Stardust nel 2006, è stato scoperto sulla Luna e rilevato da uno strumento su Marte dal Global Surveyor della NASA.
Gli antichi credevano, che Peridoto fosse stato espulso sulla Terra dall’esplosione di un Sole e che contenesse il suo potere curativo.
I giacimenti sono numerosi, ma la fonte per eccellenza, per l’estrazione del Peridoto, è stata per anni l’isola Zabargad , situata nel Mar Rosso.
Oggi si trova nella riserva di San Carlos, in Arizona, ed anche è possibile trovarlo in Myanmar, nello Sri Lanka , in Cina , in Kenya, in Afghanistan e in Pakistan.
Antichi rotoli di papiro egiziani registrano l’estrazione del Peridoto già nel 1500 a.C., sull’isola di Topazo (ora isola di San Giovanni) nel Mar Rosso egiziano.
L’esatta ubicazione dell’isola è rimasta un mistero per diversi secoli, fino a quando non è stata riscoperta nel 1905; i navigatori trovavano difficile trovarla, poiché era spesso avvolta da una fitta nebbia impenetrabile.
La leggenda dice che le pattuglie reali, che sorvegliavano l’intera isola, dovevano giustiziare i trasgressori proteggendo i minatori dai ladri.
I minatori raccoglievano le gemme per il tesoro funerario del Faraone, durante tutte le ore del giorno e della notte, poiché si diceva che i cristalli di Peridoto brillassero nell’oscurità della notte, alla luce delle lampade degli uomini.
Quindi, i minatori dovevano segnare il punto in cui avevano visto le gemme incandescenti, per poi tornare a recuperarle la mattina successiva.
Diversi sono i soprannomi per questa pietra.
Anticamente il Peridoto era chiamato “Pietra dei Cavalieri”, perché fu portato in Europa dai Crociati ed era utilizzato inizialmente, per adornare gli oggetti religiosi, per essere solo successivamente apprezzato come gioiello.
La scintillante tonalità verde era una delle preferite di Cleopatra, nell’antico Egitto, in cui era chiamato “Smeraldo della Sera”.
Qui era venerato da chi deteneva il potere, tra cui sommi sacerdoti e re, che pensavano allontanasse gli spiriti maligni.
Il Peridoto è talvolta chiamato anche “Pietra dello Studio”, grazie alla sua innata capacità di invitare la mente a concentrarsi.
Un altro nome per il Peridoto è “Smeraldo del povero”, anche se non c’è nulla di modesto o umile in questa pietra viva e brillante.
Questa splendida gemma è collegata al Chakra del cuore ed è sempre pronta ad aiutarti a spalancare il tuo amore, in modo da poter condividere la gioia sublime dell’Universo.
Per aprire il cuore è importante allentare la presa sull’ansia, lasciare andare i pensieri invidiosi e lasciare che la chiarezza guidi la via dai vecchi campi aridi verso nuovi pascoli luminosi e soleggiati.
Il Peridoto è una pietra protettiva per l’aura, è un potente neutralizzatore e lavora per rilasciare le tossine a tutti i livelli, sia fisicamente che dai corpi sottili.
E’ una pietra per nuovi inizi e molte delle sue qualità hanno a che fare, con il lasciar andare vecchi schemi o comportamenti che non ti servono più.
Ti insegna a distaccarti dalle persone negative e dalle influenze esterne e guardare invece al tuo Sé Superiore come guida.
Una volta che le vibrazioni negative sono state eliminate, il Peridoto ti aiuta ad andare avanti, una volta che hai svolto il lavoro psicologico necessario, per assicurarti di non richiamare nulla nella tua aura.
Si dice che il Peridoto allevi i sentimenti di gelosia, risentimento, dispetto e rabbia.
È una buona pietra per affrontare gli effetti dello stress, migliora la fiducia e insegna l’assertività, piuttosto che l’aggressività.
Esso ti mostra come perdonare te stesso e facilita il guardare indietro al tuo passato, con compassione e comprensione, aiutando con l’auto-perdono.
Bandisce la letargia e ti aiuta ad ammettere i tuoi errori e ad andare avanti.
Uno degli attributi più benefici del Peridoto, è la sua capacità di supportarti nell’assumerti la responsabilità delle tue scelte, specialmente quando tendi a incolpare gli altri, per tutte le cose negative che ti accadono nella tua condizione attuale.
Questa pietra verde brillante e amichevole ha anche la straordinaria capacità di ispirare eloquenza e creatività; porta anche gioia e buon umore.
Attrae l’amore e calma la rabbia, rinnovando tutte le cose.
Il famoso filosofo romano Plinio il Vecchio, diceva che il Peridoto deve essere indossato sul braccio destro, per operare la sua più potente azione disperdente.
La capacità della pietra, di brillare come un carbone ardente sotto la luce della lampada di notte, aiuta a scacciare le visioni notturne.
Il Peridoto è stato a lungo considerato un potente aiuto, per riparare e mantenere l’amicizia e, presumibilmente, liberare la mente dai pensieri invidiosi, che possono danneggiare e mettere a dura prova le relazioni.
È anche usato per proteggere dal malocchio.
Il Peridoto, pietra portafortuna del mese di agosto, viene regalata anche in occasione del 16° anniversario di matrimonio.
Mantenere la tua gemma di Peridoto in perfette condizioni è essenziale, per conservare l’energia alta e fluida.
Pulire regolarmente i tuoi cristalli è un ottimo modo, per rimuovere le vibrazioni tossiche bloccate e può garantire che le gemme non solo mantengano la loro lucentezza, ma anche la loro forza.
Il Peridoto non ama essere sbattuto; se puoi, tienilo lontano da sbalzi di temperatura estremi e, quando si tratta di detergere, basta solo un po’ di acqua calda e sapone.
Assicurati sempre di sciacquare via il sapone e, se vuoi quella scarica extra di energia ricaricata, dovresti lasciarlo fuori alla luce diretta della Luna, per lasciare che Madre Terra continui il suo lavoro.
I cristalli sono incantati dall’energia elementale e, poiché il Peridoto è una pietra della terra, adora il bacio del Sole, la Luna, l’acqua e il suolo da cui nasce la vita.
SEGNI ZODIACALI: Leone, Vergine
CHAKRA: Anahata, del cuore
PIANETA: Mercurio