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AGNOCASTO, L’ALBERO DELLA CASTITA’

Scritto da MadameBlatt

L’Agnocasto (Vitex agnus castus) appartiene alla famiglia delle Verbenacee, è originario del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente ed è attualmente coltivato in molti paesi del mondo a clima temperato.
E’ un arbusto ornamentale con fiori violacei e color lavanda, con frutti piccoli di colore marrone.
Era noto già nell’antichità come ‘anafrodisiaco’, da cui la denominazione greca “a-gonos” (senza prole), che comparve in Dioscoride, ma successivamente fu mutata in “agnus” e privata così del suo significato.

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L’Agnocasto era già citato da Omero come “lyos”, termine di probabile radice indo-europea che permane in vari dialetti dell’Italia meridionale e della Sicilia (lágano, láganu, lácana, lágomu), con lo stesso significato del latino ‘Vitex’ : viticcio o virgulto flessibile adatto a legare.
Un tempo era coltivato nei monasteri, perché sembrava avere la proprietà di sedare il desiderio sessuale, una credenza successivamente smentita.
Si è scoperto che la pianta di Agnocasto è utile per modulare le turbe della menopausa, dolori al seno prima delle mestruazioni e favorire l’allattamento.
Il medico greco Dioscoride, del I secolo d.C., lo suggeriva come rimedio per diminuire la libido; secondo il naturalista romano Plinio il Vecchio, veniva sparso sui letti delle mogli dei soldati ateniesi, per preservarne la fedeltà coniugale quando i soldati andavano lontano in battaglia.

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Questo frutto, dal sapore pungente, è noto col nome di “Pepe falso” o “Pepe dei monaci” perché questi ne facevano uso come ipotetico anafrodisiaco, per far fede al voto di castità.
I rami flessibili e robusti venivano usati nella costruzione di palizzate di canne.
Il nome inglese dell’Agnocasto, “Chaste tree” = “albero casto”, deriva dalla credenza, che la pianta fosse in grado di sopprimere la libido nelle donne che l’assumevano.
L’Agnocasto era un indispensabile nell’antica festa greca Tesmoforie, tenuta in onore di Demetra.
Durante questa festa, le donne rimanevano “caste” e usavano fiori e rami di Agnocasto per ornamento, oltre che decorare il tempio di Demetra con mazzi dei suoi fiori viola brillante.

Tesmorie

A Roma le vestali portavano ramoscelli di Agnocasto come simbolo della loro castità e fedeltà allo spirito divino.
Gli sposi novelli venivano incoronati con i fiori di questa pianta, per dimostrare la loro fedeltà reciproca e ai loro voti.
In Europa, la Chiesa cattolica sviluppò una variante di questa cerimonia, mettendo i boccioli di Agnocasto nei vestiti dei monaci novizi, per sopprimere la libido.
I piccoli frutti rotondi (semi) dell’Agnocasto hanno un profumo pungente e un sapore che ricorda il pepe nero.

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Le foglie profumate sono state utilizzate anche come sostituto del luppolo nella produzione della birra.
Per tutto il diciottesimo e diciannovesimo secolo, i frutti furono poco usati dai medici europei.
Alla fine del XIX secolo, Felter e Lloyd (1898) suggerirono l’uso di una tintura delle bacche fresche a medici eclettici, per aumentare le secrezioni di latte e utili come agente nei disturbi mestruali.
A piccole dosi, si diceva che fosse utile nel trattamento dell’impotenza, e forse utile per il nervosismo o una lieve demenza.

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Se vuoi proteggere o salvaguardare un’unione o un legame sacro che condividi con un’altra persona, oppure una causa importante; o volessi un supporto nella creazione di cicli e ritmi salutari nella tua vita; o ancora se stai cercando di aumentare la tua fertilità fisica o creativa:
posiziona alcuni rametti di Agnocasto su un altare e recita una preghiera ogni notte, per la protezione dei tuoi cari e della tua famiglia.
Indossa i suoi fiori tra i capelli o come amuleto, per ricordarti di conservare le tue risorse emotive e materiali.


Le bacche di Agnocasto vengono trasformate in una tintura, che può essere assunta quotidianamente per aiutare le donne a regolare i loro cicli mestruali, bilanciare i ritmi profondi del corpo e nutrire i flussi psichici di creatività.
L’Agnocasto è usato molto comunemente come incenso durante le cerimonie della Luna e ha diversi usi per affrontare i problemi delle donne del sistema riproduttivo, oltre a migliorare il lavoro delle capacità psichiche e promuovere la trasformazione spirituale.

Pianeta : Plutone
Elemento : Acqua

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