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URSULA KEMP, LA STREGA

Scritto da MadameBlatt

Ursula Kemp, alias Grey, nata nel 1525 (ca. 1525 – 1582), era una giovane ostetrica e guaritrice, nota a livello locale per le sue speciali abilità, ossia rimuovere maledizioni e curare malattie con delle pozioni create da lei.
Ella fu accusata dai suoi vicini di stregoneria e di aver causato mediante sortilegio la morte di una donna e dei suoi due figli e, nel 1582, fu impiccata per stregoneria.
L’accusa raccontò che la donna, spesso chiamata dai suoi vicini per curare malattie, causasse volutamente le stesse, in quanto esercitava la stregoneria.
Al suo processo, molte persone testimoniarono contro di lei.
Con la sua cara amica Alice Newman, fu accusata di aver causato la morte di Edna Stratton ed i suoi due figli, di Joan Thurlow ed Elisabeth Letherdale.

Prigione di Ursula Kemp

La sua vicina, ed ex amica, Grace Thurlow testimoniò che, quando suo figlio Davy era ammalato, aveva chiesto l’aiuto della Kemp.
Nel momento in cui Davy si riprese, Grace pensò che la Kemp lo avesse curato.

Ma, qualche giorno dopo, mentre le due donne erano insieme, l’altra figlia di Grace, Joan, cadde dalla culla spezzandosi il collo.
In seguito, Grace Thurlow iniziò a zoppicare e chiese l’aiuto della Kemp, la quale accettò di guarirla per 12 pence.
Quando la Thurlow migliorò, rifiutò di pagare il compenso alla Kemp, in quanto non se lo poteva permettere per problemi economici.

Le due donne litigarono e la Kemp minacciò la vicina di gravi ripercussioni.
Dopo poco, la Thurlow ebbe altri lutti in famiglia e il figlio Davy diventò folle, fino a morire.


Grace Thurlow raccontò tutto ciò al magistrato, durante l’indagine sulla Kemp.

Anche la sua amica Alice Letherdale accusò la Kemp.
Un giorno, Ursula le aveva chiesto della soda caustica e lei aveva rifiutato, sapendo che la Kemp era “una bestia cattiva”.

Subito dopo, Alice vide che Ursula mormorava qualcosa a sua figlia, Elisabeth, come se la stesse incantando e, poco dopo, la ragazza morì.
Alice testimoniò che la Kemp avesse ucciso Elisabeth con formule magiche.

Il figlio di otto anni della Kemp, Thomas, testimoniò che sua madre aveva quattro spiriti o “famigli”.
Li descrisse come un gatto grigio chiamato Tyffin, un agnello bianco chiamato Tyttey, un rospo nero chiamato Pygine e un gatto nero chiamato Jacke.
Raccontò di aver visto sua madre dare ai suoi famigli della birra e torta, e lasciarli succhiare il sangue dal suo corpo.
Thomas disse che era presente all’incontro tra Alice Newman e sua madre. Raccontò che sua madre aveva dato alla Newman un vaso di terracotta, e che credeva che contenesse i famigli.
Giorni dopo, vide che la Newman era ritornata dalla Kemp, per dirle che dal vaso erano usciti 4 spiriti per uccidere una coppia di suoi vicini.
Il Giudice Brian Darcy disse che Ursula Kemp, in privato, aveva confessato i suoi crimini.


Gli raccontò che, circa dieci anni prima, aveva iniziato a soffrire di dolori alle ossa. Era andata da una donna del luogo, che le aveva detto che era stata stregata.
Le raccomandò un rituale, con l’uso di varie erbe, tra cui il mazzetto di San Giovanni.
La Kemp eseguì il rituale e guarì.

In seguito, due donne che lei conosceva le chiesero il suo aiuto, perché avevano problemi allo stomaco.
Ursula provò su queste donne lo stesso metodo usato su se stessa e loro guarirono.
Da allora, aveva eseguito servizi di guarigione per i suoi vicini.

La Kemp ammise al giudice di avere i quattro famigli, che suo figlio aveva menzionato.
Disse che erano due spiriti maschili, che uccidevano persone e due spiriti femminili, che portavano malattie alle persone o uccidevano il bestiame .

La donna confesso di aver inviato i suoi famigli da Grace Thurlow, ad uccidere Joan Thurlow, Elizabeth Letherdale e la sua stessa suocera.
Accusò altre 12 donne di essere streghe, di cui sei furono impiccate, tra cui la stessa Kemp, nel 1582.
Molte delle accusate confessarono liberamente la loro stregoneria, nonostante sapessero che sarebbero state condannate a morte.
Ursula Kemp fu impiccata a Chelmsford nel 1582.


Nel 1921, gli scheletri di due donne furono trovati in un giardino di St. Osyth di Charles Brooker, uno dei quali si credeva fosse quello della Kemp.
Gli ‘scheletri delle streghe’ diventarono un’attrazione turistica locale con una tassa da pagare per poterli vedere.
Nel 2007 lo storico Alison Rowlands affermò che, secondo la sua ricerca, gli scheletri potrebbero appartenere a una delle dieci donne che furono giustiziate per la stregoneria nei secoli XVI e XVII.
Mentre, un più recente studio forense suggerisce che le ossa siano di origine romana.
Una versione meno accusatrice racconta che la vita nel XVI secolo, nei villaggi dell’Essex, fosse molto diversa da quella rumorosa e moderna di oggi, quindi le superstizioni ebbero conseguenze terribili per due donne di St Osyth, Ursula Kemp ed Elizabeth Bennett.
Ursula Kemp, come molte donne dell’epoca, aveva una vita umile, faceva nascere bambini e si occupava dei malati, utilizzando spesso anche pozioni e lozioni a base di erbe.
Purtroppo, quando i servizi di Ursula furono respinti da una vicina incinta, a favore di una vera ostetrica, la donna litigò e quando il bimbo morì, cadendo dalla culla, si sospettò che fosse colpa della Kemp, che aveva maledetto il neonato.
Dopo che gli abitanti del villaggio cominciarono a sospettare che Ursula potesse indurre malattie e dolore con la propria volontà, ella presto diventò un obiettivo primario per il “Witch Hunter”, il magistrato Brian D’Arcy, che costrinse il figlio di Ursula a testimoniare contro la propria madre!
Elizabeth Bennett, secondo gli archivi giuridici del tempo, fu anch’essa implicata ed accusata di stregoneria, con altre dodici native di St Osyth e giudicata a Chelmsford Court il 29 marzo 1582.


Il luogo della loro esecuzione non è chiaro, potrebbe essere Chelmsford, ma non era insolito che le donne accusate di stregoneria venissero impiccate nel loro villaggio e poi sepolte in un terreno locale non consacrato.
Nel 1921, quindi, due scheletri furono scoperti in un giardino dal signor Brooker, un abitante di St. Osyth che svolgeva alcuni lavori di costruzione.
Uno scheletro fu gravemente danneggiato.
I corpi non erano seppelliti in un terreno di sepoltura e il signor Brooker, avendo una certa conoscenza della storia delle streghe del villaggio, decise di sfruttare la situazione, organizzando visite a pagamento per le persone del luogo, che desideravano vedere lo scheletro delle “streghe”.
Inspiegabilmente, la casa che si trovava su quel terreno bruciò in uno strano incendio nel 1932, interrompendo l’interesse su ciò che si credeva fosse il corpo di Ursula Kemp ed i resti furono riseppelliti.
Più di 30 anni dopo furono riesumati gli scheletri, ma questa volta non c’era interesse tale da diventare un’attrazione locale, quindi le ossa vennero vendute al museo di Cecil Williamson, Witchcraft a Boscastle, il quale promise che le avrebbe salvaguardate per non permetterebbe nuovamente il loro sfruttamento.
Tuttavia, prima di morire, Williamson vendette il museo ma, interessante, lo scheletro di ‘Ursula’ non era incluso nella vendita.

Il suo ultimo “proprietario” era l’artista ed eccentrico Robert Lenkiewicz, che era affascinato dalle ossessioni, tra cui la stregoneria e l’occulto.
Lenkiewicz teneva Ursula nella sua biblioteca e, nonostante egli fosse un pittore prolifico, la sua vita era piuttosto complessa quindi, quando morì con forti debiti, lo scheletro di Ursula fu venduto insieme con le sue proprietà.

In collaborazione con il Consiglio parrocchiale di St Osyth,in un terreno con orientamento nord-sud, che si trova in terre non consacrate, il 15 aprile 2007 con rappresentanti pagani e cristiani presenti, lo scheletro di ‘Ursula’ fu finalmente sepolto.


Quando Ursula Kemp confessò i suoi crimini, fu rinchiusa nella gabbia di St. Osyth, una prigione medievale particolare in quanto, in realtà, era una “casa” composta da una sola stanza, in cui venivano rinchiuse le donne accusate di stregoneria assieme ai loro figli prima di essere portate a processo e giustiziate.
La gabbia era praticamente l’ultimo posto dove i bambini avrebbero visto le loro madri, il posto dove avrebbero dato il bacio d’addio.
Dentro la gabbia infatti, le donne accusate di stregoneria potevano tenere i propri figli prima di sostenere processi iniqui che portavano ad un inevitabile esecuzione.

Forse è questo il motivo per cui la gabbia, dicono, sia infestata dagli spiriti di diverse donne e dei loro figli, in quanto dolore e tristezza possono aver intrappolato per sempre le loro anime all’interno di queste fredde e desolate mura.
Una strana coincidenza racconta che, negli ultimi 400 anni, ci siano stati morti, suicidi e tragedie varie sugli occupanti e proprietari della gabbia…

Oggi  “The Cage”, nella località di St. Osyth nell’Essex, è in vendita ed è considerata una delle case incantate più famose della Gran Bretagna,  in quanto è stata oggetto di indagine da parte di numerosi studiosi del paranormale.
E’ nota  la sua origine come prigione dal Medio Evo fino all’inizio del XX secolo. La storia della sua possessione infernale risale al 1582, quando 13 donne furono imprigionate perché accusate di stregoneria, in quella che è adesso è la sala da pranzo.

Sala da pranzo di The Cage

13 prigioniere, che sono passate alla storia come “Le streghe di San Osyth”, furono considerate colpevoli e condannate a morte nella forca. Tra di loro c’era appunto la guaritrice Ursula Kemp.
La casa è stata abbandonata per 10 anni e l’attuale proprietaria, Vanessa Mitchell, ci ha potuto vivere solo tre anni, per gli strani fenomeni paranormali che accadevano nella proprietà.

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