Archivio mensile
Gennaio 2021
Urano nelle Case, essendo abbinato al proprio Se superiore, risveglia la coscienza, togliendola da vecchi schemi di pensiero e avviandola verso quelle strade, che per l’individuo erano già tracciate.
Si occupa di risvegliare energie sopite e crea l’occasione per rinnovare l’impostazione della propria vita.
Può arrivare con la rapidità di un fulmine e costringere a modificare, da un giorno all’altro, le proprie abitudini e le occupazioni.
Rappresenta gli imprevisti, che colgono di sorpresa l’individuo, l’estrosità e, in senso negative, la ribellione aperta e senza freni contro le convenzioni, la morale, la società.
La Casa in cui si trova Urano mostra dove sperimenterai sviluppi inaspettati e cambiamenti improvvisi.
Qui vivrai i maggiori cambiamenti nella tua vita, ma come eventi improvvisi e insoliti.
Tutto ciò si verifica da un momento all’altro, prima ancora che tu sappia cosa ti stia succedendo (a differenza del cambiamento di tipo plutoniano, che continua a trascinarti giù nei meandri bui per molto tempo).
Le preoccupazioni possono potenzialmente trasformarsi in un fattore di stress e devi trovare il modo per trasformare questa tensione in energia positiva.
Per questo motivo, le Case indicano il tipo di attività, attraverso la quale una persona esprime la sua spinta verso l’individualità e la libertà.
URANO IN I CASA: accentua un forte spirito d’indipendenza, l’individuo è particolarmente insofferente, fin dai primi anni di vita, alle regole ed alle normative, che sono viste come costrizioni limitanti. Nell’età adulta questa posizione rende molto difficile il consolidamento di legami affettivi stabili. Spesso è anche un fattore che determina un’intelligenza al di sopra della media, che però, se Urano non è in buon aspetto con il Sole, non viene correttamente impiegata e si esprime in modo convulso e disordinato. Per tale motivo, le persone nate con Urano all’Ascendente possono essere dei geni o degli eccentrici visionari inconcludenti. L’anticonvenzionalismo si esprime attraverso la ricerca dell’individuo di apparire “diverso” agli occhi degli altri, per cui anche il suo look sarà sempre molto originale. Questa posizione conferisce anche ai tratti somatici delle fattezze attraenti ma in qualche modo poco comuni, per esempio si riscontra spesso nei temi natali di persone con bicromatismo ottico o molto alte o comunque con una tipologia fisica poco comune. Urano in prima casa altera il modo in cui un individuo proietta le energie personali sugli altri. È probabile che tu cerchi, anzi chiedi, libertà nel modo in cui ti presenti al mondo. Vestendoti in modo semplice ma stravagante, non avrai problemi ad affermarti. Non essere timido nel far sapere a tutti chi sei. In effetti sei orgoglioso di presentare la tua prospettiva unica. Puoi sentire è un desiderio altruistico di cambiare il mondo. Amici e parenti probabilmente ti trovano un po’ particolare. Loro sanno che sei di buon cuore e sincero riguardo ai tuoi sentimenti. Le tue passioni crescono velocemente e allo stesso ritmo perdi interesse.
Al negativo, ostacoli che impediscono d’agire, difficoltà, cambiamenti negativi, scarsa coerenza.
URANO IN II CASA: infonde praticità e grande intuizione nella gestione delle risorse economiche. Favorisce numerose opportunità di arricchimento per il soggetto, che però potrebbero essere qualche volta molto discutibili (a seconda degli altri aspetti del tema natale) in riferimento all’onestà impiegata. Aiuta le entrate e gli investimenti che hanno a che vedere con il mondo della tecnologia, dell’informatica, delle scoperte scientifiche. Garantisce un certo successo economico nell’oroscopo di medici, psichiatri, astrologi, parapsicologi. Audacia nelle speculazioni rischiose, colpi di fortuna improvvisi, tendenza ad investire o a guadagnare denaro in campi originali, totalmente nuovi od inaspettati. Il tuo atteggiamento nei confronti dei beni del mondo reale è diverso dalla maggior parte delle persone. Potresti considerare i soldi e le auto come un mezzo per raggiungere un fine. Se trovi che supportino lo stile di vita stravagante che il tuo cuore desidera, allora fai di tutto per ottenerli. Puoi decidere però che queste cose ti legano a un unico luogo, e quindi sovvertono la tua libertà di movimento. Se ciò accade, è probabile che eviterai di acquisire beni terreni. I beni che desideri saranno quelli che ti aiuteranno a condurre lo stile di vita “libero”, che desideri. Puoi accettare l’idea di avere molto denaro, poiché quel denaro può comprarti la libertà che desideri.
Al negativo, colpi di sfortuna improvvisi, decisioni sbagliate in campo economico.
URANO IN III CASA: conferisce una poliedrica e camaleontica forza creativa nell’individuo. Infatti, spesso questa posizione planetaria indica la genialità, o per lo meno una mente particolarmente ingegnosa e dotata di grande capacità di coordinazione. La loquacità è stimolata, l’espressione verbale è ricca ed accattivante, così come è evidente l’originalità anche nello scrivere. Questa posizione determina spesso un rifiuto dello studio metodico e disciplinato, ma è comunque una spinta validissima per la lettura, i corsi di aggiornamento, lo studio delle lingue. In questi casi la persona impiegherà un’energia febbrile nell’apprendimento dei temi che maggiormente le interessano. E’ tipica comunque di molti studenti distratti e svogliati nel primo ciclo di studi, ma che una volta che si identifichino con una determinata carriera, più consona alla loro personalità, eccelleranno sfoggiando una sorprendente intelligenza. Molta disponibilità nei rapporti sociali, abilità diplomatica nelle amicizie. Agisci e comunichi con le persone intorno a te in un modo insolito, eccentrico e folle. Naturalmente amichevole, molto spesso fai sorridere le persone con la tua arguzia e il tuo facile buonumore. Le persone ti aspettano per migliorare una giornata noiosa, sapendo che forse avrai qualcosa di nuovo da dire per ravvivarla. La tua eccentricità può confondere e talvolta infastidire alcuni. Li conquisti con la tua umiltà, apertura mentale e onestà. La creatività nella comunicazione e in tutto ciò che fai, ti distingue dagli altri.
Al negativo, rottura con l’ambiente sociale o con fratelli, pericolo di incidenti.
URANO IN IV CASA: promuove un ruolo di capofamiglia dell’individuo, che amerà imporre le proprie idee al clan familiare, a volte con delle trovate piuttosto originali e mirate ad una coesione affettiva tra i componenti della famiglia stessa, rispettando quindi la natura altruista e fondamentalmente integratrice di Urano. La persona attira l’attenzione dei genitori e dei fratelli per una sua naturale e spontanea eccentricità, che lo contraddistingue come originale e in qualche modo “diverso”, spesso la classica “pecora nera”. Oppure,l’ambiente familiare ostile o disordinato influenza negativamente i primi anni di vita del soggetto. Potrebbe simboleggiare qualche avvenimento improvviso, emotivamente negativo per il bambino, per esempio un divorzio dei genitori oppure la loro unione è vissuta dal bambino come stressante, o vari cambiamenti di residenza nei primi anni di vita. Urano in quarta Casa può alterare in modo significativo il tuo stile di educazione. Cerchi modi insoliti per esprimere i tuoi desideri, che ti distinguono dagli altri. Il concetto di tenerezza non ti viene naturale. La tua vena di indipendenza potrebbe farti desiderare di scappare da essa, quando ti viene offerta. Però se innamorato, puoi essere molto amorevole e premuroso. Ma a volte ti ritiri e preferisci il distacco. Agli altri potresti sembrare irregolare, ma non c’è niente di sbagliato nelle tue intenzioni. In fondo hai sempre le migliori intenzioni. Urano in quarta Casa può indicare lo stile di educazione o di cure materne, che tu stesso hai ricevuto da bambino. Potresti ricordare la tua infanzia come adeguata nelle aree materiali, ma in qualche modo priva di supporto emotivo.
Al negativo, rotture brusche con i genitori, cambiamenti drastici e negativi nella vita familiare.
URANO IN V CASA: accentua il talento creativo e la sua esecuzione, così come l’individualismo e l’originalità. L’ingegnosità è estremamente originale e l’amore per lo sperimentalismo è piuttosto evidente. Spesso è uno degli indicatori di genialità. Questo aspetto planetario influisce anche sulla riproduzione e la sessualità, la quale è vissuta molto intensamente e spesso in modo anticonvenzionale e si ritrova spesso nei temi natali di bisessuali o delle persone che stabiliscono dei legami affettivi in qualche modo “particolari”, per esempio con una persona con la quale esistano una notevole differenza di età, differenze razziali o religiose. Anticonformismo nell’educazione dei figli. Nella quinta Casa, sono molto importanti il gioco e l’espressione di sé, per Urano. Creatività e cambiamento sono le sue parole d’ordine. Ti piace fare le cose in modo diverso. Sei naturalmente creativo e trovi facile implementare il cambiamento. Da adolescente, potresti decidere di avere una relazione con una persona anziana. Le tue relazioni d’amore inizieranno sempre con una svolta. Affascinante e folle innamorato, creerai il tuo mondo con facilità. Il tuo amore per la libertà ti farà scegliere attività, che potrebbero sembrare strane agli altri. Andrai in giro per la vita con gioia e troverai sfide in tutto ciò che fai. Altri troveranno stimolante il tuo stile di vita insolito.
Al negativo, rischi di rotture in campo affettivo, pericolo di incidenti per i figli, gravidanze inattese, aborti.
URANO IN VI CASA: si riscontra nei temi natali di persone con un’accentuata abilità tecnica o manuale. Non favorisce affatto un tipo di lavoro impiegatizio e può causare notevoli problemi con collaboratori e dipendenti. Il ritmo della vita quotidiana è piuttosto dinamico, convulso, molto disordinato. Inoltre, spesso comporta varie patologie, specialmente nervose e cardiache, ma anche eventi traumatici legati a incidenti. Attrazione per l’aviazione e la meccanica. Politica, interessi sindacali. L’eccessiva indipendenza porta l’individuo a rompere i legami con i colleghi di lavoro. Favorevole all’artigianato. Forte capacità decisionale nel lavoro e nel quotidiano. È probabile che ti piaccia il lavoro associato alla scienza e alla tecnologia. Il lavoro, in particolare le cose quotidiane, può essere più un compito ingrato per te, che per la maggior parte delle persone. Il tuo istinto di amore per la libertà ti spinge a cercare un lavoro, che ti permetta la massima libertà personale. Un lavoro regolare dalle otto alle cinque è probabilmente una svolta per te. La tua scrivania di solito assomiglierà a un’area disastrata. La creatività naturale e il desiderio di fare le cose banali in modo diverso e più efficiente, sono il tuo forte. Sei il tipo di persona che tiene il passo con le opinioni in continua evoluzione degli esperti di salute.
Al negativo, rotture ed atteggiamento discontinuo con dipendenti e colleghi, sistema nervoso fragile, incidenti nell’uso di strumenti di lavoro o nelle attività quotidiane.
URANO IN VII CASA: la persona è molto socievole e particolarmente altruista con le persone che la circondano. Il soggetto avrà la necessità di apportare soluzioni ingegnose, pratiche ed originali, rendendosi molto utile, quasi indispensabile, nella vita delle persone a lui care. E’ il tipico compagno al quale si possono delegare le più svariate responsabilità: lui sarà ben felice di assumerle e le affronterà con uno spirito pragmatico eccezionale. Tenderà alla scelta di un compagno da dominare o comunque che assuma un ruolo filiale. E’ una posizione che quasi mai garantisce la fedeltà. Difatti la sessualità sarà vissuta con molteplici partner, pur permanendo una situazione coniugale di tipo tradizionale. Per garantire una continuità matrimoniale sarà importante quindi una grande affinità intellettuale piuttosto che fisica. I partner e le persone con cui hai una relazione si lamenteranno dei tuoi modi irregolari e incostanti. Tuttavia, saranno affascinati dalla tua genuinità e semplicità. Potresti evitare di prendere un impegno e vedere le relazioni come un male necessario. I tuoi modi di amare la libertà ti fanno odiare il sentirti legato. L’intera idea delle relazioni può essere leggermente estranea alla tua natura di base. In un partner, puoi cercare un certo distacco o amore per la sua libertà personale, per sentirti sicuro con la tua indipendenza. Il tuo partner ideale gode della sua libertà personale tanto quanto te.
Al negativo, divorzio, mancanza di stabilità nel matrimonio e nel lavoro.
URANO IN VIII CASA: l’individuo possiede un aspetto di crescita spirituale, che viene esaltato ed arricchito da una componente di fede e di misticismo. E’ spronato ad allargare i propri orizzonti trascendentali. Il soggetto è anche dotato di un’accentuata sensibilità, di una forte intuizione e di una naturale ed istintiva comprensione per i misteri della psiche. Per quanto riguarda i beni patrimoniali, questa posizione non sembra favorire una saggia amministrazione di tali risorse. Cambiamenti improvvisi di situazione nel settore denaro, proveniente dagli altri. Eredità inattese. Possibilità di amministrare il denaro altrui. Urano è abbastanza a suo agio nell’ottava Casa delle resurrezioni. Sei naturalmente aperto e sostieni il cambiamento. Reinventarti di tanto in tanto ti sembra una buona idea. Non potresti vivere altrimenti. La vita sarebbe noiosa senza cambiamenti. Il tuo stile e il tuo ritmo nel portare il cambiamento, però, possono lasciare gli altri storditi e senza fiato. Lo stile rivoluzionario che preferisci può essere distruttivo per chi ti circonda. Le tue buone intenzioni però non sono mai in dubbio. È solo che sei dipendente dalle tue idee e a volte trascuri le emozioni umane. La tua naturale impazienza per lo status quo ti spinge a muoverti velocemente, lasciandoti dietro le persone più tranquille.
Al negativo, pericolo di morte improvvisa o a causa di incidenti. Perdita di eredità o del patrimonio familiare.
URANO IN IX CASA: la persona è fortemente legata allo sperimentalismo ed all’indipendenza, la sete di sapere è accentuata, anche in questa posizione è frequente che gli studenti siano molto intelligenti ma poco metodici nello studio. La percezione intellettuale è vivace, curiosa ed attenta alle sfumature ed ai particolari. Questa posizione determina spesso dei traslochi improvvisi o lunghe permanenze all’estero. Conferisce al soggetto una buona dose di ottimismo e una grande fiducia nelle proprie doti intellettuali, rendendolo particolarmente abile nel trarne un’evidente vantaggio per la sua affermazione. Originalità, scoperte in campo intellettuale. Predisposizione verso le lingue straniere. È probabile che tu sia a tuo agio con nuove idee, filosofie radicali e pensieri, che si oppongano al tradizionale. Giocare con nuove idee da solo o con gli altri è la tua passione. Ti interessa viaggiare, incontrare nuove persone, leggere e altre attività di espansione della mente. Le persone conservatrici potrebbero spegnerti e potresti trovare i loro modi claustrofobici. Qualsiasi attività, che richiede un pensiero più elevato, è un’opportunità per aggiungere alla tua vita unicità e creatività. I tuoi istinti naturali si oppongono all’accettazione dei confini del mondo in cui viviamo. Sei costantemente alla ricerca di opportunità per espandere i limiti posti dal mondo reale.
Al negativo, pericolo di incidenti nel corso di grandi viaggi, abbagli, errori a livello di pensiero.
URANO IN X CASA: contribuisce in maniera determinante al raggiungimento dei traguardi sociali e professionali. Il soggetto avrà un carattere attivo, laborioso ed ingegnoso che, gli forniranno tutte le risorse necessarie per uno sviluppo gratificante della sua carriera. Non è una posizione felice per chi non possa esercitare una professione, dato che rappresenta una forte spinta per l’autonomia e l’affermazione personale, mal tollerando la vita domestica, la routine o qualsiasi posizione di subordinazione. E’ sovente simbolo di fama. Il concetto di identificazione con una carriera può essere estraneo alla tua natura di base. Sei ferocemente indipendente e odi essere definito da qualsiasi cosa tu faccia. Costantemente in movimento nella tua carriera, eviterai di identificarti con qualcosa. Farai quello che fai in modo creativo e competente. Tuttavia ti divertirai a mantenere la tua identità unica. Gerarchie e giochi di potere al lavoro ti spegneranno. Preferisci l’uguaglianza e la libertà delle strutture piatte. Potresti trovare la pace interiore in una carriera insolita. Lo status sociale ti interessa poco o nulla. A casa e al lavoro, le tue idee di interpretare il “padre” potrebbero non essere convenzionali. Sei un padre eccellente, perché sei capace di aprire porte e far crollare le barriere come nessun altro. La tua progenie potrebbe dover semplicemente abituarsi all’insolito.
Al negativo, eccessiva mobilità nella posizione sociale, svolte brusche nel lavoro o nella carriera, errori di valutazione della realtà.
URANO IN XI CASA: si riscontra spesso in persone che danno grande valore all’amicizia o che sono straordinari capo-gruppi, esprimendo eccezionali doti di coordinamento e di armonizzazione dell’ambiente. L’individuo è pacifista per natura, quindi la sua influenza è sempre rivolta alla riconciliazione e alla coesione tra gli individui. Si ritrova anche nei temi natali di persone che si preoccupano di contribuire con un apporto personale alla vita sociale della propria città o nazione. Il soggetto formerà alleanze ed unioni amichevoli e sentimentali con personaggi eccentrici o comunque poco comuni. Dinamismo nei rapporti, amicizie intellettuali. La tua indipendenza non ti consente di identificarti troppo da vicino con nessun gruppo o cerchia sociale. Gli obiettivi e le ambizioni per te sono idealisti. Desideri ardentemente i tuoi ideali e potresti non essere disposto a comprometterli per adattarti agli altri. Così vai in giro per la vita, sentendoti leggermente superiore, e forse sdegnoso, delle persone che compromettono i loro ideali, per semplicemente “adattarsi”. Il tuo fascino personale e il tuo spirito ipnotizzeranno molti. Quando sei in compagnia, è probabile che ti distacchi un po’ dagli altri e, a breve termine, ciò può causare malintesi. Le persone apprezzeranno la tua semplicità e onestà, solo dopo averti conosciuto bene. Sei orgoglioso di essere un solitario, tuttavia se ti connetterai molto bene con persone che condividono i tuoi ideali, queste relazioni dureranno tutta la vita.
Al negativo, rotture, tagli netti nei rapporti per troppa irruenza.
URANO IN XII CASA: si riscontra nei temi natali di persone che possono sfiorare la genialità, ma che non esprimono concretamente le proprie risorse. Sono stimolate intellettualmente ma rimangono impotenti di fronte alla realizzazione pratica delle idee. Un ardente bisogno di libertà, e un profondo desiderio altruistico di cambiare il mondo in cui vivi, sono alla base delle tue azioni, ma eviterai di articolare questo bisogno e desiderio. A seconda della situazione, questo potrebbe svolgersi in vari modi. Ad esempio, se sei un uomo d’affari di successo, potresti partecipare o avviare un programma per incoraggiare i giovani imprenditori. Oppure potresti semplicemente scegliere di concedere tranquillamente ai giovani imprenditori delle pause, quando puoi. Cercherai sempre la libertà personale e i modi per rendere il mondo un posto migliore per tutti. Nelle relazioni strette, tenderai spesso a cercare persone creative ed amanti della libertà. Avere la compagnia di persone creative sarà confortante per te. Una carriera nelle scienze o nella tecnologia potrebbe essere adatta a te. Potresti essere anche artistico e creativo. Non importa quello che fai,ti ritroverai attratto da tutto ciò, che supera i limiti posti dal mondo in cui viviamo.
Al negativo, non è positivo per la salute fisica e spesso predispone alle nevrosi fobiche ed ossessive. E’ anche fattore di dipendenza dall’alcool o dagli stupefacenti. In generale, è una posizione sempre un po’ rischiosa, perché può dare la tendenza al suicidio, rischi di incidenti operatori, disturbi nervosi. Attrazione per le ideologie pericolose.
Urano è il settimo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole ed il il terzo per diametro.
Compie una rivoluzione attorno al Sole in circa 84 anni.
Nonostante sia visibile anche ad occhio nudo, nell’antichità non fu mai riconosciuto come pianeta, a causa della sua bassa luminosità e dell’orbita molto lenta.
Il 13 marzo 1781, William Herschel (astronomo, fisico e compositore britannico di origine tedesca) scoprì Urano, che fu il primo pianeta ad essere scoperto tramite un telescopio.
Urano, assieme a Nettuno, è chiamato “gigante ghiacciato”, per la presenza abbondante di idrogeno ed elio, che gli provocano un’elevata proporzione di ghiacchi, come l’acqua, l’ammoniaca, il metano ed idrocarburi.
Il pianeta possiede l’atmosfera più fredda del Sistema solare, con una temperatura minima che può scendere a -224° C.
E’ presente una complessa struttura di nubi ben stratificata e l’acqua, probabilmente, si trova negli strati inferiori, mentre il metano più in superficie.
Invece l’interno è composto principalmente da ghiacci e rocce.
Urano ha 27 satelliti naturali, di cui 5 sono i principali: Ariel, Umbriel, Titania, Oberon, Miranda; nomi presi da personaggi delle opere di William Shakespeare ed Alexander Pope.
Nella mitologia greca, Urano è la personificazione del Cielo che feconda la Terra, con una pioggia benefica.
Egli si unì a Gea, fecondandola con fertili gocce di pioggia e dando vita alle prime divinità mostruose: i Titani, i Ciclopi e gli Ecatonchiri.
Temendo di essere spodestato dai suoi forti figli, Urano li gettava, man mano che nascevano, nel Tartaro (le viscere di Gea, o Gaia) la quale, ripugnata da questo atto, persuase il figlio Crono, l’ultimo dei dodici Titani, a ferire il padre con la falce adamantina da lei forgiata.
Urano, colto di sorpresa dal figlio, mentre stava per unirsi nuovamente a Gea, fu evirato.
I suoi genitali furono gettati nei mari presso Cipro e dalla spuma marina formatasi nacque Afrodite, mentre le sue gocce di sangue, cadendo sul suolo, fecondarono un’ultima volta la Terra, dando vita alle Erinni, ai Giganti ed alle Ninfe Melie.
In Astrologia, Urano esercita la sua influenza soprattutto nel campo delle trasformazioni culturali, dei rinnovamenti, dei cambiamenti, pertanto può essere utile per capire le proprie doti e capacità di indipendenza e di innovazione.
Rappresenta le decisioni improvvise, la rottura degli equilibri esistenti, il comportamento in caso d’emergenza, l’avversione all’inerzia, le novità spettacolari.
Simboleggia l’estroversione, l’imprevisto, il carpe diem, le occasioni colte al volo, la tecnica in ogni espressione e campo, la sfortuna e la fortuna, i mutamenti improvvisi.
In aspetto positivo, indica l’abilità manuale, l’amore per la libertà, le idee progressiste, la fratellanza universale, l’inventiva, la gentilezza, la versatilità, il rifiuto delle limitazioni e delle convenzioni.
In aspetto negativo, il complesso di persecuzione, l’odio per qualunque ordine, le crisi nervose, le deviazioni sessuali, gli eccessi collerici.
Urano è associato alle mani, i movimenti involontari, il sistema circolatorio, le gonadi e l’ipofisi.
E’ da notare che Urano trascorre circa 7 anni nello stesso segno, ed è quindi considerato pianeta generazionale.
Segno corrispondente diurno: Capricorno.
Segno corrispondente notturno: Acquario.
Elemento: Terra.
Adesso passiamo ad Urano nei Segni.
URANO IN ARIETE:
• Dal 31 marzo 1927 al 4 novembre 1927
• Dal 13 gennaio 1928 al 6 giugno 1934
• Dal 9 ottobre 1934 al 27 marzo 1935
• Dal 27 maggio 2010 al 13 agosto 2010
• Dall’11 marzo 2011 al 15 maggio 2018
• Dal 6 novembre 2018 al 6 marzo 2019
Mette in evidenza l’attività manuale, il pragmatismo e l’opportunismo, valorizzando al meglio le proprie risorse per poterle impiegare in modo costruttivo, pratico e veloce. Il coordinamento dei riflessi è ottimo, l’ingegnosità si esprime soprattutto in un’abilità manuale notevole. Il pianeta agisce anche a livello fisico, stimolando un buon tono muscolare e la prontezza dei riflessi. Esprime capacità di decisione legata al presente, sfruttamento tempestivo delle opportunità, riflessi coordinati, rischio calcolato, intuizioni fulminee, audacia. In aspetto negativo, temerarietà pericolosa, eccessi in gesti e parole, critica spietata, conflitti per testardaggine. Sei molto interessato a fare cambiamenti, innovare ed aggiornare le tradizioni relative all’indipendenza, alla libertà personale, ai nuovi orizzonti, all’auto-motivazione, all’affermazione, all’iniziativa e alla responsabilità personale. Cerchi più libertà in o attraverso queste aree e non senti il bisogno di conformarti. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o dei tabù legati al perseguire coraggiosamente i propri desideri. Nonostante la necessità di progredire, puoi essere molto testardo e determinato con i tuoi modi di fare. Dal momento che apprezzi molto la capacità di lavorare partendo da un’intuizione o da un’improvvisa scintilla, l’apprendimento meccanico e il lavoro di routine non sono l’ideale per te. Sei un vero pioniere, pronto a ricominciare da capo con molto coraggio. Apprezzi il progresso e l’invenzione. Sebbene tu abbia meravigliosi lampi di intuizione, può essere difficile portare a termine molti progetti, poiché la maggior parte della tua gioia si trova nel processo pionieristico, molto meno nella parte dell’implementazione. Tieni a bada l’impazienza, poiché può limitare la libertà che tanto desideri.
URANO IN TORO:
• Dal 6 giugno 1934 al 9 ottobre 1934
• Dal 27 marzo 1935 al 7 agosto 1941
• Dal 4 ottobre 1941 al 15 maggio 1942
• Dal 15 maggio 2018 al 6 novembre 2018
• Dal 6 marzo 2019 al 7 luglio 2025
• Dal 7 novembre 2025 al 25 aprile 2026
Emerge una notevole abilità manuale, che può esprimersi a livello artistico, nel settore dell’artigianato e nelle professioni tecniche tipo: ingegneria, informatica, cibernetica, ecc. Agisce anche sul piano sessuale, favorendo un’espressione disinvolta e godereccia della sessualità. Stimola l’amore per il lavoro e rifiuta l’ozio e la passività. Favorisce un’amministrazione oculata delle proprie risorse economiche, senza rinunciare comunque alle gratificazioni che il denaro può offrire. Si riscontra spesso nei temi natali di persone particolarmente creative in cucina, in molti cantanti e scultori. Dona volontà tesa verso fini concretamente utili. Al negativo, idee fisse, cocciutaggine, infatuazione per se stessi, conformismo opportunistico. Ti piace apportare cambiamenti, innovare e aggiornare le tradizioni legate al denaro, le interazioni con il mondo naturale, il giardinaggio, la cucina, gli affari, l’atteggiamento verso la sicurezza e gli affari pratici e la sensualità. Cerchi più libertà in o attraverso queste aree e non senti il bisogno di conformarti. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o dei tabù legati alla sessualità, al cibo e all’amore per il comfort. Nonostante la necessità di progredire, puoi essere molto testardo e determinato nei tuoi modi. Hai una potente intuizione per le questioni pratiche, in particolare denaro e oggetti di valore. Puoi creare qualcosa di nuovo da vecchi oggetti e sei attratto dal mondo naturale. Sei particolarmente intraprendente e puoi trovare modi inventivi e innovativi, per rendere la vita più comoda e piacevole.
URANO IN GEMELLI:
• Dal 7 agosto 1941 al 4 ottobre 1941
• Dal 15 maggio 1942 al 30 agosto 1948
• Dal 12 novembre 1948 al 10 giugno 1949
• Dal 7 luglio 2025 al 7 novembre 2025
• Dal 25 aprile 2026 al 3 agosto 2032
• Dal 12 dicembre 2032 al 22 maggio 2033
L’intelligenza si applica con profitto soprattutto nelle materie scientifiche. L’amore per le novità e lo spirito di ricerca conferiscono una straordinaria prontezza di riflessi e di coordinamento, l’espressione verbale è convincente, incisiva, chiara ed è spesso impiegata anche in buona fede come arma manipolatoria. E’ un aspetto che rende la mente molto sveglia, vigile e curiosa. Si ritrova spesso in persone che dormono poco e che affrontano la vita con un ritmo piuttosto frenetico. Simboleggia attrazione per l’insolito, decisioni esibizionistiche, competitività anche sportiva, cerebralità disciplina. Al negativo, irritabilità, tensione nervosa, disonestà imprudente, sfruttamento del prossimo. Ti interessa fare cambiamenti, innovare e aggiornare le tradizioni relative alla comunicazione, all’apprendimento, alla connessione, alla condivisione, alle idee, ai trasporti e al discorso sociale. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o dei tabù relativi alla condivisione di idee con gli altri, all’istruzione e alla comunicazione. Puoi sfidare l’autorità, le regole e le leggi in vigore, solo se ritieni che stiano limitando il progresso, cercando di rivoluzionare il modo in cui ci rivolgiamo agli altri e ci connettiamo, insegniamo e impariamo e seguiamo la nostra curiosità. Sei altamente flessibile e adattabile, a meno che certe situazioni più personali ti suggeriscano fortemente il contrario. Puoi usare le parole per scioccare o ribellarti. Fai amicizia con persone di ogni estrazione sociale. Impari in modo intuitivo e veloce e hai idee insolite ma efficaci per insegnare e condividere che rompono le barriere. Tuttavia, potresti avere dei problemi a portare a termine le tue moltissime idee e piani. Questa è una posizione un po’ irrequieta e questa volubilità può manifestarsi a livello mentale o fisico. Tuttavia, per la maggior parte, la tua curiosità ti porta in luoghi interessanti.
URANO IN CANCRO:
• Dal 30 agosto 1948 al 12 novembre 1948
• Dal 10 giugno 1949 al 24 agosto 1955
• Dal 27 gennaio 1956 al 9 giugno 1956
Ne risulta una fusione interessante, soprattutto per ciò che riguarda l’istinto materno e protettivo. Sia negli uomini che nelle donne, questa posizione stimola una forte identificazione ed un sentimento di compassione verso i più deboli, o comunque verso tutti quelli che hanno bisogno di aiuto. Di fronte a questo stimolo scatta l’istintivo altruismo, affiancato dall’istinto di protezione dell’individuo. Questa posizione non favorisce l’abilità tecnica e manuale e inoltre rende la persona piuttosto influenzabile dagli altri. Dona suscettibilità, sensibilità complessa, nostalgia per il passato, impressionabilità, intuito. Al negativo, facilità alla rinuncia, apatia fisica e mentale, scarsi riflessi, ideologia fanatica, cocciutaggine bambinesca. Vuoi fare cambiamenti, innovare e aggiornare le tradizioni relative ai bisogni emotivi, alle donne, alla maternità, alla casa, alla famiglia, alle routine domestiche, al settore immobiliare, alla storia e alla tradizione, alla cultura, alla cura, al cibo e alla proprietà. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o dei tabù relativi all’espressione di emozioni, dipendenza, attaccamento e necessità di sicurezza, conforto e familiarità. Hai lampi di intuizione che sono incredibilmente accurati. Il tuo processo è difficile da capire per la maggior parte degli altri. È probabile che crei o tratti la famiglia in modi non tradizionali, unici e progressisti. La tua vita familiare o il tuo stile genitoriale, possono essere eccezionalmente creativi o originali, poiché non ti senti obbligato a seguire tutte le regole in questo settore. Potresti diventare “parente” di buoni amici, e riconoscere il valore della parentela spirituale, non solo dei rapporti di sangue.
URANO IN LEONE:
• Dal 24 agosto 1955 al 27 gennaio 1956
• Dal 9 giugno 1956 al 1 ° novembre 1961
• Dal 10 gennaio 1962 al 9 agosto 1962
Simboleggia la possibilità di afferrare all’istante le migliori possibilità, che la vita può offrire a vantaggio dell’individuo. Inoltre, la creatività artistica del Leone trova in Urano uno straordinario alleato per ciò che riguarda l’attività manuale, artigianale, artistica in generale. Indica decisioni impulsive, ambizione geniale ma ferma di fronte alle difficoltà, senso pratico ridotto, originalità non sempre costruttiva, rifiuto delle imposizioni. Al negativo, insolenza, megalomania, atteggiamenti stupidamente violenti, cocciutaggine incosciente, incapacità di adattarsi alle circostanze. Sei molto interessato a fare cambiamenti, innovare e aggiornare le tradizioni relative a intrattenimento, amore, romanticismo, tempo libero, piacere, bambini, attività creative e espressione di sé. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o tabù legati all’espressione di sé, al dramma, alla competizione, agli appuntamenti, al romanticismo, all’amore, al sesso, alla ricreazione, all’identità personale e al distinguerti come speciale e individuale. Puoi sfidare l’autorità o le regole e le leggi in vigore solo se ritieni che stiano limitando il progresso, cercando di rivoluzionare il modo in cui vediamo noi stessi e la nostra creatività o di risvegliare gli altri a un nuovo modo di pensare in queste aree. Sei brillante con le tue idee per organizzare, gestire e guidare in modi nuovi, alternativi ed efficaci. Non vuoi seguire le tendenze; preferisci farle. Rispondi alla tua intuizione e ai tuoi impulsi creativi, pienamente consapevole che non puoi programmare queste cose. Con la disciplina puoi andare lontano. Altrimenti, potresti essere un po’ dispersivo. Le tue idee su amore, appuntamenti, romanticismo e attrazione sono progressiste e insolite.
URANO IN VERGINE:
• Dal 1 ° novembre 1961 al 10 gennaio 1962
• Dal 9 agosto 1962 al 28 settembre 1968
• Dal 20 maggio 1969 al 24 giugno 1969
Conferisce spesso buone doti di abilità manuale. L’ossessiva ricerca della perfezione, caratteristica del segno della Vergine, priva Urano della sua naturale e spontanea tendenza allo sperimentalismo, quindi l’individuo non ammette la presa di decisioni basate sull’intuizione fulminea tipica di Urano. Quindi rimane confinato esclusivamente nel regno della ragione e viene anche depauperato del suo innato altruismo e della sua forte poliedricità. E’ un abile esecutore, ma mediocre come creatore. E’ un forte punto d’appoggio nell’oroscopo di ingegneri, matematici, fisici, tecnici, chirurghi. Al negativo, idee stravaganti, scarso interesse per le novità, spirito ipercritico, pignoleria fastidiosa, indifferenza per le sofferenze umane. Vuoi cambiare, innovare e aggiornare le tradizioni relative al lavoro, alla vita lavorativa, alla salute, alla routine, alle abitudini, alla vita quotidiana, al servizio e all’occupazione. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o dei tabù relativi al servizio, all’assistenza sanitaria, all’igiene, alla guarigione, ai servizi sociali, alla dieta e alla nutrizione. Sei bravissimo a pensare a nuovi metodi per portare a termine le cose. Sei particolarmente consapevole dell’importanza della connessione mente-corpo per la salute. Sei perspicace ma, a volte, hai difficoltà a fidarti del tuo intuito. Inoltre, puoi essere impaziente con compiti umili o banali, o avere una relazione di amore-odio con queste cose. E, anche se c’è un metodo anche nella follia, puoi lavorare in modo un po’ sparpagliato. Potresti scoprire di essere al massimo del tuo genio, quando risolvi i problemi per gli altri. Sei anche estremamente talentuoso nel lavorare con indizi specifici, per arrivare a un’ipotesi: noti i dettagli che gli altri non vedono e li metti insieme rapidamente, per capire una persona o una situazione.
URANO IN BILANCIA:
• Dal 28 settembre 1968 al 20 maggio 1969
• Dal 24 giugno 1969 al 21 novembre 1974
• Dal 1 maggio 1975 all’8 settembre 1975
L’individuo è inibito dai dubbi e dalle esitazioni di fronte alle scelte. L’abilità manuale è meno tecnica, ma in compenso più raffinata; infatti si ritrova questa posizione nei temi natali di molti pittori, architetti, arredatori, chirurghi estetici, ecc. Spesso l’individuo stabilisce legami, operando spesso scelte discriminatorie, quindi risulta poco socievole, un po’ snob e presuntuoso. Accentua una certa pedanteria e non conosce la modestia. Agisce marcatamente sulla sessualità e si riscontra spesso nella bisessualità. L’erotismo è scevro da inibizioni e tabù limitanti e la vita sessuale inizia precocemente. Scelte e decisioni incostanti, giudizi violenti e duri per sopravvalutazione di sé. Sei molto interessato a fare cambiamenti, innovare e aggiornare le tradizioni relative a relazioni, negoziazioni, convenzioni sociali, arte, design, uguaglianza, giustizia e legge. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o dei tabù relativi ai valori sociali, relazionarti, incontrare gli altri a metà strada e andare d’accordo l’uno con l’altro. Nonostante la necessità di progredire, puoi essere molto testardo e determinato nei tuoi modi. Puoi sfidare l’autorità o le regole e le leggi in vigore solo se ritieni che stiano limitando il progresso, cercando di rivoluzionare il modo in cui vediamo i nostri impegni e collaborazioni, o per risvegliare gli altri a un nuovo modo di pensare in queste aree. Sei bravissimo a portare oggettività a una situazione e a mediare, o portare persone diverse a un accordo o comprensione. È probabile che tu creda nella forza dell’amicizia e della libertà o dell’individualità in una partnership.
URANO IN SCORPIONE:
• Dal 21 novembre 1974 al 1 maggio 1975
• Dall’8 settembre 1975 al 17 febbraio 1981
• Dal 20 marzo 1981 al 16 novembre 1981
La stupefacente ingegnosità di Urano viene inevitabilmente danneggiata dalla feroce sete di potere e di controllo, che lo Scorpione manifesta nelle sue relazioni affettive e professionali. L’individuo è contaminato dallo sfrenato bisogno di affermazione, per cui la prontezza di coordinamento, l’intuizione ed il pragmatismo sono utilizzati unicamente per fini egoistici, per raggiungere i quali l’onestà è spesso discutibile o del tutto assente. Spirito attratto dall’insolito, dall’imprevisto, dai cambiamenti, trovate geniali. Al negativo, individualismo esasperato, necessità di sbalordire, tendenze sadiche, violente e ribelli. Vorresti fare cambiamenti, innovare e aggiornare le tradizioni legate all’intimità, alla guarigione, alla metafisica, alla psicologia, alla trasformazione, all’indagine, alla privacy, alla dipendenza, al supporto, alla gestione delle risorse e ai debiti. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o dei tabù relativi alla sessualità, alle dinamiche di potere, alla mortalità e alla conoscenza di sé. Nonostante la necessità di progredire, puoi essere molto testardo e determinato nei tuoi modi in questi settori. Puoi sfidare l’autorità o le regole e le leggi in vigore, solo se ritieni che stiano limitando il progresso, cercando di rivoluzionare il modo in cui vediamo le nostre relazioni intime con gli altri e noi stessi, o per risvegliare gli altri a un nuovo modo di pensare in queste aree. La tua intuizione è potente e ha una strana manifestazione. Sei entusiasta di aprire nuovi orizzonti, quando cerchi di comprendere gli strati di te stesso, di una persona nella tua vita o di una situazione. La ricerca è un talento.
URANO IN SAGITTARIO:
• Dal 17 febbraio 1981 al 20 marzo 1981
• Dal 16 novembre 1981 al 14 febbraio 1988
• Dal 26 maggio 1988 al 2 dicembre 1988
Indica altruismo e bisogno di integrazione con la collettività nell’individuo, conferendo una straordinaria generosità nel proporre soluzioni ed aiuti provvidenziali a chi ne ha bisogno. Dona un’estrema sensibilità e ricco spirito caritativo. Accentua l’amore per lo sperimentalismo e la varietà delle esperienze, per cui sarà risultare difficile e poco adatto lo svolgimento di un lavoro impiegatizio o poco creativo. Conferisce una pennellata di eccentricità alle persone nate con questa posizione, dotandole di un forte spirito di avventura, esaltandone l’individualismo, ma alimentando anche un’evidente intolleranza verso le convenzioni. Agisce anche nella sfera sessuale, promuovendo spesso una vita sessuale variata ed intensa e spesso è indice di bisessualità. Al negativo, inquietudine improduttiva, dubbi nelle decisioni, insofferenza, tensione nervosa, ricerche sterili, difficoltà nei rapporti con gli altri. Ti piacerebbe fare cambiamenti, innovare e aggiornare tradizioni legate a credenze, ricerca di significato, libertà di parola e pensiero, filosofie, atteggiamenti, religione, culture, educazione, spirito e visione. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o dei tabù relativi a idee preconcette, così come ai sistemi di istruzione e credenza attuali. Nonostante la necessità di progredire, puoi essere molto testardo e determinato nei tuoi modi in questi settori. Puoi sfidare l’autorità o le regole e le leggi in vigore solo se ritieni che stiano limitando il progresso, cercando di rivoluzionare il modo in cui vediamo gli altri, culture diverse e sistemi di credenze. Sei ottimista e credi nel progresso e nel cambiamento, anche se non sempre sei interessato ai dettagli di una particolare attività, come il quadro o la visione d’insieme. Dato che credi nel potere dell’ispirazione, l’apprendimento meccanico può essere poco attraente. Hai una sensazione eccellente per le tendenze e lavori meglio su ispirazione, impulso e intuizione.
URANO IN CAPRICORNO:
• Dal 14 febbraio 1988 al 26 maggio 1988
• Dal 2 dicembre 1988 al 1 aprile 1995
• Dall’8 giugno 1995 al 12 gennaio 1996
L’individuo è impoverito della sua folgorante forza creativa e della sua unicità. Indubbiamente il connubio Urano-Capricorno stimola la praticità e la laboriosità, ma priva la persona della sua genialità poliedrica, sfruttandone unicamente alcuni lati più pratici ma privi di estro. E’ quindi privato del suo smalto brillante, poco fantasioso e più contenuto. La passionalità è fredda, si possiede amore per la libertà. Attrazione per le tecniche raffinate e perfette, progressi lenti ma sicuri, abilità manuale empiristica, riflessione, ambizione autoritaria. Al negativo, decisioni egoistiche, eccesso di autodifesa, mancanza di spirito caritatevole, ribellioni illogiche.
Sei molto interessato a fare cambiamenti, innovare e aggiornare le tradizioni relative a governo, gestione, regole, leggi, carriera, affari, responsabilità e autorità. Cerchi più libertà in o attraverso queste aree e non senti il bisogno di conformarti. Potresti credere di rompere alcune delle inibizioni o tabù relativi a tradizioni, formalità, gerarchie, rispetto e struttura. Nonostante la necessità di progredire, puoi essere molto testardo e determinato nei tuoi modi in questi settori. Puoi sfidare l’autorità o le regole e le leggi in vigore solo se non servono più a un buon scopo o se sono viste come limitanti il progresso, cercando di rivoluzionare il modo in cui gestiamo le nostre vite e società, così come le nostre carriere. Questa è una posizione molto piena di risorse.
URANO IN ACQUARIO:
• Dal 1 ° aprile 1995 all’8 giugno 1995
• Dal 12 gennaio 1996 al 10 marzo 2003
• Dal 14 settembre 2003 al 30 dicembre 2003
Le parole-chiave dell’individuo sono il coordinamento e la prontezza di riflessi, il pragmatismo, l’ingegnosità, lo sperimentalismo, la forza creativa prorompente e sublime. Questa posizione rende la persona sicuramente dotata di un’intelligenza superiore, che addirittura potrebbe segnare un’importante svolta nell’evoluzione dell’essere umano. Dona anticonformismo, spirito d’indipendenza, originalità, camaleontismo utilitaristico, capacità di adattamento. Al negativo, decisioni troppo rapide, astuzia sleale, giudizi non ponderati, pragmatismo esasperato.
Sei interessato a fare cambiamenti, innovare e aggiornare le tradizioni legate alla tecnologia, l’amicizia, la comunità, la libertà, l’individualità, la parentela e la fratellanza. Cerchi più libertà in o attraverso queste aree e non senti il bisogno di conformarti: sei pronto a ribellarti se necessario. Puoi sentirti obbligato a rompere alcune delle inibizioni o dei tabù legati alla cooperazione, alla connessione e all’interazione. Nonostante la necessità di progredire, puoi essere molto testardo e determinato nei tuoi modi in questi settori. Credi nell’apertura a nuove idee e nel pensiero libero. Hai un forte interesse per le nuove tecnologie, il potere della scienza e l’importanza della comunicazione.
URANO IN PESCI:
• Dal 10 marzo 2003 al 14 settembre 2003
• Dal 30 dicembre 2003 al 27 maggio 2010
• Dal 13 agosto 2010 all’11 marzo 2011
L’individuo è legato alla spiritualità, oltre che al pragmatismo e alla tecnica, alla metamorfosi, all’inconscio e all’espressione artistica. Assume un carattere di ingegnosità fantasiosa e di straordinaria capacità di “comunicare” con il mondo trascendente. E’ un’ottima posizione che esalta l’intuizione e rende l’individuo sensitivo, medianico. Nello stesso tempo, dona volontà dispersiva, progetti vaghi, incapacità di fronte ai problemi pratici, scarsa logica, disordine, avversione verso ogni tipo di norma, attività disordinata, abulia, ipersensibilità complicata. Ti interessa apportare cambiamenti, innovare e aggiornare le tradizioni relative alla spiritualità, alla compassione, alla religione, alle arti, agli atteggiamenti verso la salute mentale e alla comprensione. Cerchi più libertà in o attraverso queste aree e non senti il bisogno di conformarti o seguire le regole alla lettera: sei pronto a ribellarti se necessario. Puoi sentirti obbligato a sfogliare alcune delle inibizioni o dei tabù relativi alla salute mentale ed emotiva, ai valori non materiali, al servizio, alla devozione e alla compassione. Nonostante la necessità di progredire, puoi essere molto testardo nei tuoi modi in questi settori. Credi nel rivoluzionare la nostra attenzione al piano immateriale. La tua arte, stile di vita e gusti sono sul lato unico, originale, sfumato e stratificato. Questo è un posizionamento altamente intuitivo.
“Gli occhi di un gatto sono finestre
che ci permettono di vedere dentro un altro mondo”
(Leggenda irlandese)
Il Gatto domestico (Felis catus o Felis silvestris catus ) è un mammifero carnivoro, appartenente alla famiglia dei felidi.
Esso è un predatore di piccoli animali, soprattutto roditori.
La sua coda ha un ruolo importante nel mantenimento dell’equilibrio, così come le “vibrisse”.
Il Gatto sa nuotare molto bene e non esita a gettarsi in acqua, se costretto, contrariamente a ciò che comunemente si pensa.
Predatore crepuscolare, il Gatto possiede dei sensi molto sviluppati; percepisce il mondo diversamente dagli esseri umani: è forse per questo che gli vengono associati dei poteri soprannaturali.
Esistono diverse storie, che raccontano come dei gatti hanno predetto dei terremoti o altre catastrofi, scappando prima del fenomeno.
La spiegazione è probabilmente legata alla percezione di frequenze non udibili dagli esseri umani.
Egli costruisce la memoria del territorio in modo additivo, cioè impara quanto viene “aggiunto” al territorio, e non si accorge di quanto gli viene tolto.
Infatti, un Gatto ritorna continuamente a controllare la tana di un topo, anche quando lo ha già catturato e questa è vuota.
E’ un animale che conserva una sua naturale diffidenza ed indipendenza, ma non per questo, non può provare affetto verso le persone anzi, può anche essere protettivo.
Esso manifesta il proprio affetto verso il padrone, facendo le fusa e allungando le zampe.
In tali momenti resta con gli occhi chiusi ed il padrone, in una forma di imprinting, rappresenta per lui la vera madre.
Le carezze vanno effettuate con moderazione, perché il pelo del Gatto è ricco di terminazioni nervose ultrasensibili alle manipolazioni.
Diversi studi hanno evidenziato come la compagnia di un Gatto possa aiutare le persone con problemi psichici, le persone sole o stressate, abbassandone la tensione.
Il nome italiano Gatto deriva dal latino medievale “gattus” (VIII sec.) di origine incerta, forse africana , anche se probabilmente l’origine del Gatto domestico nasce nella regione della “Mezzaluna Fertile” in Mesopotamia.
Nel periodo preistorico, il Gatto non era considerato un animale domestico: la sua pelliccia era molto ricercata dagli uomini delle caverne.
Si ritiene, che la convivenza tra Gatto e uomo abbia avuto inizio, quando i primi uomini passarono all’agricoltura e cominciarono ad accumulare grosse quantità di cibo.
I Gatti, allora, furono impiegati nei granai come cacciatori di topi.
Le prime tracce di addomesticamento sono state trovate in Cina e risalgono al 5300 a.C.
Gli Egizi adoravano il Gatto e, fin dagli inizi, in questa civiltà, il suo ruolo fu quello di oggetto di culto e simbolo religioso, in quanto era adorato come una vera e propria divinità.
Le prime testimonianze, risalenti all’Antico Regno, si trovano nel “Libro dei Morti”, dove il Gatto, identificato nella figura del leone, combatte contro Apophis, il pitone delle paludi, simbolo delle forze malvagie, quando attacca la Terra durante la notte.
Gli occhi dei felini, infatti, trattenendo i raggi della luce del Sole (da qui deriva la possibilità di vedere nell’oscurità e che al buio siano rifrangenti), spaventarono i serpenti nemici di Ra con il loro sguardo infuocato, salvando il Mondo.
Dopo la morte, i Gatti egiziani venivano imbalsamati, mummificati, talvolta messi in sarcofagi a forma di Gatto, e sepolti in enormi cimiteri per Gatti.
Gli Egizi veneravano la dea Bastet, dal corpo di donna e dalla testa di gatto, simbolo di fecondità, di vita e di maternità.
Esisteva persino un tempio dedicato al culto del Gatto e non ne era consentita l’esportazione.
I primi Gatti, che giunsero in Italia, furono portati dalle navi mercantili o dalle legioni romane.
Anche i Greci ed i Romani amavano molto il Gatto, considerandolo già un animale da compagnia.
Nel Medioevo, però, i Gatti vissero periodi molto duri.
Con la diffusione della Cristianità, infatti, l’atteggiamento nei confronti del Gatto mutò in maniera radicale.
Essi iniziarono ad essere considerati animali demoniaci, al servizio di streghe o fattucchiere e, pertanto,furono vittime di persecuzioni feroci, sevizie e torture.
Nei secoli successivi, il Gatto conobbe scarsa considerazione, dato che erano ancora vive molte superstizioni.
Esso era considerato un emissario di Satana, che aveva inviato sulla Terra i topi, con lo scopo di diffondere i Gatti, considerati spiriti maligni.
Bisognava quindi cacciare i Gatti e perseguitarli.
L’Inquisizione, infatti, puniva le streghe, gli eretici ed i Gatti…
Nell’Islam, i Gatti sono ammirati per essere puliti, a differenza dei cani, quindi sono autorizzati a entrare nelle case e nelle moschee.
Di seguito, un elenco di superstizioni e credenze popolari, legati a questo magnifico e magico animale.
-Il 24 Giugno, durante la festa di San Giovanni, nelle piazze di molti paesi si usava mettere al rogo un certo numero di Gatti che, su una graticola arroventata, venivano gettati vivi. Non avevano altra via di scampo se non quella di arrampicarsi su un palo di legno. Anche se alto, i Gatti venivano lambiti ugualmente dalle fiamme di San Giovanni, tra le urla isteriche della folla, che credeva così di liberarsi da Satana.
-Secondo un vecchia credenza popolare, quando il Gatto si lava le orecchie, il giorno dopo piove.
-Nella cittadina fiamminga di Ypres, attorno all’anno 1000, c’era l’abitudine di lanciare dall’alto un certo numero di Gatti i quali, nonostante le abilità acrobatiche, finivano sfracellati al suolo. Questa lugubre cerimonia ebbe termine solo nell’Ottocento. Sovrani e ministri assistevano con sadica esaltazione a queste feste barbare e bisognò arrivare alla saggezza di re Luigi XIV, affinché le cerimonie del rogo dei Gatti in piazza venissero diradate.
-L’antico folklore ebraico racconta che Noè (sembra che prima del diluvio non esistessero i Gatti), durante il diluvio, ebbe l’arca invasa dai topi e pregò Dio per una soluzione. Dio gli rispose, dicendogli di rivolgere la sua attenzione ai leoni, che stavano sull’arca, battendo sul loro naso. Noè lo fece e, dai loro starnuti, uscì la prima coppia di Gatti.
-Alcune persone credono che i Gatti possano rubare il respiro ai neonati, perché è un animale del demonio.
-Nel Medioevo, si diceva che i Gatti inducevano le persone al male e, se il proprietario veniva accusato di stregoneria, sicuramente il suo felino lo accompagnava al patibolo.
-Il destino dei Gatti neri, dal Medioevo fino al 1700-1800 circa, fu legato al destino delle donne ritenute streghe.
-Nel 1233, Papa Gregorio IX emanò la bolla “Vox in Rama”, che è il primo documento ecclesiastico ufficiale, che condanna il Gatto nero come incarnazione di Satana e dava l’avallo della Chiesa di Roma allo sterminio dei Gatti e delle loro padrone.
-Papa Innocenzo VIII (1484-1492) scomunicò ufficialmente tutti i Gatti. Nella sua bolla papale “Summis desiderantes”, emanata nel 1484, istigò misure molto severe nei confronti di maghi e streghe in Germania; i principi da lui enunciati vennero in seguito incorporati nel famoso “Malleus Maleficarum” (noto anche con il nome di “Martello delle Streghe”), il libro più ignobile utilizzato dalla Santa Inquisizione. Pubblicato per la prima volta nel 1486, in esso vi erano elencati tutti i sintomi e le caratteristiche, che bastavano per far sospettare una donna di stregoneria.
-Si dice che i Gatti prevedano la morte delle persone, accucciandosi vicino a chi sta male. Potrebbe spiegarsi, in quanto il Gatto ama il caldo e, siccome una persona in fin di vita sprigiona dal suo corpo calore, è possibile che il Gatto gli si accoccoli accanto.
-In Scozia, un Gatto nero sulla soglia della veranda è segno di prosperità imminente (soldi e successo).
-In Irlanda un Gatto nero, che attraversa il percorso di qualcuno al chiaro di luna, è portatore di malattie o lutti.
-In alcune zone dell’Italia, si crede che, se un Gatto nero giace sul letto di un malato, questi morirà. Inoltre si dice: “Vedi il Gatto sbadigliare, la bufera vuol scoppiare”. Infine, per non far abbandonare la casa ad un Gatto, basta imburrargli la zampina.
-In alcuni Paesi, i Gatti in teatro non possono che portare sfortuna, mentre in altri un Gatto nero in platea è un’assicurazione per il successo.
-In alcuni Paesi, se un Gatto nero entra in casa volontariamente è buon segno: vietato scacciarlo, altrimenti la fortuna se ne andrà con lui.
-In Italia, se un Gatto nero attraversa la strada, porta sfortuna; mentre in Inghilterra, è segno che i guai sono passati senza sfiorarli. Inoltre, se entra in casa di primo mattino, sarà una splendida giornata e se c’è una ragazza “da marito”, presto troverà l’anima gemella. Sempre in Inghilterra, trovare un pelo bianco su un gattino tutto nero, porta fortuna. E se un Gatto, mentre si lava, si passa la zampina dietro le orecchie, pioverà.
-Miagolii di Gatti, soprattutto il Venerdì notte, possono preannunciare un litigio.
-Un tempo, la superstizione popolare sosteneva che, per far abituare alla casa un Gatto, occorreva tagliargli un po’ di pelo e metterlo sotto alla gamba del tavolo, per trattenerlo in casa.
-Secondo la medicina popolare, usando urina, pelle, cenere e feci di Gatto, si potevano guarire alcune malattie. Il grasso di un Gatto nero, invece, si credeva potesse guarire il dolore alle articolazioni.
-In Germania, per vivere a lungo, basta mangiare come i Gatti e bere come i cani.
-In America, vedere un Gatto bianco porta sfortuna. Invece sognarlo, porta fortuna. Inoltre, quando si incontra un Gatto con un solo occhio, bisogna sputarsi sul pollice, stamparsi l’impronta sul palmo della mano ed esprimere un desiderio, che si avvererà. Infine, quando si cambia casa, bisogna fare entrare il Gatto dalla finestra, anziché dalla porta, così non andrà mai via.
-In Cina, sentire un Gatto starnutire, è di buon auspicio.
Nei sogni:
Sognare Gatti è abbastanza comune, ma non è sempre facile capire e interpretare il significato di quei sogni.
Il significato di un sogno che coinvolge i Gatti di solito dipende dal modo in cui il sognatore percepisce questi animali.
Alcune persone sono deliziate dai Gatti, mentre altre non ne sono attratte, quindi il Gatto può essere percepito in un contesto positivo o negativo, a seconda delle circostanze, come la maggior parte delle altre rappresentazioni simboliche.
I Gatti sono solitamente legati alla rappresentazione di tratti comunemente femminili, come la vulnerabilità e l’intuizione nei sognatori, sia maschi che femmine.
Il modo in cui un Gatto viene ritratto in un sogno, di solito suggerisce come il sognatore sperimenta le cose, sia consciamente che inconsciamente.
Nelle interpretazioni arabe e islamiche, il Gatto è raffigurato come un simbolo del ladro. Combattere o uccidere un Gatto simboleggia il trionfo del sognatore e l’evitamento di essere imbrogliato nella sua vita da sveglio.
Un Gatto scuoiato significa, che un ladro o un imbroglione ha ottenuto ciò che si meritava.
Nutrire un Gatto significa, che il sognatore è consapevole che gli è dovuto qualcosa e che otterrà ciò che si merita.
In Thailandia, i Gatti siamesi sono solitamente tenuti come protettori del Tempio, quindi sognare un Gatto siamese simboleggia spiritualità e protezione.
Nella cultura celtica e giapponese, i Gatti simboleggiano la sfortuna e l’astuzia subdola.
Come con molte altre culture, credono che i Gatti neri simboleggino l’occulto, l’ignoto e il misterioso.
Nell’Induismo, sognare i Gatti è un avvertimento, che il sognatore deve essere più consapevole delle persone cattive nella sua vita.
Un Gatto, che morde o graffia, è un segno che il sognatore ha bisogno di proteggere se stesso e le proprie cose dal pericolo presente.
Sognare Gatti sani potrebbe essere interpretato come una sana natura intuitiva del sognatore, il che significa che dovresti continuare ad ascoltare il tuo Io interiore e prendere decisioni dalla tua mente saggia.
Sognare Gatti malati potrebbe significare che c’è uno squilibrio tra il tuo intelletto e il tuo intuito. Il sognatore potrebbe lottare, per rimanere radicato nel proprio Sé autentico, oppure potrebbe persino non essere consapevole di quale sia il proprio vero Sé.
Se vedi un Gatto malato nei tuoi sogni, faresti bene a iniziare a prestare maggiore attenzione all’intuizione. Proprio come un Gatto, l’intuizione verrà più apprezzata.
Inoltre:
-Sognare che non riesci a trovare il tuo Gatto, evidenzia il tuo spirito indipendente. Devi permetterti di essere libero e non lasciare che nessuno o qualcosa ti trattenga.
-Sognare che un Gatto ti morde, simboleggia la femmina divoratrice. Forse stai prendendo e prendendo senza dare. Potrebbe esprimere paura o frustrazione, soprattutto quando qualcosa non sta andando come previsto.
-Sognare che stai salvando la vita di un Gatto, implica che stai rivendicando la tua indipendenza e il tuo potere.
-Sognare che un Gatto ti sta graffiando, suggerisce che ti senti minacciato.
-Vedere un Gatto nero nei tuoi sogni, indica che stai sperimentando una certa paura nell’usare le tue capacità psichiche e credere nel tuo intuito. Puoi erroneamente associare il Gatto nero al male, alla distruzione e alla sfortuna.
-In particolare, se il Gatto nero ti sta mordendo, artigliando o attaccando, allora il sogno significa, che devi riconoscere ciò che la tua intuizione sta cercando di dirti. Non puoi più ignorarlo. Non aver paura di affrontare la situazione.
-Se sogni un Gatto bianco, indica tempi difficili.
-Sognare che un Gatto ha ucciso un ragno, suggerisce che stai esprimendo la tua femminilità in modo seducente e astuto, piuttosto che in modo apertamente e quasi distruttivo.
-Vedere un Gatto morto o sentire un Gatto che viene ucciso, implica che ti manca autonomia e indipendenza in qualche area della tua vita. In alternativa, il sogno significa che ti stai rifiutando di riconoscere il tuo potere femminile.
-Vedere i Gatti che giocano nei tuoi sogni, si riferisce alla tua natura vivace. Devi mostrare il tuo lato giocoso.
-Sognare un Gatto con le punte delle zampe verdi, suggerisce che la gelosia ti impedisce di formare relazioni significative. Stai mantenendo le distanze da una situazione o da una relazione.
-Sognare un Gatto senza corpo o gambe, simboleggia un’indipendenza limitata. Vieni indotto a pensare di avere la libertà di fare quello che vuoi, ma in realtà non è così.
-Vedere due Gatti identici nei tuoi sogni, significa che devi bilanciare i tuoi bisogni con quelli degli altri. Devi ricordarti di prenderti cura di te stesso e non preoccuparti sempre degli altri.
-Sognare migliaia di Gatti che corrono in una casa, indica una mancanza di direzione nella tua vita. Ci sono talmente troppe cose nella tua vita, che stai perdendo di vista ciò che è importante.
-Se sogni un Gatto con due teste, allora implica indecisione; non puoi prendere una decisione su qualcosa. In alternativa, il sogno può anche significare che sei troppo facilmente distratto da ciò che ti circonda.
-Vedere o sognare di avere gli occhi di Gatto, indica che sei in grado di trovare la tua strada attraverso qualche problema oscuro e preoccupante. Sei in grado di vedere il lato positivo di una situazione negativa. In alternativa, suggerisce che sei furbo.
-Sognare che un Gatto ha gli occhi azzurri luminosi, indica che devi guardare qualcosa da una prospettiva diversa. Il sogno può anche significare un’illuminazione improvvisa che può provocare sentimenti di paura o ansia. Hai paura della verità.
Curiosità:
♥Hodge era uno dei Gatti di Samuel Johnson (critico letterario, poeta, saggista, biografo e lessicografo britannico del ‘700), immortalato in uno stravagante brano della “Life of Johnson” di James Boswell.
La maggior parte delle informazioni su Hodge ci provengono dalla narrazione di Boswell.
“Johnson era solito comprare ostriche per sfamare il suo gatto. Oggigiorno, le ostriche sono un alimento costoso riservato a pochi ma, nel XVIII secolo, abbondavano lungo le coste dell’Inghilterra ed erano così a buon mercato da essere un alimento ordinario per i poveri. Johnson quindi andava di persona a comprare il cibo per Hodge e non voleva che a farlo fosse Francis Barber, il suo cameriere, perché temeva che questi, seccato per una tale incombenza, potesse prendersela con il gatto”.
“Johnson andò ad acquistare della valeriana, per alleviare le sofferenze di Hodge in procinto di morire. Anche se Hodge non era l’unico gatto di casa, era comunque il preferito. Alla sua morte, il necrologio era una elegia scritta da Percival Stockdale” (poeta inglese, scrittore e riformatore, attivo soprattutto nella contrapposizione alla schiavitù).
L’animale è ricordato da una statua in bronzo, inaugurata dal Sindaco della Città di Londra nel 1997, collocata davanti alla casa di Johnson in Gough Square, Londra.
La statua lo mostra accovacciato su un grosso volume, il famoso “Dizionario di Johnson”, con un paio di gusci di ostrica, e un’iscrizione che recita “un gatto davvero bellissimo“.
♥Nella provincia di Bari, un tempo le streghe erano chiamate “Gatte masciare” (da “Megaera”, nome di una delle tre Furie o Erinni della mitologia classica e, per antonomasia, donna di carattere aspro, litigioso e violento, per lo più brutta e vecchia, o strega).
Erano infatti le “masciare” coloro che lanciavano il malocchio, si arrampicavano sui tetti delle case, facevano ammalare i bambini e si trasformavano in terribili Gatti neri, attraverso l’uso di un particolare unguento.
Concludo, con un personale pensiero: i Gatti hanno poteri “magici”, sono dotati di sensibilità speciale, che va oltre quella immaginabile, permettendogli di “sentire” cose che sfuggono alla nostra percezione.
Avvertono le calamità naturali prima dell’uomo ed hanno la capacità di accorgersi di “presenze” sovrannaturali.
Crederci o meno, rimane una decisione soggettiva ma, sicuramente, è difficile rimanere impassibili davanti al loro fascino misterioso.
“Le persone possono sorprenderti con un’inaspettata gentilezza.
I cani hanno un profondo senso della lealtà di cui spesso siamo indegni.
Ma in questo mondo,
l’amore di un gatto rappresenta una benedizione e un privilegio“
-K. Friedman-
L’Enneagramma (dal greco “ennea” = nove, “gramma” = disegno) è un simbolo geometrico, utilizzato in ambito psicologico ed esoterico.
Le sue radici risalgono a più di 2000 anni fa e furono sviluppate sul finire del Medioevo, da alcune confraternite di Sufi (musulmani devoti, simili ai francescani, che arrivavano a Dio con preghiere e meditazioni).
L’Enneagramma rappresenta i nove volti della personalità e la sua diffusione in Europa è dovuta a Georges Ivanovic Gurdjieff (filosofo, scrittore, mistico e musicista maestro di danze armeno), nei primi del ‘900.
In seguito, nel 1970, lo psicologo Oscar Ichazo gli dette valore come strumento psicologico.
Il simbolo è una circonferenza suddivisa in 9 parti uguali, che rappresentano la fusione delle “Leggi del 3” (numero che è presente in molti eventi, tipo la Trinità cristiana, la Trimurti indù ecc.), viste come creativa, distruttiva e conservative, oppure attiva, ricettiva e conciliativa, oppure conservativa, sessuale e sociale, secondo l’ambito di competenza richiesta; e la “Legge del 7” (l’evoluzione dell’evento nel mondo fisico), intersecate da linee interne.
La Legge del 3 è universale in quanto, perché ci si possa realizzare nella vita, si ha bisogno di 3 forze:
« Ogni cosa si fa torna indietro tre volte nel bene e tre volte nel male.
Se si fa del bene si riceverà tre volte il bene, se si fa del male si riceverà tre volte il male. Non bisogna però fare del bene nell’attesa della ricompensa »
I punti sono numerati in senso orario da 1 a 9; all’interno del cerchio vi è un triangolo equilatero, ai cui vertici ci sono i numeri 3-6-9.
Secondo l’Enneagramma, quindi, esistono 9 tipologie di personalità diverse, chiamate “Enneatipi”, ognuno delle quali ha proprie caratteristiche peculiari dinamiche.
In pratica, è come una fotografia di un singolo momento della nostra vita ma, attraverso il nostro percorso di crescita, ci sposteremo da una categoria all’altra, enfatizzando e/o modificando determinati aspetti della nostra personalità, come comportamenti, emozioni, credenza, sensazioni.
L’Enneagramma è usato ormai in molti settori, come la selezione del personale prima di un’assunzione.
Conoscere il proprio Enneatipo serve, soprattutto, a capire i propri pregi e limiti, per poterli enfatizzare, limitare, smussare o migliorare.
Esistono parecchi test, che si basano sulla somministrazione di 9 domande, ognuna delle quali ha 9 risposte tra le quali scegliere.
Si rileva, quindi il numero che compare più frequentemente nelle proprie risposte e si legge il relativo Enneatipo.
Una volta individuata la propria tipologia, si può capire se stessi ed il motivo di certi comportamenti, che tendono a ripetersi e che possono, spesso, creare dei problemi nella propria vita.
L’esito dell’Enneagramma è un chiaro segnale per comprendere su cosa bisogna lavorare, per modificare certi aspetti negativi del proprio carattere ed uscire da quel circolo vizioso, che non ci permette di vivere bene.
Sottoponendosi al test in condizione di stress, fa assumere le caratteristiche peggiori della personalità successiva a cui è collegato, mentre se si è in condizioni serene, si tende ad assumere le caratteristiche migliori della personalità che lo precede, a cui è collegato.
Di solito ci si riconosce nel proprio Enneatipo, ma può succedere di non riconoscersi o, addirittura, faticare ad accettarlo, come se ci si rifiutasse di vedere i propri difetti.
Se ciò accadesse, questo tipo di persone devono lavorare ancora molto su se stessi, in quanto l’Enneagramma aiuta ad aprirsi agli altri, cercando di entrare nella loro visione, seppur diversa dalla propria.
Può anche capitare, però, di riconoscersi in più di una personalità, segno positivo, in quanto indica una mentalità flessibile ed aperta al cambiamento.
Infatti, l’obiettivo dell’Enneagramma è aprirsi all’ottica delle altre persone, mantenendo sempre la propria identità, e cercare di limare i propri comportamenti compulsivi o limitare il proprio Ego.
SCOPRI IL TUO ENNEATIPO
1. PER SENTIRMI A POSTO CON LA MIA COSCIENZA DEVO:
• Aiutare gli altri (2)
• Essere efficiente, pratico e avere successo nei miei obiettivi (3)
• Conoscere e imparare il più possibile (5)
• Essere “diligente” e fare il mio dovere (6)
• Fare ogni cosa al meglio delle mie possibilità (1)
• Divertirmi, stare allegro, godermi la vita il più possibile (7)
• Essere forte e difendere le cause giuste (8)
• Essere “diverso”, distinguermi dalla massa (4)
• Riposare e lasciare che la vita scorra calma (9)
2. L’IMMAGINE CHE HO DI ME:
• Io mi muovo per primo se c’è da aiutare qualcuno (2)
• Io sono una persona efficiente, che cerca di fare bene ogni cosa (3)
• Mi distinguo dagli altri in ogni cosa che faccio (4)
• Sono calmo tranquillo e soddisfatto di come scorre la mia vita (9)
• Sono perspicace e comprendo bene le cose (5)
• Sono forte e gestisco autorevolmente i miei rapporti (8)
• Sono ordinato e faccio sempre il mio dovere (6)
• Sono simpatico e cerco di divertirmi e godermi la vita (7)
• Credo di aver ragione il più delle volte (1)
3. MI SENTO REALIZZATO QUANDO RIESCO AD ESSERE:
• Originale Garbato Dotto (4)
• Assennato Accorto Ricettivo (1)
• Ligio Disciplinato Fidato (6)
• Ottimista Festoso Piacevole (7)
• Imparziale Solido Superiore (8)
• Placido Armonico Equilibrato (9)
• Franco Accurato Preciso (5)
• Espansivo Generoso Servizievole (2)
• Vincente Esperto Pratico (3)
4. COSA PENSO DI ME STESSO QUANDO GLI ALTRI NON MI CAPISCONO?
• Io sono una persona affidabile e sto alle regole anche se gli altri non ci stanno (6)
• Io sono felice, ma cerco nuove cose perché voglio esserlo di più (7)
• Io lotto ogni giorno per avere il mio spazio; devo prenderlo, sennò gli altri ne approfittano (8)
• Io lascio che il mio mondo vada come va, anche se gli altri vorrebbero che mi dessi da fare per cambiarlo (9)
• Io sono spesso nel giusto e le cose andrebbero meglio se si seguisse quello che dico (1)
• Io voglio bene agli altri, anche se non ricevo tanto bene quanto ne dò (2)
• Io mi elevo sopra gli altri e questo li fa ingelosire (3)
• Io mi distinguo dagli altri e sento di non potermi adattare davvero al mondo che mi circonda (4)
• Io so capire le cose meglio degli altri e nessuno ne conosce quante ne conosco io (5)
5. LA COSA CHE MAGGIORMENTE EVITO:
• Mostrare le mie debolezze (8)
• Scontrarmi con qualcuno (9)
• Cedere all’ira (1)
• Avere bisogno dell’aiuto di qualcuno (2)
• Far vedere che sbaglio (3)
• Una vita senza emozioni (4)
• La sensazione del vuoto interiore (7)
• Avere un comportamento sbagliato (5)
• La fatica del vivere (6)
6. COSA PENSO SE MI AFFIDANO UN INCARICO IMPORTANTE?
• Non mi do pace finché non ho realizzato quanto devo (1)
• Sono lusingato che mi abbiano cercato e farò più di quanto richiesto (3)
• Non potevano scegliere uno migliore di me e faccio pubblicità alla cosa (7)
• Dipende da come mi sento (4)
• Perché hanno cercato proprio me? Tuttavia lo faccio (5)
• Ho paura che mi abbiano scelto perché non c’erano altri; mi farò aiutare a farla (6)
• La faccio se mi piace, altrimenti cerco di scaricarla a qualcuno (8)
• Riesco a farla bene, se dipende solo da me (2)
• Appena mi sento la faccio (9)
7. COME MI COMPORTO DURANTE UNA LITE:
• Difficilmente ammetto di avere torto (3)
• Evito che l’altro turbi il mio equilibrio interiore (9)
• Cerco di prendere tempo per meditare una reazione (6)
• Combatto, ma solo per difendermi dalla forza di chi ho di fronte (4)
• Cerco di evitare lo scontro, il più delle volte non vale la pena litigare (7)
• Impedisco all’altro di approfittarsi di me (5)
• Lascio che l’altro si sfoghi (2)
• Difendo con forza le mie ragioni (8)
• Non faccio capire all’altro la mia rabbia (1)
8. IMPEGNO VOLENTIERI LE MIE FORZE PER:
• Conoscere ciò che mi circonda (5)
• Collaborare con chi ho accanto (6)
• Godere le gioie della vita (7)
• Combattere per la giustizia (8)
• Vivere serenamente (9)
• Ricercare la perfezione (1)
• Aiutare chi mi sta accanto (2)
• Raggiungere i miei obiettivi (3)
• Conoscere me stesso (4)
9. QUANDO SONO CON GLI AMICI:
• Cerco sempre nuovi stimoli da condividere con tanti diversi (7)
• Sto con chi mi lascia parlare (8)
• Sono espansivo e mi lascio coccolare (2)
• Mi piacciono rapporti netti e precisi (1)
• Mi piace, ma se sono molti non so chi scegliere (6)
• Trovo subito qualcosa di quanto ho fatto da mostrare loro (3)
• Mi trovo solo con quelli che hanno feeling con me (4)
• Li ascolto con molta attenzione, ma senza mettere troppo del mio (5)
• Mi sento al sicuro e mi sbilancio anche oltre il mio normale (9)
ENNEATIPI
TIPO 1 – Il ‘Riformatore’
Perfezionista. Ha un amore esagerato per ordine e pulizia. E’ corretto e sincero. Ha senso pratico. Autocontrollo, serietà, inflessibilità. Emette critiche pungenti e giudizi. A volte è pedante. E’ pignolo.
NON SOPPORTA: L’imperfezione, il disordine. La non puntualità, la spiritosaggine. L’incorrettezza.
INFANZIA: Ha dovuto sempre “controllarsi” per essere approvato. Ha avuto genitori critici ed esigenti.
PENSA: “Come posso rendere tutto ‘perfetto’?
CHIEDE: Ho ragione?
IL PECCATO: Ira.
TRAPPOLA: Giudizio, critica, ipersensibilità all’imperfezione.
LA NAZIONE: La Russia e la Svizzera.
L’OGGETTO: La Piramide.
L’ANIMALE: Fox Terrier.
TIPO 2 – Il ‘Benevolo’
Spirito di sacrificio; dedizione agli altri. E’ un benefattore, altruista. E’ molto espansivo. Tende a dare buoni consigli. Se non si sente gratificato diventa piagnucoloso. E’ un sentimentale. Tende a sentirsi una vittima.
NON SOPPORTA: Chi non ha “bisogno”, chi è indipendente.
INFANZIA: Aveva la sensazione di doversi rendere utile per essere notato e amato. Ha ‘dovuto’ occuparsi degli altri familiari.
PENSA: C’è “bisogno di me”, sono troppo “utile”. Non ho tempo per me. Devo ‘aiutare’ gli altri.
CHIEDE: Sono abbastanza buono? Sono indispensabile? Chi ha bisogno di me?
IL PECCATO: l’Orgoglio.
LA TRAPPOLA: La compiacenza e l’adulazione.
LA NAZIONE: L’Italia.
L’OGGETTO: Il cuore nelle mani.
L’ANIMALE: San Bernardo.
TIPO 3 – Il ‘Motivatore’
È attraente, magnetico, carismatico, accattivante. Ottimista, giovanile, esibizionista. Produttivo, efficiente iperattivo. Camaleontico: recita se stesso.
NON SOPPORTA: L’inefficienza e il fallimento.
INFANZIA: Si è sentito amato perché era “bravo” a scuola, nello sport, ecc.
PENSA: “Devo essere bravo ed efficiente in tutto ciò che faccio”.
CHIEDE: Sono abbastanza bravo? È andata bene? Vi è piaciuto quello che ho fatto?
IL PECCATO: La menzogna.
LA TRAPPOLA: La vanità, l’immagine.
LA NAZIONE: Gli Stati Uniti.
L’OGGETTO: L’Agenda.
L’ANIMALE: Aquila.
TIPO 4 – L’artista
Ha grande senso artistico, gusto del bello, senso del colore. È romantico, sognatore, eccentrico, stravagante. Si preoccupa dell’immagine. Veste in maniera stravagante o ricercata. È malinconico. Non sa vivere nel presente, si rifugia nel passato o sogna il futuro. Ama l’insolito, l’eccentrico, l’eccezionale. Si esprime attraverso l’arte: poeta, musicista, pittore, ceramista, fioraio, design. Non disdegna situazioni strane, scandali, cose proibite.
NON SOPPORTA: Il brutto; lo sporco; il “normale”; l’ordinarietà.
L’ INFANZIA: Ha subito perdite (un genitore; trasferimenti, sradicamenti).
PENSA: “Devo farmi notare o nessuno si accorgerà di me”.
CHIEDE: “Cosa pensate di me? Mi notate? Vi colpisco?”
Il PECCATO: L’invidia.
LA TRAPPOLA: Malinconia, depressione, pulsione di morte.
LA NAZIONE: La Francia.
L’OGGETTO: Il Caleidoscopio.
L’ANIMALE: Basset Hound.
TIPO 5 – Il ‘Pensatore’
Parla poco. È introverso. É un pensatore, ricercatore, inventore. È un buon ascoltatore. É tranquillo, amabile, cortese, gentile. É poco emotivo. Ama il collezionismo. Riesce a stare immobile per ore. Sembra freddo e distante.
NON SOPPORTA: Doversi mettere in mostra. Parlare in pubblico. La superficialità, la disattenzione.
INFANZIA: Ha pensato di “non essere desiderato”, è vissuto in ambienti ristretti.
PENSA: “Cogito ergo sum”: penso dunque esisto.
CHIEDE: Come si fa? Come funziona?
IL PECCATO: L’avidità.
LA TRAPPOLA: L’avarizia.
LA NAZIONE: L’Inghilterra.
L’OGGETTO: Il Telescopio.
L’ANIMALE: Ostrica.
TIPO 6 – Il ‘Lealista’
Ha spirito di gruppo È affidabile e fedele. È ligio alle regole. È tendenzialmente pessimista. Non si fida degli altri. È timoroso e diffidente. È sospettoso.
Oppure: (Il tipo ‘controfobico’) È estremista, provocatorio, temerario, amante del rischio.
NON SOPPORTA: Chi non si attiene alle leggi, alle regole. Le devianze.
INFANZIA: Aveva genitori incontrollati, imprevedibili, violenti oppure sentimentalmente freddi. Può essere stato punito spesso senza un motivo giusto.
PENSA: Non posso fidarmi di nessuno, neanche di me stesso.
Il PECCATO: La paura.
LA TRAPPOLA: La codardia o la temerarietà.
LA NAZIONE: La Germania e il Giappone.
L’OGGETTO: I cerchi olimpici.
L’ANIMALE: Lupo.
TIPO 7 – Il ‘Tuttofare’
Emana gioia e ottimismo ama giocare e divertirsi. É un entusiasta. Vuole avere “più” di tutto. Non vuole crescere (Peter Pan). Spesso ha problemi di peso (odia le diete). Vive di eccessi.
INFANZIA: Molti hanno fatto esperienze traumatiche e dolorose nell’infanzia che non vogliono ripetere.
NON SOPPORTA: Il dolore e la sofferenza.
PENSA: Voglio essere felice, voglio godermi la vita il più possibile.
CHIEDE: Sarò abbastanza simpatico?
Il PECCATO: L’ingordigia, l’intemperanza .
LA TRAPPOLA: Idealismo, superficialità.
LA NAZIONE: Il Brasile.
L’OGGETTO: L’Arcobaleno.
L’ANIMALE: Farfalla.
TIPO 8 – Il ‘Leader’
Ha un forte senso della giustizia. È aggressivo, autoritario, dà ordini volentieri. Controlla tutto e tutti. Tende ad imporre il suo potere sugli altri. È provocatorio, litigioso, rissoso. Incute timore.
NON SOPPORTA: La debolezza, le ingiustizie, l’ipocrisia.
INFANZIA: Ha subito soprusi e ingiustizie (gli 8 spesso provengono da ghetti, o da famiglie molto abusanti fisicamente).
PENSA: Devo essere ‘cattivo’ perché essere buoni significa debolezza.
IL PECCATO: La lussuria .
LA TRAPPOLA: La vendetta e la ritorsione, la punizione del “colpevole”.
LA NAZIONE: la Spagna.
L’OGGETTO: La Quercia.
L’ANIMALE: Mastino.
TIPO 9 – Il ‘Pacificatore’
È costruttore di pace. È calmo, dolce e piacevole. È semplice, è diplomatico. È sincero. È amorevole. È Influenzabile. Si lascia trasportare dalla corrente. Cerca sempre di evitare il conflitto.
NON SOPPORTA: Il conflitto, la lotta, l’aggressività .
INFANZIA: Si è sentito trascurato o “sommerso” in qualche modo. É stato ignorato oppure rifiutato quando esprimeva un’opinione.
PENSA: Non valgo molto, è meglio andare d’accordo con tutti, così non ho fastidi.
CHIEDE: “Perché devo stare in piedi se posso sedermi? Perché devo stare seduto se posso stare sdraiato? Perché voi siete così frenetici?”
IL PECCATO L’accidia, la pigrizia.
LA TRAPPOLA: La resa, l’abbandono, la fuga.
LA NAZIONE: il Messico.
L’OGGETTO: La Bilancia.
L’ANIMALE: Delfino.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana!
The Befana comes at night
wearing old broken shoes
dressed in Roman (hat) style
long live la Befana!
L’Epifania è una festa cristiana, celebrata dodici giorni dopo Natale, il 6 Gennaio.
Il termine deriva dal greco antico “epifaino” = “mi rendo manifesto”, cioè l’azione o la manifestazione di una qualsiasi divinità (mediante miracoli, visioni, segni, ecc.), di far sentire la propria presenza.
Secondo i Cattolici, è la manifestazione della Luce più grande di Dio, che si manifesta attraverso una stella.
Nelle Chiese cristiane ortodosse, che seguono il Calendario Giuliano, il 7 gennaio si celebra il Natale, a causa di una differenza di tredici giorni fra Calendario Gregoriano, usato in Occidente dal 1582, e quello Giuliano precedente, ancora in uso in certe chiese ortodosse.
Di conseguenza l’Epifania è celebrata il 19 gennaio.
Da Epifania, in molte regioni italiane la parola si è trasformata in “Bifanìa” e poi “Befanìa”, fino a diventare la “Befana”.
Questa corruzione lessicale si è poi diffusa in tutta le Penisola italiana e, in seguito, in alcune parti del Mondo.
Inoltre, la Befana è stata personificata nelle sembianze di una donna molto anziana, che vola su una logora scopa, visitando i bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, appunto la notte dell’Epifania.
Lei riempie le calze lasciate da essi, appositamente appese sul camino o vicino a una finestra, con dolciumi, caramelle, frutta secca, agrumi e piccoli giocattoli.
Ma ciò generalmente, se i bambini durante l’anno si sono comportati bene, altrimenti riceveranno carbone o aglio.
Intorno alla figura della Befana sono sorte varie storie e leggende, vediamo alcune.
Gli antichi Romani, ereditando ed incorporando riti pagani, li associarono, come abbiamo letto in precedenza, al Calendario romano.
Quindi celebravano il Solstizio d’Inverno e il Sol Invictus.
La dodicesima notte dopo il Solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura attraverso Madre Natura.
I Romani credevano che in queste dodici notti (il cui numero avrebbe rappresentato sia i dodici mesi dell’innovativo Calendario romano, nel suo passaggio da prettamente “lunare” -basato esclusivamente sulle fasi lunari- a “lunisolare” -in cui la durata media dell’anno lunare è uguale a un anno solare-, che altri simboli mitologici) delle figure femminili volassero sui campi coltivati, per propiziare la fertilità dei futuri raccolti.
Da qui il mito della figura “volante”.
Secondo alcuni, tale figura femminile fu dapprima identificata in Diana, la Dea lunare non solo legata alla cacciagione, ma anche alla vegetazione, mentre secondo altri fu associata a una divinità minore chiamata “Sàtia” (Dea della sazietà), oppure “Abùndia” (Dea dell’abbondanza).
Un’altra ipotesi collega la Befana ad un’antica festa romana, che si svolgeva sempre in inverno, in onore di “Giano” (Dio degli inizi, materiali e immateriali, bifronte, capace di conoscere il futuro e il passato) e “Strenia” (Dea simbolo del nuovo anno, di prosperità e buona fortuna, da cui deriva anche il termine “strenna”) e durante la quale ci si scambiavano regali.
Invece, in centro e nord Europa, la Befana si riferisce alla figura celtica di Perchta (guardiana del mondo animale e della natura), assimilabile ad alcune figure come ad esempio Frigg (Dea del matrimonio e della maternità) in Scandinavia, Austria, Svizzera Francia e Nord Italia, Holda (Dea del focolare) in nord Europa, Perchta (Dea degli animali e della tessitura) in Gran Bretagna.
Praticamente è una personificazione al femminile della natura invernale, rappresentata come una vecchia gobba con naso adunco, capelli bianchi spettinati e piedi abnormi, vestita di stracci e scarpe rotte, che aleggia sopra i campi e terreni di notte, propiziandone la fertilità, e viene festeggiata nei 12 giorni che seguono il Natale, culminanti in coincidenza con l’Epifania.
Più tardi, in uno stato d’animo di conciliazione, Diana (o una qualsiasi altra Dea sopracitata) è stata trasformata in una vecchia signora.
Questa signora si era rifiutata di aiutare i Re Magi a trovare il Bambin Gesù, si era pentita del suo comportamento e quindi si era rifatta, distribuendo dolci e leccornie a tutti i bambini della sua città.
Dovevano solo lasciare le scarpe, o le calze, fuori dalla porta, la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
Secondo la leggenda della Befana, i bambini (e gli adulti) moderni aspettano le calze la notte del 5 gennaio, che questa vecchia strega riempie di caramelle e dolci se sono stati buoni, di carbone se sono stati cattivi.
Una grande sorpresa, per quando ci si sveglia il giorno successivo.
Come al solito, però, gli Italiani hanno trovato la loro via d’uscita: se sei stato birichino, troverai del carbone: Mangialo! Perché è fatto di zucchero…
Per tradizione, tutti i bambini si aspettano sempre di trovare un pezzo di carbone nelle loro calze, poiché ogni bambino è stato cattivo almeno una volta, durante l’anno appena trascorso.
Un’altra interpretazione della Befana affonda le sue origini nel XIII secolo.
Questa leggenda narra di un’anziana strega, con un grosso naso rosso e lieve gobba, vestita con una giacca a macchie colorate, spesso raffigurata con una scopa.
Si racconta, che la dodicesima notte di Natale (5 gennaio) i 3 Re Magi, alla ricerca del Bambino Gesù, chiesero alla Befana, di unirsi a loro nella loro ricerca.
Inizialmente ella rifiutò, affermando che aveva troppe faccende domestiche da fare.
In seguito cambiò idea e andò a cercare i 3 Re Magi e Gesù, ma non riuscì a trovarli.
Pertanto, ogni anno, nella notte del 5 gennaio, la Befana, viaggia con la sua scopa magica, in ogni casa d’Italia, alla ricerca del Bambino Gesù e porta doni. Scendendo dai comignoli, porta caramelle o frutta ai bambini, che sono stati buoni e carbone nero, cipolle o aglio ai bambini cattivi.
I bambini lasceranno fuori le calze, e anche le scarpe, sperando di svegliarsi la mattina del 6 gennaio con un po’ di dolciumi.
Però, come nella tradizione di Babbo Natale, molti bambini hanno iniziato a scrivere letterine alla Befana, nelle quali tralasciano di richiedere cibo, a favore di giocattoli o altri doni più “consistenti”.
Un altro racconto, sull’origine della Befana, risale al Regno di Re Erode.
Egli aveva decretato, che il primogenito maschio e ogni figlio maschio nato nell’anno della nascita di Cristo venissero uccisi.
Era il suo desiderio di eliminare il bambino. che si pensava sarebbe diventato il nuovo re.
I soldati invasero i villaggi in tutto il paese, uccidendo i bambini maschi.
Una madre non era in grado di piangere e accettare la perdita di suo figlio, a causa del dolore che provava.
Si convinse, che suo figlio non era morto, ma perso.
Mise tutti gli effetti personali di suo figlio in una tovaglia e, portandosela sulle spalle, si mise a cercarlo.
Dopo aver cercato di casa in casa, per molto tempo, questa giovane madre si imbattè finalmente in un bambino.
Convinta di aver ritrovato il figlio perduto, mise il sacco di stoffa, contenente tutti gli effetti personali di suo figlio, alla base della mangiatoia dove giaceva il bambino.
Il padre del bambino guardò il volto di questa sconosciuta, che aveva portato dei doni e si interrogò sul passato di questa donna.
A quell’epoca, ormai il viso di questa madre aveva molte rughe ed i suoi capelli erano diventati completamente grigi.
Il bambino, in realtà, era Gesù Cristo e, in segno di gratitudine per la sua generosità, benedisse la vecchia.
Quindi da quel momento, una notte all’anno per tutta l’eternità, la donna avrebbe considerato tutti i bambini del mondo come suoi, visitandoli e portando loro vestiti e giocattoli.
Alla Befana si è conferito un aspetto da “vecchia”, in quanto deriva da una raffigurazione simbolica dell’anno vecchio: una volta concluso, lo si può bruciare.
Così come accadeva in molti Paesi europei, in cui esisteva la tradizione di bruciare dei fantocci vestiti di abiti logori, all’inizio dell’anno nuovo.
Esempi sono “Giubiana” (Piemonte e Lombardia), “Panevin” (Veneto), “Pignarul” (Friuli Venezia Giulia), “Casera” (Verona), “Seima” (Gorizia), “Brusa la vecia” (Veneto), “Falò del Vecchione” (Bologna), “Sparo del pupo” (Gallipoli, Puglia), “Rogo della Veggia Pasquetta” (Varallo, Piemonte) e tanti altri.
In molte parti d’Italia, l’uso di bruciare o di segare in pezzi di legno un fantoccio a forma di vecchia (in questo caso pieno di dolciumi), rientrava invece tra i riti di fine Quaresima, come avviene nel Salento, con il fantoccio della “Quaremma”, addobbata con i suoi simboli iconografici, che ricordano le antiche Moire.
In quest’ottica, anche l’uso dei doni assumerebbe, nuovamente, un valore propiziatorio per l’anno nuovo.
In Friuli, con i Panevin, ci si imbatte in una lunga serie di falò, in cui si usa bruciare la Befana: la direzione del fumo descriverà l’andamento fortunato o meno dell’anno nuovo.
A Venezia, si svolge la caratteristica “Regata delle Maranteghe”, in cui 50 tra uomini e donne, vestiti da Befana, si sfidano a colpi di remi nel Canal Grande. Il vincitore sarà colui, che per primo taglierà il traguardo, costituito da una lunghissima calza appesa sul Ponte di Rialto.
A Roma è possibile assistere ad una bellissima sfilata in costume, che parte da Castel Sant’Angelo e arriva fino in Piazza San Pietro. In piazza Navona, i bambini si possono divertire nelle numerose giostre o nelle bancarelle di dolci, in cui è possibile comprare delle lunghissime calze.
Napoli ospita una caratteristica sfilata sul lungomare Caracciolo, con la sfilata di carri e personaggi vestiti a festa. In piazza Plebiscito, invece la Befana dei Vigili del Fuoco di Napoli si cala dal cielo e distribuisce dolci a tutti i bambini.
In Toscana, nella provincia di Grosseto, esistono i “Befani”, che il giorno dell’Epifania vanno assieme alla Befana per le vie delle città e dei paesi, a cantare i canti tradizionali maremmani.
Solitamente, nel giorno dell’Epifania, per le strade del centro storico di Firenze, vi è la tradizionale “Cavalcata dei Re Magi”, in cui i Magi a cavallo percorrono le strade della città, indossando costumi rinascimentali di grande sfarzo.
E’ da non perdere, in Piazza della Signoria, lo spettacolo degli sbandieratori, il Maneggio della Bandiera.
A Savona, con la “Befana Vien Da Mare”, la famosa vecchietta arriva da mare al porto, per distribuire doni e dolci ai più piccoli. Durante la giornata sono organizzate gare di pesca a riva ed in mare.
Ad Urbania, viene tradizionalmente collocata la “Casa della Befana”, dove si celebra ogni anno la “Festa Nazionale della Befana”.
In Piazza Brà, a Verona, si svolge il tradizionale “Rogo della Vecia”, che rievoca l’antico rito dell’Epifania nella tradizione popolare italiana, in cui un manufatto di circa dieci metri viene bruciato, per scongiurare sfortuna e malocchio.
A Sassari, la Befana si cala dal Palazzo della Provincia di Sassari in piazza d’Italia, in un evento organizzato dai Vigili del Fuoco di Sassari.
La spettacolare calata della Befana è naturalmente accompagnata da caramelle e cioccolatini distribuiti a tutti i bambini.
Per quanto riguarda le tradizioni gastronomiche, in Versilia si preparano i “befanini”, frollini a base di agrumi e rhum, ricoperti di granella colorata.
Nel Varesotto, abbiamo la “pinsa”, una di pizza di polenta preparata con farina di mais e frutta secca, mentre in Campania l’arrivo della Befana corrisponde alla preparazione della prima “pastiera” dell’anno.
Nella provincia di Cuneo, troviamo la “fugassa d’la Befana ”, dolce che ricorda l’aspetto di una margherita, al cui interno vengono nascoste una fava bianca e una nera. Chi le trova, però, non vince niente. Infatti, se trova la fava bianca, salda le spese della focaccia, quello a cui toccala fava nera, paga il vino.
La “Pinsa de la marantega”, è il dolce tipico della Festa della Befana a Venezia. Infatti “marantega” significa proprio Befana. Tradizionalmente i contadini veneti la riponevano, ricoperta dalle foglie di cavolo, sotto i carboni ardenti dei falò, che si preparava per festeggiare l’Epifania e l’inizio dell’anno nuovo. Si tratta di un pane dolce poco lievitato con farina bianca e gialla, uvetta, grappa, fichi secchi, pinoli e arancia candita.
Preparato sia per Capodanno che per la Befana, la “Vasilopita” è un dolce tradizionale greco, in cui al suo interno viene inserita una moneta in segno di portafortuna. L’impasto è molto semplice, simile ad un pan brioches ed arricchito da mandorle e semi di sesamo.
Il dolce della Befana tipico in Svizzera è il “Dreikönigskuchen”, un pan-brioches realizzato da tante diverse “palline” assemblate insieme. Al suo interno viene inserito un piccolo regalino, un oggettino o una moneta. Chi lo troverà sarà il vero re della festa. Per questo spesso viene servito con una coroncina nella sua sommità.
La “Torta della Dodicesima Notte” (Twelfth Night Cake) ha un nome molto evocativo: “dodicesima notte” che, nei paesi di tradizione anglosassone, è l’ultima occasione per festeggiare. Da questa tradizione, il dolce britannico a base principalmente di frutta secca e frutta candita, entrambe macerate nel Porto secondo la ricetta originale. Nel dolce si nascondono un fagiolo, un aglio, un rametto e uno straccio: a seconda dell’oggetto trovato, si avrà un ruolo all’interno della festa. Il fagiolo sarà il simbolo del re o della regina della dodicesima notte.
In Francia, il giorno dell’Epifania si prepara la “Galette des Rois”, nel cui interno viene nascosto qualcosa, un piccolo oggetto, “Fève” (fava), in ricordo dell’antica usanza di nascondervi all’interno uno di questi legumi, oppure la figurina di uno dei Re Magi: chi trova la fava o la figurina, viene eletto re o regina della festa, con particolari privilegi e obblighi.
Quest’anno, il falò dell’Epifania avrà un significato ancora più forte e profondo…
La Befana, abbiamo detto, rappresenta l’anno vecchio e per questo la si brucia, sperando che quello nuovo sia migliore di quello passato.
Quindi, insieme con lei, tutti bruceremo anche un calendario del 2020, affinché la loro distruzione rappresenti la fine di tutti i mali.
“Boji Stones” sono delle precipitazioni di solfuri di ferro (Pirite e Marcasite insieme, o in alcuni casi Jarosite) all’interno di sedimenti di calcare marino.
Le concrezioni sono spesso di forma ovoidale o sferica, anche se si verificano forme irregolari.
A causa della varietà di forme, dimensioni e composizioni insolite, le concrezioni sono state spesso scambiate per uova di dinosauro,fossili di animali e piante (pseudofossili ), detriti extraterrestri o manufatti umani.
Concrezioni giganti rosse, con un diametro di circa 3 metri, si trovano nel Parco nazionale Theodore Roosevelt, nel Dakota del nord.
Una delle maggiori zone di ritrovamento è l’affioramento del “Smoky Hill Chalk”, nella zona nord-ovest dell’Arkansas, USA.
Boji è un nome commerciale coperto da copyright, registrato nel 1972.
Il termine deriva dal nome del corvo domestico di Karen Gillespie, una donna americana che le scoprì quando era una bambina.
Sono chiamate anche “Pop Rocks” perché, se gettate nel fuoco vivo, esplodono ed inoltre, se scagliate tra loro, producono scintille e un odore di zolfo.
Anticamente erano già note ai Nativi Americani, i quali consideravano sacro il terreno in cui si trovavano questi “semi della terra”.
Le Boji Stones appaiono dopo forti piogge e, quando emergono, sono raccolte solo da selezionati membri della tribù.
In ambito commerciale, si distinguono due varietà, ‘Boji femmina’, pietre più lisce e sferiche, e ‘Boji maschio’, più frastagliata e a disco.
In esoterismo, le Boji Stones riequilibrano gli aspetti di conflitto, per esempio maschile-femminile o spirito-materia, aiutando l’anima a ritrovare il sentiero di sviluppo interiore, in modo da esprimere al meglio la parte più genuina della propria persona, attraverso l’emersione dei sogni e dei desideri inconsci.
Queste pietre aiutano a far affiorare ciò che si è represso, come ricordi, idee, sogni, progetti, per riprenderlo e rivalutarlo, permettendo di vedere a quali condizionamenti inconsci e/o esterni si è soggetti.
Le Boji Stones aiutano a equilibrare i campi energetici del corpo umano, compiendo un’azione simile a quella dell’agopuntura e, pertanto, sono ottimamente compatibile con tutti i Chakra.
Un corretto utilizzo prevede l’uso di due Boji Stones, in coppia, di cui una abbia energia maschile e l’altra femminile.
Le due diverse polarità si riconoscono dall’aspetto esteriore delle pietre, in quanto quella femminile presenta una superficie liscia, senza protuberanze o cristallizzazioni, che invece sono presenti sull’elemento a polarità maschile.
Ma spesso può capitare di trovare degli elementi cosiddetti ermafroditi, cioè che presentano una faccia liscia, ad energia femminile ed il lato opposto cristallizzato, perciò maschile, anche se è molto raro.
Queste pietre sono eccellenti, per aiutare a curare i problemi emotivi e sono potenti, per cancellare i comandi ipnotici che potrebbero essere stati impiantati in un momento precedente.
METODO DI UTILIZZO
Usa un paio di pietre insieme, per bilanciare l’energia maschile e femminile nel corpo.
Tienili in mano, avvicinali ed allontanali l’uno dall’altro.
Vedi se senti l’energia che scaturisce tra di loro.
In caso contrario, scambia le mani, e lo stesso vale se stai usando due maschi o due femmine insieme.
Si ritiene che funzionino meglio, se tieni la pietra Boji femminile nella mano destra e la pietra maschile nella mano sinistra per cominciare, ma guarda cosa ti sembra giusto.
Oppure posiziona semplicemente una pietra sopra la testa e una sotto i piedi.
Hanno un’eccellente vibrazione di guarigione e sono noti per curare i blocchi energetici, alleviare il dolore e stimolare la rigenerazione dei tessuti.
Sono noti per curare il mal di schiena, l’artrite e per aiutare la fatica.
Si suggerisce di usarli prima tra le mani, per scoprire in che modo l’energia è più forte per te.
Una volta che sai quale pietra sta meglio in una mano, sdraiati e posiziona la pietra in quella mano, sopra la tua testa e posiziona l’altra pietra sotto i tuoi piedi.
La pietra sopra la tua testa creerà una connessione al Chakra della stella dell’anima e porterà un’elevata energia di vibrazione nel tuo corpo.
Quindi lo porterà giù attraverso il Chakra di base e lo radicherà attraverso il Chakra della terra, a Madre Gaia.
Rilassati e medita, se puoi, e lascia che l’energia curativa funzioni.
Potresti scoprire, che la loro energia stimola anche la nascita di abilità telepatiche tra te e gli altri, con cui hai uno stretto rapporto.
Queste pietre possono essere indossate e, talvolta, vengono vendute trasformate in ciondoli, avvolgendole in filo metallico.
Un modo semplice per farlo da soli, purché non siano troppo grandi, è usare un sacchetto di macramè, per posizionare una delle tue pietre Boji.
Indossalo per un po’, per vedere se ti fa sentire bene.
In caso contrario, usa l’altra pietra, poiché è utile indossarle all’interno del tuo campo aurico.
Sono particolarmente buoni da indossare, se sono la tua pietra portafortuna.
ATTENZIONE: non pulire mai i Boji con l’acqua, poiché questo sarà l’inizio della loro fine. Invece, dai loro una buona spolverata con una spazzola naturale, puliscili usando la terapia del suono (usa una ciotola di cristallo, alcuni tamburi) e poi ricaricali al sole.
Segni Zodiacali: Scorpione-Acquario
Pianeta: Martedì
Elemento: Fuoco
Le cerimonie nuziali sono più diverse che mai.
Mentre quelle religiose rimangono popolari, le nuove opzioni stanno diventando sempre più richieste.
Un esempio molto suggestivo è il Rito di Unione con le Candele.
L’accensione di una candela di unione non è basata su una fede particolare, ma la pratica sta diventando sempre più richiesta nelle cerimonie nuziali moderne. Non è difficile capire perché: la bellezza di due fiamme, che si uniscono come una sola, può essere incredibilmente commovente.
Se stai pensando di includere questo rito nelle tue imminenti nozze, assicurati di comprendere la storia, la funzione e le procedure associate al Rito di Unione con le Candele.
La maggior parte di noi gode dello splendore e della gloria delle candele.
Le candele sono un ricordo visibile del nostro possibile trionfo sull’oscurità.
Sicuramente avrai notato, come una candela possa passare quasi inosservata, quando ne hai molte accese.
Ciò perché la loro presenza è prepotente e non puoi ignorare il loro impatto.
Il simbolismo delle candele si riflette in molti modi nelle nostre tradizioni religiose e culturali, e nel nostro matrimonio.
Il Rito di Unione con le Candele è una tendenza relativamente nuova.
Questa usanza nei matrimoni è diventata popolare solo negli ultimi decenni.
Le origini esatte sono sconosciute, ma l’uso di una Candela in un Unione, in un episodio del 1981 di “General Hospital”, può aiutare a spiegare la popolarità iniziale di questa tendenza.
Simbolicamente, si dice che le fiamme rappresentino l’amore e la passione che un partner ha per l’altro.
Unirle insieme è una rappresentazione fisica dell’impegno duraturo della coppia.
La candela rappresenta l’amore che può illuminare il mondo del tuo coniuge.
Essa spazza via l’oscurità e ti mostra come l’amore può illuminare la vita del tuo amato.
Quando sei vicino a una candela, senti calore, proprio come senti calore dall’amore del tuo coniuge.
Una candela può dare un senso di direzione e può avvicinare le persone, ricordandoti come il tuo amore sia anche una forza vincolante.
Quando una candela brucia, la cera che si scioglie sulla candela, in un certo senso le deturpa, rappresentando il rischio e l’elemento di dolore che esiste in una relazione d’amore.
Una candela, per realizzare il suo scopo, deve spegnersi.
Se una candela non viene mai accesa, non soddisferà mai il suo scopo.
Un errore è credere che, per quanto riguarda i matrimoni, in questo Rito ci sia un riferimento alla Bibbia.
Infatti, molti Cristiani associano le fiamme allo Spirito Santo ed impiegano questo rituale nelle loro cerimonie.
In realtà, non devi essere un credente per incorporare questa cerimonia con le candele, nel giorno del tuo matrimonio.
Nel rito, gli sposi accendono la loro candela, con due candele provenienti dalle rispettive famiglie, a rappresentare l’unione delle due famiglie ed il fatto che stanno per creare una nuova famiglia .
Solitamente, le due candele sono portate dalle madri della coppia, per rappresentare la loro vita in questo momento.
Queste fiamme distinte, ognuna ardente da sola, rappresentano la fede, la saggezza e l’amore ricevuti dai propri genitori.
Insieme, quindi, la coppia accende un’unica candela, a simboleggiare l’unione delle loro vite.
Da quel momento, i loro pensieri saranno l’uno per l’altro e condivideranno gioie e dolori.
Le fiamme delle due candele tenute dalle mamme rimangono accese, per mostrare che, sebbene ora i due siano un’unica famiglia, rimangono ancora individui unici.
Ma anche i papà possono tenere la candela, al posto delle madri.
Questa è una bella opzione, perché rispecchia l’impegno che voi, come nuova famiglia, state prendendo e ricorda a tutti i presenti gli impegni dei vostri genitori.
Puoi anche coinvolgere gli ospiti, esponendo candele all’ingresso del luogo in cui si tiene la cerimonia, ed invitando amici e parenti ad accenderne una e dire una benedizione mentre entrano.
I Riti dell’Unione con le Candele, comunque, sono flessibili, offrendo alle coppie la libertà di personalizzare l’esperienza per il loro giorno speciale.
Una variante è che, inizialmente, gli sposi hanno in mano ciascuno una candela accesa.
Queste vengono quindi utilizzate, per accendere una candela più grande, posta al centro del tavolo o altare.
Poco prima dei voti nuziali, i genitori della coppia si fanno avanti (o altri membri della famiglia, bambini, ecc.) e accendono una candela per ciascuno. Quindi la sposa e lo sposo accendono la candela centrale da queste due candele esterne.
Così la candela grande simboleggia l’unione delle loro famiglie, la fusione di due individui, la creazione di una famiglia mista ecc.
Di solito la Candela dell’Unione viene accesa subito dopo lo scambio dei voti.
Puoi usare qualsiasi tipo di candela che ti piace.
La maggior parte sono bianche o avorio, ma non devi limitarti a queste tonalità. Molte Candele di Unione sono decorate, per abbinare determinati temi o combinazioni di colori; quindi, non ti mancheranno le opzioni.
Il Rito di Unione con le Candele dipende interamente da te e dal tuo partner.
Il tuo officiante potrebbe avere linee guida o raccomandazioni specifiche, su come condurre la cerimonia, quindi potresti rivolgerti a lui per avere una guida.
Oppure scegliere di crearne tu.
Una candela per l’unione della tua nuova famiglia è simbolo del vostro impegno reciproco, per un matrimonio duraturo ed amorevole.
Questo rituale speciale renderà la tua cerimonia di matrimonio, ancora più toccante.
“Sposi, per favore, accendete la vostra candela”…
“… unguento unguento
mandame alla noce de Benevento
supra acqua et supra vento
et supra omne maltempo “.
Il Noce è conosciuto sin dai tempi più antichi e proviene dalle regioni dell’Asia occidentale.
Il suo nome scientifico è “Juglans regia”, “ghianda di Giove” che, facendo anche riferimento al glande, è simbolo di fecondità e fertilità.
I Greci pensavano che fosse stato importato in Europa dai re persiani, pertanto lo chiamavano “Karya basilica” (noce regale) ed il suo nome era legato alla leggenda mitologica del dio Dioniso ed al suo amore per la principessa Caria.
“Dioniso, ospite nella casa di Dione, re della Laconia, non seppe resistere al fascino di Caria, una delle figlie del re, di cui s’innamorò, riamato.
Poi ripartì per il suo viaggio intorno alla Terra.
Quando finalmente lo concluse, tornò nella casa di Dione, spinto dall’amore per quella giovane.
Le sorelle di Caria, incuriosite, cominciarono a spiarlo, raccontando tutto al re.
A nulla valsero gli avvertimenti di Dioniso: le due sorelle non riuscivano a resistere alla tentazione; sicché il dio decise di punirle facendole impazzire, per poi mutarle in rocce.
Caria ne morì per il dolore; ma Dioniso, che l’aveva tanto amata, la trasformò in un Noce dai frutti fecondi”.
Artemide, sorella di Apollo e molto legata a Dioniso, raccontò questa storia ai Laconi che, successivamente, eressero in suo onore, chiamandola “Artemide Cariatide”, un tempio dalle colonne scolpite in legno di Noce modellato in sembianze femminili, che furono dette “Cariatidi” (personificazioni del destino, che portavano via ogni eroe quando moriva.
Erano raffigurate come esseri alati, neri, con grandi denti bianchi ed unghie aguzze, intente a straziare i cadaveri ed a bere il sangue dei morti e dei futuri).
Un’altra leggenda narra, che il famoso “Nucillo” (un liquore, “Nocino di Sorrento”) debba essere preparato con le Noci raccolte la notte di S. Giovanni, 24 giugno, poiché la rugiada di quella notte è considerata magica e medicamentosa.
Nella simbologia popolare, la Noce evoca il ternario sacro che presiede ad ogni manifestazione: corpo (guscio), spirito (mallo), anima (gheriglio).
Ha anche il significato di “protezione dagli sguardi dei profani”, grazie al suo involucro.
Il legame del Noce con divinità femminili si è tramandato anche nella cultura medioevale, come testimonia la leggenda del “Noce di Benevento”.
Si narra che, nella notte di S. Giovanni, le streghe sciamassero a migliaia nei cieli, recandosi al gran Sabba che si teneva, appunto, sotto il Noce di Benevento.
Queste streghe erano soprannominate “Janare”, in onore di Artemide, in quanto sue seguaci, la quale aveva ereditato le funzioni di Caria.
Quell’albero era molto vecchio perché, nel VII secolo, sotto il regno di Costante II, il vescovo Barbato l’aveva fatto sradicare, per stroncare alcune pratiche pagane, che vi si celebravano durante i Sabba.
Al primo tentativo di reciderlo, apparve il diavolo, nelle sembianze di un serpente.
In seguito, alla morte del vescovo, il Noce rinacque, facendo riprendere i riti janari.
La convinzione che streghe e demoni prediligessero il Noce, per i loro Sabba, era diffusa in tutta Italia.
Gli antichi Romani, durante la festa “Cerealia” o le cerimonie nuziali, effettuavano la “sparsio nucum”, nelle quali si gettavano Noci lungo la strada, come auspicio di fecondità.
A Roma, una leggenda narra, che la chiesa di Santa Maria del Popolo fu costruita per ordine di Pasquale II, nel luogo in cui precedentemente vi era un Noce, intorno al quale migliaia di diavoli danzavano nel cuore della notte.
Anche a Bologna si credeva, fino al secolo scorso, che le streghe si riunissero sotto questi alberi.
Nelle campagne si dice, ancora oggi, che non conviene riposare, e tanto meno dormire, all’ombra di un Noce, perché ci si potrebbe risvegliare con una forte emicrania, se non addirittura con la febbre.
E si crede che, se le radici dell’albero penetrano nelle stalle, faranno deprimere il bestiame.
Effettivamente le sue radici, come le foglie, contengono una sostanza tossica, la “juglandina”, capace di provocare la morte di molte piante che crescono nelle vicinanze.
Può anche aumentare l’alcalinità del suolo intorno alle radici.
Alcune piante, come il lampone nero o il mirtillo rosso, non hanno difficoltà a crescere sotto il Noce.
Altri, come pomodori, pini, mele o betulle, non possono crescere e saranno avvelenati dalla juglandina.
Questo è stato ben noto e documentato per secoli, fino a Plinio il Vecchio che scrisse: “L’ombra degli alberi di Noce è veleno per tutte le piante nel suo raggio d’azione”.
La juglandina è concentrata nei gusci di noci, radici e germogli; in misura minore, si trova anche nelle foglie e negli steli.
In Belgio, le ragazze che vogliono sposarsi, il giorno di San Michele, mescolano noci vuote a piene, afferrandone una a caso con gli occhi bendati: se prendono la noce piena, troveranno presto marito.
Una leggenda slava narra che, il giorno del diluvio universale, le persone giuste, destinate a ripopolare il mondo, si salvarono grazie ad un guscio di noce, dentro al quale raggiunsero la terraferma.
Si dice che una noce con tre setti sai un ottimo portafortuna.
Ed anche che, se si mette una noce sotto il piede di una sedia, sulla quale è seduta una strega, questa non riuscirà più ad alzarsi.
Tenuta in una tasca, allontana sortilegi e malattie, oltre a favorire i parti.
Anticamente, agli ammalati si donavano 9 noci, per una pronta guarigione.
Nella tradizione Hoodoo, le foglie ed i frutti delle Noci sono usate per mettere i Jinx (affascinatura/incantesimo) sulle persone.
Le Noci sono usate anche per “innamorarsi”.
Catherine Yronwode (scrittrice, editrice e praticante americana di magia popolare), nel suo libro “Hoodoo Herb and Root Magic”, descrive un rituale, in cui si prepara un tè di nove noci nere (intere), bollite in tre litri d’acqua, bollendolo fino a quando l’acqua evapora fino a 1 litro.
Poi, fare il bagno in quest’acqua, rinunciando ai legami con il vecchio partner, e buttare l’acqua a un bivio o contro un albero.
Questo tipo di bagno, ovviamente non si può fare nella vasca da bagno, di solito viene fatto in una vasca più piccola.
Il Noce è legato a poteri mentali, infertilità, salute e desideri.
Portare con sé una Noce, può rafforzare il cuore e mitigare i reumatismi.
Se ti viene regalato un sacchetto di Noci, i tuoi desideri saranno esauditi.
Se invece lo regali, auspichi al ricevente tanta energia o l’inizio di nuovi progetti.
Si possono posizionare foglie di Noce intorno alla testa (o in un cappello), per prevenire mal di testa o colpi di sole.
Si racconta, che una donna che voleva rimanere senza figli dopo il matrimonio, poteva mettere le Noci nel suo corpetto il giorno del suo matrimonio: ogni Noce rappresentava un anno di assenza di figli.
Ed ora, dedichiamoci a qualcosa di corroborante…
NOCILLO
Per preparare squisitamente il famoso “Nocillo”, le Noci verdi, non ancora mature, devono essere rubate da una ragazza illibata a piedi nudi, la notte di S. Giovanni.
Ingredienti:
1 lt. Alcool
13 Noci
13 chicchi di Caffè tostato
3 Chiodi di Garofano
3 gr. Cannella tritata
1 Noce moscata appena schiacciata
Preparazione:
Tagliare le Noci in 4 parti, unirle all’alcool assieme a tutte le spezie. Mettere l’infuso in un grosso barattolo ermeticamente chiuso, tenendolo all’aperto, sole ed aria per 40 giorni.
Filtrare l’alcool, preparare a parte uno sciroppo, con un bicchiere di acqua e 3 cucchiai di zucchero, facendolo sciogliere sul fuoco appena bolle. Appena lo sciroppo è freddo, aggiungere l’alcool aromatizzato e lasciar riposare per altri 40 giorni.
Pianeta: Sole
Elemento: Fuoco
La Santeria nasce dalla convergenza di elementi della religione cattolica con altri della religione tradizionale “Yoruba”, praticata dagli schiavi africani e dai loro discendenti a Cuba, in Brasile, Portorico, Panama e anche in altri luoghi con molti immigrati latinoamericani negli USA.
I Santeri praticanti cubani preferiscono, invece, utilizzare altri termini ufficiali come “Lukumì” o “Regla de Ocha”.
Il termine “Santeria” è stato coniato dagli Spagnoli, per denigrare quella che pensavano fosse un’eccessiva devozione ai Santi, da parte dei loro schiavi, che non comprendevano il ruolo principale di Dio nella religione cattolica.
Infatti, agli schiavi era imposta la proibizione tassativa, pena la morte, di praticare le proprie religioni animiste, portate con loro dall’Africa occidentale.
Pertanto, essi furono costretti a trovare una soluzione per aggirare questo divieto e quindi celarono dietro l’iconografia cattolica i loro Dei, così da essere liberi di adorarli senza incorrere nella crudeltà dell’oppressore.
Così i bianchi colonialisti spagnoli pensarono che gli schiavi, da buoni Cristiani, stessero pregando i santi, quando in realtà stavano di fatto conservando le loro fedi tradizionali.
Il sistema per predire il futuro usato dalla Santeria, conosciuto appunto come “Regla de Ifà”, funziona attraverso la “Tavola de Ifà” o di “Orula” (identificato con San Francesco d’Assisi), che è manipolata dal “Babalawo”, categoria sacerdotale che può essere ricoperta solo dagli uomini e solo quando un altro Babalawo, dopo aver consultato la tavola, scopre che può essere figlio di Orula.
I “Santeros”, uomini e donne fedeli alla Santeria, praticano la predizione del futuro, quando il santo che hanno ricevuto in affidamento li autorizza per questa attività, attraverso un sistema denominato “Caracoles”.
I Santeros adorano un Essere supremo ed un gruppo di divinità, o “Orisha”, che formano il “Pantheon yoruba”.
La volontà degli Orisha viene interpretata dai sacerdoti mediante la divinazione.
Si dice che, a volte, gli Orisha si impossessino di coloro che li adorano, per dar voce ai loro consigli.
I seguaci possono invocare gli Orisha mediante preghiere, musica, un certo comportamento ed offerte.
Gli altari sono importanti per l’adorazione; i Santeros li sistemano nelle loro abitazioni e vi mettono sopra fiori, rum, dolci e sigari, per ingraziarsi le divinità.
Ciascuna divinità rappresenta un elemento della natura, come il tuono, ed una caratteristica dell’uomo, come la potenza.
Consultando gli Orisha, i sacerdoti aiutano la gente a risolvere i problemi di tutti i giorni.
Infatti, la Santeria attira soprattutto chi ha bisogno di sostegno emotivo ed economico perché, come una sorta di famiglia estesa, offre un senso di appartenenza.
Gli iniziati sono accolti dai sacerdoti con una cerimonia che include musica, danze e sacrifici animali.
Si fanno sacrifici animali anche per celebrare nascite, matrimoni e funerali.
Fra gli animali usati ci sono polli, capre, colombe, piccioni e tortore.
Molte persone sono attratte dall’alone di misticismo ed esotismo della Santeria.
Si possono ritrovare suoi elementi in alcuni popolari brani di musica e letteratura latino-americana.
Infatti essa sta assumendo carattere secolare e culturale, più che religioso.
Ovunque esistono luoghi in cui acquistare l’occorrente per praticare questa arte divinatoria.
Per esempio, in uno dei mercati principali del centro di Città di Messico, ci sono negozi che trattano solo oggetti della Santeria, come croci, candele, amuleti e feticci.
La maggior parte di questi negozi sono noti come “Botánicas” e si trovano anche in altre grandi città delle Americhe.
Conosciamo qualche termine della Santeria.
BABALU’-AYE: Adorato come “San” Lazzaro, divinità delle malattie, santo molto venerato e pregato per ottenere la grazia della guarigione. Il suo colore è il viola vescovile. I suoi giorni sono il mercoledì e il venerdì.
CHANGO’: dio del fuoco, del fulmine, del tuono e della guerra, patrono degli artiglieri, dei tamburi batà, della danza della musica e la bellezza virile. Rappresenta il maggior numero di virtù e imperfezioni umane, è lavoratore, coraggioso, buon amico, indovino e guaritore, ma è anche bugiardo, donnaiolo, rissoso e giocatore. Buon padre finché il figlio obbedisce, ma non lo ammette codardo o effeminato. I suoi colori sono il rosso e il bianco, i suoi giorni sono il venerdì e il 4 del mese. Viene identificato con Santa Barbara.
ELEGGUA’: è il primo Orisha ad essere salutato, il primo a ricevere qualunque offerta, il primo (e l’ultimo) per cui si canta nelle cerimonie e nelle feste ed anche il primo che viene ricevuto dai credenti, insieme con Oggùn, Ochossi e Osun, in un gruppo denominato “Guerreros”. E’ l’Orisha che custodisce la casa, apre e chiude le porte al destino, rappresenta il bene e il male, la notte e il giorno, la disgrazia e la felicità. Tradizionalmente la sua figura è strettamente vincolata a quella di “Echu”: l’incarnazione dei problemi e delle disgrazie dell’uomo. I suoi colori sono il rosso e il nero, i suoi giorni il lunedì, il martedì e ogni 3 del mese. Viene identificato con il Santo Niño di Atocha, Sant’Antonio da Padova e l’Anima Solitaria.
IBEYIS: gemelli divini, figli di Changò e Ochùn, cresciuti da Yemayà. Proteggono i bambini. Sono identificati con i Santi Cosma e Damiano.
IFA CORPUS: Sistema di leggi espresse in 256 simboli che rappresentano la tradizione della Santeria.
IKOLE ORUN: Il “Cielo” dove vanno tutti quando muoiono. Ma i cattivi stanno all’inferno sulla terra e soffrono nel “Ikole orun”.
OBATALA’: Dio che creò l’umanità e la coscienza dalla materia della terra. Creatore della terra e scultore dell’essere umano, è la divinità pura per eccellenza, signore di tutto ciò che è bianco, della testa, dei pensieri e dei sogni. Venne inviato sulla terra da Olofi per fare il bene e per governare il pianeta, è misericordioso e amante della pace e dell’armonia. Tutti gli Orishas lo rispettano. Non permette a nessuno di spogliarsi in sua presenza o di pronunciare parole ingiuriose o volgari. Secondo la sua manifestazione può essere uomo o donna, vecchio e saggio o giovane e guerriero. Il suo colore è il bianco. Generalmente viene identificato con la Vergine de la Mercedes.
OBBA: moglie ufficiale di Changò, che la ripudiò quando lei, per amor suo, si tagliò un orecchio. Signora dei laghi e delle lagune. E’ la guardiana delle tombe. E’ il simbolo della fedeltà coniugale e viene rappresentata come una giovane donna sensuale e dalle carni sode. I suoi colori sono il rosa e il giallo. Il suo giorno è il venerdì. Viene identificata con Santa Rita da Cascia.
OCHOSSI: il Cacciatore, patrono di coloro che hanno problemi con la giustizia, mago, indovino, guerriero, cacciatore e pescatore, lo s’invoca per avere protezione, quando bisogna affrontare un’operazione chirurgica. I suoi colori sono il blu prussia e il rosso corallo, i suoi giorni sono il lunedì e il mercoledì e il 4 di ogni mese. Si saluta, alzando la gamba sinistra ed imitando con le mani il lancio di una freccia. Viene identificato con San Norberto.
OSHUN: Dea dei fiumi, dell’amore, del matrimonio, del denaro, della gioia e dell’abbondanza, rappresentata come la Vergine della Carità, patrona di Cuba. Accompagna sempre Yemayà. Vive nel fiume e assiste le gestanti e le partorienti. Viene rappresentata come una mulatta bella, simpatica, brava ballerina e sempre allegra. E’ capace tanto di risolvere, quanto di provocare liti tra gli Orisha e tra gli uomini. Il suo colore è il giallo, ma le vengono attribuiti anche il verde acqua e il corallino. Il suo giorno è il sabato.
ODDUA: primo Re di Oyò, rappresenta i misteri e i segreti della morte. Signore della solitudine, è androgino. I suoi colori sono il bianco, il rosso e il nero. Il suo giorno è il giovedì. Si identifica con il Nome di Gesù e il Santissimo Sacramento.
OGGUN: Patrono dei minatori e degli operai, adorato come “San” Pietro. Il fabbro, violento ed astuto è l’Orisha dei minerali, le montagne, gli attrezzi, i soldati. Rappresenta il raccoglitore, il cacciatore solitario che vaga nel bosco e ne conosce tutti i segreti. Simbolizza il guerriero brusco, barbaro e bestiale. E’ il signore delle chiavi, le catene ed il carcere. E’ considerato come una delle manifestazioni più antiche degli Yoruba. I suoi colori sono il verde e il nero, i suoi giorni il martedì, il mercoledì e il 4 di ogni mese.
OKE’: Divinità tutelare delle montagne. E’ la forza e il guardiano di tutti i santi. Si identifica con Santiago de Compostela, patrono di Spagna.
OLODDUMARE: L’Essere supremo che creò l’Universo.
ORISHA OKO: Divinità della terra, dell’agricoltura e dei raccolti. I suoi colori sono il rosso e il bianco. I suoi giorni sono il lunedì, il martedì e il 12 di ogni mese. Si identifica con Sant’Isidoro.
ORULA: L’indovino, il benefattore dell’umanità, il suo principale consigliere, perché gli rivela il futuro e gli permette di influirvi. Personifica la saggezza, la possibilità di influire sul proprio destino, anche il più avverso, medico e signore di uno dei quattro venti. Chi non ascolta i suoi consigli, sia uomo o Orisha, può essere vittima della mala sorte portata da Echu. Intorno ad Orula si è formato un complesso religioso, che lo singolarizza rispetto a tutti gli altri Orishas. Per essere sacerdote di Ifà o Babalawo, non è imprescindibile essere Santero, anche se normalmente è così. Il suo potere è tanto grande, che quando reclama qualcuno come suo figlio, questi deve abbandonare qualunque altro Orisha e dedicarsi a Orula. Solo gli uomini (neanche gli omosessuali) possono essere Babalawos, alcune donne hanno accesso al mondo di Ifà diventando “Apetebi” e vengono considerate spose della divinità e partecipano ad alcuni dei suoi segreti. I suoi colori sono il verde e il giallo, gli appartengono tutti i giorni di festa e il 4 ottobre. Viene identificato con San Francesco d’Assisi.
ORUMILA: Il Dio che decide il destino degli esseri umani.
OSAIN: Signore della natura, la natura stessa. Ha una sola mano, una sola gamba, un orecchio grande da cui è sordo e uno piccolo da cui sente tutto, anche il volo degli insetti. E’ il signore di tutte le erbe che hanno potere magico o curativo, bisogna chiedere a lui il permesso per raccoglierle. Il suo colore è il verde, il suo giorno il venerdì. Si identifica con San Silvestro.
OSUN: Il messaggero di Obatalà e Olofi, è il guardiano della testa degli uomini, Orula si appoggia a lui per ottenere il potere della divinazione e la conoscenza del reale e del trascendente, rappresenta la vita stessa. Gli appartengono tutti i colori (Osun vuol dire “pittura”), il suoi giorno è il giovedì. Viene identificato con San Giovanni Battista.
OYA’ YANSA’: Amante di Changò, signora del fulmine e del cimitero. Violenta e impetuosa, ama la guerra e accompagna Changò nelle sue campagne, con il suo esercito di spiriti, combattendo con due spade. Vive alla porta del cimitero o nei suoi dintorni. Con Elegguà, Orula e Obatalà, domina i quattro venti. Possiede tutti i colori tranne il nero, il suo giorno è il venerdì. Si identifica con la Vergine della Candelora.
YEMAYA’ o XEMAYA’: Dea dei mari e della fertilità, che si identifica con la Vergine Maria o la Virgen de Regla di Cuba. Le piace cacciare e maneggiare il machete, è indomabile e astuta, i suoi castighi sono duri e la sua collera terribile, ma giustiziera. E’ anche madre dolce, che ascolta le richieste dei suoi figli e si preoccupa per il loro sostentamento. I suoi colori sono il blu e il bianco, veste con sette gonne sovrapposte, un corpetto blu con serpentine bianche e una cinta con un rombo che copre l’ombelico. Il suo giorno è il sabato.