“Gli occhi di un gatto sono finestre
che ci permettono di vedere dentro un altro mondo”
(Leggenda irlandese)
Il Gatto domestico (Felis catus o Felis silvestris catus ) è un mammifero carnivoro, appartenente alla famiglia dei felidi.
Esso è un predatore di piccoli animali, soprattutto roditori.
La sua coda ha un ruolo importante nel mantenimento dell’equilibrio, così come le “vibrisse”.
Il Gatto sa nuotare molto bene e non esita a gettarsi in acqua, se costretto, contrariamente a ciò che comunemente si pensa.
Predatore crepuscolare, il Gatto possiede dei sensi molto sviluppati; percepisce il mondo diversamente dagli esseri umani: è forse per questo che gli vengono associati dei poteri soprannaturali.
Esistono diverse storie, che raccontano come dei gatti hanno predetto dei terremoti o altre catastrofi, scappando prima del fenomeno.
La spiegazione è probabilmente legata alla percezione di frequenze non udibili dagli esseri umani.
Egli costruisce la memoria del territorio in modo additivo, cioè impara quanto viene “aggiunto” al territorio, e non si accorge di quanto gli viene tolto.
Infatti, un Gatto ritorna continuamente a controllare la tana di un topo, anche quando lo ha già catturato e questa è vuota.
E’ un animale che conserva una sua naturale diffidenza ed indipendenza, ma non per questo, non può provare affetto verso le persone anzi, può anche essere protettivo.
Esso manifesta il proprio affetto verso il padrone, facendo le fusa e allungando le zampe.
In tali momenti resta con gli occhi chiusi ed il padrone, in una forma di imprinting, rappresenta per lui la vera madre.
Le carezze vanno effettuate con moderazione, perché il pelo del Gatto è ricco di terminazioni nervose ultrasensibili alle manipolazioni.
Diversi studi hanno evidenziato come la compagnia di un Gatto possa aiutare le persone con problemi psichici, le persone sole o stressate, abbassandone la tensione.
Il nome italiano Gatto deriva dal latino medievale “gattus” (VIII sec.) di origine incerta, forse africana , anche se probabilmente l’origine del Gatto domestico nasce nella regione della “Mezzaluna Fertile” in Mesopotamia.
Nel periodo preistorico, il Gatto non era considerato un animale domestico: la sua pelliccia era molto ricercata dagli uomini delle caverne.
Si ritiene, che la convivenza tra Gatto e uomo abbia avuto inizio, quando i primi uomini passarono all’agricoltura e cominciarono ad accumulare grosse quantità di cibo.
I Gatti, allora, furono impiegati nei granai come cacciatori di topi.
Le prime tracce di addomesticamento sono state trovate in Cina e risalgono al 5300 a.C.
Gli Egizi adoravano il Gatto e, fin dagli inizi, in questa civiltà, il suo ruolo fu quello di oggetto di culto e simbolo religioso, in quanto era adorato come una vera e propria divinità.
Le prime testimonianze, risalenti all’Antico Regno, si trovano nel “Libro dei Morti”, dove il Gatto, identificato nella figura del leone, combatte contro Apophis, il pitone delle paludi, simbolo delle forze malvagie, quando attacca la Terra durante la notte.
Gli occhi dei felini, infatti, trattenendo i raggi della luce del Sole (da qui deriva la possibilità di vedere nell’oscurità e che al buio siano rifrangenti), spaventarono i serpenti nemici di Ra con il loro sguardo infuocato, salvando il Mondo.
Dopo la morte, i Gatti egiziani venivano imbalsamati, mummificati, talvolta messi in sarcofagi a forma di Gatto, e sepolti in enormi cimiteri per Gatti.
Gli Egizi veneravano la dea Bastet, dal corpo di donna e dalla testa di gatto, simbolo di fecondità, di vita e di maternità.
Esisteva persino un tempio dedicato al culto del Gatto e non ne era consentita l’esportazione.
I primi Gatti, che giunsero in Italia, furono portati dalle navi mercantili o dalle legioni romane.
Anche i Greci ed i Romani amavano molto il Gatto, considerandolo già un animale da compagnia.
Nel Medioevo, però, i Gatti vissero periodi molto duri.
Con la diffusione della Cristianità, infatti, l’atteggiamento nei confronti del Gatto mutò in maniera radicale.
Essi iniziarono ad essere considerati animali demoniaci, al servizio di streghe o fattucchiere e, pertanto,furono vittime di persecuzioni feroci, sevizie e torture.
Nei secoli successivi, il Gatto conobbe scarsa considerazione, dato che erano ancora vive molte superstizioni.
Esso era considerato un emissario di Satana, che aveva inviato sulla Terra i topi, con lo scopo di diffondere i Gatti, considerati spiriti maligni.
Bisognava quindi cacciare i Gatti e perseguitarli.
L’Inquisizione, infatti, puniva le streghe, gli eretici ed i Gatti…
Nell’Islam, i Gatti sono ammirati per essere puliti, a differenza dei cani, quindi sono autorizzati a entrare nelle case e nelle moschee.
Di seguito, un elenco di superstizioni e credenze popolari, legati a questo magnifico e magico animale.
-Il 24 Giugno, durante la festa di San Giovanni, nelle piazze di molti paesi si usava mettere al rogo un certo numero di Gatti che, su una graticola arroventata, venivano gettati vivi. Non avevano altra via di scampo se non quella di arrampicarsi su un palo di legno. Anche se alto, i Gatti venivano lambiti ugualmente dalle fiamme di San Giovanni, tra le urla isteriche della folla, che credeva così di liberarsi da Satana.
-Secondo un vecchia credenza popolare, quando il Gatto si lava le orecchie, il giorno dopo piove.
-Nella cittadina fiamminga di Ypres, attorno all’anno 1000, c’era l’abitudine di lanciare dall’alto un certo numero di Gatti i quali, nonostante le abilità acrobatiche, finivano sfracellati al suolo. Questa lugubre cerimonia ebbe termine solo nell’Ottocento. Sovrani e ministri assistevano con sadica esaltazione a queste feste barbare e bisognò arrivare alla saggezza di re Luigi XIV, affinché le cerimonie del rogo dei Gatti in piazza venissero diradate.
-L’antico folklore ebraico racconta che Noè (sembra che prima del diluvio non esistessero i Gatti), durante il diluvio, ebbe l’arca invasa dai topi e pregò Dio per una soluzione. Dio gli rispose, dicendogli di rivolgere la sua attenzione ai leoni, che stavano sull’arca, battendo sul loro naso. Noè lo fece e, dai loro starnuti, uscì la prima coppia di Gatti.
-Alcune persone credono che i Gatti possano rubare il respiro ai neonati, perché è un animale del demonio.
-Nel Medioevo, si diceva che i Gatti inducevano le persone al male e, se il proprietario veniva accusato di stregoneria, sicuramente il suo felino lo accompagnava al patibolo.
-Il destino dei Gatti neri, dal Medioevo fino al 1700-1800 circa, fu legato al destino delle donne ritenute streghe.
-Nel 1233, Papa Gregorio IX emanò la bolla “Vox in Rama”, che è il primo documento ecclesiastico ufficiale, che condanna il Gatto nero come incarnazione di Satana e dava l’avallo della Chiesa di Roma allo sterminio dei Gatti e delle loro padrone.
-Papa Innocenzo VIII (1484-1492) scomunicò ufficialmente tutti i Gatti. Nella sua bolla papale “Summis desiderantes”, emanata nel 1484, istigò misure molto severe nei confronti di maghi e streghe in Germania; i principi da lui enunciati vennero in seguito incorporati nel famoso “Malleus Maleficarum” (noto anche con il nome di “Martello delle Streghe”), il libro più ignobile utilizzato dalla Santa Inquisizione. Pubblicato per la prima volta nel 1486, in esso vi erano elencati tutti i sintomi e le caratteristiche, che bastavano per far sospettare una donna di stregoneria.
-Si dice che i Gatti prevedano la morte delle persone, accucciandosi vicino a chi sta male. Potrebbe spiegarsi, in quanto il Gatto ama il caldo e, siccome una persona in fin di vita sprigiona dal suo corpo calore, è possibile che il Gatto gli si accoccoli accanto.
-In Scozia, un Gatto nero sulla soglia della veranda è segno di prosperità imminente (soldi e successo).
-In Irlanda un Gatto nero, che attraversa il percorso di qualcuno al chiaro di luna, è portatore di malattie o lutti.
-In alcune zone dell’Italia, si crede che, se un Gatto nero giace sul letto di un malato, questi morirà. Inoltre si dice: “Vedi il Gatto sbadigliare, la bufera vuol scoppiare”. Infine, per non far abbandonare la casa ad un Gatto, basta imburrargli la zampina.
-In alcuni Paesi, i Gatti in teatro non possono che portare sfortuna, mentre in altri un Gatto nero in platea è un’assicurazione per il successo.
-In alcuni Paesi, se un Gatto nero entra in casa volontariamente è buon segno: vietato scacciarlo, altrimenti la fortuna se ne andrà con lui.
-In Italia, se un Gatto nero attraversa la strada, porta sfortuna; mentre in Inghilterra, è segno che i guai sono passati senza sfiorarli. Inoltre, se entra in casa di primo mattino, sarà una splendida giornata e se c’è una ragazza “da marito”, presto troverà l’anima gemella. Sempre in Inghilterra, trovare un pelo bianco su un gattino tutto nero, porta fortuna. E se un Gatto, mentre si lava, si passa la zampina dietro le orecchie, pioverà.
-Miagolii di Gatti, soprattutto il Venerdì notte, possono preannunciare un litigio.
-Un tempo, la superstizione popolare sosteneva che, per far abituare alla casa un Gatto, occorreva tagliargli un po’ di pelo e metterlo sotto alla gamba del tavolo, per trattenerlo in casa.
-Secondo la medicina popolare, usando urina, pelle, cenere e feci di Gatto, si potevano guarire alcune malattie. Il grasso di un Gatto nero, invece, si credeva potesse guarire il dolore alle articolazioni.
-In Germania, per vivere a lungo, basta mangiare come i Gatti e bere come i cani.
-In America, vedere un Gatto bianco porta sfortuna. Invece sognarlo, porta fortuna. Inoltre, quando si incontra un Gatto con un solo occhio, bisogna sputarsi sul pollice, stamparsi l’impronta sul palmo della mano ed esprimere un desiderio, che si avvererà. Infine, quando si cambia casa, bisogna fare entrare il Gatto dalla finestra, anziché dalla porta, così non andrà mai via.
-In Cina, sentire un Gatto starnutire, è di buon auspicio.
Nei sogni:
Sognare Gatti è abbastanza comune, ma non è sempre facile capire e interpretare il significato di quei sogni.
Il significato di un sogno che coinvolge i Gatti di solito dipende dal modo in cui il sognatore percepisce questi animali.
Alcune persone sono deliziate dai Gatti, mentre altre non ne sono attratte, quindi il Gatto può essere percepito in un contesto positivo o negativo, a seconda delle circostanze, come la maggior parte delle altre rappresentazioni simboliche.
I Gatti sono solitamente legati alla rappresentazione di tratti comunemente femminili, come la vulnerabilità e l’intuizione nei sognatori, sia maschi che femmine.
Il modo in cui un Gatto viene ritratto in un sogno, di solito suggerisce come il sognatore sperimenta le cose, sia consciamente che inconsciamente.
Nelle interpretazioni arabe e islamiche, il Gatto è raffigurato come un simbolo del ladro. Combattere o uccidere un Gatto simboleggia il trionfo del sognatore e l’evitamento di essere imbrogliato nella sua vita da sveglio.
Un Gatto scuoiato significa, che un ladro o un imbroglione ha ottenuto ciò che si meritava.
Nutrire un Gatto significa, che il sognatore è consapevole che gli è dovuto qualcosa e che otterrà ciò che si merita.
In Thailandia, i Gatti siamesi sono solitamente tenuti come protettori del Tempio, quindi sognare un Gatto siamese simboleggia spiritualità e protezione.
Nella cultura celtica e giapponese, i Gatti simboleggiano la sfortuna e l’astuzia subdola.
Come con molte altre culture, credono che i Gatti neri simboleggino l’occulto, l’ignoto e il misterioso.
Nell’Induismo, sognare i Gatti è un avvertimento, che il sognatore deve essere più consapevole delle persone cattive nella sua vita.
Un Gatto, che morde o graffia, è un segno che il sognatore ha bisogno di proteggere se stesso e le proprie cose dal pericolo presente.
Sognare Gatti sani potrebbe essere interpretato come una sana natura intuitiva del sognatore, il che significa che dovresti continuare ad ascoltare il tuo Io interiore e prendere decisioni dalla tua mente saggia.
Sognare Gatti malati potrebbe significare che c’è uno squilibrio tra il tuo intelletto e il tuo intuito. Il sognatore potrebbe lottare, per rimanere radicato nel proprio Sé autentico, oppure potrebbe persino non essere consapevole di quale sia il proprio vero Sé.
Se vedi un Gatto malato nei tuoi sogni, faresti bene a iniziare a prestare maggiore attenzione all’intuizione. Proprio come un Gatto, l’intuizione verrà più apprezzata.
Inoltre:
-Sognare che non riesci a trovare il tuo Gatto, evidenzia il tuo spirito indipendente. Devi permetterti di essere libero e non lasciare che nessuno o qualcosa ti trattenga.
-Sognare che un Gatto ti morde, simboleggia la femmina divoratrice. Forse stai prendendo e prendendo senza dare. Potrebbe esprimere paura o frustrazione, soprattutto quando qualcosa non sta andando come previsto.
-Sognare che stai salvando la vita di un Gatto, implica che stai rivendicando la tua indipendenza e il tuo potere.
-Sognare che un Gatto ti sta graffiando, suggerisce che ti senti minacciato.
-Vedere un Gatto nero nei tuoi sogni, indica che stai sperimentando una certa paura nell’usare le tue capacità psichiche e credere nel tuo intuito. Puoi erroneamente associare il Gatto nero al male, alla distruzione e alla sfortuna.
-In particolare, se il Gatto nero ti sta mordendo, artigliando o attaccando, allora il sogno significa, che devi riconoscere ciò che la tua intuizione sta cercando di dirti. Non puoi più ignorarlo. Non aver paura di affrontare la situazione.
-Se sogni un Gatto bianco, indica tempi difficili.
-Sognare che un Gatto ha ucciso un ragno, suggerisce che stai esprimendo la tua femminilità in modo seducente e astuto, piuttosto che in modo apertamente e quasi distruttivo.
-Vedere un Gatto morto o sentire un Gatto che viene ucciso, implica che ti manca autonomia e indipendenza in qualche area della tua vita. In alternativa, il sogno significa che ti stai rifiutando di riconoscere il tuo potere femminile.
-Vedere i Gatti che giocano nei tuoi sogni, si riferisce alla tua natura vivace. Devi mostrare il tuo lato giocoso.
-Sognare un Gatto con le punte delle zampe verdi, suggerisce che la gelosia ti impedisce di formare relazioni significative. Stai mantenendo le distanze da una situazione o da una relazione.
-Sognare un Gatto senza corpo o gambe, simboleggia un’indipendenza limitata. Vieni indotto a pensare di avere la libertà di fare quello che vuoi, ma in realtà non è così.
-Vedere due Gatti identici nei tuoi sogni, significa che devi bilanciare i tuoi bisogni con quelli degli altri. Devi ricordarti di prenderti cura di te stesso e non preoccuparti sempre degli altri.
-Sognare migliaia di Gatti che corrono in una casa, indica una mancanza di direzione nella tua vita. Ci sono talmente troppe cose nella tua vita, che stai perdendo di vista ciò che è importante.
-Se sogni un Gatto con due teste, allora implica indecisione; non puoi prendere una decisione su qualcosa. In alternativa, il sogno può anche significare che sei troppo facilmente distratto da ciò che ti circonda.
-Vedere o sognare di avere gli occhi di Gatto, indica che sei in grado di trovare la tua strada attraverso qualche problema oscuro e preoccupante. Sei in grado di vedere il lato positivo di una situazione negativa. In alternativa, suggerisce che sei furbo.
-Sognare che un Gatto ha gli occhi azzurri luminosi, indica che devi guardare qualcosa da una prospettiva diversa. Il sogno può anche significare un’illuminazione improvvisa che può provocare sentimenti di paura o ansia. Hai paura della verità.
Curiosità:
♥Hodge era uno dei Gatti di Samuel Johnson (critico letterario, poeta, saggista, biografo e lessicografo britannico del ‘700), immortalato in uno stravagante brano della “Life of Johnson” di James Boswell.
La maggior parte delle informazioni su Hodge ci provengono dalla narrazione di Boswell.
“Johnson era solito comprare ostriche per sfamare il suo gatto. Oggigiorno, le ostriche sono un alimento costoso riservato a pochi ma, nel XVIII secolo, abbondavano lungo le coste dell’Inghilterra ed erano così a buon mercato da essere un alimento ordinario per i poveri. Johnson quindi andava di persona a comprare il cibo per Hodge e non voleva che a farlo fosse Francis Barber, il suo cameriere, perché temeva che questi, seccato per una tale incombenza, potesse prendersela con il gatto”.
“Johnson andò ad acquistare della valeriana, per alleviare le sofferenze di Hodge in procinto di morire. Anche se Hodge non era l’unico gatto di casa, era comunque il preferito. Alla sua morte, il necrologio era una elegia scritta da Percival Stockdale” (poeta inglese, scrittore e riformatore, attivo soprattutto nella contrapposizione alla schiavitù).
L’animale è ricordato da una statua in bronzo, inaugurata dal Sindaco della Città di Londra nel 1997, collocata davanti alla casa di Johnson in Gough Square, Londra.
La statua lo mostra accovacciato su un grosso volume, il famoso “Dizionario di Johnson”, con un paio di gusci di ostrica, e un’iscrizione che recita “un gatto davvero bellissimo“.
♥Nella provincia di Bari, un tempo le streghe erano chiamate “Gatte masciare” (da “Megaera”, nome di una delle tre Furie o Erinni della mitologia classica e, per antonomasia, donna di carattere aspro, litigioso e violento, per lo più brutta e vecchia, o strega).
Erano infatti le “masciare” coloro che lanciavano il malocchio, si arrampicavano sui tetti delle case, facevano ammalare i bambini e si trasformavano in terribili Gatti neri, attraverso l’uso di un particolare unguento.
Concludo, con un personale pensiero: i Gatti hanno poteri “magici”, sono dotati di sensibilità speciale, che va oltre quella immaginabile, permettendogli di “sentire” cose che sfuggono alla nostra percezione.
Avvertono le calamità naturali prima dell’uomo ed hanno la capacità di accorgersi di “presenze” sovrannaturali.
Crederci o meno, rimane una decisione soggettiva ma, sicuramente, è difficile rimanere impassibili davanti al loro fascino misterioso.