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LA NOTTE DI SAN LORENZO 2020

Scritto da MadameBlatt

Lorenzo è stato uno dei sette Diaconi di Roma, città in cui fu martirizzato nel 258 d.C., a causa della persecuzione voluta dall’Imperatore romano Valeriano, nel 257 d.C..
Lorenzo era originario della Spagna, più precisamente aragonese, alle falde dei Pirenei.
All’inizio dell’agosto 258, l’Imperatore Valeriano emanò un editto , secondo cui tutti i vescovi, i diaconi ed i presbiteri dovevano essere uccisi, in quanto si era stancato di vedersi sopraffare dalle tante azioni effettuati dagli esponenti religiosi cristiani mentre, la sua opera di controllo dell’Impero, non veniva nemmeno presa in considerazione.
L’editto fu eseguito immediatamente a Roma.
Pertanto, il 10 agosto Lorenzo fu ucciso, a soli 33 anni, probabilmente bruciato su una graticola messa sul fuoco.


La celebrazione liturgica cristiana di San Lorenzo, quindi ricorre il 10 agosto ed il suo emblema è proprio la graticola.
San Lorenzo è patrono di bibliotecari, cuochi, librai, pasticcieri, pompieri, rosticcieri e soffiatori del vetro.
Ogni anno, il 10 agosto, si festeggia la “Notte di San Lorenzo”, la più attesa dell’anno, che ravviva la magia del cosmo.
Essa è tradizionalmente associata al passaggio dello sciamo meteorico delle Perseidi, fenomeno popolarmente ed erroneamente chiamato stelle cadenti, ma anche lacrime di San Lorenzo, considerato evocativo dei carboni ardenti su cui il santo fu martirizzato.
In quei giorni, l’atmosfera terrestre è attraversata da un numero di piccole meteore molto più alto del normale, fenomeno particolarmente visibile alle nostre latitudini in quanto il cielo estivo è spesso sereno.
Questo sciame di meteore, osservato in tutto il mondo, consiste in residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle, nel suo ultimo passaggio al perielio**  avvenuto nel  1992 (il prossimo si realizzerà nel 2126), le cui piccole particelle, scontrandosi a gran velocità con l’atmosfera terrestre, danno luogo a scie luminose di altissimo effetto.

Ph. Placidplace on pixabay

Nel 2020, il picco di visibilità avverrà fra il 12 e 13 Agosto, a partire dalle ore 22, quando sarà possibile osservare fino a 50 e più meteore l’ora.
Gli orari consigliati per l’osservazione sono dalle ore 22.00 sino a poco prima del mattino, verso le 4.00.
La visibilità teorica va però dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto.
Infatti, un secondo sciame di meteore, le Delta Acquaridi, che iniziano a vedersi già dal 12 Luglio fino al 23 Agosto, si incontrerà proprio con lo sciame delle meteore Perseidi, regalandoci delle notti ricche di stelle cadenti.
Il nome di “Perseidi”, invece, è determinato dalla posizione del radiante, il punto sulla volta celeste dal quale sembrano provenire le meteore, situato appena al di sopra della costellazione del Perseo.
La tradizione racconta, che le stelle cadenti rappresentino tutte le lacrime che San Lorenzo versò durante il martirio e che pregare durante questa notte, servi ad alleviare il dolore che provò il Santo durante la sua morte.
In questa notte, c’è l’usanza di chiedere una grazia o d’esprimere un desiderio, nel momento in cui si vede una di queste stelle precipitare, recitando una piccola filastrocca mentalmente.
Ciò perché, se la filastrocca venisse recitata a voce alta,  il desiderio sarebbe fatto conoscere ad altre persone e, quindi,  potrebbe non avverarsi.

by gun1215 on pixabay

In alcuni Paesi, si salta appena si vedono le stelle cadenti, per avere la sensazione di afferrare al volo le stelle e di poter fare esaudire il desiderio, espresso mentalmente.
Nel Medioevo, si pensava che la scia luminosa causata dalla caduta delle stelle fosse in relazione con il viaggio dei defunti, interpretata come un movimento ascendente, discendente o semplicemente di mutamento di luogo, compiuto dalle anime dei trapassati.
A Sparta, la visione di una stella cadente aveva un significato politico e, ogni nove anni, i magistrati scrutavano il cielo. Se in quel momento fosse caduta una stella, il segnale sarebbe stato sfavorevole, in quanto gli dei erano contrari al Re, che veniva deposto.
Nell’antica India, le stelle cadenti erano paragonate a demoni donna dai capelli discinti, mentre gli Indù ritenevano che ogni stella cadente fosse un’anima che ridiscendeva sulla Terra, per reincarnarsi.
Gli Zoroastriani, osservando il movimento disordinato ed imprevedibile delle stelle cadenti, credevano che esse appartenevano alla schiera delle forze demoniache scagliate dal maligno.
Così, alle stelle cadenti assegnarono il nome di “streghe” o di “stelle verme”.
Il compito di sconfiggere le streghe e proteggere gli uomini fu attribuito a Sirio che, con la sua precisione nello scoccare frecce contro le forze demoniache delle stelle, le fece ritirare in una fuga.

In una notte magica come questa, in cui magari si è in compagnia, è simpatico eseguire un rito propiziatorio, per esaudire i propri desideri.

RITO DELLA NOTTE DI SAN LORENZO
-fiammiferi in legno da cucina
-1 candela bianca,
-1 incenso agli agrumi o 1 candela citronella
-1 tazza d’acqua
-foglie di salvia
-1 gesso bianco
-1 bottiglia di liquore amaro
-5 bicchieri in vetro
-1 matita
-1 foglio di carta bianco
Disporre tutti gli elementi vicino a sé su un tavolo, lavarsi le mani con del sale, accendere la candela bianca.
Prendere il gesso e disegnare un cerchio intorno al tavolo ed alla sedia su cui si sta, per completare il rito.
Accendere l’incenso o la candela, disporre le foglie di salvia intorno ad esso, versarsi un bicchierino di amaro.
Con la matita, disegnare un otto in orizzontale, sufficientemente grande perché all’interno dei due occhielli si possa scrivere un nome o una cifra. Il nome può essere della persona amata o di un parente, un amico/a con cui si vuole stabilire o ripristinare un buon rapporto.
La cifra deve corrispondere ad una propria necessità economica.
Prendere il bicchierino e bere l’amaro contenuto, concentrandosi su ciò che è stato scritto e, una volta vuoto, poggiarlo sull’otto rovesciato (simbolo dell’infinito),
Intingere le dita delle mani nella tazza d’acqua e, senza asciugarle, spostare il bicchiere vuoto dal foglio, piegarlo più volte, tanto da poterlo inserire in uno dei bicchierini vuoti.
Prendere i 5 bicchieri e porli in luogo visibile ed accessibile, anche se differente dal solito.
Mettere la bottiglia di amaro nel congelatore, lasciare consumare candela o incenso,
ripulire il segno del gesso.
Chiudere i resti di candela, o incenso e foglie di salvia in carta stagnola, dopo avervi versato alcune gocce di liquore e gettarlo nella spazzatura.
Il procedimento è concluso.
Nei giorni seguenti, offrire l’amaro e servirlo nei 4 bicchieri rimasti (in 4 occasioni diverse).
Ognuna delle persone che accetterà di bere, sarà protagonista e artefice, nei mesi futuri, della buona sorte di chi ha fatto il rito.
Questo incantesimo si attiva quando 4 persone avranno accettato l’invito, bevuto nei bicchieri speciali ed sarà estratto dall’ultimo bicchiere rimasto, il biglietto scritto da chi ha eseguito il rito.
Prendete un piattino e bruciatevi sopra il biglietto.
Da quel momento tutto sarà possibile, si realizzeranno i desideri espressi.

Concludendo, la notte di San Lorenzo è una notte romantica, da trascorrere parlando dei sogni segreti nascosti nel cassetto più in basso, quello che non si apre spesso, e dove, qualche volta, abbiamo dimenticato ciò che avevamo conservato.
Questo cassetto si aprirà alla prima Stella cadente che ci passerà davanti.
E poco importa se la vedranno in tanti, ogni Stella sarà solo nostra.
Una notte per innamorarsi o per iniziare (finalmente) ad amare se stessi, una notte da non dimenticare…
Auguri a tutti!

**[Perielio: punto di minima distanza di un corpo del Sistema solare, tipo cometa, asteroide ecc.  dal Sole]

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“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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