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PENDOLO E RADIOESTESIA

Scritto da MadameBlatt

Il Pendolo semplice è un sistema fisico, costituito da un filo inestensibile e da una massa puntiforme, fissata alla sua estremità e soggetta all’attrazione gravitazionale, reso celebre da Galileo Galilei.
Esso rappresenta un punto di riferimento strumentale nell’arte divinatoria della Radioestesia.
La Radioestesia ( dal latino “radius”, raggio e dal greco “aisthesis”, sensibilità = “sensibilità alle radiazioni”), utilizza anche il Pendolo, per conoscere tutto ciò che interessa, ma per innumerevoli motivi.

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Essa si distingue, solitamente, in “Radioestesia fisica” e “Radioestesia mentale”.
La prima si basa sul principio che, ogni corpo, oltre ad emettere le proprie radiazioni, è colpito da tutte quelle emesse dai corpi che lo circondano.
La seconda presuppone, che l’operatore inconsciamente conosca ciò che gli interessa sapere ma, a livello conscio, non ne sia ancora consapevole.
Quindi il Pendolo diventa mezzo utile, a far emergere nella persona le facoltà paranormali.
Attraverso il Pendolo, si può accedere alla propria parte interiore e conoscere le vere motivazioni, che talvolta impediscono di comprendere i veri motivi per cui si è insoddisfatti della propria vita, oppure aiuta a trovare soluzioni alle più disparate domande.

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Si può conoscere la propria salute energetica, capire quale è il punto del proprio corpo in cui si perde energia, dove l’emozione è bloccata, quali sono i Chakra compromessi.
Spesso, la propria vita affettiva non è come si desidera, ma non si sa come cambiare o troncare un rapporto, che si trascina da tempo.
Si vorrebbe conoscere i sentimenti che una persona prova verso l’altro, se si avrà una relazione, approfondire sentimenti che non hanno chiarezza, se c’è sintonia tra due persone, l’anima gemella.
Anche per il lavoro, se non piace, se si vuole cambiare, se si volesse fare una società, scegliere tra varie proposte di lavoro, cercare una persona che possa aiutare, la Radioestesia può dare una chiave di lettura per comprendere meglio.
Essa è utile a ritrovare un oggetto smarrito, un animale, percepire se sta ancora bene e dove si trova; ritrovare una persona scomparsa, che non voglia effettivamente far perdere le proprie tracce.

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La Radioestesia è utilizzata come oracolo, un mezzo per chiedere consiglio al subconscio, per conoscersi e per sapere come vivere nel miglior modo possibile.
Ritornando al Pendolo, molto utilizzato in Radioestesia, è un’antenna che amplifica le vibrazioni, che tutti gli elementi emettono per loro natura e che la nostra parte sensitiva percepisce inconsciamente.
Con esso ci si dispone interiormente ad ascoltare queste vibrazioni, oltre le comuni dimensioni del tempo e dello spazio.
Le oscillazioni del Pendolo, orarie ed antiorarie, avanti ed indietro, rispondono alle domande e rendono comprensibili le onde emesse da tutto ciò che ci circonda.

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Esistono moltissimi modelli di Pendolo.

Pendoli in quarzo ialino o in cristallo di rocca: sono considerati ottimali, se si desidera ottenere la massima concentrazione, chiarezza ed obiettività. Spesso si impiegano quando si intendono porre domande che abbiano come oggetto l’operatore stesso. Sono dunque consigliati per avere risposte su se stessi o qualcosa che riguardi se stessi. Sono i più facili da utilizzare per chi è alle prime armi. Infatti, la maggior parte di cristalli e pietre dure ha la facoltà di impregnarsi dell’energia di chi li utilizza e di sintonizzarsi con l’operatore. Sono dei veri e propri recettori e memorizzatori d’ informazione.

Pendoli in pietra: ogni pietra emette delle particolari vibrazioni. Le pietre più sfruttate sono la corniola (per comunicare con entità elementali o spiriti), il quarzo rosa (per avere risposte circa situazioni sentimentali od emotive), l’ametista (per avere risposte circa l’animo umano, ma anche per comunicare con le anime disincarnate).

Pendoli in metallo: molto utilizzato è quello in ottone, perché argento, oro e rame hanno costi più elevati, anche se migliori caratteristiche a livello energetico e vibrazionale, in quanto non accumulano memorie e non richiedono particolare cura e manutenzione. Alcuni pendoli di metallo hanno la possibilità di inserire all’interno un piccolo testimone (ad esempio un piccolo bigliettino o un campione di materiale o di liquido).

Pendoli in legno: di solito, vengono realizzati in legni pregiati come l’Ebano ed il Mogano. Sono più leggeri e hanno un movimento più lento e morbido, meno pronunciato. Si prestano in particolare per le indagini in geobiologia e per individuare geopatie ed energie telluriche. Esistono differenti forme, alcune si ispirano a raffigurazioni di simboli egizi. Si prestano a sedute lunghe ed offrono all’operatore un eccellente isolamento dal soggetto su cui si vuole investigare. Sono consigliati quando si intende fare diagnosi o domande su persone o situazioni caratterizzate da forte presenza di energia negativa. Sono tra i favoriti dalle “streghe” nei loro consulti ai clienti, perché impediscono la condensazione di negatività in maniera molto obiettiva.

Pendoli di Orgonite: è una sostanza composta da trucioli di metallo in sospensione dentro una matrice di resina (al poliestere od epossidica) catalizzata, con l’aggiunta di un cristallo di quarzo. I pendoli realizzati in Orgonite hanno delle caratteristiche del tutto simili a quelle dei pendoli in cristallo visti in precedenza, ma si saturano meno facilmente, perché sono in grado di «auto purificarsi» semplicemente esponendoli ai raggi solari, lunari od a una qualsiasi fonte luminosa. In questo caso la specializzazione dei pendoli in Orgonite deriva dai colori con cui essi sono realizzati:
Rosso fornisce massimamente energia, ardore, passionalità e forza vitale. Chakra della Radice.
Azzurro è indicato per tutto ciò che concerne l’attività spirituale, la comunicazione e la guarigione dalle malattie fisiche. Chakra della Gola.
Verde favorisce l’armonia, l’equilibrio psicofisico, la fecondità e la prosperità. Chakra del Cuore.
Giallo favorisce le attività intellettive, lo studio, la sicurezza nelle proprie capacità. Chakra del plesso solare.
Arancio è associato agli affari, al lavoro, alla carriera, al successo materiale. Evoca valori quali la sicurezza di sé, la forza e l’incoraggiamento. Chakra della milza.
Viola è connesso alla spiritualità, al potere, alla sicurezza di sé, ma anche al sapere occulto ed alle facoltà psichiche. Chakra della Corona.
Indaco agevola massimamente l’intuito. Chakra del terzo occhio.
Oro è associato al Sole, alla virilità, alla ricchezza ed alla vittoria. Evoca tutte le divinità maschili.
Argento è associato alla Luna, alla femminilità, all’intuito ed alle facoltà psichiche. Ovviamente incarna tutte le divinità femminili.

Pendoli a goccia: sono i più versatili, esistono di pesi differenti, a seconda della “mano”. Un uomo infatti, o chi ha una mano più grande e forte, avrà bisogno di un pendolo più pesante.

Pendoli con mercurio: sono i più sensibili in assoluto, si usano per aumentare in maniera esponenziale le proprie capacità radioestetiche, ma anche per porre domande su fatti o persone lontano nel tempo o nello spazio, la cui vibrazione appare dunque più debole.

Pendoli a silos: hanno caratteristiche affini a quelli a goccia, ma sono considerati “più sensibili” e “meno precisi”. Alcuni hanno all’interno del vano un altro pendolo.

Pendoli a punta di lancia: Si prestano ad ogni tipo di indagine e si distinguono per una vantata precisione.

Pendoli a gabbia: si tratta di supporti classici (a punta di lancia, a goccia, a silos), circondati da una sorta di gabbia o spirale metallica.

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Dopo questa carrellata, ora parliamo del suo uso.
Il Pendolo si utilizza appoggiando il gomito su di un tavolo, mettendovi sotto un fazzoletto piegato, per evitare che il gomito stesso possa scivolare.
Fra il pollice e l’indice si tiene la funicella del Pendolo, che termina in un anellino di plastica.
In questo modo lo strumento può muoversi liberamente.

Esso può oscillare, secondo quattro movimenti di base:
A) Nel senso delle lancette dell’orologio (movimento destrorso).
B) Nel senso contrario alle lancette dell’orologio (movimento sinistrorso).
C) Oscillazione da sinistra a destra.
D) Oscillazione nella direzione del nostro corpo.
Il proprio subconscio sceglierà il senso del movimento pendolare.
Un movimento del pendolo significherà “sì”, l’altro “no”, il terzo può essere “non so” ed il quarto “non posso rispondere a questa domanda”.
Quando il Pendolo risponde nel quarto modo, ci troviamo davanti ad una forma di resistenza del subconscio.
Il tal caso la risposta può essere importante.
Il Pendolo funziona meglio se si fissa con lo sguardo.

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Tenendolo per la funicella, si deve muovere volontariamente in ciascuna delle già indicate 4 direzioni (A, B, C, D) e poi, mantenendolo immobile, si chiede mentalmente quale posizione indichi il “sì”.
Solitamente, il Pendolo inizia le sue oscillazioni dopo qualche secondo, ma spesso resta a lungo immobile e poi si avvia.
Se tardasse ad oscillare, bisogna pensare con forza e più volte la parola “sì”.
Il Pendolo deve oscillare spinto dai piccoli ed impercettibili impulsi nervosi dettati dal subconscio.
Le oscillazioni possono essere di debole ampiezza, ma generalmente formano un arco ben distinto.
Questo metodo con il Pendolo è la dimostrazione che il nostro subconscio è capace di pensare, ragionare, scoprire e controllare i movimenti muscolari.

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Ecco altre curiosità.
Vite Passate: si scrivono delle date su pezzi di carta piccoli, separati, e distanziati, anche su un tavolo. Si chiede delle proprie vite passate ed il Pendolo si orienterà nella direzione del foglio con la data precisa. Si può andare indietro nel tempo in questo modo. Si può fare lo stesso con i continenti, fino al Paese in cui si viveva. Si possono conoscere anche le persone e le loro relazioni con voi in vite passate. Per favore ciò, scrivere su fogli di carta separati: amante, amico/a, sposo/a , familiare e così via. Nominare la persona e fare la domanda.

Carte dei Tarocchi: disporre diverse Carte dei Tarocchi, secondo quante sono le possibili risposte ad una domanda. Fare la domanda ed il Pendolo comincerà a orientarsi nella direzione della carta con la risposta, finché non si ottiene un si con il Pendolo, direttamente sopra la carta.

Quadranti: si possono usare delle tavole radioestetiche, ossia quadranti che riguardano vari argomenti per ottenere delle risposte a domande più ampie. Il quadrante è un cerchio diviso in spicchi, in cui verranno indicate le varie caratteristiche (tendenze caratteriali, lettere dell’alfabeto, mesi dell’anno), si posiziona il Pendolo al centro e si formula la domanda. Il Pendolo non si fermerà su uno spicchio, ma oscillerà verso quello giusto partendo dal centro.

Cartine geografiche od elenchi telefonici: sono molto utili per rintracciare cose, persone, animali.

Testimoni: sono campioni di un oggetto che si vuole cercare. E’ un punto di riferimento, che serve per sensibilizzare il Pendolo e farlo entrare in sintonia con l’oggetto che si cerca.

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ATTENZIONE:
Dopo ogni seduta, il Pendolo va lavato con acqua e sapone neutro, visualizzando l’energia e la sporcizia che se ne vanno, e si ripone in un sacchettino scuro.
E, soprattutto, non far toccare mai il Pendolo da nessuno, si deve caricare solo di noi stessi.

 

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