L’Abete rosso o Peccio, Picea Abies (pix=resina, pece) è un albero ampiamente diffuso sulle Alpi, nonché nel resto d’Europa.
Alto fino a 40 metri, ha la chioma conica, caratterizzata da un certo polimorfismo, in quanto può assumere una forma più espansa alle quote alpine più basse, mentre tende a divenire più stretta a quote maggiori.
Il legno è molto richiesto per i suoi molteplici usi, in particolare è impiegato in falegnameria.
E’ coltivato anche come pianta ornamentale e come Albero di Natale.
Le foglie, di colore verde brillante, sono appuntite, non pungenti, e coprono a spazzola i rami (a differenza dell’Abete bianco in cui esse sono disposte a pettine).
I coni (pigne) sono cilindrici, ovoidali, bruni e formati da scaglie lucenti e flessibili.
E’ utilizzato nel campo delle costruzioni, in falegnameria, nei mobilifici, per la produzione della cellulosa.
Una leggenda racconta che, in Valtournenche (Val d’Aosta), viveva un grande Abete rosso, i cui rami ospitavano ogni anno i nidi degli uccelli, che vi trovavano protezione fino all’arrivo dell’autunno.
Un anno, uno di loro si ferì ad un’ala e non poté seguire lo stormo che, come sempre, all’arrivo dei primi freddi, migrava verso paesi più caldi.
Il povero uccellino andava incontro ad un triste destino, perché al cadere delle foglie sarebbe morto di freddo.
Ma l’Abete rosso era robusto e voleva salvare il suo amico a tutti i costi.
Il vento cercava in tutte le maniere di portargli via le foglie, ma il grande albero riuscì a resistere fino all’arrivo dell’inverno.
Stupitosi di vedere un albero ancora verde in mezzo ad una distesa bianca, l’inverno chiese spiegazioni all’uccellino che, grazie agli sforzi dell’Abete rosso, era riuscito a sopravvivere.
Colpito dalla generosità del grande albero, per ringraziarlo della sua bontà d’animo, gli promise che il vento non avrebbe mai più staccato il suo fogliame.
Nel cuore dell’inverno, mentre moltissimi alberi si spogliano e sembra stiano morendo, l’Abete rosso conserva il suo verde intenso, i suoi aghi e la sua chioma folta e resistente.
Questa sua caratteristica, simile a quella degli altri sempreverdi, fu interpretata dagli Antichi, come simbolo di immortalità, di vita pulsante che perdura immutata al di là dei cicli d’esistenza sulla Terra; al di là del sonno e del risveglio, che si susseguono incessanti.
L’Abete rosso è simbolicamente legato al Solstizio invernale, poiché esso richiama la rigenerazione profonda, lo sbocciare della vita luminosa nel centro dell’oscurità, e quindi la nascita del Fanciullo divino, del Sole lucente, il cui cammino di discesa nelle profondità della Terra si conclude nella notte più lunga dell’anno. e quello di emersione ha inizio in concomitanza con l’allungarsi della durata delle giornate.
Un’altra leggenda narra, che il missionario inglese San Bonifacio, recatosi in Germania nel mese di dicembre per convertire i suoi abitanti, si imbatté in un gruppo di Pagani intenti a sacrificare un bambino sotto una grande quercia.
San Bonifacio riuscì a salvare il bambino e decise di abbattere la quercia.
Ai suoi piedi, venne trovato un piccolo Abete rosso, che il Santo tagliò e consegnò alla gente del luogo come simbolo di vita.
La simbologia del sempreverde, cara ai popoli pagani del nord Europa, fu così definitivamente annessa al culto cristologico del Natale.
L’uso dell’Albero di Natale si diffuse in seguito dalla Germania in tutta l’Europa, a partire dal 1700.
Questa tradizione divenne popolare nel Regno Unito solo all’inizio del 1800, quando il principe Alberto presentò alla sua sposa, la regina Vittoria, un albero di Abete rosso illuminato da candele, al Castello di Windsor.
Nella mitologia greca, l’Abete rosso era dedicato ad Artemide, Dea della Luna, caccia, natura e protettrice delle donne.
I Greci pensavano che il duraturo Abete rosso rappresentasse la vita eterna e costante, e fosse etichettato come “l’albero della nascita”; mentre i suoi profumati aghi sempreverdi significavano resilienza e forza.
Questo è il motivo per cui l’albero è così associato ad Artemide, poiché il rinnovamento, la resilienza e la rinascita sono tutte qualità molto apprezzate dalla Dea.
L’Abete rosso, insieme alla betulla, è considerato dalle popolazioni dell’Asia settentrionale un “albero cosmico”.
Era usato come un albero di maggio, sormontato da una corona di fiori intrecciata con i suoi rami, per simboleggiare la Dea.
Un Abete rosso norvegese di 9.550 anni, di nome “Old Tjikko”, continua a vivere in Svezia.
Ha raggiunto questa età, attraverso l’auto-clonazione, rigenerando nuovi tronchi, rami e radici nel corso della sua vita.
L’Abete rosso ha una particolare simbologia legata alla nostra protezione fisica.
La tribù dei nativi americani Hopi credeva, che l’Abete rosso fosse un tempo un uomo di medicina, di nome Salavi, conferendo all’albero un potere protettivo contro le malattie.
Ancora oggi, alcune medicine tribali prescrivono aghi di Abete rosso, come protezione contro le malattie.
In Savoia, l’Abete rosso neutralizzava il malocchio e impediva ai fulmini di colpire; per questo motivo la sommità veniva tagliata in modo che i rami rappresentassero le cinque dita di una mano aperta, in segno di protezione.
Cinque era anche il numero sacro alla Dea.
L’Abete rosso significa la luce divina scesa sulla Terra, ma spiritualmente significa un forte legame con il femminile, al suo stato sempreverde e alla capacità di riprodursi spontaneamente.
Il mito si riferisce ad Artemide e quindi alla Luna, protettrice delle donne, durante il parto, e dei neonati.
L’albero stesso con le sue fronde ricorda delle lunghe braccia, che scendono a proteggere ciò che sta sotto.
Ad esempio, i piccoli Abeti rossi hanno bisogno dell’ombra dell’Abete rosso grande, per crescere sani e la tradizione vuole che i bambini, con cattive condizioni di salute, vengano portati a riposare sotto questi grandi alberi.
Spiritualmente, l’Abete rosso segnala un periodo potenzialmente difficile della nostra vita.
La nostra capacità di recupero può essere testata a livello emotivo e fisico.
Questo è un momento per attingere alle nostre riserve interiori, mentre ci ritiriamo dentro di noi per determinare i nostri prossimi passi, ed è un segno di forza interiore e volontà.
In Esoterismo, puoi usare l’Abete rosso in modi diversi.
Pulisci la casa e le persone dalla negatività, bruciando dell’olio essenziale di Abete rosso o, se puoi, un ramo essiccato di esso.
Puoi tenere un nuovo ramo con te, per promuovere il rinnovamento, la fortuna e l’abbondanza.
Se stai eseguendo rituali della Luna Nuova, puoi usarlo per aumentare la tua pratica e attirare i doni verso di te.
Puoi appendere un ramo di Abete rosso in casa, per proteggere la tua famiglia e i bambini. Ciò attrae la benevolenza degli spiriti della natura.
Se hai un giardino, pianta un albero di Abete rosso, per proteggere la tua casa e attirare cose incredibili!
Se vuoi potenziarne l’effetto, puoi usare dei cristalli, tra cui l’Adularia, l’Apofillite e il Calcedonio rosa.
Altri nomi dell’Abete rosso sono: Spruce, Blue Spruce, Norway Spruce, Siberian Spruce, Sitka Spruce, Black Hills Spruce.