Home STORIE E LEGGENDE VEGETALI ACACIA, L’ALBERO DELLA RESILIENZA

ACACIA, L’ALBERO DELLA RESILIENZA

Scritto da MadameBlatt

L’Acacia è un genere di piante della famiglia delle Mimosaceae, che include circa 1300 specie.
Il nome Acacia deriva dal greco “akakia”, che significa “albero spinoso egiziano”.
In Italia, le piante più conosciute prendono il nome di Mimose, mentre la specie bianca si chiama Robinia.
Oggi racconto della specie denominata genericamente Mimosa.
La maggior parte delle specie di Mimosa è originaria dell’Australia, mentre le restanti derivano dall’Africa, sud-est asiatico ed Americhe.

Ph. picman2 on Pixabay

L’Acacia è stata usata per secoli come medicinale, ingredienti da forno, strumenti e lavori in legno.
Ha una lunga storia in civiltà antiche come gli Egizi e le tribù aborigene dell’Australia.
Queste popolazioni usavano l’Acacia in modi sorprendentemente diversi, dalla preparazione di dolci al trattamento delle emorroidi.
La prima specie mai scoperta fu chiamata “Acacia nilotica” dallo scienziato svedese Carl Linnaeus nel 1700, e da allora quasi 1.000 specie sono state aggiunte al genere Acacia.

Ph. Chesna on Pixabay

Come medicinale naturale, l’Acacia viene presa per via orale per ridurre i livelli di colesterolo e per aiutare ad aumentare la perdita di peso.
Ma la troviamo anche nei farmaci contro le infiammazioni della gola o dello stomaco.
Secondo la tradizione cristiana, la corona di spine di Gesù era fatta con legno d’Acacia, allo scopo di schernirlo, utilizzando il legno sacro agli Ebrei.
Invece, nel simbolismo ebraico, è l’albero di Shittah (=Acacia), il legno sacro del Tabernacolo, ed è simbolo d’immortalità, di vita morale e d’innocenza.
La durezza e la resistenza del suo legno conferiscono all’Acacia, un segno di forza e perennità, traducibile nel concetto della vittoria della vita sulla morte.
Il suo tipico colore verde è il simbolo dell’esistenza e della vita.

Dea Neith

L’Acacia rappresenta la saggezza e la rinascita.
Nell’antichità era considerato il simbolo del legame tra il visibile e l’invisibile.
Nel simbolismo egiziano, l’Acacia è una pianta solare, emblema della Dea Neith, rappresentazione della rinascita, dell’immortalità, d’iniziazione e d’innocenza. Alcuni testi egizi narrano della nascita di Dei sotto un’Acacia.

Si racconta che, Iside ed Osiride, sposi, regnavano felici sull’Egitto, ma il loro malvagio fratello Seth, geloso del loro successo, aveva ordito un inganno ai danni del fratello Osiride, facendo preparare uno scrigno, che avrebbe regalato a chiunque l’avesse occupato interamente, entrandovi col proprio corpo.
Lo scrigno aveva le misure esatte di Osiride, il quale cadde nel tranello e, entrato nello scrigno-trappola, ne rimase intrappolato, in quanto venne chiuso il coperchio e gettato nel Nilo.

Iside e Osiride

A questo punto, cominciarono le peregrinazioni di Iside, alla ricerca del corpo del marito.
Durante uno dei suoi viaggi, venne a sapere che lo scrigno era stato trasportato dalla corrente del Nilo fino al mare, dove poi si era arenato vicino ad un cespuglio, nei pressi di Biblo.
Il cespuglio, come per incanto, si era allora trasformato in una splendida Acacia, racchiudendo nel suo tronco lo scrigno.
Il re di Biblo, che aveva visto l’albero, l’aveva fatto tagliare, ricavandone una colonna per il suo palazzo.

Ph. SpencerWing on Pixabay

Iside, giunta a Biblo, tutte le notti si trasformava in rondine e, svolazzando intorno  alla colonna, lanciava gridi strazianti a cui però nessuno faceva caso.
Finchè, dopo essere divenuta governante del figlioletto del re, riuscì ad avere in dono lo scrigno.
Apertolo, cercò di ridare vita allo sposo, ma invano.
Nascose allora la bara a Buto, in un luogo paludoso.
Ma il malvagio Seth, mentre andava a caccia, trovò la bara del fratello e lacerò il corpo in quattordici pezzi, che poi disperse.
Iniziò allora la ricerca di Iside delle parti del cadavere dello sposo.

Ph. Chesna on Pixabay

Furono tutte recuperate tranne il membro virile, mangiato dall’ossirinco del Nilo.
In ognuna delle città dove furono recuperate le parti del corpo di Osiride, sorse un tempio.
Ricomposto il corpo di Osiride, sì cercò di ridargli la vita.
Il tentativo riuscì a metà, perchè Osiride ricominciò a regnare ma non più sulla Terra, bensì sul “Sito che è oltre l’Occidente”, l’Oltretomba.
Nella morte, comunque, Osiride divenne tutt’uno con l’albero di Acacia, come “signore degli Inferi”.
Il suo seme fu piantato in Iside, che diede alla luce il loro figlio Horus, “Signore del Cielo”.
Horus cavalca una chiatta solare, con un’Acacia sul lato ovest e una palma da dattero a est, mentre naviga tra la notte e il giorno.
Horus è l’occhio che tutto vede, il suo occhio destro è il Sole e l’occhio sinistro è la Luna.


L’Acacia simboleggia il rinnovamento, la forza e la purezza.
In Massoneria è emblema dell’immortalità dell’anima umana, a causa della natura sempreverde di questo arbusto.
Essa appare in rituali, soprattutto funebri, per ricordare che l’anima e l’energia non possono essere distrutte con la morte, ma continuano nell’Aldilà.
Anticamente, gli Ebrei piantavano un’Acacia sulla testa della tomba di una persona cara, simboleggiando il ricordo.

Ph. fragis19570 on Pixabay

Le istruzioni per l’Arca di Noè erano scritte su legno di Acacia, così come alcuni storici pensano che l’Albero della Vita, sia in realtà l’Acacia.
In Tibet, l’incenso di Acacia brucia tutti i fantasmi e gli spiriti cattivi.
L’Acacia è una pianta divinatoria, soprattutto il legno, che è un eccezionale strumento rituale, per la bacchetta magica.
Le sue spine vibrano con una forte energia protettiva e possono essere usate per segnare un “cerchio sacro” o le “quattro direzioni”.
Anticamente, l’Acacia era usata per costruire templi sacri, per cui un albero o un boschetto è il luogo ideale per operazioni magiche.

Ph. Hans on Pixabay

Usa qualsiasi parte dello Spirito dell’Acacia per rituali d’amore, di purificazione, di prosperità o di protezione contro le intenzioni malvagie.
Mescolando miele con linfa di Acacia, si prepara un’ottima pozione d’amore.
Brucia la resina di Acacia, per migliorare la tua intuizione nella divinazione, come mezzo per invocare visioni e per incanalare gli spiriti.
Lo spirito dell’Acacia ci incoraggia a superare il dolore, che proviamo a causa del caos, della perdita improvvisa e / o del tradimento.

Ph. holmespj on Pixabay

L’Acacia ci chiede di essere consapevoli di quanto facilmente le parole possano essere cambiate o interpretate male, e di scavare più a fondo per capire il loro vero intento.
La saggezza nasce spesso dal caos; questa è una difficile lezione di vita, e l’Acacia ci insegna ad essere resilienti, mentre definiamo un nuovo percorso.

You may also like

MadameBlatt.it
“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

Per offrirti una migliore esperienza di navigazione online questo sito web usa dei cookie, propri e di terze parti. Continuando a navigare sul sito acconsenti all’utilizzo dei cookie. Scopri di più sull’uso dei cookie e sulla possibilità di modificarne le impostazioni o negare il consenso. Accetta Maggiori informazioni