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PRIMULA, IL FIOR DI PRIMAVERA

Scritto da MadameBlatt

In Italia esistono 50 specie di Primule, molte sono vivacemente colorate e quasi tutte sono protette, soprattutto quelle a fiore rosso.
Il nome Primula deriva dal latino β€œprimus” (primo), ad indicare la comparsa precoce dei fiori, non appena finisce il gelo invernale.
Infatti, Γ¨ da sempre considerata il simbolo della primavera e della speranza di rinnovamento, che questa stagione porta con sΓ©.
C’Γ¨ anche chi considera la Primula come emblema della giovinezza e della precocitΓ .
Primule, Primrose o PrimavΓ¨re, il suo nome, nelle varie lingue, deriva da quel “fior di primavera”, che nel Rinascimento indicava le margheritine dei campi, ma che giΓ  Pietro Andrea Mattioli (umanista, medico e botanico italiano del 1500) estendeva anche alle Primule, ai fiori che sbocciavano fra le piante del bosco al primo sole di febbraio o marzo.

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Curiosamente, i Turchi le chiamavano “char-chichec”, fiore delle nevi.
La Primula veris, la specie spontanea, giΓ  nel XII secolo era consigliata da Santa Ildegarda, come rimedio contro la malinconia.
Dai suoi fiori essiccati si ricava una bevanda, un infuso detto tè o cordiale, dal grato profumo e senza alcuna proprietà eccitante.
Inoltre, servono anche per profumare la birra, o arricchire i bouquet di alcuni vini, oltre ad essere consumati canditi, rivelandosi una vera ghiottoneria.
Le foglie, quelle primaverili tenere, possono essere consumate in insalata.
I suoi usi medicinali sono molteplici: cura delle vertigini (la radice), artrite (le foglie), ferite (pomate), spasmi muscolari e della gotta e, tradizionalmente, un’infuso di Primula veniva utilizzato per curare l’isteria.

I Druidi erano noti per portare fiori di Primula, durante alcuni dei loro rituali, per proteggersi dal male.
In Inghilterra, la Primula Γ¨ l’emblema del Partito conservatore, che fu fondato nel 1884 da lord Randolph Churchill.
Ogni 19 aprile, uomini e donne appartenenti al Partito sfilano, portando questo fiore, che era il preferito dallo statista inglese Benjamin Disraeli (tant’Γ¨ che, in occasione della sua morte, i Conservatori misero all’occhiello una Primula) ed il segno araldico di una casata scozzese.
Questo fiore Γ¨ considerato di buon augurio.

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Secondo una deliziosa leggenda, un giorno San Pietro, uomo e santo di carattere sanguigno, avendo saputo che il Signore voleva un altro mazzo delle chiavi del Paradiso, buttΓ² il suo dal Cielo.
Le chiavi caddero in una regione dell’Europa settentrionale, per fortuna senza procurare gran danno e, nel punto in cui caddero, spuntΓ² la Primula veris.
Questo fiore giallo, dai piccoli capi penduli, assomiglierebbe, secondo la tradizione popolare, alle chiavi di San Pietro, tant’Γ¨ che in Inghilterra viene chiamato anche “mazzo di chiavi”.
Un’altra storia di molto tempo fa, narra di quando ancora il popolo degli uomini e quello degli esseri fatati vivevano entrambi sulla Terra, ciascuno la propria vita, senza danneggiarsi a vicenda.

Fu proprio in un prato, luminoso di Primule gialle appena spuntate, che il Re degli Elfi perse il suo cuore per una donna mortale.
Erano i primi giorni di sole, e sulla Terra erano nate le Primule a rallegrare i prati col loro colore di pallido oro, dopo un inverno così lungo e cupo, che persino gli esseri fatati ne avevano subito la tristezza.
Il Re degli Elfi veniva da un suo splendido mondo d’oro e di cristallo, attraversato da verdi lame di luce, luminose come raggi di sole, da un mondo dove tutto era bellezza, incanto e malia, e dove abitavano bellissime fate.
E tuttavia quando, affacciandosi da una delle sue torri, vide occhieggiare tra la terra ancor secca dal freddo invernale quei primi annunci di sole, venne colto dal desiderio di far visita alla bellezza del mondo degli uomini.


Proprio da quelle parti viveva un nobile re, in un castello che si alzava superbo e possente sulla collina.
Anche il re era possente e superbo, e giΓ  avanti negli anni.
Con lui viveva la sua giovane sposa, un po’ intimorita da quel marito cosΓ¬ altero, un po’ melanconica per la solitudine alla quale la costringeva la gelosia di lui.
Quel primo giorno di sole, anche la giovane regina, attratta dai primi raggi di luce e dai fiori gentili spuntati cosΓ¬ numerosi nei prati, indossΓ² un suo bell’abito di seta frusciante, verde come la tenera erba, scese dalle sue alte stanze e corse felice come una bimba verso quella promessa di primavera.
Ovunque, le Primule profumavano del loro profumo leggero, di quell’odore soave di ogni cosa del bosco e dei prati.


Il re degli elfi era abituato alla bellezza del suo mondo e della sua gente, eppure, quando vide quella giovane donna mortale muoversi lieve in quel prato di primule gialle, i lunghi capelli biondi del medesimo oro quieto dei fiori appena nati, il suo cuore fu preso in un istante e per sempre.
Si avvicinΓ² dunque alla splendida giovane, promettendole che un giorno l’avrebbe condotta nel suo invisibile mondo.
E lei, alzando gli occhi a guardare quella bella creatura di un’altra epoca e regno, gli lesse nel cuore i sorrisi, la dolcezza, il riso gentile che egli aveva conservati per la compagna, e si abbandonΓ² senza esitare a quella promessa sconosciuta di gioia.
La giovane perΓ² era, a sua volta, sposa di re e non poteva allontanarsi dal proprio mondo, senza il consenso del suo signore.
Fu così che un giorno il re fatato, si presentò alla corte del re mortale, e lo sfidò ad un gioco simile agli scacchi, che si giocava in quei tempi.
Imbaldanzito da due vittorie consecutive, ritenendo, nella sua superbia, impensabile una sconfitta, il re mortale sfidΓ² infine la creatura non mortale ad una terza partita, invitandola a scegliere la posta della vittoria.
“Quello che il vincitore chiederΓ , sarΓ  suo.” -Disse sorridendo il re degli elfi, ed il re umano non vide, accecato dall’aviditΓ  delle due splendide vittorie consecutive e dalla sua stessa alterigia, il bagliore verde negli occhi dell’avversario.
Ovviamente, questa volta la vittoria arrise all’essere fatato, che espresse il suo desiderio: voleva Lei, la bellissima sposa del re.

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L’onore non avrebbe dovuto lasciare al re degli uomini alcuna scelta, eppure egli si fece istintivamente piΓΉ accosto alla sposa, stringendo la spada, e tutti i suoi cavalieri con lui.
Il re degli elfi perΓ², sguainΓ² la sua spada e prese ad avanzare, impassibile, mentre la schiera si apriva magicamente per lasciarlo passare, raggiunse la donna e la cinse con il braccio che non impugnava l’arma.
Come per incanto, i due si sollevarono da terra, sempre piΓΉ in alto, fino a quando sembrarono due uccelli, forse due cigni, che scomparvero nel sole.
Raggiunsero così la luminosa terra del sovrano fatato, ed è a causa di ciò, che scoppiò la prima guerra tra gli uomini ed il popolo degli elfi, il cui re, però, non abbandonò mai la sua sposa mortale.
Si dice che ancora oggi, talvolta, nei primi giorni di sole dopo un cupo inverno, il re degli elfi e la sua sposa vengano sulla Terra a raccogliere le Primule d’oro dai prati, e sarebbe questo il motivo per cui questi fiori scompaiono cosΓ¬ rapidamente dai campi.
Qualcuno racconta anche di avere intravisto la sagoma scura di due esseri, forse fatati, o forse solo due uccelli, volare in coppia contro il Sole e scomparire nei cielo di primavera.
Il significato del fiore di Primula Γ¨ considerato come una rappresentazione di una donna, in cui i petali indicano le varie fasi della sua vita.
L’altare di Freya, la Dea norrena dell’amore, secondo la tradizione, Γ¨ onorato da questi fiori.

Freya

La fioritura e l’appassimento della Primula significano il ciclo di vita umano, come nascita e conduzione della vita, quindi invecchiamento e morte.
La Primula solleva il tuo pensiero ottimista con la sua bellezza e vivacitΓ . Puoi sperimentare nuovi livelli di energia con l’inizio della nuova stagione.
I fiori di Primula ti indirizzano verso l’amore, la passione, la creativitΓ  ed indicano l’affetto verso le persone amate.
Essi simboleggiano gli attributi della femminilitΓ , come essere teneri, morbidi e puri.
I fiori servono come rappresentazione perfetta dell’amore puro e disinteressato tra le persone.

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Il messaggio diretto dei fiori di Primula Γ¨ essere audaci e coraggiosi.
La Primula solleva i cuori abbattuti, portando emozioni come sentirsi leggeri, sollevati, purificati, aperti.
È una medicina miracolosa, per affrontare i problemi della crescita personale, che potrebbero essere stati bloccati a causa di incidenti in prima età.
Le battute d’arresto emotive come la depressione, vengono combattute entro un breve periodo, grazie alla Primula.
Trovare una Primula a sei petali (ne ha 5 solitamente), porta fortuna riguardo alla vita sentimentale.
Il messaggio che riceverai da questa raritΓ , sarΓ  di aprirti con tutti i mezzi e godere la tua vita, senza alcuna paura di essere giudicato dagli altri o di essere isolato.

I fiori di Primula sono talvolta visti come un simbolo di comportamento incoerente, amore per i giovani, ecc.
In Esoterismo, le Primule, essendo uno dei primi fiori della primavera, aprono il portale per il Regno delle Fate, dopo il lungo e rigido inverno in cui amano rimanere nascoste.
Si dice che le fate si riparino sotto le foglie delle Primule quando, a Febbraio, cade a dirotto la fredda pioggia.
Le Primule possono essere usate negli incantesimi di magia fatata, per la bellezza, lo splendore e il carisma.
Raccogli la rugiada mattutina di Primula durante Ostara, per un potente ingrediente per l’Incantesimo di ringiovanimento.

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La Primula Γ¨ anche associata alle fate durante Beltane.
Infatti, essendo il fiore dell’amore (e molto spesso associato alla sfrenatezza, insieme alla stessa Beltane) e un pegno di buona fortuna.
Insieme agli arbusti di ginestre gialle, la Primula veniva spesso deposta sulla soglia di casa, per accogliere l’arrivo del primo giorno di primavera.
La Primula possiede un potere unico nel mondo delle fate: quello di rendere visibile l’invisibile.

Secondo la tradizione irlandese, mangiare Primule ti permette di vedere le fate e, appendendo un bouquet di questi fiori alla tua porta, Γ¨ un invito per loro ad entrare e benedire la tua casa.
Tuttavia, se spargi Primule per terra fuori dalla porta di casa, le fate non saranno in grado di attraversarle ed entrare dentro.
Si usano le Primule per gli incantesimi riguardanti la divulgazione di segreti, la scoperta della veritΓ , lo scoraggiamento della disonestΓ  e della segretezza.
Si pensa che un tΓ¨, ottenuto dall’intera pianta, migliori la bellezza e aiuti ad attirare gli amanti.

 

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INCANTESIMO DI PRIMULA
Raccogli delle foglie e dei petali di Primula d’oro e mettili in una bacinella nuova, contenente acqua fresca di fonte.
Sotto la bacinella, metti un bigliettino in cui hai scritto il tuo desiderio.
Lasciala tutta la notte all’aria aperta, sotto la luce della Luna.
La mattina all’alba, lavati con l’acqua della Primula, ringraziando questo fiore e la Luna.
Il tuo desiderio si avvererΓ  dopo 3 Lune Piene.

 

 

PIANETA: Luna

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β€œLa speranza Γ¨ il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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